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La [...] analizza così i meccanismi [...] e regressioni condivisi dal variegato pubblico christiano. Necessariamente si parla di [...] la vittima o il [...] di [...] fantastiche ed esorcizzanti di [...] e orrori infantili. Ma si parla anche [...] fra la vita e [...] della Christie (si scopre [...] romanzo si celi un frammento autobiografico), di [...] intuito e geometria che sono Miss [...] e Hercule [...] -indizi dietro cui si [...] vittoriane e uno svaporato [...]. Ma soprattutto si parla [...] Agatha [...] «pelle e ossa», confinata nella solitudine delle [...] silenzio, senza mai ottenere risposte agli appassionanti [...] bambino peraltro si pone e che sfuggono [...] come è perchè si nasca, come e [...]. Simile a una «rimembranza» [...] della Christie ripete e cerca di rielaborare [...] in prima persona di un tanto più [...] impotente adulto tacere. Per la [...] la Christie renderebbe nei [...] traduzione simultanea un comune fondo fantasmatico infantile [...] la pulsione del sapere e della conoscenza, [...] modo al bambino che rimane in noi. Inappagato deluso e detective [...]. In altre parole, leggendo [...] Christie [...] torna tutti a giocare a «guardie e [...]. Ripuliti i suoi [...] dalle tenebrose inquietudini del romanzo [...] «gotico» e dai colpi mozzafiato dei [...] del mistero anni [...] con la Christie, fra monumenti [...] buonsenso e comuni pregiudizi, il delitto si è fatto [...] diventando più opaco ma nel contempo endemico, naturale, quotidianamente [...]. O, come scrive la [...] «familiare» ribaltando così anche [...] dei polizieschi per cui il «male» non [...]. [...] il «perturbante» si è invece [...] della [...] home» e solo quando il [...] sia pronto a sprofondare in tranquille atmosfere compare, «sempre [...] fuori posto», il cadavere. [...] christiana si svela forse allora [...] il treno, metafora per [...] di ritrovamento e perdita, dove [...] uniscono anche i caratteri di uno spazio chiuso e [...] con [...] illuminata e la scoperta [...]. /// [...] /// Non sappiamo invece chi [...] Norman Mailer di cimentarsi addirittura con Gesù Cristo [...] narrante in Il Van-gelo secondo il figlio, [...] Usa proprio in questi gior-ni. Non sappiamo se la Voce [...] King sia quella di Dio, ma sospet-tiamo di [...] letto [...]. Sappiamo invece che [...] divina non [...] molto con la trama del [...] di Mai-ler, nonostante il titolo e le antici-pazioni, perchè [...] scrittore stesso dichiara di [...] voluto semplice-mente raccontare di nuovo [...] più grande storia mai raccontata». /// [...] /// Uno dei protagonisti di [...] simultanei di King è uno scrittore di [...] John [...] che se non è [...] Norman Mailer, gli somiglia molto. Con benevola ma implacabile [...] King [...] dentro il suo per-sonaggio inventato tutti i [...] costituiscono, [...] popolare, le figure del Grande Scrittore Americano, incar-nati, dopo Hemingway, proprio da Mailer: ubriacone, [...] sé, irascibile, trasgressivo quel tanto che basta [...] sul lettore medio ma non per [...] -insulti in Tv sì, [...] sì, omosessua-le no -prepotente ecc. King gli ri-serva due [...] fi-nale dei due romanzi. Anzi, nel se-condo, è [...] convertito sulla via di Damasco [...] a capo del manipolo di disperati im-pegnati [...] Male nelle strade di un quartiere residenziale [...] Ohio. La conversione avviene però [...] per intervento dello stesso Dio [...] San Paolo, non di una generica manifestazione del Bene. Intervento mediato, comun-que, da [...] che riapparirà, ancora più infantile perchè autistica, [...] I [...]