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Ieri pomeriggio, nel catino [...] è toccato a Massimo [...] mettere in discussione la [...] portare il Pds oltre le frontiere tradizionali [...] in un mondo che sta cambiando radicalmente [...] velocità. Non era un esa-me [...]. Al contrario di chi [...] giochi fossero già fatti, prima ancora [...] del congresso, sulla strada [...] si erano affermate concezioni [...] dirigenti di peso e di prestigio, apparentemente [...] come [...] e [...] ma che tra i [...] fatto breccia. Si pensi solo [...] e agli applausi che [...] parole del se-gretario della [...]. Con pacatezza, e senza [...] tribunizia, [...] ha smontato pezzo dopo [...] argomentazioni. /// [...] /// A chi rimprovera al [...] Pds che lo sostiene, di essere trop-po [...] del rigore, gli è stato facile ribadire [...] scelta: in Europa bisogna esserci, guai a [...] sarebbe posta ai margini [...] ruolo. E del re-sto, il [...] già portando i suoi primi frutti? [...] voleva tas-sare i Bot: [...] virtuoso che si è innescato -tassa inflazione, [...] stabilità del cambio -ha consentito di ridurre [...] per cento quanto lo Stato paga alle [...] debiti. Un risultato di gran [...] ipotizzati interventi fiscali. Ma ben altri erano [...] le accuse avanzati da Rifondazione co-munista: dalle [...] al «taglio delle ali», una sorta di [...] il segretario del Pds e il leader [...] Polo. [...] un solo mezzo -ha [...] -per eliminare quelle paure: [...] sostenga apertamente alla luce [...] governo, assicuri il suo costante contributo al [...] una maggioranza, quello di assicurare la stabilità [...] eliminare la frammentazio-ne presente nel centro-sinistra. Solo così sarà possibile [...] pericoli del presidenzialismo e delle derive plebiscitarie [...] in presenza di un quadro politico polverizzato [...] scelte precise. Ma vi è [...] strada ancora che può essere [...] per fronteg-giare la destra e per [...] le aggressività. È quella di stabilire con [...] sui temi chiave del paese, una comune responsabilità, da [...] tutti possono trarre vantaggi. E [...] una volta per sempre, con [...] cul-tura del sospetto, con il timore del confronto, tipici [...] una sinistra subal-terna, che non ha fiducia nelle sue [...] di guida e di innovazione. Altrettanta attenzione [...] ha dedicato ai temi sollevati [...]. Nessuna meraviglia se il [...] partito di orientamento socialista si ponga alla [...] il suo ruolo naturale, accade in tut-to [...]. E nemmeno per il [...] esprima la propria insoffe-renza, portatore come è [...] mondo del lavoro. Ma quel che è [...] della [...] è stata la comprensione [...] lo circonda. [...] il rischio, restando fermi [...] che il sindacato finisca per ridursi a [...] dei già garantiti, trascurando quei milioni di [...] sul «mercato nero» del lavoro. Che si fa per [...] Si [...] la polizia in quelle migliaia di piccole [...] si mette fuori dai cancelli tenendo in [...] Contratto nazionale del lavoro? Con quali risultati concreti? Probabilmente [...] chiudere. Non è meglio forse [...] loro esistenza e [...] per contrattare, per riportare [...] quanto cerca di restare sommerso? Inutile prendere [...] flessibilità e [...] co-me principio. [...] già, esiste con il suo [...] carico. Occorre [...] funzionale [...] di nuova occupazione. E sul controverso tema [...] «Stato [...] su cui il congresso si è così [...] la replica di [...] ha coinvolto sia [...] che [...]