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Con grandiosi progetti e [...] ARCHIVI . PROVATE A VENIRE a Mo-sca [...] tempi e anda-re in giro con un [...]. Non vi porterà al Cremlino [...] al museo [...] o alla galleria [...]. O almeno non subito. Per prima cosa vi [...] la principale via del [...] venendo [...] internazionale, ti sbatte in [...] del Cremlino senza preavviso. La percorrerete tutta, dal [...]. [...] passo, che co-me molti [...] Mosca equivalgo-no a parecchie centinaia di metri, vi [...]. E si tratterà degli [...] stelle che sono stati restaurati e riaperti, [...] importanti del mondo che hanno inaugurato anche [...] vetrine, dei ristoranti, dei bar, delle banche, [...] che ormai fanno capolino da ogni an-golo. E poi at-tenderà la [...]. E vi fermerete vergognando-vi per [...] esagerato in piaggeria. Poi però i giorni [...] continueranno, le visite guidate pure, così come [...] di Mosca. E alla fine vi [...] vergognati perché Mosca è sul serio la [...] vivace del momento, è in gara solo [...] Berlino, [...] ca-pitale venuta dal freddo. Il cuore del cantiere [...] può immaginare, soprattutto il cen-tro storico, ma [...] riguarda-no solo il look degli edifici, concer-nono [...] pubblici. Un viaggiatore del passa-to, [...] è stato [...] negli an-ni comunisti, sarebbe [...] ogni cosa, a parti-re dal traffico impossibile, [...] luminose che sovrasta-no i palazzi esattamente come [...] facevano le scritte inneg-gianti alle vittorie del [...]. Ma pri-ma di tutto [...] colori della città: sono stati riaccesi [...] capitale, i rosa carichi [...] i [...] i [...] gli [...] gli avo-rio, i [...] i [...]. Tanto che i grigi [...] il palazzo del comitato centrale per esempio, [...] «casa del lungo-fiume», da dove Stalin prelevava [...] dirigenti di turno da far sparire, sembrano [...] grigi. Restaurati o ricostruiti ex [...] palazzi sono in genere sede di banche [...] in occidente. Tuttavia la pro-prietà è rimasta [...] il [...] del co-mune. Il sindaco [...] ha inventato un modo [...] completamente del patrimonio una [...] ha offerto a chiunque restaurasse gli edifici [...] metà della proprietà. Un buon affare per [...] visto che il valore di un im-mobile [...] città non potrà che aumentare. E, aggiunge-remmo, anche per [...] sono contenti di rivedere piano pia-no la [...] il volto del passato. Questo è il colpo [...]. Ma quello che ancora [...] Co-sa diventerà la capitale [...] im-pero rosso? [...] capo del comune di Mosca, Aleksandr [...] non si offende quando [...] che [...] che lui eser-cita, quella [...] e del costruire edifici, è la più [...]. E così è anche [...]. Fa gli esempi della [...] Cheope, della reggia di Versailles e per tornare [...] Russia [...] a tempi più vicini, cita le costruzioni [...] Stalin e i primi, minu-scoli appartamenti privati voluti [...] e per questo definiti [...] da qual-cuno per lasciare un segno, [...] se-gno. A di là degli accostamenti [...] audaci fra la piramide di Cheo-pe e le [...] ha ragione. Anzi qualcuno glielo ha [...] perché non [...] dubbio che il motore [...]. E così per partecipare [...] calati tutti, italiani, francesi, canadesi, tedeschi, ameri-cani. Ma anche turchi, arabi, paki-stani. Ciascuno ha il suo [...] il suo centro commercia-le da presentare, la [...] proporre. I progetti si accavallano, [...] scambiano. Molti sono già realizzati, [...] attuazione, altri ancora attendono. È raro che siano [...]. Mosca ha fame e [...] cosa e il pericolo è pro-prio quello, [...]. Per esempio si sono [...] le [...] le villette, i colori [...] niente a che vedere con noi, i [...]