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In questo non si [...] canade-se, ora molto demodé, che era Marshall [...] pensate che differenza fa [...] piena di leoni avendo in ma-no un [...] o un fucile da [...]. Cambiano anche i colori [...]. E quanto cambia [...] del [...] la ruota le strade lisce) [...] se si è in-ventato [...] rispetto [...] in cui si avevano solo [...] piedi per [...]. È vero che [...] non distingueva bene tra [...] e mezzi tout court (come ci ha [...] Eco), [...] bisogna [...] che [...]. Dalle tecnologie nascono nuo-ve [...] per [...] in tedesco [...] e da nuove [...] possono nascere nuove tecnologie. È una storia, tra [...] racconta proprio be-ne Enrico Pedemonte, nel suo [...] «Personal [...]. Storia e futu-ro di [...] (Bollati Borin-ghieri, [...]. Ed il creatore di [...] Ted Nelson, simpatico americano [...] con un chiodo fisso, [...] ha inon-dato di idee al punto che [...] il padre spiri-tuale di Internet, an-che se [...] a cavarci un dollaro, a differenza di Bill Ga-tes. [...] era lo stra-no nome [...] Ka-ne, il personaggio interpretato [...] Orson Welles in «Quarto potere» ed ispirato a quella [...] Gates della carta stampata che è stato William R. /// [...] /// Nelson ne fa il [...] biblioteca universale virtuale che avrebbe dovuto nascere [...] aperta a tutti, organizzata in modo da [...] fra loro in tutte le direzioni, attraverso [...] che consentissero di spostarsi [...] se-guendo le [...] scritto, con libertà di [...] un sistema automatico di re-tribuzione del copyright, [...] avrebbe dovuto risolvere ogni problema di diritto [...]. Tutta la letteratura mondiale, [...] sarebbe finita [...]. [...] termine da lui in-ventato nel [...] nasceva come possibilità per il [...] tra le diverse versioni di [...] scrit-to: il romanzo ipertestuale si pre-sentava nella [...] invenzione co-me una lunga serie [...] bivi dove il lettore poteva cambiare percorso, [...]. [...] venduta pochi anni fa e [...] chiu-sa. Pedemonte ci ricorda che [...] Nelson è considerata la [...] vale a dire una [...] e in-conclusa, più lunga della storia delle [...]. Doveva diventare una biblioteca [...] editoriale imbattibile, un grande spazio democratico, un [...] il mondo dalla cultura lineare». E invece è defun-ta. Eppure non si può [...] nello stesso periodo sia nato effettivamente con Internet [...] simile a ciò che stava nella [...]. Quanto agli ipertesti, che [...] ancora non sappiamo se davvero [...] il nostro modo di [...] leggere. Quelli di [...] esperimenti mentali, proie-zioni estreme [...] che ci aiutano a capire se non [...] andando il mondo, «dove potrebbe andare». Due cose diverse, come [...] storia della tecnologia, la quale poi subi-sce [...] base delle reazioni sociali. È vero per esempio che [...] conteneva la possibilità di [...] delle città in tre [...] nella metropoli di Bruce Willis [...] «Quinto potere») e invece non è andata così: anche [...] New York la gente continua a spostarsi in pia-no, [...] bus e con [...] salvo prendere [...] una volta arrivata a destinazione. Il che non vuol dire [...] sia inutile, ma semplicemente che [...] delle sue potenzialità si è fermata molto prima delle [...]. [...] dove le visioni applicate alle [...] si fermeranno. Certo che un bel [...] intuito un altro grande [...] secolo, [...] uomo che non viveva [...] e che non simpatizzava come Nelson per [...] se è vero che nel 1943 la [...] Bianca [...] prelevò dal [...] di Boston, dove stava, [...] a coordinare il pro-getto Manhattan, ovvero [...] della [...] che [...]. È come se, ancora [...] Trenta, [...] sentisse che [...] bi-sogno di quella cosa [...] stata ancora inventata e che sareb-be diventata [...]