. Il piccolo David di [...] è posseduto da Dio. Il piccolo [...] di I vendicatori da [...] il rivale di Dio, [...] Male, [...] Demonio, la presen-za Maligna eccetera. Ma non [...] poi molta differenza. Entrambe le presenze sono [...] corpo e mente infantili per ottene-re i [...] segno opposto, e non è questa [...] manifestazio-ne della loro crudeltà. Bisogna dire, a questo [...] è sempre saggio ascoltare i suggerimenti delle Voci, [...] King dovrebbe [...] meglio di tanti altri [...]. [...] progetto di conquistarsi i primi [...] posti nella classifica dei [...] spa-rando simultaneamente due truci-de cartucce, [...] è perfettamente riuscito. Infatti, a trionfare su [...] della letteratura di intrattenimento, è soltanto il King [...] se lo so-no comprato [...]. La ragione del successo [...] nel fatto che, bene o ma-le, il [...] King non si fida poi tanto di [...] più intellettua-le, meno accessibile, [...] è morto qualche anno fa, ucciso dal [...] come ci dice il risvolto di copertina; [...] parla da sé, è [...]. E una volta preso [...] più attraente dei due romanzi, il lettore [...] si sazia di terrore -questa volta il [...] davvero ab-bondante, troppo, forse -per poi magari [...] invece di [...] romanzo di Patricia Cornwell, [...] tratte-nuta (si fa per dire), più rassicu-rante, [...] letteralmente a ferro e fuoco intere città [...] fa King. E soprattutto meno [...]. Peccato, però, perchè I vendica-tori [...] punte di genialità che mancano in [...] dove [...] per compiere la [...] opera di distruzione, deve trasmigrare [...] una certa monotonia da un corpo [...] mentre in I vendicatori si [...] delle fantasie indotte in una mente infantile da Tv, [...] e giocattoli guerrafondai, [...] per scatenare [...]. Provate a immaginare cosa [...] mostri che popolano le vetrine dei negozi [...] e si animassero e avre-te [...] di cosa succederà a [...] in un torrido e [...]. Provate a immaginare cosa [...] vostro adorato bambino pos-seduto da una Forza Maligna [...] ad atti innominabili, e capirete perchè è [...] pagine di I vendicatori. A [...] Nevada, cittadi-na mineraria nel [...] gli attimi di massimo [...] invece una mostruosa figura di poliziotto che [...] del libro comincia a tor-mentare alcuni innocui [...] con angherie an-cora più spaventose perchè non [...] quelle cui viene davvero sottoposto, in Usa, [...] di ascol-tare musica al [...] mentre guida, o di [...] bicolori o anche solo di non essersi [...]. Il poliziotto di King, [...] invece che da comune [...] nella monotona e arcinota recita della Miranda [...] un «vi uccide-rò» tanto [...] più incongruo. /// [...] /// Ne I vendicatori, invece, [...] è un furgone rosso che apre il [...] dei ragazzini che distribuiscono i gior-nali [...] dalla bicicletta alla soglia [...] tutti i film sulla provincia americana. Raccontare di più nuocerebbe al [...] un [...] megalomane di King. [...] lettore basti sape-re che [...] sottoposto a continue docce scozzesi, con schizzi [...] gelido humour di cui non sapevamo capace [...]. Quello humour che di [...] varie reincar-nazioni del Grande Scrittore Ame-ricano Wasp: [...] Hemingway [...] Mailer, da Kerouac a Gifford. Il re [...] e il suo doppio [...] disperata Stephen King raddoppia. Sperling [...] Kupfer, infatti, pubblica [...] in queste settimane due romanzi [...] scrittore horror più amato degli ultimi anni, come dimostra [...] successo in classifica in tutto il mondo [...] di ogni nuovo libro. Il primo [...] (traduzione di Tullio [...] p. Stephen King ha [...] e vive a [...] nel Maine. [...] sposato e ha tre figli. Il suo esordio risale [...] degli anni settanta. Da Sperling [...] Kupfer sono usciti fino [...] titoli, più il romanzo «Il miglio verde», [...] ogni mese, dal marzo [...] scorso e «Il talismano» [...] mani con Peter [...]. Il suo libro più [...] Italia è «It», di quasi mille pagine, che [...] trecentomila copie. In contemporanea con la [...] fans potranno acquistare anche il giornale di Stephen King, [...] come ogni suo romanzo, esce ogni anno [...]