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Dalla Catalogna, le scoppiettanti [...] teatrale nomade LA TV DI VAIME Un [...] anni La consacrazione per i [...] che hanno un nucleo [...] trentina di artisti, è arrivata con le Olimpiadi [...] Barcellona, nel 1992. Fu in [...] invece che ebbero [...] di imbastire uno spettacolo [...] migliaio di persone tra figuranti, musicisti, attori, [...] e tecnici. Ma hanno fatto molta [...] arrivare fin lì. Il loro atto di [...] 1971, e il primo spettacolo di un [...] del 1972, «Non plus [...]. Con [...] del 1973 iniziano le [...] con moltissime repliche portate in [...] un [...] ovunque. In questo caso 324. Ma il record lo [...] «La nit» [...] uno spettacolo che si [...] della luce lunare: 345 repliche. Gli ingredienti variano ma [...] quella di sempre: riprendere le tradizioni mediterranee [...] zone del mondo, coinvolgere un pubblico eterogeneo, [...] una critica [...] costituito. Per il [...] anniversario del gruppo stanno preparando [...] dei pezzi più riusciti e [...] con i ricordi di viaggio. Mata [...] della mutua RAI D UE, [...] di rien-tro. Nel caldo del primo [...] ap-pena riaperte dopo le ferie, Nilla Pizzi, Gino Latilla, Carla Boni: pro-tagonisti di amori (e non solo) [...] scandali (ter-mine esagerato) che filtravano dagli apparecchi [...] note [...] Angelini [...] una chiesetta amor, nasco-sta [...] fior» era la sigla) e al fischiettìo [...] diventata Rai. Nulla di nuovo sotto [...] Beh, se ne sono fatti di passi [...] non tanto del vizio, quanto del cattivo [...]. In questa [...] di mezze figure con [...] parlare di Nilla e Carla della loro [...] Latilla fa tenerezza e ci riporta al tempo [...] della diffusa ipocrisia, ma anche di una [...]. Il minuetto, diretto con garbo [...] dal [...] Limi-ti, ci ha offerto, in [...] bagno (can-forato) di rimembranze sanreme-si, le ultime raffiche (ma [...] dicia-mo zeffiri) di [...] retrospettivo [...] sapore ormai reperibile solo nelle [...] delle vecchie [...] e in . E [...] racconta, salotto demodé, quindi [...] un balcone con vista sulle rughe di [...] piccolo che ha fatto fibrillare al massimo [...] vecchio Grand Hotel tracimante buoni sentimenti, [...] uti-li e «realtà romanzesche» [...]. Non un «come eravamo» quanto [...] «come sia-mo ridotti» offerto da testimonial ripescati in un [...] di chiacchere antiche e gorgheggi [...] ritrovamenti archeologi-ci emozionanti come [...] di un sarcofago. LA TV ORMAI ci [...] della cronaca: solo il [...] i tg (le news hanno le loro [...] «sorpren-devano» Raffaella Zardo, la Mata [...] della mutua, libera di [...] attività, generosa di sorrisi e commenti. Perché non abbia accompa-gnato [...] un gesto allusivo non lo so: giac-ché [...]. Ec-co lo scandalo di [...] pacchiani: sta in questa dichiara-zione, non in [...]. Il resto è imma-ginabile. Questa frase ineffabile meno. Sarà che io non [...] (per fortuna) perso-ne in grado di sostenere [...] senza sbotta-re a ridere. Di solito frequento per-sone [...]. E, me-no male, di senso [...]. Ho avuto la fortuna, [...] il giornalista Giorgio Vec-chietti e di lavorare [...] un programma (. Era una persona di grande [...] e [...]. Diceva di sé (no-minato [...] Rai di Milano): «Sono [...] sba-gliato al posto giusto». Di [...] della Zardo ricordo che osservò, [...] «è una ragazza che cerca di affermarsi col sudore [...] propria fronte. Ma non si può [...] basse certe fronti». Giorgio Vecchietti, a Roma, [...] di via [...] in via delle Zoccolette. [...] strade di fuoco Non [...] gruppo teatrale, piuttosto un «col-lettivo». Sono catalani ma nomadi [...] con i lo-ro [...] hanno girato il mondo. Si può ben dire [...] I [...] il viaggio, la dimensione [...] sia un elemento essenziale, insostituibile del-la loro [...]. Li abbiamo incontrati a Livorno: «La [...] è la nostra seconda casa -dicono -uno [...] cui non si avverte la paura [...]. /// [...] /// [...] della fe-sta e [...] dello zolfo e i [...] al ritmo ossessivo dei tamburi inebriano i [...] pirotecniche attraggono, fin-ché strani esseri diabolici non [...] a distanza ravvicinata e allora, per un [...]