. In via [...] principale del più suggestivo [...] Mosca, quello dietro la galleria [...] lo [...] il [...] di queste parti, è [...] complesso di banche e uffici con due [...] in poi occlude-ranno per sempre la vista [...] Crem-lino. Così come il monastero [...] boulevard, è stato nascosto da [...] enorme volu-me di mattoni. Altro incidente sul [...] boulevard, dove una ditta italiana [...] moltiplicato illegal-mente i piani [...] che ha avuto il permesso [...] costruire. Al comune tuttavia la [...] perché ritengono inevita-bile che qualcosa vada storto [...] mette in moto. Dopotutto [...] non passerà alla storia [...] colorati e restaurati e nemmeno per i [...] affidati agli stranieri, anche [...] che vi faranno parte raggiungeran-no i 100 [...]. Se sono mille di [...] ai quali il comune tiene, molti di [...] gioielli di cui dicono il sindaco sia [...]. Li presenterà al mondo [...] al compleanno di Mo-sca, 850 anni difficili, [...]. Sono cinque: il [...] la chiesa del Cristo Salvatore, [...] del Cremlino e della piazza Rossa, quello [...] antico della città, il [...]. Tut-to il resto, anche [...] non conta. Al massimo il sindaco [...] fiero di [...] ordinato il taglio della [...] quel mostro di albergo [...] alla base della [...] proprio a due passi [...] Cremlino [...] dalla piazza Rossa. [...] in cui tutti i visitatori [...] sono passati almeno una volta nel-la vita dovrà diventare [...] basso per [...] meglio con le co-struzioni della [...] e della zona. E forse a [...] piacerà anche mandare [...] di costruire una [...] sul-la ex via [...] oggi [...] tutta destinata al commercio, [...] alla ricreazione. Chi conosce però bene [...] come le preferenze che [...] giugno scorso, so-stiene che in fondo in [...] contento solo di [...] restituito ai moscoviti la [...] Stalin aveva buttato giù, Cristo Salvatore appunto, e [...] per loro uno spazio spettrale come quello [...] Maneggio, dove al massimo sostavano i carri [...] trattava di sfilare per la celebrazione della [...]. Due realizzazioni dunque più [...]. Il [...] come sem-plicemente viene chiamato [...] Mo-sca, [...] una chiesa abbastanza brut-ta, niente a che [...] splen-dide cattedrali del Cremlino o con San Basilio. Ma il nuovo potere [...] ricostruire tale e quale per ragioni estetiche, [...] rivincita, la vendetta [...] russa su qualunque utopia, [...] dunque, venu-ta [...]. Fu buttata giù, come [...] Stalin per far posto al palazzo dei Soviet, [...] con i suoi 315 metri di altez-za [...] il Cremlino, sulla cima del quale era [...] di Lenin alta cento metri. Ma i lavori non [...] il fondo era acquitrinoso per la vicinanza [...] così le basi del palazzo sprofondavano ogni [...]. Fu rite-nuto un segno [...] minuto che aveva pianto quel-la mattina [...] del [...] quando la chiesa si [...] colpi della dinamite. E infatti il [...] non vide mai la luce. Dopo la guerra del progetto [...] si parlò più, fino a che [...] non ebbe [...] di costruire sul luogo una [...] la famosa [...]. Ed è la piscina [...] fa, cambiati tempi e ideologie, è stata [...] posto di nuo-vo alla cattedrale della capitale. Quanto al [...] si tratta di una [...] città sotterranea, 135 mila metri quadrati, metà [...] a negozi, ristoranti, magazzini, parcheggi, tutto distri-buito [...]. Vi lavorano due-mila operai [...] anni con [...] di riportare alla luce [...] della città le quali faranno da cornice [...] nucleo del progetto. Il fiume [...] uno degli af-fluenti della Moscova, [...] la città aveva cominciato a salire di [...] già tirato fuori e adesso già scorre [...] di Alessandro, sotto le mu-ra del Cremlino. Le porte e le fine-stre [...] sotto terra da-ranno tutte sul [...] mentre la luce entrerà [...] da una cupola e una [...] di vetro. Una spesa miliardaria, ne [...] stato chiesto ai moscoviti [...]