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Te ricordo bambina con [...] e alamari, in foto: la [...] dei capelli, [...] follia del sesso, el rapimento [...] le [...] malia [...] dei nervi fino a me, [...] che fa liberi i servi [...] demenziale [...] e violenza, " ; i [...] volgarità e [...] da la [...] a la parola, al [...] arto Levi, pubblicò nel 1950 [...] forse [...] libro nella moderna letteratura italiana [...] cui assurga a dignità di titolo questo oggetto investito [...] compito di spezzettare in ore e minuti non tanto [...] misteriosa entità chiamata tempo quanto I amaro conto alla [...] delle nostre vite, Però quella che [...] di «Cristo, si è fermato [...] Eboli» fu comunque una Mona trovata meno originale sarebbe [...] in un contesto spostato: [...] di tre secoli; in quel Seicento, dove [...] (in [...] sue versioni: a «rote», a [...] a «sole», ad [...] fa, [...] barocca téma privilegiato. Età inquieta [...] Seicento fu il secolo [...] non a caso [...] più importante delle loro [...] il bilanciere, ebbe In tedesco il nome [...] significa, [...] «inquietudine». Beati invece i paciocconi: [...] è per loro che siano [...] sette o [...] (dei mattino). Mi piace almeno [...]. [...] barocca [...] non potè non sollecitare anche [...] folta schiera di poeti di cui un giovane poeta [...] Òggi, [...] Bonito, et offre in ;un [...] intitolato «Le parole o le ore» [...] florilègio: Ci sono quasi tutti, [...] (come il Cavalier Marino, Ciro [...] Pers e Giacomo Lubrano) [...] Antonio [...] con una varietà di occasioni [...] va [...] «contra un orologio che [...] presto» al [...] del fecondissimo Giovan Leone Sempronio, [...] protesta di Francesco [...] per [...] sconcertato» [...] in [...]. Lunedì 6 maggio [...] ero piccolo, alla tv dei [...] trasmettevano [...] una volta la settimana, e [...] la sigla evocava un mondo di mistero e magia. Mentre scorrevano una dopo [...] partì tradizionali del parco [...] e [...] adesso ce ne sono [...] proiettato ben al di là della triste Italia [...] Cinquanta: in un [...] favoloso e benevolo in [...] e immaginazione, cortesia e fiducia. Oggi vivo a poca [...] e mi capita spesso [...] e parenti in visita. Ancora più spesso, mi [...] i miei figli. Col passare degli anni, [...] sono cambiati. [...] li attiravano giostre e [...] si limitavano alla funivia (ora scomparsa), ai [...] Caraibi (con tanto di battaglia navale a grandezza [...] furibonde rotanti tazze da tè. Pian piano, però, hanno [...] emozioni più forti; di questi tempi, andare [...] significa soprattutto far code [...] a Splash [...] (dove si sale, si [...] ci si butta in una cascata, [...] di un terzo [...] a Indiana Jones (una [...] jeep che ripropone i mille batticuori dei [...]. Né la cosa finisce [...] altri parchi hanno di più e di [...] per esempio, una cinquantina [...] nord di Los Angeles, è possibile prendere [...] viene poi lanciato nel vuoto alla velocità [...] si chiama, appunto, Free Fall) [...] su una montagna russa (opportunamente denominata [...] vista [...] pipistrelli) in cui, imbracati [...]. Ce n'è abbastanza per [...] è davvero giocare, questo? E, qualunque cosa [...] tanto? Oltre agli ovvi (ma in fondo [...] apre forse la strada a pericolosi sviluppi [...] si è sempre giocato: un bambino che [...] un albero o si dondola [...] su un'altalena sta certo [...] e [...] ed è per provare [...] continua ad arrampicarsi o a dondolarsi con [...]. Ma le emozioni non [...] il bambino, deve fare [...] e mediante questa attività crescere e imparare. Non è con [...] di diventare più agile e [...] che si arrampica [...] o si dondola [...] ma intanto, con [...] scusa [...] forte, diventa più agile e [...]