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[...] del nichilismo di Nietzsche. Fratelli erano [...] quando scienza e filoso-fia [...] sola: Aristote-le parla della meraviglia che de-stano [...] dice che di mera-viglia in meraviglia si [...] indagare le cose più grandi: la luna, [...] astri e [...] del tutto. Fratelli sono rimasti fino [...] quando è scoppiato il dissidio. Perché a uno Scho-penhauer [...] scienza si è opposto un Hegel amico [...] nemico della natura, per il quale le [...] non sono che una leb-bra [...]. Da allora la lotta [...] e ora è rottura completa. Lo di-mostrano gli articoli, [...] dichiarazioni che si ve-dono da tutte le [...] saggi e volumi che si pubblicano, come [...] della Storia del pen-siero [...]. Il No-vecento di [...] (Garzan-ti). Il fronte degli scienziati [...] compatto di quel-lo dei filosofi, tra cui [...] le defezioni a favore della scienza (Colletti, Viano [...]. Tutte «congetture» Il dissidio [...] la rivoluzione copernicana, con la soppressione della [...] e quindi [...] e [...] darwiniano, che predicando la [...] dal caso, ha soppresso la teleologia e [...] in quanto studio del disegno di salvezza [...] di Dio. A questi due «decentramenti» se [...] aggiunto un terzo: il ni-chilismo di Nietzsche, che bolla [...] antropomorfica e [...] cioè falsa e inte-ressata, ogni [...] univo-ca del reale, negando che vi sia una realtà [...] una [...] e quindi una verità co-me [...] di questa e una morale discendente [...] in essa. Tutto ciò ha fatto [...] co-noscenza e la teoria della salvez-za, fin [...] metafisi-ca, si separassero à [...]. Ma allo «sfonda-mento» della [...] «sfondamento» del-la scienza. [...] di infondatezza da sempre [...] contro i metafisici, è ora ri-volta dagli [...] la scienza. Tutte le teorie scientifiche [...] «congetture» che possono essere «falsificate» e che [...] sono solo [...] valide. E ciò senza parlare [...] al principio di indeter-minazione e del rosicchiamen-to [...] causalità ad opera della teoria dei quanti. Da parte loro i [...] in testa, preceduto da [...] e seguito da [...] hanno dato addosso alla [...] di nichilismo, [...] e volontà di potenza. Ma è questa la [...] Non si può invece trova-re un punto [...] ri-spetti [...] reciproca? A favore della [...] di-re che le sue scoperte e teorie, [...] superate, non sono buttate via; rimango-no inglobate [...] un carico di verità sempre vali-do, cioè [...] che è la base vincolante della filosofia. Dunque la scienza non [...] ma condiziona la filosofia. Non è la fi-losofia [...] oggetto campi particolari ma non la globalità [...]. Gli anti-metafisici fanno giustamente [...] scientifiche contro le «arbitrarietà» del-la filosofia, di [...] è proprio il trasferimento del-la realtà [...] nel tem-po umano, cioè [...] in entità storiche, come la nazio-ne, la [...] ecc. Su que-sta via, Hegel [...] da Marx, [...] Croce, Genti-le ecc. [...] arbitrarietà è la considerazione [...] con Dio, co-me se [...] nel mondo, non vivesse nella so-cietà e [...] non avesse problemi di ogni tipo, oltre [...]. È la visione per [...]. A favore della filosofia, [...] parte, è da dire, anzitutto [...] il prospettivismo di Nie-tzsche («esiste solo il mondo apparente»), [...] la [...] nega-zione di una realtà indipenden-te [...] è a [...] volta nega-ta [...] della natura prima [...] poi, contro gli scientisti, che [...] filosofia si occupa di tutta [...] e che i campi di [...] sottratti alla prova sperimentale non so-no sottratti [...] di cui la filosofia non [...] non oc-cuparsi. Ci può essere anche un [...] legittimo di concepire [...] ciò che è [...] parte [...] è anche parte della natura. La storia ha dimostrato [...] disastri seguono immancabil-mente la soppressione del «dualismo» [...]. In nome di Kant Gli [...] Kant come colui che ha dimostrato che [...] che esiste nel-lo spazio e nel tempo, [...] sola conoscenza è quella scientifica. Ma dimenticano che, dopo [...] prima Critica in questo senso, Kant ne [...] due alla ra-gion pratica, in particolare alla [...] giudizio estetico, con annesso, risuscitato finali-smo. Perché se è vero [...] non ha centro, è anche vero che [...] centro e tota-lità. Sossio Giametta Per merito suo [...] scoprì [...] Nel panorama della filosofia italiana, Ludovico [...] (nato a Torino nel 1908, [...] a Rho nel 1991) si colloca tra cloro che [...] introdotto il pensiero neopositivista, da lui sviluppato in direzione [...] e [...] contro [...] antiscientifico imperante. Il suo percorso è [...] marxista coerente, che ha saputo recuperare il [...] sociale [...] scientifica, applicando il [...] dialettico [...] disciplina di cui figura [...] in Italia. Tra le sue opere, «Studi [...] nuovo razionalismo», scritto nel 1945, «Galileo Galilei», [...] «Filosofia e filosofia della scienza» (1960), «Scienza e [...] 1977, «Lineamenti di filosofia della scienza»,( 1985), «Del [...] «I sentimenti» (1989). La «Storia del pensiero [...] (1970-76) consta di sette volumi. Storia del pensiero. Il [...] di Ludovico [...]. [...] Garzanti [...]