. Chi ha mai detto [...] smantellato? Guai, pe-rò, se la sinistra non [...] di [...] le iniquità, i cor-porativismi, [...] ceti più deboli, i disoccupati per pri-mi. In Italia chi perde [...] e non sempre, contare su [...] e cassa integrazione, ma [...] lo trova, per chi dram-maticamente lo cerca, [...] assegna lo «Stato sociale»? Nulla. [...] lo ha detto con [...] Italia, questa società nella quale da troppo [...] largamente organizzata nel difende-re [...] nello sbarrare il passo [...] giovani soprattutto. Restare aggrappati al passato [...] sinistra non può avere paura della verità, [...] può ridursi a semplice testimonian-za, ad essere [...] della fabbrica [...] dalla mondializ-zazione [...]. Una sinistra che vuol [...] e la società in cui opera non [...] permanente, coglien-do nelle opportunità che [...] di volta in volta [...] aspetti negativi, senza pensare invece a quanto [...] ge-nerare. Andare oltre tutto questo: [...] lanciata da [...] ai dub-biosi, a quanti [...] di se stessi. Nilde [...] ha applaudito «con convinzione» Sergio [...] «Sono convinta che il [...] sindacato, anche quando nel governo [...] il partito cui appartiene, [...] di porre al congresso tutti i problemi [...] mondo del lavoro, che son tanti e [...] tanti anni». E dunque [...] ha fatto molto bene [...] a parlare come ha parlato». [...] presidente della Camera non [...] la sala stampa senza che naturalmente i [...] letteralmente addosso. E da [...] a come dovrebbe essere [...] il passo è breve. Nilde [...] pensa ad uno stato [...] pari opportunità invece che su provvidenze e [...] convinta che la riforma non passerà sulla [...] «I lavoratori si faranno sentire, e il [...] in modo che le opportunità corrispondano anche [...] bisogni». E del silenzio sulle [...] Anna Finocchiaro, che ne pensa [...] «Non ho [...] che il partito snobbi [...] oggi [...] una sensibilità alle tematiche [...] di un tempo». Ma ammette: «E però devo [...] che un dibattito serio sui problemi delle donne in [...] congresso non [...] sentito». E [...] che ne pensa del [...] «Mi [...] nel giudizio che ne ha dato il [...] Natta: è una spanna sopra gli altri». E il dialogo con Berlusconi? «Per [...] -replica Nilde [...] -sembra che cominci ad [...] dopo tante esasperate schermaglie culminate nel gravissimo [...] abbandonare [...] nel corso [...] della manovra finanziaria». [...] Giulio [...] «La politica come Teseo. Riuscirà il nuovo Teseo [...] partito) a sopprimere il nuovo Minotauro della [...] cinismo, del razzismo e della discriminazione? Luciano Violante [...] mi-tologia ma in realtà il suo intervento [...] dal congresso con una vera e propria [...] proiettato, con una fortissima carica etica e [...] che cosa rappresenta oggi, e perchè è [...] al labirinto, contro la resa al labirinto». Il primato della politica La [...] consiste nel «resti-tuire alla politica la capacità [...] processi [...]. Economia e società sono [...] alla globalizzazione; e invece «la politica è [...] nazionale», invece di essere una democrazia decidente [...]. Questa moder-nizzazione impone un [...] di una classe dirigente, superando le «due [...] prima e della guerra fred-da interna poi [...] per far prevalere [...] sulla cittadinanza», con la [...] sostanziale debolezza del senso dello Stato e [...] legalità. [...] per Luciano Violante anche una [...] di «molti intellettuali italiani»: di quelli che «hanno vissuto [...] orgo-glio non la propria appartenenza al Paese ma la [...] estraneità» (in ciò rafforzati [...] estraneità, quella del Pci, «che [...] della [...] il proprio codice geneti-co»). La classe dirigente Ma [...] vecchia illusione reazionaria che si possa governare [...] della qualità della politica», è anche necessario [...] di formazione» della futura classe dirigente, insomma [...] bat-tere il Minotauro. E [...] la necessità si scontra [...] iniqui-tà: la penuria di ricercatori, le intol-lerabili [...] di un operaio ha venticinque possibi-lità in [...] del figlio