. Su Free Fallo [...] o Splash [...] lo stesso bambino riceve [...] caso in modo totalmente passivo. Alla line di queste [...] solo le emozioni: non gli rimane niente [...] che possa usare, che io arricchisca e [...] li che non è affatto un problema, [...] altri modi di apprendere: non è mai [...] che padri e madri facessero saltare i [...] o sulle spalle, finché [...] alberi e altalene intorno. A preoccuparmi oggi é [...] alternative, frutto in buona parte dì una [...] consumatore desidera emozioni, dunque gli daremo emozioni: [...] a volontà, e togliendo di mezzo tutto [...]. Dimenticando che quel che non [...] è quel che più [...]. La natura, hanno detto [...] astutamente legato le attività più utili a [...]. Noi siamo stati ancora [...] abbiamo trovato la maniera di separare il [...] prenderci il piacere senza svolgere [...]. Forse però tanta furbizia [...]. Sarà bene chiarire che [...] un elogio degli anni Cinquanta; della [...] bianco [...]. È invece [...] di [...] una difficoltà nuova che [...] nuòva società e che andrebbe affrontata con [...] credere che. Mi dispiace, ma le [...] ce la fanno: siete diventati un lusso [...] più permettermi, Già da un po' di [...] ridurre 11 vostro acquisto, ma la decisione [...] il giornalaio, per consegnarmi il [...] ha preteso 2000 lire. Oltro al giornale, mi [...] settimanale intitolato lo danna, «lo donna»! [...] è stata, sólo, la [...] finale, [...] ne e [...] di fare due conti. Poi mi diréte se [...]. Vivo in una città [...] Toscana, [...] docente universitario, mi interesso di letteratura. Questa minima scheda anagrafica [...] le ragioni delle [...] scelte, che da anni [...] ogni giorno acquisto i due quotidiani nazionali [...] (Corriera e Repubblica), ai quali aggiunga [...] e un giornale locale [...] a, più spesso, il Tirreno). Siccome mi interesso di «cultura», [...] il giovedì e la [...] 11 giornale locale con il Manifesto (per via [...]. Nel 1990 spendevo circa [...]. Non era poco. Ma poi i quotidiani [...] aumentare di prezzo sino ad arrivare alle [...] apparenti. Apparenti, perchè in realtà [...] inserti, ai settimanali, ai fascicoli patinati, ai [...] accresce, e di molto, il prezzo di [...] E [...] ci sono le cassette. Tenendo in considerazione solo [...] non posso evitare, [...] libri e vìdeo si [...] per il mio bilancio. La Repubblica il venerdì [...] il Corriere il giovedì costa 2500, il [...] domenicale 1600. Il colpo più duro [...] che, in Toscana, costa giornalmente 2000 lire, [...] a 2500 il lunedi e a 7500 [...] In cui la cassetta è obbligatoria, Facendo le [...] la spesa settimanale è salita a circa [...]. Il mio stipendio di docente [...] routine [...] miscuglio [...] scismatico per desiderio di rivincita [...] delta su una strada tedesca auspicare [...]. Mentre dunque in sei [...] potere di acquisto è diminuito (calcolate voi [...] stessi quotidiani di sei anni fa, certo [...] libriccini e video, che peraltro non richiedo, [...]. Un bel [...] tondo tondo. /// [...] /// Da oggi acquisterò un [...]. È questo che vogliono [...] Vogliono cioè che il lettore si limiti a [...] sempre quello? Penso di sì. Penso che la concorrenza [...] testate a suon di inserti e di [...] a questo: a Catturare e a conservare [...] maggiore della torta complessiva dei lettori. Mi chiedo anche, però, [...] almeno in parte responsabile [...] la torta si faccia ogni anni [...] più piccola. Non sono un economista [...] i problemi del settore, ma visto [...] non sembra un calcolo [...] di aumentare le vendite della propria testata [...] numero globale delle copie vendute. Nel mio piccolo, non [...] Acquisterò, sì, un solo quotidiano, ma uno [...] giorno della settimana. E avrò cura di [...] nei quali ci sono supplementi di prezzo. /// [...] /// [...] la bellezza di 2. Ci potrò comprare un [...] per i miei figli. Oppure potrò acquistare dei [...] e andare pure al cinema, 0 addirittura [...] così al giornale che [...] cassetta potrò dire: «Questo film [...] visto ieri sera». Agostino e la memoria [...] libro X delle Confessioni [...] Sant'Agostino [...] penultimo volume della stupenda edizione della Fondazione Valla (Mondadori, Milano 1996) vengono proposte alcune osservazioni che sono [...] della «confessione come genere letterario», come aveva [...]. [...] ma di tutto il problema [...] nella cultura [...]. Prima di tutto che [...] chi è rivolta la confessione, soprattutto quando [...] di Agostino, è rivolta «in questo scritto [...] testimoni»? Dio sa già tutto. [...] coscienza è «nudo», scoperto davanti [...] lui. Nulla posso dire che [...] veda meglio di quanto io possa dire. Nulla che non sia [...] al suo orecchio. E dunque rivolta agli [...] fronte ai quali si dispiega nello scritto? Ma [...] io da spartire con gli uomini, per [...] le [...] confessioni», dal momento che, [...] conoscere la vita degli altri», è indifferente [...] propria? D'altronde non possono sapere se io [...] la verità, «dal momento che nessuno sa [...] un uomo, se non lo spirito [...] che è In lui». Ma, in verità, c'è [...] qualcosa che non sa neppure [...] LUISA [...] , [...] che è in lui». Io ignoro, prosegue Agostino, [...] sono in grado di resistere e a [...]. La confessione riguarderà dunque [...] di me, ma confesserò anche ciò che [...] che può illuminarsi e diventare evidente di [...] Dio. La confessione diventa dunque [...] un autoritratto; una rappresentazione di sé per [...] faccia [...] a Dio davanti agli [...] al mondo. Il punto di partenza [...] domanda che Agostino rivolge a se stesso; «Tu [...]. [...] risposta possibile è: «lo [...]. Ma cosa significa essere [...] Come [...] si definisce, come si può [...] La risposta è che [...] soltanto nella storia della [...] vita. È [...] che Agostino si stacca [...] recupera il fondo stesso [...] sapere tragico, e la [...] che cosa è sapere? Che cos'è sapere [...] storia di una vita, della mia vita, [...] distese, ai «vasti palazzi della memoria», in [...] segreti nascondigli, in antri, e in tortuose [...] le cose che non siano state inghiottite [...] Talune balzano improvvise davanti ai miei occhi, [...] acquattate e devo [...] a fatica. Ma appena ho iniziato [...] meandri della memoria, ecco che mi scontro [...] paradosso. In questo «immenso palazzo», [...] anche a me stesso, raffronto le cose [...] le azioni passate, e «ne deduco la [...] e fatti, speranze future, e tutto questo [...] fosse presente. Ma lo stupore che [...] fremito che sfiora il terrore, nasce dalla [...] questo momento, nel momento in cui credo [...] la trama della mia vita, e dunque [...] possibilità di [...] nel presente, scopra che [...] abitano immagini che sembrano non [...] mai sfiorato né i [...] la mia mente. Ma non appena ho [...] della memoria di qualcosa che non è [...] mia vita, mi trovo di fronte a [...] più grande. La memoria contiene anche [...]. Quel medesimo oblìo che [...]. La potenza della memoria [...]. [...] posso finalmente dare una risposta [...] domanda «che cos'è un uomo?» «È una vita varia, [...] prodigiosamente immensa». Una vita plurale, contraddittoria, Incontenibile [...] di un semplice autoritratto. In una parola: interminata, senza [...] definiti. Dì [...] Proust si muoverà per affermare [...] solo nella costruzione della memoria insieme [...] della presenza insieme [...] è possibile scorgere la storia [...] una vita: del suo tempo perduto e poi ritrovato. Agostino si muove invece [...] paradosso. Sì muove verso la [...]. Se Dio non era [...] come ho potuto [...] «Eppure non [...] trovato in essa». /// [...] /// Se Dio non era [...] come ho potuto [...] «Eppure non [...] trovato in essa». (0)
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