Storia delie idee e [...] saggi e recensioni sul [...] al [...] secolo (con Machiavelli e Voltaire [...] scarsa, quasi confinata agli interventi di Cantimori [...] Riforma [...] a quelli di Codignola sul giansenismo, è [...] problematica religiosa. Al centro è il tema [...] nascita [...] moderno, con la [...] affermazione [...] della ragione dalla fede. Colpisce la preponderanza -per [...] e continuità di presenza [...] del Rinascimento e della Riforma [...] frutto probabilmente di una maggiore disponibilità di [...] saggi di Garin, mentre Cantimori è presente [...] e, in origine, della particolare sensibilità di Luigi Russo, [...] dal giovanile articolo [...] del 1922 La cultura [...] Rinascimento (riproposto nel 1963/5) e ricordata nel [...] Cantimori. Nel primo anno della rivista [...] dei lumi è dedicato una sorta di manifesto [...] di Alessandro Natta, che ne [...] quasi un sinonimo di rivoluzione (Breve storia della parola: Illuminismo, 1946/5). Ci attenderemmo una profluvie [...] e sul Settecento; questi in realtà, non [...] rarefanno dalla metà degli anni Sessanta, per [...] della rivista anche Settecento riformatore di Venturi. Occorre tuttavia sottolineare come [...] prestarsi a un distorto «uso pubblico» da [...] rivista schierata a difesa dei valori laici [...] trattato senza anacronismi, nel rispetto del contesto [...]. Così Luciano Guerci, pur simpatizzando [...] civile di Arturo Labriola, protesta [...] le sue forzate interpretazioni [...] in chiave socialista (1979/2). Non mancano le eccezioni, [...] Renato Composto giudica [...] «un anello non indifferente [...] una coscienza socialista» (1955/4, p. La convinzione che i [...] contemporanea abbiano inizio con la «duplice rivoluzione», [...] e quella politica francese, non è solo [...] odierni come Eric [...]. Hobsbawm, che in Age [...] colloca tra il 1789 [...] «la più grande trasformazione che si sia [...] umana, [...] remota in cui [...] scopri [...] e la metallurgia, la [...] e lo stato», con effetti profondi sulla [...] la cultura. ///
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Hobsbawm, che in Age [...] colloca tra il 1789 [...] «la più grande trasformazione che si sia [...] umana, [...] remota in cui [...] scopri [...] e la metallurgia, la [...] e lo stato», con effetti profondi sulla [...] la cultura.