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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1997»--Id 2783088754.

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Erano in gran parte [...]. Con loro una ses-santina di [...] una dozzina di operai della Roll Royce arrivati dalla Gran Bretagna, [...] più sparu-ta delegazione portoghese. Assenti italiani e tedeschi. Poco per parlare di [...]. Però, sufficiente per far scattare [...]. [...] Mori ha realizzato un [...] delle Nazioni Uni-te in tredici paesi europei. Per il [...] dei [...] «campioni» di età supe-riore ai [...] anni la disoccupazione è la principale preoccupazione. Il la-voro o, meglio, [...] lavoro» per usare un termine molto in [...] Stati Uniti, diffonde più paura del disordine pubblico, [...] malattie, della crisi della sicu-rezza sociale. In Francia è il [...] de-gli [...] lavoro. In Germania, dove il cancel-liere Kohl ripete [...] sì e [...] pure che entro il 2. ///
[...] ///
[...] non lontana dal pieno [...] mito europeo per antonomasia. Attaccata anche [...] che ha conquistato mer-cati, [...] vuole conqui-stare ancora. Qualche giorno fa il [...] sudcorea-no [...] ha messo sotto accusa Germania [...] Francia dopo che il governo fran-cese gli ha [...] la Thomson Multimedia, impor-tante filiale del gruppo [...]. Usando le leggi non potrete [...] neppure uno. Gli stati devono creare [...] per il business, investire in servi-zi, diminuire [...] le im-prese, educare la manodopera, es-sere ospitali [...] stra-nieri». Invece, in Europa «i [...] sindacati pensano di [...] creare lavoro attraverso i [...]. Io non sono [...] per fornire sicurezza sociale, sono [...] per creare lavoro e fare profitti». Un manifesto della glo-balizzazione. [...] è in corsa verso [...] e questo la fa forte e debole [...]. Perché forti e deboli [...] paesi che ne fanno parte. Non solo perché non [...] se i sacrifici di oggi per la [...] compensa-ti domani da un radioso avvenire per [...]. La Germania, dice il [...] Alain [...] «ha creduto per troppo [...] vivere al di sopra delle diffi-coltà e [...] altri e oggi scopre con sorpresa conflitti [...] dalla resi-stenza dei lavoratori tedeschi a una [...] che pri-vilegia gli interessi unilaterali del-le imprese [...] finanzia-rio a scapito delle condizioni di lavoro [...] dei lavoratori di-pendenti». [...] 1995 fu la volta della Francia. Erano, è stato detto [...] primi scioperi contro la mondializzazione [...]. Che si difendessero dei [...] aziende pubbliche è una verità, ma la [...] fu il segnale di quella che oggi [...] «collera sociale». Secondo alcuni rappresenta il [...] Maa-stricht, secondo altri rappresenta un fenomeno molto più [...] agisce sotto le pieghe della politica e [...] tutti i gior-ni. È quella che il [...] Marc [...] chiama «assenza del principio [...]. Spiega [...] «Viviamo in una Europa priva [...] equilibrio, di bilanciamenti. La tesi di uno [...] solo dal mercato senza mediazioni, senza compromessi [...] spaccature mol-to profonde. Di solito i sindacali-sti [...] più solidarietà nelle nostre società. Io preferisco ricordare che [...] nessuno parla più con [...] nes-sun organismo che rappresenta [...] i lavoratori siano i commercianti siano gli [...] grado di tollerare le ragioni [...]. Il problema è che [...] di un gioco a somma zero: noi [...] meno e i nostri rap-presentanti perdono di [...]. Uno degli ostacoli con [...] confronta la Francia è, si dice, il [...]. Uno studio recente commissionato dal Senato arriva alla conclusione che un taglio secco del [...] del mini-mo salariale porterebbe al [...] giovani anche se a spese [...] vecchi lavoratori. Nel giugno 1995, il [...] go-verno [...] fu [...] del minimo salariale del [...]. ///
[...] ///