. ALBERTO [...] La popolarità italiana di John Fante [...] conosciuto molte sta-gioni: tradotto da Vittorini nella Medusa [...] poco prima che morisse (nel 1982) col [...] Charles Bukowski, con-teso da piccoli editori in questi [...]. Mentre Marcos [...] Marcos (che ha in [...] a partire da Chiedi alla polvere) annuncia [...] volumi [...] dei racconti, Fazi manda [...] traduzione di Ales-sandra Osti, un inedito scritto [...] Settanta e pubblicato postumo nel 1986 (ma [...] uno straccio di nota che lo spieghi?). Un successo, quello di Fante, [...] spontaneo ed [...] è probabile che molti [...] assimila-to come una specie [...] di emarginato dal mondo della letteratura che [...] vita (vagabonda e autodistrut-tiva) la propria opera. Collocazio-ne ribellistica resa più [...] lontananza cronologi-ca: quasi tutti i romanzi di Fante, [...] tardo Sogni di Bunker Hill, si svolgono [...] Trenta, spesso ai margini della stessa Hol-lywood di Nathanael West. È con una certa [...] Il mio cane Stupido (il più corposo dei [...] in A ovest di Roma) si svolga [...] anni Sessanta: [...] narrante, Henry [...]. Molise, è un trasparente [...] Fante, ormai al di fuori del suo [...]. I suoi figli ascoltano gli [...] che per lui sono solo [...] o fuma-no erba con trasporto mistico mentre secondo lui, [...] già provata [...] prima, «allar-ga la mente alle [...] con un cervello ristretto». Ma il vecchio scrittore [...] astio per la realtà che ormai scorre [...] né si commisera troppo: anche perchè è [...] essere più moderno della covata di renitenti [...] pelandroni che gli ronzano attorno. Il banco di prova [...] sorpresa di un cane senza padrone che [...] casa Molise: un esemplare di [...] giapponese ribattezzato Stu-pido. Stupido è pigro e [...] farsi rispettare ed è incli-ne a sodomizzare [...] a tiro, non importa se uomo o [...]. La moglie di Henry [...] figlia se ne va di casa, ma Henry [...] da questo be-stione [...] che ai suoi occhi [...] e i successi che non ha mai [...] pura e ottusa che ha sempre sacrificato [...] intellettuale. E a Stupido, con [...] di grande effetto, Henry sacrifi-cherà addirittura il [...] Roma che progettava per inseguire la giovinezza perduta. [...] racconto, [...] torna invece nel passato, [...] quasi favolistici la perdita [...] di un ragazzo diviso [...] bacchettona e le scorriban-de del padre in [...] ateo sulfureo. E, per quanto duro, [...] diversa, e più stemperata nel patetico, di [...] Mio cane Stupido. Dove, se può capitare [...] come «Ascolta il tuo cuore. Vai dove ti dice», [...] è quello quietista e perdonista di-ventato popolare [...] quello ben più concreto di lasciare moglie [...] catturare [...] opportunità di essere liberi. Voce che sale [...] volto William [...] MARISA CARAMELLA STORIOGRAFIA Vicende [...] in un modello di scrittura femminile colta Fratelli [...] occhi di donna Il carteggio di Costanza [...] ora pubblicato a cura [...] Da-niela Maldini Chiarito (C. [...] Lettere al figlio, 1829-1862), ci [...] un esempio assolutamente straordinario di una scrittura al femminile [...] no-stro Risorgimento. Moglie di Ro-berto Tapparelli [...] fratel-lo maggiore di Massimo, [...] Carlo Emanuele Alfieri, Costanza era una nobildonna [...] bene introdotta negli ambienti di corte, intelligente [...] di percepire e decifrare tutti i se-gni [...] che filtra-vano [...] del suo mondo privato. Nelle centinaia di lettere [...] duemila pagine del libro, la vicenda di [...] così le trasformazioni di un paese, in [...] di situazioni politiche e private. [...] una profonda suggestione narrativa in [...] rimbalzare tra un pranzo e una battaglia, un ri-cevimento [...] corte e un intrigo di-plomatico, un pettegolezzo e