Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Nuova Serie(PCI)-Nazionale del 1974»--Id 278263325.

Vorrei dire per [...] volta alcune cose che [...] sempre e per la prima volta altre [...] tutti, anche per me». Cosi siamo andati a [...] Bassa, tra i pescatori [...] tra i suoi quadri [...] che gli affollano la casa, nel paese [...] Cesare Zavattini è anfitrione e proconsole, dove il [...] Zavattini [...] moltiplica [...] come il filare dei [...] sì scoprono parenti al ristorante, al caffè [...] strada. Sapevamo che a monte [...] un precedente contatto, sia pure soltanto di [...] Zavattini e noi, per ciò che avevamo frettolosamente [...] il mese scorso a conclusione del convegno [...] Pesaro [...] neorealismo. In quella occasione Zavattini [...] lavori [...] ma era ripartito prima [...] relatori, fresco di alcune raccomandazioni mediche che [...] tranquillo. Adesso è tranquillo e [...] conversazione partendo proprio dallo spunto pesarese. Il nostro cinema neorealistico [...] a questa necessità, come espressione [...] persino preceduta, ne era [...] portavoce. Ecco la grossa differenza [...] precedente, legato a una cultura che, persino [...] accettava di essere letteratura e arte, ma [...] rapporto di semplice commento. Invece il valore agitatorio e [...] del neorealismo era la [...] facoltà [...] culturale, sorto [...] delle necessità politiche. [...] di accorgersi che anche [...] assunto un proprio linguaggio nazionale, in quanto [...] con i bisogni generali del [...] non [...] in termini precisi ma sempre dal [...]. Nei momenti concordi, vedi, [...] sempre questo tipo di voce. [...] durata poco, ma proprio per [...] voce io [...] proposto di trarre dal neorealismo [...] possibile conseguenza, [...] dalla situazione politica. Volevo realizzare questo cambio [...] a tutti il connubio politica -informazione, che [...] dei grandi momenti storici ». Il convegno di Pesaro [...] al contrario i frazionamenti soggettivi, anche ideologici [...]. Così è venuta a mancare [...] costante in grado di precisare ciò che il cinema [...] vuole in una data contingenza storica. Bisognava proseguire [...] il discorso, istituendo attraverso i! [...] vero che la lotta [...] io la combatto tuttora. Ma la sfasatura era [...] di quanto avessimo creduto. Se ne avvertivano i sintomi [...] e noi li assorbivamo. [...] dei film [...] dico dei film neorealisti [...] non superava il cinquanta per [...]. Non poteva bastare. E dopo tanto tempo ci [...] difficile ritrovare il [...] comuni, quella meravigliosa [...]. Forse perchè appartieni già [...] del cinema più che alla [...] dialettica? ». Mi frega della storia [...] quando diventa storia del cinema [...]. Nel fervore della discussione Zavattini [...] lungo disteso sul divano, sembra per un [...] sirena guizzante. Se mi chiamano padre [...] che lo sono in senso futuro: non [...]. Alla critica continua a [...] che il cinema non è il cinema [...] macchina da presa. Allora si rimane chiusi [...] cinematografico, si fa eternamente il cinema della [...] sembra essere contro la borghesia. In una situazione di [...] in cui si vive, certi valori, che [...] vanno superati, dobbiamo [...]. Altrimenti, non è che [...] agnostici. Perdono il ritmo degli [...]. [...] la risposta di Zavattini [...] soppesata e più contenuta del solito. Mai discussioni significa però mai [...] discorso. Più che altro una [...] nel momento, ripeto, in cui le masse Italiane [...] il cinema, e noi due facevamo parte [...]. Per il resto la [...] si limitava a una forma di narrazione, [...] possibile. Esistono comunque dei dati [...] film girati insieme, che mi sarebbe piaciuto [...] di Pesaro. Per esempio il montaggio [...] Ladri [...] biciclette è mio, ci ho lavorato per [...]. La definizione di [...] «C'è un altro punto [...] preme il tuo giudizio. Io stesso, parlando a [...] negato che il neo-realismo di De Sica -Zavattini [...] di fiducia e tutt'al più si ammantasse [...] si diceva nel 1948. Il fondo di Sciuscià, [...] Ladri [...] biciclette, di Umberto D. ///
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Lo sono ancora e [...] scrittore. Ho varie anime, è [...] momenti felici si identificano. Si, c'è stato dello [...] miei film. Ottimisti si può [...] solo passando sul cadavere di [...] realtà che noi non abbiamo mai conosciuto ». Sono due rive». Zavattini lo dice indicando [...] Po, [...] aggiunge: « Io sono di Luzzara, sulla [...] i [...] erano di [...] Dosolo, " cioè della [...]. Appartengo a entrambe le [...]. Le [...] due anime [...] che poi sono anche tre [...] quattro [...] lavorano tutte quante. Comunque è stata la [...]. Ho sospeso la narrazione [...] questa sia [...] critica. La ho sospesa a [...]. Nel cinema ho avanzato [...] uno specifico che respinge la narrativa, ossia [...] vivere di una cultura centenaria. Reputo indispensabile un frazionamento [...] superare con il mio tipo di analisi. Appartarsi non è possibile. Oggi ancora esiste tutta una [...] intellettuale e manca una vera nuova avanguardia. In ogni caso, quando fai [...] cinema, i valori [...] dello scrivere sono tutti da [...]. Se faccio nove in [...] che faccia dieci nel cinema. Devo dare, in altre [...] quel valore di ascolto, [...] nella realtà che a [...] non dava». Narrazione e autocritica« Pure [...] di libri che ti occupi a preferenza». Ho detto: perchè faccio [...] sono anche cinema. Di soggetti per film, non [...] una vanteria, riuscirei a [...] uno al giorno. Ma è appunto questo [...]. Fin [...] del neorealismo ero ossessionato [...] del passaggio dal film narrativo [...] film [...] che è per [...]. I risultati saranno stati [...] a chiarirmi le idee in merito al [...] cinema decentrato. In epoca di neorealismo tutto [...] era ovvio, era facile. Ma da un pezzo [...] e altre forze [...] hanno voluto stroncare il [...] alla cultura [...]. Le premesse del neorealismo [...] e non è stato fallimento da poco. Adesso ci vogliono capaci-tà [...] di scelte per scorgere i punti di [...] istanze veramente popolari. Per tanto tempo io, [...] il neorealista perenne, ho [...] a questo mio difetto di appartenenza. Altri cineasti italiani non lo [...] fatto. Si sono adeguati alla [...]. Eppure guarda, già nel [...] non erano più quelle di tre quattro [...]. Bisogna individuare temi più [...]. Io nego che siano [...]. Ci sono state confessioni, [...]. Occorre porsi dinanzi alla [...]. Una nuova politica del [...] le forme classiche e svilupparsi in mille [...]. Ora Zavattini sta arrivando [...] gli sta più a cuore. Discorre fitto, le parole si [...] lo vediamo trasformarsi in quella [...] di [...] di cui ha scritto una [...] Giuliano Gramigna. [...] « onnicomprensivo » come certi [...] autoritratti. Stavo per varare un [...] avevo già preso tutti gli accordi. ///
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Bisogna [...] continuamente dietro. Con i cinegiornali liberi [...] tutto, tenere il passo, è finito il [...] se mai bisogna pedinare se stessi, [...] detto altre volte, girare [...] da presa rivolta verso di noi come [...]. Perché la storia corre [...] del cinema. C'è una tale quantità [...] realtà teorica che non può non corrispondere [...] sociale. [...] la vera essenza del [...] quale vado sostenendo dal [...]. I cinegiornali liberi sopravanzano [...] tutti gli equivoci potenziali del realismo, proprio [...] continuamente presente. Che cosa sono? Ma [...]. Possono essere parlati, muti, [...] disperati, lunghi, brevi. Avranno, in tutti i [...] che io una volta ho indicato come [...] lavoro: la misura del capire per fare». Gli diciamo che qualche [...] alla rassegna del Nuovo Cinema [...] di Pesaro, abbiamo avuto [...] i primi saggi dei cinegiornali e che [...] avevano lasciati insoddisfatti. Però erano vivi, rompevano [...]. Avevo piena coscienza del [...] ma si trattava per noi [...] alla Bastiglia. Anzi colgo [...] per assumere ancor oggi [...] quegli sbagli, che erano certo miei più [...] giovani collaboratori. Che io non fossi [...] costituisce [...] plausibile. Di quei cinegiornali ero [...] e lo sono ancora per quelli che [...]. Qualcosa intanto ne è [...]. Il film dì Ugo Gregoretti [...] sarebbe uscito senza i cinegiornali ». Le verità relative vengono [...] assolute, e i tempi lunghi del cinema [...] recare aiuto. E poi c'è la [...] compensazione della borghesia italiana. ///