. Hanno risposto [...] per il [...]. Chissà, forse la prossima [...] dire: «Ci vediamo al Maneggio». La più a Nord [...] Mosca è la metropoli più a nord del [...]. Il suo primo insedia-mento [...] seconda metà [...] Mille, sul colle [...] dove oggi si trova [...] sala di lettura della biblioteca Lenin, la [...] bianco neo-classico che do-mina [...] il Cremlino e il fiume. Ma la data del-la [...] si fa risali-re al 1147, anno dello [...] il principe [...] di Vladimir e il [...] di [...]. A quel tempo la [...] occupato tutta [...] oggi compresa dentro il Cremlino. Più o meno tutte [...] della storia della città sono dovute a [...] cui se ne avverte fortemen-te [...]. Mosca è tornata ad [...] federazione russa nel 1918 dopo quasi due [...]. Al 1721, in-fatti, risale [...] San Pietroburgo che tolse centralità [...] metropoli. /// [...] /// Con la provincia quasi [...] Secondo dati del 1995 vivono a Mosca 8. Una provincia, dunque, molto [...] quasi al raddoppio della popola-zione. La città si estende [...] di 878,9 chilometri quadra-ti ai quali vanno [...] mila della regione. [...] riforma am-ministrativa è entrata in [...] nel [...] ha portato ad una nuova [...] del territorio attualmente raggruppato in 10 distretti a loro [...] suddivisi in 135 rioni. I distret-ti sono diretti [...] i rioni da [...]. Mosca, come nel passato, resta [...] città ricca di luoghi culturali. A cominciare dai teatri [...] teatrali che sono 100. Gli altri nu-meri: 60 [...] concerto, 100 i musei di Stato e [...]. Ci sono, poi, 100 [...] 14 i parchi, 4000 le biblio-teche, 111 [...] mila i posti letto. Il metro ha 150 [...] 260 chilometri. Ma nonostante [...] della metropolitana ogni giorno [...] strade di Mosca oltre cinquecentomila auto-mobili. Ricchi e poveri . La capitale delle «differenze» A Mosca [...] più soldi di quanti nei circolino in [...] federazione russa messi in-sieme. I redditi dei moscoviti [...] quelli dei più po-veri di 32 volte, [...] paese sono solo di 12 volte più [...]. Oltre 50 mila moscoviti hanno [...] reddi-to mensile superiore a [...] dol-lari. Il reddito complessivo [...] politico ed economica di Mosca [...] supererà 6 miliardi di dolla-ri, più di [...] preso in prestito la Russia dal Fondo Mone-tario. La classe media è [...] mila moscoviti che guadagna-no da 1500 a [...] mese. Mentre un quinto della popolazio-ne [...] raggiunge il minimo di sus-sistenza, cioè [...] rubli, pari a circa [...] lire. /// [...] /// Il delitto è su [...] Non [...] la città più «cattiva» della Russia, è [...] dopo San Pietroburgo a [...] volta preceduta da [...]. Ma a Mosca [...] il più alto numero di [...] su com-missione, 96 sui 560 ordinati nel resto della Russia. Duecento le co-sche mafiose [...] tutte organizzate su basi etniche: georgiani, azeri, [...]. Cinquanta i «padrini» residenti, [...] chiamano «ladri in legge». Come accade in tutte [...] anche i boss mosco-viti si sono spartite [...] cit-tà e anche gli affari. Grandi alber-ghi, ristoranti e [...] sotto un «tetto», come i russi chia-mano [...] racket. Ma la geografia mafiosa [...]. Prima della guerra erano [...] più potenti «protet-tori» poi sono stati soppiantati [...]. I poliziotti sulle strade [...] 30 mila. È il piu grosso [...] corso nella capitale russa ma il Maneggio, [...] che sarà inaugurata nel [...] è [...]. Ne sono stati contati [...] rivoluzionari. Mosca, insomma, cambia [...] volto. Cambia a partire dai [...] riaccesi tutti i pastello della [...] storia, ancora più in [...] i grigi dei palazzi della nomenclatura. Alla fine, quando tutti [...] milioni di metri quadrati di aree interessate) [...] prodotti, Mosca sarà [...] città e [...] se avrà un nome, [...] sindaco [...] il grande artefice del [...]