. La [...] idea era quella di meccanizzare [...] conoscenza. I microfilm furono già [...] ma su-bito dopo la guerra, il [...] atomico scrisse un importante articolo su [...] cui la macchina di [...] veniva battezzata [...] era un dispositivo individuale, [...] della memoria. Ed era indicativo della [...] da lavoro, con schermo, [...] e bottoni, per [...] ma nello studio privato [...]. [...] spiega Pedemonte [...] che il tesoro più prezioso [...] conservazione delle informazioni ma la [...] connessione, e che que-ste connessioni, una volta messe nella [...] non sarebbero [...]. [...] poi trasformata in quel [...] sono i motori [...]. La tendenza è: personalizzazio-ne. È questa anche una [...] uno dei visionari più cono-sciuti e discussi [...] Nicholas [...]. [...] della visione di [...] quel-lo su cui è [...] confluire tanti finanziamenti per le ricerche del [...] è la individua-lizzazione dei [...] di tutte le prestazioni del corredo elettronico [...] sempre più dotata la nostra vita domestica. La televisione? Dal «prime [...] time», a cia-scuno secondo i suoi gusti [...] necessità quando più gli fa [...]. [...] elettronico? Un [...] Me», un «Io quotidiano» [...] le notizie che personalmente di più mi [...] so-ftware [...] riuscirà nel tempo, studiando [...] e le [...] scelte, a selezionare i [...] la mia squadra di cal-cio, le [...] simpatie politiche, la città [...] dove [...]. E anche la pubblicità [...] pensata strettamente in funzione del singolo destinatario [...]. Dalle grandi prate-rie [...] generalista della Tv ai [...] sempre più piccoli e costosi, per raggiun-gere [...] la precisione di un tiro al bersaglio. Sempre che [...]. /// [...] /// È ormai asso-dato che [...] Rete [...] gente non compra volentieri le [...] gratis. Ormai [...] lezione di «Usa [...] di farsi pagare on line [...] un vero fia-sco. /// [...] /// [...] a meraviglia: 165. Prima conclusio-ne: su Internet [...] ricchezza e la profondità dei con-tenuti, la [...] informazioni, elaborare statisti-che. E in Italia anche [...] Ore» funziona. Ma sempre dalla Rete [...] inquie-tanti (si assottiglia il confine tra giornalismo [...] (servono giornalisti capaci di di-stricarsi rapidamente [...] di enormi quantità di [...] molta richiesta di faziosità, [...]. Qualcuno ha già sentenziato che [...] rete [...] è morta. Ma qualcun altro sostiene [...]. Nessuno sa come fi-nirà. /// [...] /// Giancarlo Bosetti LA RECENTE [...] della privacy e il conse-guente dibattito suscitato [...] Italia [...] caso Battisti, offrono la possibilità di formulare [...] civiltà media-tica in cui tutti viviamo, sui [...] saperi che ne de-rivano essa tiene sempre [...] riflettori, sia quelli orientati verso la realtà [...] rivolti [...] nel nostro passato. Questa illumina-zione permanente produce [...] di cui non solo bisogna essere consapevoli, [...] quale, volenti o nolenti, si è chiamati [...]. Se, ad esempio, restas-simo [...] lumino-so, in quanto attori avremmo [...] di calcolare la falsa [...] noi stessi trasmet-teremmo, in quanto spettatori do-vremmo [...] decifra-zione enfatica o parziale che di un [...] viene inevita-bilmente fornita per motivi politi-ci o [...] del mezzo. Ma anche coloro i [...] sottrarsi alla visibilità pubblica o, in modo [...] non at-tribuire alcun valore davvero co-noscitivo a [...] sui giornali o vedono alla televisione, dovrebbero [...] qualità [...] così ottenuto: il silenzio [...] volta in volta, forza, atrofia, valore, sterilità. E, vice-versa, la massa [...] siamo quotidianamente inva-si potrebbe suscitare squallidi au-tomatismi [...] originalità creative. Vi-sto che il numero [...] a seguire il modello ere-mitico (o che [...] lusso di [...] risulta di gran lunga [...] a quello di coloro i quali non [...] possono sottrarsi ai condizio-namenti del «villaggio globale», [...] sono questi ultimi a correre i rischi [...]