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Sedici vittime: due francesi, [...] italiani. Ha colpito nel [...] (primo delitto, atipico, senza mutilazioni); [...] (primo abbozzo di sfregio alla [...] tralcio di vite nella vagina); poi [...] (due volte, da questo momento [...] con lo stesso modus operandi), quindi [...] e [...]. Che cosa significa il delitto [...] Segna la fase scatenante? Come [...] quei due intervalli così lunghi, sei anni tra [...] e [...] sette anni tra ?74 e [...] In [...] di ripresa colpisce non una [...] due volte. [...] periodo di latenza dove [...] In carcere? In manicomio? [...] Nella legione [...] sessuale? I più inclinano [...]. O vuole le luci [...] Conserva i feticci? E come li porta via, [...] contenitore? Gli da noia [...] d'amore? E perché? Agisce [...] coppia ha fatto, sta per fare o [...]. Sì eccita mentre spara? [...] tutto risale al [...] anno del primo delitto? Alcuni [...] che abbia una malformazione agli organi genitali. Nella progettazione e [...] dei suoi massacri è lucidissimo. Finora non ha mai sbagliato. Sceglie sere di novilunio, quando [...] poca luce; non sbaglia un colpo, è [...] perfetto, mai un proiettile a [...]. Domanda: come fa a [...] sempre senza farsi notare? Si apposta? È [...] vasta zona boschiva intorno [...] Firenze? Come mai colpisce [...] Perché è il periodo in cui sì trovano [...] Per non lasciare impronte? Perché [...] lavora altrove? Compie le [...] chirurgo. La gente: è uh [...] macellaio, è un calzolaio, è un cacciatore, [...]. Da un po' di [...] il seno (ulti» me due stragi) e [...] contro [...] a coltellate. In ombra è rimasto [...] del suo carattere: il fascino, senza il [...] suoi delitti sarebbero stati possibili. Sarà stato senz'altro un [...] buono per donne sole, anziane, disposte a [...] di rivivere per qualche momento le illusioni [...]. È certo, tuttavia, che [...] Correggio (che non è un villaggio sperduto [...] Sud, ma una cittadina in quel di Reggio Emilia) [...] le chiesero profezie sul loro avvenire, e [...] le sue risposte. Tre di esse si [...] nel rapporto con la «maga», da rimetterci [...]. Leonarda Cianciulli, lei sì, [...] profondo Sud. Era nata nel 1893 [...] Montella (Avellino). Ad [...] la tendenza personale, ma [...] culturale, [...] magica dei fatti della [...] terribile serie di disgrazie che la colpirono [...] e la segnarono per sempre. Scampata a un terremoto, [...] in tenera età, per malattia o incidenti, [...] numero, le cronache divergono, alcune parlano di [...] numerosi aborti spontanei, non c'è accordo neanche [...]. Si disse anche che [...] suo matrimonio con un impiegato [...] del registro, qualcuno avesse [...] del suo sangue», nel corso di una [...]. Convinta di essere colpita [...] Leonarda consultò altre donne in odore di santità, [...] «sante». Non si tolse il [...] imparò. [...] a Correggio al seguito del [...] divenne «maga» lei stessa, creandosi una vasta clientela. E quando, nel 1939, [...] più grande fu richiamato alle armi [...] stava per entrare in [...] Leonarda [...] a «sentire le voci». In questo non [...] niente di strano, né di [...]. Anche Giovanna d'Arco e Lutero [...] (o goduto) di analoghi fenomeni allucinatori. [...] era stata chiamata a [...] Francia, [...] a purificare la Chiesa. Più modestamente e privatamente, Leonarda [...] ad assicurare la salvezza del figlio soldato [...] con sacrifici » umani. Questa, almeno, fu la [...] lei stessa giustificò in tribunale i suoi [...]