di un laureato»), per non [...] corruzione delle eti-che dei privati». Ma avverte il presi-dente della Camera: una classe di-rigente non si costruisce [...] che porta [...] «a straordinarie ingiustizie perchè fa [...] solo coloro che hanno forti protezioni di tipo [...] economico, sociale o clientelare». Occorre piuttosto che tutti [...] di partenza. Poi chi ha più [...] più desiderio di conoscere e di affermarsi) [...] «Il ri-conoscimento del merito e la cultu-ra [...] sono truc-chi: sono gli strumenti con cui [...] una giustizia so-ciale concreta, non ideologica». E poi una classe [...] «il coraggio [...] non quella delle mete [...] già generato menzogne e disastri», ma quella [...] Violante definisce «delle impossibilità relati-ve e delle emancipazioni [...]. Insomma, il coraggio di [...] un metro oltre [...] «Ma il confine tra [...] metro in più separa [...] quelli che hanno paura [...] Violante -da quelli che hanno il coraggio [...] che amministrano da quelli che governano». Essere repubblicani E infine [...] nuo-va si ispira ai valori della Repubbli-ca. Che significa [...] repubblica-ni?, si chiede il presidente [...] Ca-mera. Vuol dire molte cose, [...] devono tenere: avere la «necessi-tà della regola», [...] «con-tinuità dei valori civili fondamenta-li», la «religione [...] si ha il dovere di rendere ai [...] e rispettosi delle opinioni altrui, «ripudiare le [...] affrontare la battaglia delle idee». Ebbene, non solo questa [...] Repubblica «è stata per troppo tempo trascurata» ma, [...] anche (ecco Violante tornare a battere sul [...] più clamore meno di un anno fa, [...] al vertice di Montecitorio) [...] e con ri-spetto per chi dissente» la [...] storia unica della no-stra Repubblica, senza omissis [...] nella quale tutti possano riconoscersi». Chi aiuterà i [...] del terzo mil-lennio. Arianna, nel mito, rappre-senta [...] valori umani, quelli non eroici ma essenziali [...] combattere. E Violan-te vede «in [...] e alle [...] spalle molti [...] coraggiosi e Arianne intelligenti [...] politica e voglia di combatte-re», quegli stessi [...] che si levano in piedi per tributare [...] Camera un caloro-so, prolungato applauso. Violante: «Primo dovere la ricostruzione [...] una classe diri-gente in cui la cittadinanza prevalga [...]. [...] al presidente della Camera [...] necessità di ristabilire il primato della politica. Che cosa vuol dire [...]. Il nuovo politico e [...] Teseo: «Deve sopprimere il Minotauro di oggi: [...] cinismo e discriminazione. È una sfida al labi-rinto, [...] la resa al labirinto». GIORGIO FRASCA PO L A RA Cesare Salvi: innovazioni coerenti con il nostro ruolo, [...] è la parola [...] prioritaria Napolitano: «Sinistra non [...]. Giorgio Napolitano de-dica il [...] tema del partito della sinistra. Cesare Salvi al modo [...] partito della sini-stra sta nel governo. Due persona-lità diverse, anche [...] impegnate in modo di-verso -chi da ministro, [...] della maggioranza al Senato -nel-la stessa impresa: [...] del governare. [...] un punto in cui questi [...] interventi si interseca-no. Dice Napolitano: «Si deve [...] per costruire un partito il più possibile [...] della sinistra: non ripiegato sul passato, ma [...] un percorso storico». Non a caso, ovviamente, [...] scatta un [...] dalla platea congressuale e dalle [...] degli invitati. E Salvi riassume co [...] della discussione congressuale: «Come cambiare, senza smarrire [...] si-nistra. Sbaglieremmo se, abban-donata [...] abbandonas-simo anche quella tensione ideale [...] nasce da una visione critica [...]