. Al fascino di Napoleone pochi [...] resistito nei due secoli che corrono dalle sue prime [...] sui campi [...] e da quella folgorante spedizio-ne [...] Italia che diede avvio [...] ir-resistibile ascesa. Spedizione di cui oggi [...] Francia [...] appresta a celebrare il bicentenario, in attesa [...] prossimo anno, il bicentenario [...]. Napoleone sugli altari. [...] il travolgente successo della corposa [...] che [...] Max Gallo ha dedicato [...]. I primi due volumi [...] «Napoléon» [...] andati a ruba; non [...] dubbio che identico destino [...] successivi. Eppure la polvere, quella [...] Alessandro Manzoni, è sem-pre lì in agguato. Ed ecco che, an-che [...] della Tour [...] qualcuno comincia a [...] dubbi sulla grandezza di Bonaparte. Il giudizio più duro [...] filo-sofo Roger [...]. Non aveva [...] che lo guidasse, se [...] suo culto. E, in questo senso, [...] ai grandi boss mafio-si». Il colpo scuote le [...] scendono in campo. Ci van-no a nozze [...] come Le Figaro, possono ospitare succulenti ed [...] còrso. Sulle pagine del quotidiano [...] lo stesso [...] e Jean [...] che [...] napoleonica è considerato uno [...]. Napoleone un mafioso? Ma [...] «Non [...] nessuno che può preten-dere [...] gloria, che poi si [...] Francia. E [...] da dire che il Grande Impero era già [...] ma [...] france-se. Rincara la dose [...] «Appa-rire, soprattutto», è la [...] incornicia il «piccolo caporale», nato ad Ajaccio [...] destinato a morire nelle brume [...] il 1821. In questo, è [...] anche troppo umano. Ha [...] di un bottegaio». [...] non si scompo-ne. Precisa, anzi, che [...] era un genio della propaganda. In-cisive e accattivanti le sue [...] alle truppe. Davanti alle pira-midi, li [...] «Quaranta secoli vi guardano»; spesso ne rinsalda [...] la corda del protagonismo eroico: «Potrete dire, [...] quella grande battaglia». Frasi non sempre così [...]. Forse pensa di atteggiarsi [...] Machiavelli [...] espone la [...] tesi: «La carnefici-na entra [...] medicina politica». E i soldati [...] se ascoltassero quando, [...] con pochi fi-dati, esclama [...] «Un [...] come me se ne fotte della vita [...] di uomini». O, non meno raggelante: «Dispongo [...]. Frasi che certe sue azioni [...]. Tratta i familiari come [...] gioco strategico. Ha premure solo per [...] Paoli-na, tanto che nasceranno voci in-quietanti sul loro [...]. Eppure tentenna al momento [...] Giuseppina, abbandonandosi per un attimo alla piena [...]. Ma il piccolo borghese [...] Ajaccio [...] nella sostanza, duro, spietato. Inasprito, forse, dal falli-mento delle [...] originarie ambi-zioni da letterato. Lusinga i suoi soldati per [...] il meglio. Napo-leone non è né Caligola [...] Nero-ne, un despota sanguinario. Ha i suoi momenti [...] la vista del campo di battaglia lo [...]. La frase: [...] notte di Parigi farà dimenti-care [...] sembra costrui-ta dai suoi detrattori». ///
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La [...] requisitoria sgretola il mito: «Napoleone [...] ha mai servito la Francia. Piuttosto se [...] servito, ma molto male, la-sciando [...] fine un paese esangue con un milione di morti, [...] campa-gne deserte, [...] immiseri-ta e [...] zoppicante. Se ha vinto numerose [...] infatti, tutte le guerre cui ha dato [...] Hitler, di cui è la prefigurazione nella [...]. Giuliano [...] Dalla prima [...] di Augusto?). Del tarlo della democrazia ateniese, [...] parla espli-citamente: «. Anche al di fuori [...] come le eterie, la politica era guidata [...] di ogni carattere di ufficialità e di [...]. In questo caso sembra [...] abitudini abbia-no invaso il dominio milita-re» [...]. Di tali eterie e [...] interes-sante conoscere la composi-zione sociale. Altra amara riflessione cui [...] di questo te-sto essenziale è sul carattere [...] la «democrazia» (basata soprattutto [...] mercantile e «capitalistica», come [...] Ro-ma) può assumere per la conquista dei [...]. È pro-prio facendo leva [...] che Alcibiade escogitò il suo «grande disegno»: [...] Sicilia, poi [...] Italia, [...] poi di nuo-vo contro Sparta [...] Persiani (un Alessandro Magno ante [...]. Fu questo il primo tragico [...] per lui, ma anche le migliaia di giovani ateniesi [...] lo avevano se-guito affascinati da quel pia-no [...] dis-sennato, e che furono ster-minati Al cospetto di tante sciagure provocate da una mente così [...] e soprat-tutto da [...] sfre-nata, [...] sente tuttavia il bisogno di [...] con ac-centi quasi commossi la morte di questo giovane [...] (non aveva ancora [...] che aveva re-gnato su tre [...] nemici fra loro, ucciso da sicari per-siani, in una [...] sper-duta, e composto in morte [...] che [...] innamorata di lui. ///
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Fu questo il primo tragico [...] per lui, ma anche le migliaia di giovani ateniesi [...] lo avevano se-guito affascinati da quel pia-no [...] dis-sennato, e che furono ster-minati Al cospetto di tante sciagure provocate da una mente così [...] e soprat-tutto da [...] sfre-nata, [...] sente tuttavia il bisogno di [...] con ac-centi quasi commossi la morte di questo giovane [...] (non aveva ancora [...] che aveva re-gnato su tre [...] nemici fra loro, ucciso da sicari per-siani, in una [...] sper-duta, e composto in morte [...] che [...] innamorata di lui.