. Gli obbrobri non mancano, [...] anche qualcosa di importante. La cattedrale buttata giù da Stalin, [...] dimezzato. /// [...] /// [...] è stato premiato con [...] del suo paese ed è apprezza-to anche [...] Usa, in Giappone e in America Lati-na. Ma fra gli [...] russi, [...] che pure avendo perdu-to [...] proprio paese è comunque un punto di [...]. Lo accusano di me-galomania, [...]. Il georgiano non ci [...]. [...] monumento della città, quello [...] Pietro [...] Grande, ancora imbracato, è suo. Suo è anche il [...] inaugurato [...] scorso per il cinquantenario [...] fascismo. Nel suo splen-dido studio in [...] delle vie del cen-tro sono in mostra centinaia di [...] alla maniera im-pressionista, sculture, bozzetti, [...] e fotografie, tante fotografie. Lui indica soprattutto quelle [...] e con Picasso ma [...] Clinton e [...]. [...] è il progettista principale [...] Maneggio, il più grande cantiere aperto a Mosca. I suoi nemici dicono [...] del Maneggio non passeg-geranno mai i moscoviti. Perché sulla piazza Rossa [...] Dicono che ci vanno solo gli stra-nieri. Sì, in parte è [...]. Ma a Parigi sugli [...] mica vanno solo i [...]. E poi non lo [...] anticipo perché prima lì [...] solo un pezzo di [...] va a passeggiare su un pezzo di [...] Chi [...] schiera contro il mio progetto è abituato [...] Mosca come capitale socialista modello. Io sto creando invece [...] come è possibile essere contrari? Io restituisco [...] il fiume, faccio di questa piazza una [...] Italia, [...] elementi classici, i capitelli, gli ornamenti classicamente [...] della scala, faccio risuscitare le bel-lezze dimenticate. I comunisti ci hanno [...] scato-le, solo scatole. Parliamo del progetto allora. La cappella di cristallo sarà [...] pezzo forte. Sarà costruita laddove [...] prima una chiesa. È di cristallo per-ché [...] brilli sopra. An-che i francesi hanno [...] pi-ramide per non oscurare il [...] ma la nostra ce [...] loro non erano in grado di fare [...] cristallo con questa preci-sione ottica. Una volta dentro vi si [...] una croce [...] con 7 capo-lavori [...] russo. Nel centro commerciale saranno ri-prodotte [...] antiche [...] commer-ciali russe, i [...] e sarà restituito [...] moscovita dimentica-to. Una grande cupola illuminerà [...] sotterranei. Sotto di essa ci [...] fontana, che sarà an-che un punto di [...] un bambino si perda per esem-pio. E ci sarà anche [...] del mondo perché vi saranno [...] tutti i continenti con i relativi fusi orari. [...] difeso a spada tratta [...] non lo vole-vano: dicevano che con il [...] Mosca, la neve, ecc, non si sarebbe visto [...]. No, non è vero, [...]. E così la gente [...] e guardare [...] del mondo, non le [...] Il vetro poi è resistentissimo, tutta invenzione mia. Il miliardario [...] mi suppli-ca di [...] i francesi mi hanno [...] sono dan-nati per proteggere il vetro della [...] invece non ho avuto di questi problemi. È vetro fuso con [...]. Alla cupola grande saranno [...] a loro volta collegate alla fon-tana. Il raggio della mia [...] me-tri. Quanto ai lampioni me [...] uno a uno, [...] in via [...]. Sono fondamentali, se sono fatti [...] è il caos. Non per caso Parigi sta [...] an-che Mosca dovrà adeguarsi. Perché secondo lei [...] da tutte le parti? Non [...] così. Ce [...] con me solo gli invidiosi. Quanto al [...] russo [...] avuto senso estetico, bisognerà [...]. Il concetto di design [...] è conosciuto [...] da noi. Non ri-cordate che era [...]. /// [...] /// Non ri-cordate che era [...]. (0)
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