. Anche ora scatta -attraverso [...] -la sensibili-tà dei congressisti. Detto questo, i due [...] diversi. Il ministro [...] -il cui ruolo nuovo [...] stato salu-tato dal [...] con [...] davvero calorosa -chiede la [...] sul terreno della ri-forma costituzionale e [...] costruzione politica, cioè di «più salde aggregazioni [...] politiche». Avverte, Napolitano, [...] costituito [...] frammentazione del nostro pano-rama politico [...] insieme, dalla non compiuta saldezza dei poli in competizione. Ovviamente, al mi-nistro interessa [...] non basta un partito della [...] più forte, «altre presenze, altre componenti» devono rafforzarsi. Al Pds Napolitano assegna [...] grande rilievo perchè si affer-mi, nel suo [...]. Il partito della sinistra [...] «unitariamente» [...] del socialismo democratico europeo. E pronuncia -ricordan-do discussioni [...] di altri tempi -la parola: so-cialdemocrazia. Rappresentare pienamente la sinistra [...] cruccio di Napolitano, anche oltre i ceppi [...] e senza supponenze «verso la cul-tura e [...] europee, verso la cultu-ra e [...] del socialismo italiano». /// [...] /// Nono sol-tanto quella dei [...] Maa-stricht, quanto quella di una co-struzione politica democratica. Ef-ficace [...] «ci deve preoc-cupare dove va [...] ma ci deve preoccupare anche dove va [...]. Intanto, suggerisce Napoli-tano, [...] faccia la [...] parte «con serietà». Fuori dai confini, sa-pranno [...]. In questo sforzo entra [...] equili-brio da trovare «tra rigore finanzia-rio e [...]. [...] proprio questo il tema cen-trale [...] di Cesare Sal-vi: lo Stato sociale. Definita errata ogni posizione [...] è come le innovazioni «sia-no coerenti con [...] stare a sinistra». Le ragioni «di chi [...] le libertà, ridurre le ingiustizie». Una questione che ha [...] Giovanna [...] che ha indivi-duato, proprio [...] li-bertà», [...] della sinistra. Sal-vi riporta la discussione [...] più ha appassionato questo congresso del Pds: [...] Stato sociale. Per avvertire il pericolo [...] proprie «parole emblematiche» che distorcono il senso [...] degli approdi del Pds. In materia di occupazio-ne, [...] parola [...] prioritaria» non può essere [...]. E non era questa [...] dei senatori della Sinistra democratica [...] di Veltroni». Evitare -ec-co il punto [...] diritti degli operai alle esigenze dei di-soccupati, [...] dei pen-sionati ai problemi dei giovani. Così non si misura [...] innovare della sinistra: la sinistra deve dare [...] pro-blemi [...]. Un carattere distinti-vo della [...] della piena occupazione, il [...] diritto fondativo della cittadi-nanza sociale, come premessa [...] le risposte di Salvi. Si chiude il dibattito [...] Pds. /// [...] /// Tra le note dominanti [...] sinistra, il partito della sinistra, i caratteri [...] politica. Vi insistono -certo con [...] diversi -dirigenti come Gior-gio Napolitano o Cesare Salvi [...] Giovanna [...]. Gene-razioni, storie ed esperienze [...]. Chi con responsabilità di [...] Parlamento, chi nel parti-to. /// [...] /// MENNELLA Francesca Borri, la [...] Bari che nella giornata di venerdì ha fatto [...] alla tribuna del congresso, [...] niente soddisfatta dal modo come i giornali [...] del suo piccolo «caso». Nella mattinata di ieri Francesca Borri, [...] ha come secondo nome Marxiana, è comparsa [...] per protestare con i cronisti: «Chi ha [...] intervistare mia madre dopo il mio intervento [...] chiesto. E ancora: «Che [...] entra il fatto che [...] e viaggio in Internet, che necessità di [...] vestita e che maglietta porto. Non sono un animale [...]. I giornalisti presenti le [...] che per qualche ora è diventata comunque [...] lei ha replicato: «Non sono un personaggio [...]. Voi giornalisti fate un [...] a volte esagerate». /// [...] /// Voi giornalisti fate un [...] a volte esagerate». (0)
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