Ed è la stessa [...] qualche mese più tardi avallò la linea [...] ministro [...] contro gli scioperanti. Un curioso frullato di [...]. Populista [...] autoritario quanto ba-sta [...]. Non è più vero [...] Ger-mania sulla rotta della moneta unica, la [...] veda lo stato come «gran dispen-satore» di [...] e alti sa-lari. La metà degli impieghi [...] scadenza, uno su cinque è a tempo [...] su cento cambiano settore di lavoro ogni [...]. Non esiste più la rego-la [...] dei salari. La malattia francese non [...] spiegare con la mancanza di flessibilità. I sindacati, come negli Stati Uniti [...] perso gran parte delle loro truppe», ricorda [...]. In Francia sono iscritti [...] 11 lavoratori ogni cento. Nel 1978 avevano una tes-sera [...] lavoratori ogni cento. Sia i sindacati che [...] alle prese con lo stesso problema: san-no [...] come il pane di un luogo, di [...] riconosciuta da tutti nella quale confrontarsi. Commentan-do le immagini televisive [...] Bruxelles nella trasmissione «7 [...] 7» a [...] degli ulti-mi quindici anni Jacques [...] ha detto: «Il nostro [...] solo paese ricco in Europa che non [...] avere una concertazio-ne con i rappresentanti dei [...] prendere le decisio-ni importanti». ///
[...] ///
I dipendenti pubblici ieri, poi [...] infine intellet-tuali contro la legge [...] clandestina che lede le li-bertà di tutti i francesi. Per con-cludere con la [...]. Non si sa dove [...]. Se [...] una cosa che i [...] (a parte la mo-neta [...] lungo perio-do di tempo) è quel patto [...] ha garantito -finora -sta-bilità sociale e drastico [...]. Mentre le imprese riducono [...] Dal [...] ai violenti scioperi dei [...] Mentre si chiede il massimo sforzo per Maastricht [...] è la disoccupazione «NON SCAPPANO da una [...]. Sono sempre gli stessi, sono [...] comparse che tornano?» Gianni Amelio, [...] regista di [...] sorride. Gli accessi al porto [...] Du-razzo [...] chiusi allora, era il 1994, come oggi. E il rischio era [...] venisse dirotta-ta in Italia, mentre giravano le [...] fuori i coltelli. Allora ne parlammo con le [...] del porto [...] con [...] che ci diede [...]. E che impressione ti [...] mi è sem-brò un [...] educa-ti, [...] del divo cine-matografico, ma [...]. Un uomo dotato di [...] che parla tante lingue, rassicurante. E mi trattò bene, [...] regista stra-niero che si recava in Albania [...] film. Ci diede il permesso». E che successe? «Radunam-mo [...] tra loro vi erano non meno di [...] da profughi, da emigranti. E i poliziotti si [...] figli. Gli altri erano quasi [...] portuali. Facem-mo questa scelta [...] con le autorità, per [...] nave fosse dirot-tata, che in mezzo al [...] pistole e i coltelli. Convoca-vamo le compar-se alle [...] sempre per la stessa ragione, perché ci [...] evitare una fuga. E i [...] perqui-sivano tutti alla ricerca di [...] bottiglie. [...] di precauzioni campate in aria. In quel periodo [...] i mondiali di calcio [...] girato le riprese del film corre-vano tutti [...] Durazzo [...] Tirana perché [...] avevano messo un [...] sul quale proiettavano le [...]. Scappavano tutti via di corsa [...]. La paga delle comparse [...] «Beh, li pagavamo in dollari, e prendevano molto [...] stipendio di un diri-gente albanese; quando finim-mo [...] capivano, non riuscivano a capacitarsi del fatto [...] più [...]. [...] che ti hanno fatto un [...] arrab-biare. È inevitabile che succedano [...] delle cose che succedono. Usciti da quel regi-me [...] angeli che spargono sementi nei campi, e [...] grande responsabilità verso di loro. Occorre capire anche chi [...] non esiste un Dna del ladro». Ma un ladro è [...] ladro, forse non è il caso di [...] misura. ///
[...] ///
E gli apparati del [...] hanno continua-to da agire dietro le quinte [...] traghettati da [...] nel suo sistema di [...]. Dobbiamo avere pa-zienza con [...] grande pazienza, cercare di spiegare loro che [...] vanno verso la morte. Evitiamo di essere caritatevoli, [...] razzisti. Troviamo il coraggio [...]. Insomma secondo te il so-gno [...] ancora quello di allora, [...] alla televisione? «Non scap-pano da [...] guerra, i problemi sono gli stessi che [...] nel 1991: il miraggio è [...] e [...] di partire. Ho visto in Albania [...] consuetudini quotidiana erano ferme a secoli fa, [...] una festa di matrimonio. La donna, la sposa [...] molto assoggettata. Mi rac-contarono che la [...] notte avrebbe dormito con una parente dello [...] avrebbe insegnato a vivere in [...]