. Se pensiamo soltanto alla re-cente [...] del nostro paese, così come sembra essere passata agli [...] nella coscienza della maggio-ranza di noi, ogni persona della [...] età (sono nato nel 1956) do-vrebbe [...] compiuto, almeno una volta nella [...] vita, una del-le seguenti azioni: [...] fumato spinelli, [...] viaggiato in auto-stop, essersi iscritto [...] di qualsiasi tipo, [...] avu-to esperienze omosessuali o liber-tine, [...] gridato «cose terribili» in qualche corteo. Se ne deduce che [...] impossibili-tati a riconoscersi nel suddetto modello, secondo [...] sono esistiti. Non sarebbe esistita, ad [...] provincia italiana, di cui non di-co nessuno [...] par-lato, pensando che Milano o Ro-ma o Napoli [...] Bel Paese: immaginavano forse che la gente [...] ciò? Io non penso che i vizi [...] solo [...] di assecondare il gusto [...]. Credo che la ragione [...] uno schematismo storiografico omai obsoleto, di cui [...] tracce, teso a procedere per blocchi ideo-logici [...] ad esempio, il Novecento o è rosso [...] e quello che è accaduto a Hiroshima [...] para-gonato a quello che è accaduto a [...] i milioni di morti [...] contano meno, della scoperta della penicillina, perché [...] ci sono stati pre-sentati [...]. La rivoluzione informatica in-nalza [...] la soglia della responsabilità [...] noi è chiamato ad esercitare: nel momento [...] le informazioni, cre-sce in pari misura, da [...] necessità selettiva non so-lo e non tanto [...] che sappiamo, ma soprattutto nei confronti delle [...] fuori dalla nostra conoscenza. Ecco perché, per quanto [...] il peso del silenzio è più forte [...]. Ora, con questa complicata storia, [...] capo-lavoro in restauro dal [...] avrebbe poco a che vede-re. Eppure Piero ce [...] infilata, è uno dei [...] nel ciclo aretino e, da domani, sarà [...] ravvicinata. Perché da do-mani [...] parete sinistra della cappella è [...] di travi e tubi innocenti [...] la potrete vedere da una pedana ad altezza affresco, [...] faccia a faccia con i sol-dati nella battaglia [...] del sacrilego re persiano [...]. È la parete con [...] alla base, [...] del supplizio [...]. Piero non infilò [...] per un suo ghiribizzo. La di-pinse, su commissione [...] ciclo, perché in realtà [...] vera croce» equivale, secondo la teologia francescana, [...] salvezza del [...] di Dio alla fine [...]. Pertanto la [...] che viene portata agli uomini [...] possibilità di salvarsi. [...] cielo con Dio sulla nuvoletta [...] sem-pre più blu, anzi è azzurro, è [...] più intristito dal processo di [...] causato [...]. Così co-me appare azzurro [...] cielo sulla battaglia tra [...]. Anna Maria [...] la soprin-tendente ai beni [...] Arezzo, è [...]. Confer-ma [...] completa della cap-pella entro il [...] per il Giubileo. Ricorda che questo restauro [...] particolare: eseguito con [...] delle pietre dure, con [...] e mezzo della Banca popo-lare [...] e del Lazio e [...] dallo Stato, si fonda su uno stu-dio [...] confronti tra studiosi senza precedenti e lascerà [...] posteri, un program-ma tecnico e informatico di [...]. Ma, avverte Anna Maria [...] nessuno si illuda, la «Leg-genda» [...] sempre sotto sorveglianza speciale. La protegge-ranno una porta per [...] e un nuovo finestrone contro [...] raggi ultravioletti e X, la [...] stessa [...] garantire una tranquilla esistenza al [...] di Piero. Ma nessuno, nel prossimo [...] la guardia. Le [...] aperte a un massimo [...] per volta (chiuso la domenica matti-na). Indispensabile prenotarsi al-lo 0575/355668 [...] allo 0575/299973. /// [...] /// Indispensabile prenotarsi al-lo 0575/355668 [...] allo 0575/299973. (0)
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