. I [...] catalani di origine e [...] mettono a soqquadro le piazze e i [...] Li-vorno con una sarabanda incen-diaria in una notte [...]. Questi teatranti e musicisti [...] scenografi, costumisti, edi-tori di libri propri) sono [...] fulmine per la manifestazio-ne «Effetto Venezia»: intabarrati [...] demoni bestiali, vestiti di piume e di [...] una pioggia di fuochi [...] che si riflettevano [...] dei canali del quartiere [...] di migliaia di spet-tatori, trasformando case, canali, [...] in un sabba allegro, in un inno [...] e al piacere. Nati nel [...] i [...] sono il frutto delle [...] Ses-santa. Più che un gruppo [...] collettivo, per loro lo spet-tacolo è un [...] vi-ta dove suoni e parole, costumi, scenografie, [...] canta-re un inno pagano e irriverente [...]. Perché tutto ciò trovi [...] girano il mon-do, il viaggiare è la [...] nutre. Non si ricama niente, [...] di loro: [...] che è nato a Barcellona [...] piccolo, robu-sto e dallo sguardo vivacissimo, e Jin Hua [...] nata a Cagliari nel [...] sarda e padre cinese, uno strano fascino [...] di orientale, seduti a un tavolino, rinfrescati [...] brezza marina, qualche ora pri-ma di gettarsi [...] spet-tacolo. Il fuoco viene dalle [...] tutto il mondo, è un ele-mento solare [...] creia-mo un rituale perché si abbandoni-no le [...] favore dei sensi, [...]. Sempre in giro per [...] hanno messo piede an-che in Australia, toccando [...] continenti eccetto i poli. Eppure il loro è un [...] particolare: «È una scelta di vita -dice sempre [...] fluviale e ricco di comunica-tiva -È un viaggiare verso [...]. Andare in tournée per [...] diventa un mezzo impa-reggiabile per conoscere i [...] se stessi, senza misticismi, ed è altra [...]. [...] non ha dubbi: «Da [...] metà di quanto riuscia-mo a conoscere andando [...] incontriamo artisti, musicisti, professori di storia [...] che ci raccontano i [...] ogni rango e genere». La folla, le strade, [...] sono le loro quinte. Anche loro, qualche volta, [...]. Non è il timore, [...] ignoranza, che prova il vacanziero atterrando in [...] dove non conosce usi e lingua. Può essere una paura [...] a qualcuno familiare anche in Italia). Perché si espongono pa-recchio. Jin Hua [...] ricorda dieci anni fa, [...] Sud America: «Eravamo a Caracas, il giorno dopo doveva-mo [...] Bogotà. Nella capitale boliviana una [...] teatro, senza provocare vittime per fortuna. Ci venne il dubbio [...] uno spettacolo che ri-chiamava 100 mila persone [...] avere il polso della situa-zione. Andammo, avendo tutte le [...]. Benché quelle garanzie, loro che [...] con-tro i regimi dittatoriali, che non amano [...] del potere, [...] le ha vissute un [...] come una «con-traddizione», con i [...] di polizia a perquisire tutti [...] nella piazza e i cecchini [...] tetti. Non ba-stasse, alle spalle [...] il palazzo di giustizia in cui, nei [...] Ottanta, erano state massacrate centinaia di persone. Eppure successe qualcosa al [...] spettacolo. Si creò una catarsi [...] rivisse la tragedia attraverso lo spettacolo». In giro condividono voli, [...]. Forse perché, come ha [...] siamo [...] che passa, scuote un [...] ne va racco-gliendo le migliori energie». Tanto girovagare incide sugli [...] personali? «Incide, incide», risponde sorridendo [...]. Non a caso sorride: Jin Hua [...] e lui stanno insieme. [...] nel viaggio è assaporare [...] conoscere le persone, sen-za fretta, senza correre. Da giovane coltivavo [...] di perdermi in un [...] capito che il viaggia-re lo porti dentro [...] im-maginando, che non ha senso [...] di fondersi in [...] civiltà, in Africa o [...] India». Ma, saranno gli anni, sarà [...] qualcosa è mutato. Prima viaggiavamo, abitavamo, la-voravamo [...]. Oggi non vivia-mo più [...] anche se abbiamo creato un centro a [...] de Mar, il paesino [...] Barcello-na dove viviamo, con capannoni, atelier, uffici, e [...] nostri spettacoli, giriamo video, film». Comunque basta [...] per capire che non [...] intenzione di fermarsi e tirare i remi [...]. Al contrario, affiora un [...] rimpianto. Ora -commenta [...] -con le tasse, le [...] permetterci questo lusso per fermarci nelle città. Credo che sia un [...]