. Ma non ci hai [...] è il mito che inseguono. Un ragazzo mi di-ceva: [...] se divento cristiano pensi che tro-verò un [...] Italia, dove [...] il Papa. [...] e imparo la vostra lin-gua [...] che troverò una mo-glie italiana? [...] è per lo-ro una terra [...]. Mio padre, negli anni [...] dalla Ca-labria per cercare [...] era contro la Calabria [...] andò in America dove era già andato [...]. [...] ha por-tato a Tirana [...] bellezza e le sfilate di moda. Tor-niamo al mito, [...] che [...]. Ma lo sai che [...] trovavo in un villaggio povero al confini [...] i ragazzi guardavano [...] il prezzo è [...]. Te lo ricordi quel programma? Davano in [...] milionari. Ho pro-vato a dire [...]. Ma proprio non ti [...]. E così continuano a [...] sta succedendo in questi giorni. Adesso, voglio dire negli [...] più for-te la presenza della malavita. Prima scappavano di notte [...] il miraggio [...]. Si mettevano [...] in quattro o cinque e [...]. Poi è cominciata una sorta [...]. La mafia ha organiz-zato [...] gran-de stile, ha imposto tariffe. In questi giorni la [...] meno affari di prima quan-do pretendeva [...] il trasporto in Italia, [...] per dare la sicurezza dello sbarco, e [...] per portare il clandestino al nord. ///
[...] ///
CHE NE DICI di [...] «Pellicano», cioè con i soldati che portano [...] «Sono stato con i soldati italiani, sono arrivato [...] nei villaggi più sper-duti, [...] è stata utile, è [...]. Anche se allora vi fu [...] sorta di ricatto. I capi albanesi dissero: [...] gli aiuti [...]. Ti offro un caffè? «Sono [...] partenza, debbo prendere [...]. E dove vai? «In Argen-tina, [...]. Li ci sono tanti [...]. ///
[...] ///
Governi in allarme: la [...] cuore del Vecchio Continente ANTONIO POLLIO SALIM BENI [...] senza In Europa i [...] più di 18 milioni, pari al [...] della popolazione attiva. Nel 1997, tutte le [...] per scontato che non ci saranno miglioramenti. ///
[...] ///
È il caso più [...]. Ormai sfiorano i cinque [...] in cerca di lavoro. La disoccupa-zione è al [...] livello rag-giunto nel 1932. È tra il 1992 [...] che la Germania si stac-ca dalla media [...] e la curva della di-soccupazione si impenna. Le industrie tedesche continuano a [...] trasferimenti di produzioni [...] prevedendo di creare [...] posti di lavoro nei prossimi [...] anni concentrati [...] euro-peo. Tra il 1992 e il [...] ne sono stati creati [...]. Il costo del lavoro [...] tedesco nel settore manifatturiero è il doppio [...] un lavoratore italiano: 31,88 dollari [...] pari a [...] lire. A fine [...] di lavoro di un addetto [...] settore manifatturiero italiano costava 26. È una ovvietà, ma vale [...] pena [...] i posti di lavoro creati [...] imprese tedesche [...] non sono stati coperti da [...]. ///
[...] ///
La disoccupazione è a [...]. Quella giovanile è al [...]. Nel 1992, Francia e Gran Bretagna [...] trovavano allo stesso punto: [...]. Cinque anni dopo la Gran Bretagna [...] trova-va al [...] corrispondente a poco meno [...] di di-soccupati, la Francia si trovava poco [...]. Naturalmen-te, grazie alla flessibilità [...] lavoro e alla sterlina sottovalutata che trainava [...]. Questa conclusione, però, cancella [...] importante solitamente tenuto nascosto: [...] demografico. Tra il 1992 e [...] popolazione attiva francese aumentava di [...] persone. Inoltre, dal 1992 due [...] tre erano a tempo parziale. ///
[...] ///
Inoltre, dal 1992 due [...] tre erano a tempo parziale.

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Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

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Civiltà cattolica [1850-2000*]

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Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

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Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .