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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1998»--Id 2759619332.

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In questo non si [...] canade-se, ora molto demodé, che era Marshall [...] pensate che differenza fa [...] piena di leoni avendo in ma-no un [...] o un fucile da [...]. Cambiano anche i colori [...]. E quanto cambia [...] del [...] la ruota le strade lisce) [...] se si è in-ventato [...] rispetto [...] in cui si avevano solo [...] piedi per [...]. È vero che [...] non distingueva bene tra [...] e mezzi tout court (come ci ha [...] Eco), [...] bisogna [...] che [...]. Dalle tecnologie nascono nuo-ve [...] per [...] in tedesco [...] e da nuove [...] possono nascere nuove tecnologie. È una storia, tra [...] racconta proprio be-ne Enrico Pedemonte, nel suo [...] «Personal [...]. Storia e futu-ro di [...] (Bollati Borin-ghieri, [...]. Ed il creatore di [...] Ted Nelson, simpatico americano [...] con un chiodo fisso, [...] ha inon-dato di idee al punto che [...] il padre spiri-tuale di Internet, an-che se [...] a cavarci un dollaro, a differenza di Bill Ga-tes. [...] era lo stra-no nome [...] Ka-ne, il personaggio interpretato [...] Orson Welles in «Quarto potere» ed ispirato a quella [...] Gates della carta stampata che è stato William R. ///
[...] ///
Nelson ne fa il [...] biblioteca universale virtuale che avrebbe dovuto nascere [...] aperta a tutti, organizzata in modo da [...] fra loro in tutte le direzioni, attraverso [...] che consentissero di spostarsi [...] se-guendo le [...] scritto, con libertà di [...] un sistema automatico di re-tribuzione del copyright, [...] avrebbe dovuto risolvere ogni problema di diritto [...]. Tutta la letteratura mondiale, [...] sarebbe finita [...]. [...] termine da lui in-ventato nel [...] nasceva come possibilità per il [...] tra le diverse versioni di [...] scrit-to: il romanzo ipertestuale si pre-sentava nella [...] invenzione co-me una lunga serie [...] bivi dove il lettore poteva cambiare percorso, [...]. [...] venduta pochi anni fa e [...] chiu-sa. Pedemonte ci ricorda che [...] Nelson è considerata la [...] vale a dire una [...] e in-conclusa, più lunga della storia delle [...]. Doveva diventare una biblioteca [...] editoriale imbattibile, un grande spazio democratico, un [...] il mondo dalla cultura lineare». E invece è defun-ta. Eppure non si può [...] nello stesso periodo sia nato effettivamente con Internet [...] simile a ciò che stava nella [...]. Quanto agli ipertesti, che [...] ancora non sappiamo se davvero [...] il nostro modo di [...] leggere. Quelli di [...] esperimenti mentali, proie-zioni estreme [...] che ci aiutano a capire se non [...] andando il mondo, «dove potrebbe andare». Due cose diverse, come [...] storia della tecnologia, la quale poi subi-sce [...] base delle reazioni sociali. È vero per esempio che [...] conteneva la possibilità di [...] delle città in tre [...] nella metropoli di Bruce Willis [...] «Quinto potere») e invece non è andata così: anche [...] New York la gente continua a spostarsi in pia-no, [...] bus e con [...] salvo prendere [...] una volta arrivata a destinazione. Il che non vuol dire [...] sia inutile, ma semplicemente che [...] delle sue potenzialità si è fermata molto prima delle [...]. [...] dove le visioni applicate alle [...] si fermeranno. Certo che un bel [...] intuito un altro grande [...] secolo, [...] uomo che non viveva [...] e che non simpatizzava come Nelson per [...] se è vero che nel 1943 la [...] Bianca [...] prelevò dal [...] di Boston, dove stava, [...] a coordinare il pro-getto Manhattan, ovvero [...] della [...] che [...]. È come se, ancora [...] Trenta, [...] sentisse che [...] bi-sogno di quella cosa [...] stata ancora inventata e che sareb-be diventata [...]. La [...] idea era quella di meccanizzare [...] conoscenza. I microfilm furono già [...] ma su-bito dopo la guerra, il [...] atomico scrisse un importante articolo su [...] cui la macchina di [...] veniva battezzata [...] era un dispositivo individuale, [...] della memoria. Ed era indicativo della [...] da lavoro, con schermo, [...] e bottoni, per [...] ma nello studio privato [...]. [...] spiega Pedemonte [...] che il tesoro più prezioso [...] conservazione delle informazioni ma la [...] connessione, e che que-ste connessioni, una volta messe nella [...] non sarebbero [...]. [...] poi trasformata in quel [...] sono i motori [...]. La tendenza è: personalizzazio-ne. È questa anche una [...] uno dei visionari più cono-sciuti e discussi [...] Nicholas [...]. [...] della visione di [...] quel-lo su cui è [...] confluire tanti finanziamenti per le ricerche del [...] è la individua-lizzazione dei [...] di tutte le prestazioni del corredo elettronico [...] sempre più dotata la nostra vita domestica. La televisione? Dal «prime [...] time», a cia-scuno secondo i suoi gusti [...] necessità quando più gli fa [...]. [...] elettronico? Un [...] Me», un «Io quotidiano» [...] le notizie che personalmente di più mi [...] so-ftware [...] riuscirà nel tempo, studiando [...] e le [...] scelte, a selezionare i [...] la mia squadra di cal-cio, le [...] simpatie politiche, la città [...] dove [...]. E anche la pubblicità [...] pensata strettamente in funzione del singolo destinatario [...]. Dalle grandi prate-rie [...] generalista della Tv ai [...] sempre più piccoli e costosi, per raggiun-gere [...] la precisione di un tiro al bersaglio. Sempre che [...]. ///
[...] ///
È ormai asso-dato che [...] Rete [...] gente non compra volentieri le [...] gratis. Ormai [...] lezione di «Usa [...] di farsi pagare on line [...] un vero fia-sco. ///
[...] ///
[...] a meraviglia: 165. Prima conclusio-ne: su Internet [...] ricchezza e la profondità dei con-tenuti, la [...] informazioni, elaborare statisti-che. E in Italia anche [...] Ore» funziona. Ma sempre dalla Rete [...] inquie-tanti (si assottiglia il confine tra giornalismo [...] (servono giornalisti capaci di di-stricarsi rapidamente [...] di enormi quantità di [...] molta richiesta di faziosità, [...]. Qualcuno ha già sentenziato che [...] rete [...] è morta. Ma qualcun altro sostiene [...]. Nessuno sa come fi-nirà. ///
[...] ///
Giancarlo Bosetti LA RECENTE [...] della privacy e il conse-guente dibattito suscitato [...] Italia [...] caso Battisti, offrono la possibilità di formulare [...] civiltà media-tica in cui tutti viviamo, sui [...] saperi che ne de-rivano essa tiene sempre [...] riflettori, sia quelli orientati verso la realtà [...] rivolti [...] nel nostro passato. Questa illumina-zione permanente produce [...] di cui non solo bisogna essere consapevoli, [...] quale, volenti o nolenti, si è chiamati [...]. Se, ad esempio, restas-simo [...] lumino-so, in quanto attori avremmo [...] di calcolare la falsa [...] noi stessi trasmet-teremmo, in quanto spettatori do-vremmo [...] decifra-zione enfatica o parziale che di un [...] viene inevita-bilmente fornita per motivi politi-ci o [...] del mezzo. Ma anche coloro i [...] sottrarsi alla visibilità pubblica o, in modo [...] non at-tribuire alcun valore davvero co-noscitivo a [...] sui giornali o vedono alla televisione, dovrebbero [...] qualità [...] così ottenuto: il silenzio [...] volta in volta, forza, atrofia, valore, sterilità. E, vice-versa, la massa [...] siamo quotidianamente inva-si potrebbe suscitare squallidi au-tomatismi [...] originalità creative. Vi-sto che il numero [...] a seguire il modello ere-mitico (o che [...] lusso di [...] risulta di gran lunga [...] a quello di coloro i quali non [...] possono sottrarsi ai condizio-namenti del «villaggio globale», [...] sono questi ultimi a correre i rischi [...]. Se pensiamo soltanto alla re-cente [...] del nostro paese, così come sembra essere passata agli [...] nella coscienza della maggio-ranza di noi, ogni persona della [...] età (sono nato nel 1956) do-vrebbe [...] compiuto, almeno una volta nella [...] vita, una del-le seguenti azioni: [...] fumato spinelli, [...] viaggiato in auto-stop, essersi iscritto [...] di qualsiasi tipo, [...] avu-to esperienze omosessuali o liber-tine, [...] gridato «cose terribili» in qualche corteo. Se ne deduce che [...] impossibili-tati a riconoscersi nel suddetto modello, secondo [...] sono esistiti. Non sarebbe esistita, ad [...] provincia italiana, di cui non di-co nessuno [...] par-lato, pensando che Milano o Ro-ma o Napoli [...] Bel Paese: immaginavano forse che la gente [...] ciò? Io non penso che i vizi [...] solo [...] di assecondare il gusto [...]. Credo che la ragione [...] uno schematismo storiografico omai obsoleto, di cui [...] tracce, teso a procedere per blocchi ideo-logici [...] ad esempio, il Novecento o è rosso [...] e quello che è accaduto a Hiroshima [...] para-gonato a quello che è accaduto a [...] i milioni di morti [...] contano meno, della scoperta della penicillina, perché [...] ci sono stati pre-sentati [...]. La rivoluzione informatica in-nalza [...] la soglia della responsabilità [...] noi è chiamato ad esercitare: nel momento [...] le informazioni, cre-sce in pari misura, da [...] necessità selettiva non so-lo e non tanto [...] che sappiamo, ma soprattutto nei confronti delle [...] fuori dalla nostra conoscenza. Ecco perché, per quanto [...] il peso del silenzio è più forte [...]. Ora, con questa complicata storia, [...] capo-lavoro in restauro dal [...] avrebbe poco a che vede-re. Eppure Piero ce [...] infilata, è uno dei [...] nel ciclo aretino e, da domani, sarà [...] ravvicinata. Perché da do-mani [...] parete sinistra della cappella è [...] di travi e tubi innocenti [...] la potrete vedere da una pedana ad altezza affresco, [...] faccia a faccia con i sol-dati nella battaglia [...] del sacrilego re persiano [...]. È la parete con [...] alla base, [...] del supplizio [...]. Piero non infilò [...] per un suo ghiribizzo. La di-pinse, su commissione [...] ciclo, perché in realtà [...] vera croce» equivale, secondo la teologia francescana, [...] salvezza del [...] di Dio alla fine [...]. Pertanto la [...] che viene portata agli uomini [...] possibilità di salvarsi. [...] cielo con Dio sulla nuvoletta [...] sem-pre più blu, anzi è azzurro, è [...] più intristito dal processo di [...] causato [...]. Così co-me appare azzurro [...] cielo sulla battaglia tra [...]. Anna Maria [...] la soprin-tendente ai beni [...] Arezzo, è [...]. Confer-ma [...] completa della cap-pella entro il [...] per il Giubileo. Ricorda che questo restauro [...] particolare: eseguito con [...] delle pietre dure, con [...] e mezzo della Banca popo-lare [...] e del Lazio e [...] dallo Stato, si fonda su uno stu-dio [...] confronti tra studiosi senza precedenti e lascerà [...] posteri, un program-ma tecnico e informatico di [...]. Ma, avverte Anna Maria [...] nessuno si illuda, la «Leg-genda» [...] sempre sotto sorveglianza speciale. La protegge-ranno una porta per [...] e un nuovo finestrone contro [...] raggi ultravioletti e X, la [...] stessa [...] garantire una tranquilla esistenza al [...] di Piero. Ma nessuno, nel prossimo [...] la guardia. Le [...] aperte a un massimo [...] per volta (chiuso la domenica matti-na). Indispensabile prenotarsi al-lo 0575/355668 [...] allo 0575/299973. ///
[...] ///
Indispensabile prenotarsi al-lo 0575/355668 [...] allo 0575/299973.