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Il guasto è ormai [...]. Tanto che se non [...] rilevare dal [...] proletariato (quale forma concreta [...] forza [...] la storia dovrà scegliere [...] per esprimersi, più rapido e più specifico [...] ci passa sotto gli occhi [...]. Tino Ranieri I «documenti [...] organizzata a [...] SOnO I NAZISTI Una [...] e sculture prodotte nella Germania di Hitler [...] una riflessione severa sulla funzione attribuita alla [...] -Le [...] le accuse della destra [...] da parte di certi settori antifascisti -Il [...] Wolfgang [...]. Questo il motto, di Max [...] che caratterizza la mostra [...] Arte nel [...] Reich: documenti [...] », allestita in questi giorni, [...] occasione del trentesimo anniversario [...] del regime nazista, dal Frankfurter [...] un centro culturale finanziato dal [...] e dal governo regionale. La mostra resterà aperta [...] per poi essere presentata nelle principali città [...] anche in Italia. Va detto subito che [...] curata da Georg [...] direttore del [...] e da un [...] di studenti [...] di Francoforte [...] ha scatenato vivacissime polemiche [...] là della presunta ambiguità [...] risultano di notevole interesse [...] dei tedeschi nei confronti di un periodo, [...] loro storia recente. Da una parte, [...] e il suo gruppo [...] per [...] voluto riaccendere il ricordo [...] ciò che [...] tutti hanno già dimenticato [...] le giovani generazioni non devono conoscere: posizione [...] quanto sostenuta da quelle componenti della società [...] giornali che avevano salutato con piacere la [...] pubblicazioni, spesso tutt'altro che critiche. Ma si trattava di [...] o di ricostruzione storica, mai di originali, [...] volta. [...] parte, in questa campagna [...] che ha trovato una cassa di risonanza [...] stampa benpensante, sia pure con sfumature diverse, [...] con particolare durezza quei circoli nazionalisti e [...] tedesca che hanno creduto di individuare nella [...] atto di. Una terza posizione si [...] le violente proteste che si sono levate, [...] da parte di associazioni di perseguitati politici [...] gruppo di intellettuali notoriamente antifascisti, sostenuti da [...] sinistra extraparlamentare, ormai senza più alcun seguito [...] hanno voluto vedere nella esposizione di documenti [...] da [...] che pure è un [...] un tentativo di rilanciare, in una sorta [...] e la « cultura [...] del [...] Reich. Ora, è avvenuto che [...] attaccato la mostra [...] prima ancora di [...] sulla base delle informazioni [...] arte, per le ragioni dette prima, dalla [...]. Ne è nato un [...] significativo, che è servito a dare la [...] che dilaniano, contribuendo a [...] ogni giorno di più, [...] stato il [...] movimento degli studenti negli [...] pure ebbe un ruolo positivo nel [...] sala della [...]. Ma, da qualche anno [...] il patrimonio artistico Italiano, da quel povero [...]. Fondazioni, enti, società come [...] e [...] al livello minore [...] perfino gruppi di boy [...] le carte, falce o vere, per fare [...] O da madri a musei, raccolta parchi archeologici [...] addetto, insomma tutto [...] si dice tutto [...] quello che può essere [...] grande voce di « patrimonio artistico nazionale [...]. Il discorso brutale è [...] artistico va a rotoli, il personale addetto, [...] » tecnici e intellettuali, la ricerca [...] nel vari campi sono [...] scuole » si vanno esaurendo (vedi [...] etrusco a Firenze e [...] centrale del restauro a Roma). Dunque [...] è il discorso brutale di [...] tutto questo e vi garantiamo [...] a servizi ». In questo senso i [...] carteggi intercorsi fra la Direzione centrale delle Belle Arti [...] torinese sono emblematici. La que-stione della Fondazione Agnelli [...] il colmo perchè tocca non più soltanto [...] ». Ma di fatto i [...] diventando [...] più che pericolosa, nel [...] Belle Arti; ma come è noto le ambizioni [...] dagli ospedali [...] con la complicità di [...] responsabili della paralisi delle pubbliche amministrazioni. Il fatto è che [...] Stato abdicasse al suo compito pri-mario di "" [...] e di ricerca, questo sarebbe il primo [...] completamente a privati un settore « pubblico [...]