. E una tesi contraddetta [...] fatti, come vedremo, ma ad essa la Cianciulli [...] fino alla fine. Fra il dicembre ael [...] novembre del 1940, Leonarda attirò in casa [...] le uccise. Alla prima, Faustina Setti [...] promesso un marito, «un ricco vedovo napoletano»; [...] Francesca Soavi (55 anni, maestra), un posto di [...] grande collegio di Firenze; alla terza, Virginia Cacioppo [...] ex cantante), un impiego [...] dei monopoli ai Stato, [...] Grosseto. Non si limitò a [...]. Rubò loro danaro, gioielli, [...]. Trasformò i corpi in [...] parte delle ossa in farina. Con altra farina (di [...] e aromi, fece alcuni dolci, che offrì [...]. Li giudicarono squisiti. Per giustificare [...] di sapone di cui [...] sospetta in tempo di guerra, parlò di [...] di cui si stava occupando anche il Ministero [...]. Per spiegare la scomparsa [...] disse che si erano «sistemate per sempre». Era una donna piena di [...] e di fantasia. A [...] davanti ai magistrati fu un [...] di devozione. Fece pervenire al parroco [...] del tesoro rubati alla [...]. Quando il titolo fu [...] per essere cambiato in danaro contante, i [...] voci, lettere anonime e indagini private) cominciarono [...]. Il 3 marzo 1941, Leonarda [...] e confessò. Il processo si svolse [...]. Riconosciuta seminferma di mente, [...] condannata a trent'anni. Ne sconto solo 29. Morì di apoplessia nel manicomio [...] Pozzuoli il 15 ottobre 1970. Il figlio soldato, tornato [...] le sopravvisse. IL RURALE Era tarchiato, [...]. Un volto chiuso, come il [...] di una grossa noce. Mani grandi, forti, abituate [...]. Occhi piccoli nascosti sotto [...] sporgenti. Non aveva [...] intelligente e tuttavia non [...]. Fu perfino capace di [...] così, alla buona, da contadino qual era. Ma questo lo vedremo [...]. Quante siano state le sue [...] non lo si seppe mai con certezza. Si cominciò con una, si [...] con otto. Ma gli scheletri che [...] erano solo tre, e solo di due [...] nome. A far salire il conto, [...] lui stesso. Mentre lo processavano, confessò [...]. Perché lo fece, è [...]. Forse per accreditare la [...] forse per burlarsi dei giudici, del pubblico, [...] odiava (disse testualmente in aula: «Se prendessi [...] gli mangiassi il cuore vivo, sarebbe poco»). O forse, semplicemente, per [...]. Dato che lo chiamavano [...] la parte nel modo [...]. Si chiamava Ernesto [...] e viveva pressoi Nerola, [...]. A [...] come si usa dire, fu [...] che avrebbe dovuto essere [...] delle sue vittime. Egli avvertì i carabinieri, questi [...] il «mostro» e [...] moglie. Lui nego, lei confessò. Raccontò una storia truce. Una notte fu svegliata [...] di fucile. Si affacciò alla finestra. Vide il [...] che trascinava «un grosso fagotto» [...] in una coperta. Dal «fagotto» usciva un [...] bianco. [...] notte fu svegliata da [...]. Il «mostro» stava massacrando [...] colpi di coltello e di mazza. La mattina dopo, la [...] di macchie di sangue» e toccò alla [...]. Secondo la sentenza, il [...] aveva escogitato una trappola. Aspettava le vittime come un [...] al centro di una rete. La rete era formata [...] sulla Salaria. Passava un ciclista, un [...] forava, chiedeva aiuto alla casa più vicina. Il [...] sembrava gentile, offriva cibo e [...] ubriacava [...] e lo uccideva per [...]. In realtà, solo di [...] riuscì a chiarire [...] e le circostanze della [...]. Il primo fu un [...] Rieti, Pietro Monni. Messo alle strette, il [...] confessò di [...] ucciso, ma cercò di [...] argomento forse infondato, da un punto ai [...] (forse, chissà) da lui sinceramente creduto vero. Era un uomo istruito, [...] ragione e allora io cominciai a [...] gli urlai degli insulti. /// [...] /// Io afferrai un fucile [...]. Poi lo seppellii [...]