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Nota sulla tutela della privacy. e Nota sulla tutela del copyright.

Nonostante i continui tagli che il settore culturale è costretto a subire - biblioteche storico/letterarie ed Archivi storici in particolare -, nell'epoca del Web 2.0 non termovalorizziamoci!La funzione di servizio pubblico sia essa offerta da un Ente pubblico o privato ha un costo; affinché il progetto possa mantenersi e continuare ad essere sviluppato sarebbe necessario un sostanzioso finanziamento pubblico, ma in sua assenza? Sareste disposti ad "adottare" una pagina e renderla fruibile a tutti in una rigorosa logica senza scopo di lucro?
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Consultazione gratuita del cartaceo in sede: .

Biblioteca Digitale


Perché è necessario essere utente di una biblioteca abilitata al sistema KosmosDOC per visualizzare la descrizione catalografica, le istanze materiali nei singoli inventari, la trascrizione completa e l'oggetto digitalizzato?
Il progetto è senza scopo di lucro, ma purtroppo le spese sono ingenti. Da alcuni anni IdMiS - Istituto della Memoria in Scena (ONLUS) -, anche grazie al Comitato promotore Fondazione Giovanni Frediani ed all'Associazione Culturale Controtempo, ha investito molte risorse sia monetarie che umane nella progettazione del sistema, nella traduzione digitale del proprio patrimonio archivistico, bibliografico - specialmente dell'emeroteca -, biblioteconomico, e museale; in assenza di un contributo pubblico minimamente adeguato ci vediamo costretti a chiedere alle biblioteche che vorranno aderirvi ed indirettamente agli utenti la condivisione dei costi e/o la partecipazione attiva all'elaborazione delle unità bibliografiche che ciascun ente vorrà inserire per il prestito digitale interbibliotecario.
Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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(118)

Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





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