lo Statuto albertino, ma [...] anche uno squarcio interpretativo di [...] interesse per il dibattito storiografico [...] oggi sul Risorgimento. Costanza, attraverso la media-zione [...] Daniela Maldini, ci consente di penetrare i risvolti [...] di unifica-zione nazionale, accompagnan-doci nel mondo tumultuoso [...] dei quadri mentali, dei pregiudizi di quella [...] dirigente sa-bauda che intese il Risorgimento nei [...] «conquista re-gia», interpretando la propria mis-sione nazionale [...] ma anche con un ec-cesso di fierezza, [...] nella diffidenza e nel ranco-re. Tutti i «fratelli [...] sono vi-sti con sospetto, i [...] («2 luglio 1848: En [...] nous ne [...] à [...] les fratelli lombardi. /// [...] /// Nous [...] beau dire fratelli, nous [...] de [...] nature et ce [...] dire [...] des [...] come napoletani [...] si [...] Mazzini [...] créature»), come Gari-baldi; il Risorgimento [...] Costanza sembra quasi prescindere dal suo scopo finale [...] per alimentarsi esclusivamente dei succhi [...] cattolicesimo, del lealismo dinastico, di una orgo-gliosa fiducia nei [...] del Pie-monte». A rendere precario e [...] di Massimo [...] di «fare gli italiani» [...] umori che si ad-densavano nel profondo della [...]. Descrivendo con molta chia-rezza [...] di padrona di casa e il complesso [...] della socialità, Costanza contribuisce [...] uno dei rari mo-delli femminili del nostro Risorgi-mento [...] è possibile costruire un compiuto discorso storiografi-co. È un modello granitico, che [...] da una dimensione esistenziale in cui, come scrive la Maldini, é «assurda la disubbi-dienza, inammissibile il sogno, bandite le [...] con lo stesso fastidio con cui si considera la [...] non [...] spazio per abbandoni sentimentali, per [...] inclinazioni affettive, per esuberanti manifestazioni esteriori, di gioia o [...] dolore («Nous [...] notre [...] pére hier a 4 [...] et [...] de [...] questo il laconi-co annuncio per [...] morte del pa-dre). Quella Luisa [...] la moglie di Massimo «sposata [...] amore», viene vissuta come un corpo estraneo, una mina [...] carica di eccessi e la vita dello zio Massimo [...] indicata al fi-glio come un esempio -in negati-vo -di [...] conducono [...] e la passione [...] à [...] Maxime, et [...] il se [...] tout [...] à [...]. I figli sono lo [...] educati in un progetto pe-dagogico («sarai nobile [...] che punta ad azzerare ogni soluzione di [...] virtù domestiche e le virtù civiche, addestrati [...] ogni cir-costanza della vita la via [...] che coincideva sempre con [...]. E proprio «il senso del [...] per [...] la respon-sabilità verso gli altri, [...] preoccu-pazione del buon uso del tempo» unite a una [...] religiosità sono le coordinate al cui interno si sviluppa [...] percorso bio-grafico di Costanza. Sono «virtù» assolutamente tipiche, [...] nel suo universo fem-minile i volti maschili [...] Vittorio Alfieri e Piero Gobetti, e, (perché, no), [...] di Borgo S. Pao-lo caro alla tradizione [...]. Che veramente sia esistito un [...] «piemontese» di identità na-zionale, [...] come [...] GIOVANNI DE LUNA Il carteggio [...] Costanza [...] moglie di un fratello di Massimo, fotografia della classe dirigente sabauda che intese il Risorgimento [...] termini di una «conquista regia» COSTANZA [...] LETTERE AL FIGLIO (1829-1862) ISTITUTO STORIA DEL RISORGIMENTO P. /// [...] /// Che veramente sia esistito un [...] «piemontese» di identità na-zionale, [...] come [...] GIOVANNI DE LUNA Il carteggio [...] Costanza [...] moglie di un fratello di Massimo, fotografia della classe dirigente sabauda che intese il Risorgimento [...] termini di una «conquista regia» COSTANZA [...] LETTERE AL FIGLIO (1829-1862) ISTITUTO STORIA DEL RISORGIMENTO P. (0)
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