. La seconda vittima fu [...] Alessandro Daddi. Di notte, in bicicletta, [...] un [...] paese sabino, Campigliano, per [...] madre malata. Anche il Daddi bucò, [...] fu ucciso. Perché? «Lui mi insultò, mi [...]. Era ben più alto [...] quando stava per buttarmi a terra, riuscii [...] coltello e a [...] alla gola». Si noti [...] sulla malvagità altrui. Sono gli altri ad [...]. Lui, il [...] si limita a reagire, [...]. Poi tenta di definirsi [...] Io [...] con una certa, sia pure semplice, rozza, [...] «Da giovane fui cacciato di casa, fui maltrattato [...] mi offrì un lavoro o un tozzo [...]. Concepii così il mio [...] altri uomini». Chi ha letto il [...] Mary Shelley, sa che questo ingenuo, disperato autoritratto [...] al «mostro» di [...] il «diverso», [...] per eccellenza, la cui [...] che un riflesso della cattiveria (o [...] altrui. Per i giudici i [...] scopi volgari: la rapina. Al Monni aveva sottratto [...] Daddi 1. Nel 1964 si fece [...] con una querela contro uno degli odiati [...] i fatti lo aveva chiamato ancora una [...]. Morì [...] maggio 1967, in una cella [...] Rebibbia, dove era" stato trasferito da Porto Azzurro per [...] a una protesi dentaria. Aveva appena compiuto 61 [...]. Dopo il suo arresto, [...] «mostro» fu abbandonata dalla famiglia. Un cronista, che la [...] «completamente vuota, sudicia di escrementi». E aggiunse: «Le pareti [...] di grandi iscrizioni, in cui il sentimento [...] sfogato. Parole di odio implacabile, [...] rimpianti, perché il "mostro" è sfuggito al [...]. Qualche iscrizione è perfino [...]. E anche contro i [...] è scagliato un anonimo, invocando le maledizioni [...] loro sventurata innocenza». I figli del «mostro» [...] cui una bambina, tredicenne [...] del processo: «Una bella [...] in volto, timida, vestita dimessamente di scuro». Speriamo che [...] maledizioni non si siano [...] la vita non sia stata troppo dura [...]. IL PENDOLARE Sembravano attrici [...] uno schermo su cui si proiettasse un [...]. Erano in otto e [...] di champagne brut Brindarono ridendo, parlando tutte [...]. Eccitate, come è naturale, [...] pericolo. Il bar era situato davanti [...] quartiere parigino. Le ragazze erano lucciole [...] di uno strangolatore. La scena avvenne il [...] 1965 e non sfuggì ai cronisti che [...] di dettagli, fra i gallonati portieri delle [...] di salsicce e patatine fritte, i procacciatori [...] sotto i ritratti delle spogliarelliste e le [...] (come appunto scrissero). [...] era durato solo una settimana. Ma tre delitti di [...] una settimana non sono pochi. [...] ottobre erano state trovate [...] Aline [...] e Henriette [...]. Il 17, [...] vittima, Ginette [...]. Entrando e uscendo da [...] de passe (così a Parigi si chiamano [...] ora»), [...] aveva lasciato qualche traccia, [...] visiva. Interrogando portieri di notte, [...] la polizia realizzò un identikit. Il «mostro» presunto vi [...] e piuttosto bello. [...] un altro particolare: il [...] il francese, con un forte accento straniero, [...] testimoni sembrava svedese, ad altri inglese, italiano, [...] proprio come nel celebre racconto di Edgar Allan Poe. Risultò, infine, che [...] era tedesco. A [...] cadere fu la telefonata di [...]. Quando lo arrestarono, il [...] stava sdraiato su un letto, fumando, forse [...]. Apparve stupito e i [...] esprimevano soltanto bontà e innocenza. Però nella valigia conservava [...] delle vittime e i soliti ritagli dei [...] lui (un luogo comune [...] poliziesca). Si chiamava Dieter [...] e aveva 28 anni. Confessò quasi subito. E dei suoi delitti diede [...] spiegazione originale. Perciò si era recato [...] primordiale. Il «mostro» può passare [...]. /// [...] /// Paura delle colline, dei [...]. La città scettica, orgogliosa, [...] della propria tranquillità [...] non si rapina, non [...] siamo mica a Napoli, a Palermo») deve [...] con questa esplosione di violenza. Possibile risposta consolatoria: è [...] «monstrum», un caso irripetibile di follia. Paesaggio dolce (o dolce Toscana) [...] improvvisamente torbido e spaventoso. /// [...] /// Cintura fiorentina: immigrazione caotica. A volte disordine edilizio [...]. Cintura di servizio alla [...] Firenze è la terza provincia metalmeccanica d'Italia). Il mostro viene da [...] E [...] dove se no? Si cerca ovunque. Il mondo dei guardoni [...]. Gli inquirenti insistono, spesso [...] il sottile, ma ciò [...] fuori sono spesso storie [...] di solitaria disperazione. Tanti delitti impuniti a Firenze. Soprattutto a partire [...]. Tutti con una costante: il [...]. Ammazzati omosessuali, drogati, emarginati, [...]. Tutti con il coltello. Firenze primordiale, Firenze medioevale, Firenze [...] un bacione. Spesso vite spezzate. Innocenti subito additati come [...]. Schedatura di scapoli o [...]. Il «singolo» è pericoloso. /// [...] /// La moglie non avrebbe [...] così atroce, lo avrebbe già raccontato alle [...]. /// [...] /// Si sa, una mamma non [...] mai il proprio figlio. /// [...] /// La prima vittima [...] scelta a caso, presso [...] Gare [...] Nord. Subito dopo il delitto, [...]. Henriette parlava inglese, lingua più [...] del francese, [...] di [...]. Così, anche il destino [...] Henriette [...] segnato. La notte stessa, [...] tornò in Germania e [...] Colonia, per salutare [...] madre (anche questo è [...] i «mostri» sono sempre figli ai madri [...] di madri così così. Il fatto di [...] potuto uccidere due volte [...] riattraversare senza problemi la frontiera, aveva riempito [...] di «stupore». Uno stupore piacevole, elettrizzante, [...]. Quattro giorni dopo, [...] omicida si manifestò infatti [...]. Parigi il 15, e [...] per la terza volta. Nel suo passato, [...] ben poco. Era stato in prigione [...] aveva tentato di arruolarsi nella Legione Straniera, [...] stazione di servizio. Le foto confermarono [...] Da esse ci guarda [...] giovane, sbarbato, ben pettinato, sereno: un europeo [...] la coscienza a posto. E aggiunse: «Era [...] me». Tornò a Parigi il [...] 17 [...] VAMPI RO Lo chiamavano «The [...] delle pompe funebri, o [...] per via del cappotto [...] alle caviglie, che gli piaceva portare. Ma il suo vero [...] Ian Brady. Figlio di una [...] cameriera a Glasgow, faceva [...]. Non nascondeva [...] ammirazione per il nazismo, [...] interesse pér i libri del «divino marchese» [...] Sade, [...] cui si considerava un devoto discepolo. Fin da bambino aveva [...] inclinazione per i giochi «proibiti»: crudeltà sugli [...]. Questo, però, lo si [...]. Fino al giorno del [...] amici lo consideravano un po' eccentrico, ma [...]. E invece Brady (27 [...] lui un «mostro», e del genere peggiore, [...] pedante, [...] dei più orribili delitti. Il sovrintendente John [...] nella [...] non breve carriera, ne [...] sentite di tutti i colori. Ma quando premette il [...] magnetofono in cui aveva infilato la cassetta [...] valigia di [...] si sentì quasi male. Perché sul nastro erano [...] i lamenti, le invocazioni di almeno una [...] due. Ingabbiata in leggi ferree, [...] è costretta, in materia di crìmini, a [...] cui farebbe volentieri a meno. Le cronache sui delitti «della [...] che avvennero fra il 1964 e il 1965 nel [...] (una contea peraltro amena, [...]. Perché Brady e la [...] Myra [...] dattilografa, non si limitavano [...]. Prima, in omaggio alle [...] cui traevano ispirazione, si abbandonavano ai più [...] con le loro vittime, [...] con foto, appunti scrìtti, [...]. Fu proprio questo «materiale [...] a [...] fine alla macabra attività degli [...] diabolici». Accusati di [...] ucciso un giovane di [...] Edward Evans, negarono fermamente. Ma una perquisizione condusse [...] un libro di preghiere, di uno scontrino [...] della stazione di Manchester. Lo scontrino corrispondeva a [...] quale [...] tutto [...] per incriminare gli assassini, [...] di più: le prove fotografiche di altri [...] cioè [...] di un bambino di [...] John [...] e di una bambina [...] Lesley [...]. Concludendo il processo, il [...] il giudice comminò tre ergastoli «cumulati», dicendo: «Pronuncio [...] sentenza che la legge [...]. [...] era chiara. Se avesse potuto, avrebbe [...] fu condannato [...]. [...] fu enorme, vi furono [...] la voce pubblica attribuì agli imputati la [...] di altri dieci bambini scomparsi (i cui [...] furono mai trovati nella «brughiera maledetta», nonostante [...] rastrello» condotte da centinaia di agenti e [...]. Migliaia di persone, infine, [...] con cui si chiedeva di ripristinare la [...] almeno nei casi in cui le vittime [...]. Il tempo [...] di cancellare passioni e ricordi. IL [...] La fogna rigurgita, bisogna chiamare [...]. Queste parole [...] furono, per lo «squartatore di Londra», il principio delia fine. A [...] fu un suo vicino [...] subito dopo alzò il microfono e fece [...]. [...] era un uomo esperto [...]. Lavorò tutta una sera, tornò [...] mattina dopo. Infine scoprì la causa [...] e inorridì. Nella fogna [...] resti umani, pezzi di teschi, [...] mano, brandelli di carne. La fogna faceva capo [...] N. [...] fu fermato e cominciarono le [...]. Subito queste si estesero [...] al N. Al riparo di tendoni, [...] maltempo e dalla curiosità dei vicini, riluttanti [...] di polizia muniti di robusti guanti di [...] setacci cominciarono a frugare nei due giardini, [...] altri resti umani. Dentro le due abitazioni, [...] tecnici della scientifica smontavano i pavimenti di [...] carte da parati, infilavano fili di ferro [...]. Era il 9 febbraio [...] freddo e nevicava. Durante le indagini, il [...] oscillò da tre a 17, poi scese [...] 16» e su queste due cifre si [...]. Lo stesso «mostro» non [...] di essere più esatto, i suoi ricordi [...] confusi. Nato nel 1946 da [...] guerra fra un ufficiale dell'esercito norvegese e [...] aveva ricevuto una buona [...] scuola si era distinto soprattutto nelle attività [...] poesia e di musica. [...] in un reggimento delle [...] stato impiegato come cuoco nelle cucine di [...] poi era entrato nelle [...] infine era approdato [...] di collocamento. A questi egli offriva [...] in [...] poi in [...]. Molti varcarono quelle soglie, [...] ne uscirono vivi. I dettagli [...] erano molto sgradevoli. Vi si parlava di [...] in pentole di rame (uno di tali [...] piuttosto elegante e costoso, fu esibito alla [...] un lungo coltello e una pietra per [...]. Vi si accennava anche [...] di un frullatore. I giornali notarono che [...] aveva battuto un record [...] di delitti. Jack lo Squartatore (1888) aveva [...] sei donne, John [...]. Tante fughe, pochi ritorni. Quante altre «case [...] si celano dietro siepi [...] verdi prati fìtti e morbidi come tappeti? La [...] rimasta senza risposta. /// [...] /// Quante altre «case [...] si celano dietro siepi [...] verdi prati fìtti e morbidi come tappeti? La [...] rimasta senza risposta. (0)
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