. Perché fac-ciamo spettacoli anche [...] luoghi, le persone, partendo dal nostro mondo, [...] Mediterra-neo». E assaporare i mondi [...]. Assaporare nel senso lette-rale [...] è il cibo uno dei maggiori piaceri [...] e genti? «Certo, come gli odori, la [...] -Non per niente ci [...] mangiamo bene». Tra le espe-rienze più [...] Jin Hua [...] ricor-da il pesce crudo [...] Giappone, [...] il coraggio di chi, in Messico, assaggiò [...] lei), ripensa alla sorpresa dopo [...] scoperto, a Pechino, che [...] consumato erano orecchie di maiale. E commenta: «Non era [...]. /// [...] /// Ventilato un aumento dei dischi [...] partire dal [...] Cd a [...] lire? Mogol contrario [...] 2. È sceso in campo [...] Mogol. Il paroliere neo sessanten-ne, fresco [...] prima esibizio-ne in pubblico (con Mario Lavez-zi), sospetto [...] discogra-fica per [...] manifestato -pare [...] di [...] organizzare un contro festival di Sanremo, ha detto la [...] sul ventilato, sicuro secondo alcuni, [...] a [...] lire del costo dei cd. Due parole soltanto: [...]. Parole però condivise da [...] ore. Dai giovani innanzitutto, [...] alle prese con problemi di [...] che rappresentano più del [...] degli acquirenti di dischi in Ita-lia. Dai negozianti naturalmente che considerano [...] del [...] dei prezzi [...] una vera e propria iattura, [...] rischia di dare il colpo di grazia a [...] che batte il passo già [...] qualche anno. E, perché no?, dagli [...] De Gregori, De André, Dalla, [...] i cui prossimi dischi [...] i primi di settembre. Costi più alti significherà [...]. E i vantaggi deri-vanti [...] elevato saranno per loro inesistenti: si pensi [...] e agli editori va me-diamente solo il [...]. La notizia [...] a [...] lire (oggi un cd costa [...] intorno alle [...] lire, un [...] me-no -e la cosa ha [...] paradossale -quando si tratta di dischi [...] circola da tempo, puntual-mente smentita, [...] ambienti di-scografici. E i «corni» della [...] più o meno puntualmente sempre alla stessa [...]. Da un lato, si [...] medio di un cd italiano è allineato [...] europei: in Francia ad esempio, il mercato [...] vi-cino, un cd costa intorno ai 135 [...]. [...] mercato veramen-te concorrenziale è [...] grazie alla [...] ampiez-za, riesce a contenere [...] di sotto dei 15 dollari di media. [...] lato -si è sempre obiettato [...] a cominciare dalla Francia, esiste una gamma di prodotti [...] di prezzi molto differenziata. Al disco che costa [...] ne affiancano altri più economici, spesso di [...] fino al [...]. I mercati stranieri sono [...] e in genere più maturi, da tutti [...] vista. In Italia infatti non [...] di cd è un fe-nomeno quasi esclusivamente [...] ma, quanto a costi, [...] a regole e imposte [...]. Passi infatti [...] dello Stato per la [...] e quella popolare in particolare, che non [...] o agevolata né in fase di produzione [...] ma perché mai -si chiedono un [...] tutti [...] che è al [...] per i libri con-siderati [...] è al [...] per i dischi, considerati [...] lusso? Forse che [...] novità del comico televisivo [...] più, culturalmente [...] di [...] Al-tre stranezze: il consumatore [...] dovuto alla gestione delle rese, paga cioè [...] una distribuzione inadegua-ta che non riesce a [...] pubblici sparsi in città come in provincia. Paga perfino, il consu-matore, [...] promozione te-levisiva di un cd. Il «ticket tv» fa [...] sé sulla copertina di molti cd. Insomma, a parte il [...] vicini altri paesi europei, i cd in Italia [...] troppo. [...] ulteriore aumento, al momen-to [...] dalla Fimi che dalla [...] le due associazioni dei [...] una gran brutta notizia. I dischi sono un [...] persone sanno che li po-tranno ascoltare anche [...] allora saranno invogliati a [...]. Certo, [...] a [...] lire è eccessivo, soprattutto in [...] Paese dove ormai stiamo tutti attenti alla lira». Le associazioni dei discografici [...] merito, rag-giunto un accordo. Eppure, sembra che dal [...] settembre il costo di un [...] disc raggiungerà, mediamente, le [...] lire. La polemica estiva rinfocola [...] però già da molti anni. /// [...] /// La polemica estiva rinfocola [...] però già da molti anni. (0)
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