. Criteri del genere corrispondono [...] senso della « fruizione» del patrimonio artistico [...] già [...] qualche colonna o muro [...] spettacoli ai Fori romani). E sarebbe il meno, [...] compromesso ogni lavoro scientifico. [...] dopo averla visitata, ha [...] essersi completamente sbagliato, riconoscendo appieno il carattere [...] della mostra, e facendo appello proprio ai [...] visitino. [...] sintomo di impotenza politica pensare [...] chiuso come in una [...] del nazismo, è stato detto. Occorre invece togliere il [...] criticamente, attraverso un dibattito severo le ragioni [...] attraverso le sue manifestazioni « artistiche » [...] prevalere in Germania, schiacciando un intiero [...] tallone e minacciando la libertà dei popoli [...] mondo, affinché tutto ciò non abbia a [...]. In effetti, visitando la mostra, [...] subito agli occhi [...] che la sottende: da una [...] i [...] documenti [...] ». Le sezioni presentate [...] pur nella [...] esiguità dei materiali esposti, ampiamente [...] tuttavia dal bel catalogo critico [...] contemplano alcuni dei temi predominanti [...] gli artisti [...] dovevano ispirarsi: il lavoro, la [...] la vita contadina. [...] grottesco presente nei manifesti [...] dei fascisti per il bolscevismo sfiora addirittura [...] bolscevismo, e in generale il socialismo, vengono [...] orrendi mostri che [...] di giganteschi e sanguinolenti [...] con i quali tentano di stritolare la Germania [...] mondo. A fronte vi sono [...] vite umane pagate dai sovietici per liberare [...] barbarie nazista. Il lavoro viene a [...] dagli artisti apologeti del nazismo come il [...] salvare la Germania dal bolscevismo (intensificando sempre [...] di bombe per [...] é per [...] padrona del mondo. Grandi tele [...] o mostrano plotoni di donne [...] a costruire immensi. Accanto a queste opere, [...] parlano da sole, delle deportazioni in massa [...] donne nei campi di lavoro o delle [...] della razza. Accanto ai grandi quadri [...] naturalismo [...] la mostra contrappone un [...] nazista: una famiglia tedesca ritratta mentre viene [...] madre e bimbo, dalla propria casa con [...] delle SS e caricata su un camion. Impressionanti, sul tema, i [...] pannelli circa la decimazione delle famiglie dei [...] non ariani (ebrei, soprattutto). Di un certo interesse, [...] un aspetto poco noto [...] nazista e della [...] concezione della donna, è [...] alla femmina. Non si può dire [...] cor-retta chiave di lettura delle opere sul [...] mezzo fra la pornografia e la psicopatologia [...]. Recuperata do in modo [...] estetici del classicismo (ancora più accentuati nelle [...] non a caso), i pittori del III Reich [...] femmina [...] sempre nuda, bellissima [...] florida [...] come un puro oggetto [...] immersa nella natura ora [...] ma sempre destinata ad [...] quella della procreazione della razza ariana. D'altronde, per comprendere fino [...] spirito che ispirava gli artisti nazisti nella [...] femminile, meglio di qualunque commento dice un [...] in proposito dello stesso Hitler che si [...] pannello: « Il mondo [...] è di gran lunga [...] a quello della donna. [...] appartiene al proprio dovere [...] tanto il suo pensiero si rivolge alla [...]. Il mondo della donna, [...] soltanto. Ad altre cose, essa [...] tanto ». Come è visto, a [...] maschio così misogino, dagli artisti hitleriani? [...] nella sezione dedicata alla [...] appare in tutta la [...] statura di « eroe [...] incorruttibile: gigantesco, bello di una bellezza dura [...] compenetrato fino in fondo nella [...] parte di fedele servitore [...] Reich, il maschio tedesco gioca alla guerra come [...] suo destino. Grande appare allora il [...] questo modello di dio dal soldato tedesco [...] fotografiche della rovinosa ritirata dalla Russia ci [...] sale: un uomo distrutto nel corpo e [...] forse, al di là della sconfitta subita [...] Stalingrado, di [...] combattuto per [...] causa. Felice Laudadio Vangelista [...]. ///
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Felice Laudadio Vangelista [...].