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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Nuova Serie(PCI)-Nazionale del 1957»--Id 2755226830.

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L [...] tutte le regioni d'Italia [...] Sardegna [...] quella forse nelle cui campagne più si [...] verbo servire, fuori di ogni senso dispregiativo, [...] scucire una immutabile e persino fatale condizione [...]. Chiunque stia alle dipendenze [...] è « servo », il pastore che [...] non sue è un « servo pastore [...] primo grado del servire è [...] clic il bambino o [...] portano in casa altrui, [...] in cambio un po' [...] pezzo di pane. [...] qualche volta può anche [...] ghianda o di argilla. Come in Baronia, ad [...] paesi [...]. Questa estrema povertà, questa [...] del servire sono però come immersi in [...] conservati nella coltre di [...] che il tempo ha [...]. Ci capitò una volta di [...] ed era tempo di guerra, alla Messa di Natale [...] Oliena, pochi [...] da Nuoro. Dalle [...] che arrampicandosi confluivano alla piazza, [...] primi gruppi di donne e di uomini [...] costume locale sembravano dirigersi alla [...] come gli accordi «li [...]. In chiesa poi, le [...] clic erano prevalentemente il rosso e [...] le stesse che coloravano [...] il tramonto, formavano come una sola onda [...] si componeva e scomponeva, ma secondo un [...] punto che [...] che a una Messa [...] una danza fatta [...] gesti e di movimenti [...] sino a divenire rituali. Chi dunque vuol cambiare [...] miseria, portarvi una luce nuova, (leve fare [...] con una tale forza di tradizioni e [...] reggere, tra [...] di quella segreta potenza, [...] sardo è la a critica » quando [...] che le cose non siano più quali [...]. Se poi a dare battaglia [...] una persona sola, una giovane donna anzi, una maestrina [...] allora ! Non è così, invece; [...] secolo Maria Giacobbe [...] smentisce il suo e [...] e alla fine bisogna [...] lia vinto la battaglia, [...] alunni e i loro genitori ha conquistato [...]. L'arma che ha brandito per [...] è la moderna pedagogia, una convinta adesione ai principi [...] al metodo della scuola attiva; ina con quale fede [...] partecipazione e amore per la [...] Sardegna. Ancora oggi per molti [...] Continente, [...] Orgosolo equivale dire banditi, delitti. [...] come una brutale etichetta, uno [...] quei cartelli che i comandi americani ponevano alle zone [...] essi ritenevano [...] porre al bando pei loro [...]. Un maestro o una maestra, [...] insegnare a Orgosolo, possono [...] o meno, ma dal modo [...] reagiranno ad una tale etichetta dipenderà anche il modo [...] loro insegnamento, la capacità a incidere [...] dei bambini, clic sono loro [...] o a [...] soltanto. Ma occorre, per prima, [...] propri giudizi, sapere, se è necessario. [...] ciò clic distingue le [...] nostra; la loro fede presuppone il bisogno [...] della verità: -« fio voluto indagare: fra [...] alunni maschi Graziano è [...] che non dorma per [...]. Anche io ne sono [...] scandalizzata e dire poco, ne sono sconvolta. Sono bambini di sei [...]. ///
[...] ///
[...] di [...] che è possibile, anche, [...] originale di questi bambini di Sardegna, per [...] e persino quella di chi non è [...] poesia o le tabelline può rivelarsi [...] ma a chi se [...] che sappia avere [...] nutrito non di fantasmi [...] ma del mondo che è intorno? [...] la più autentica e [...]. Come il figlio del [...] elementare, che scrive sul foglio [...] macchie e carico di [...] il sole va ruotando con i suoi [...]. Il sole è cattivo. Il sole è rosso. Il sole è molto [...]. Brucia la terra, [...] tutto. E il contadino lavora [...] ». Non si è scritto, [...] che il sole è buono, dà vita, [...] benedizione? Non in Sardegna, però [...] e potremmo aggiungere non [...] Calabria, [...] Lucania, in tante [...] terre del Mezzogiorno [...] quando non c'è acqua, [...] la terra si spacca, e sul bracciante [...] incombe come un implacabile nemico, un dio [...] il diritto al pane allo stesso modo [...] della società in cui si vive. E la luna, invece. ///
[...] ///
La luna va sola [...] senza vestiti. Ma lei se ne [...] e non ha bambini ». La felicità come la [...]. La stessa luna, forse, [...] Leopardi. E la Sardegna 6 [...]. Così Piras Giovanni di Francesco, [...] pagella già figurava [...] diventa Piras Giovanni di Francesco, [...]. Ci sono diari autentici [...] alla fantasia, al sogno vorremmo dire. Altri invece che il [...] verità lo traggono dalla fedeltà con la [...] giorni e gli incontri, esattamente situati nel [...] spazio. A questi ultimi appartiene [...] Diario [...] una maestrina di Maria Giacobbe; e perciò [...] meno [...] è proprio [...] dove la pagina, da [...] fa quasi romanzo, tradisce [...] di raccontare non più [...] ma tut-t'intero il paese e il sentimento [...] vita, che vi scorre dentro. Che invece, si tratti [...] Oliena [...] di Fonni o di Bortigali o di Orgosolo, [...] nitidezza ora dal ritratto dei colleghi, ora [...] ora di un alunno, ora da quelle [...] che hanno però a loro punto di [...] della scuola, e nemmeno della scuola con [...] di quella classe, di [...] bambini che si hanno [...] rappresentano un mistero da sciogliere; e [...] non si può senza [...] loro case e famiglie, nel Paese e [...] cui vivono. Sono libri di cui [...] indagine e ricognizione, dal didentro della realtà [...] concretezza regionale. Quello che forse un [...] a darci, un ritratto della Sardegna di [...] dal diario di una [...] un ritratto terribile, di [...] di affetti umani ma dove non c'è [...] nemmeno per i bambini. Pane, non companatico. Ma cosi è, non [...] Sardegna [...] ma in gran parte [...] Mezzogiorno, anche nel centro [...] Napoli, [...] si svicoli. Tra [...] poli di avvenirismo, questo [...] uno dei poli della civiltà italiana. NINO [...] MARIA GIACOBBE: Diario di una [...] con prefazione di Umberto [...]. ///
[...] ///
[...] della veranda le ragazze [...] terra in semicerchio attorno alla poltrona di [...] begum che. Le ragazze si girarono [...] incuriosite, ma prima che potessi [...] avevano già tirato siti [...] dei loro multicolori pardà e quelle che [...] alla porta, con un balzo, fuggirono in [...]. Gettò il capo un [...] socchiudendo gli occhi, mi puntò addosso [...] cordiale ma indagatore. Poi, in urdù, domandò [...] chi mai io fossi e [...] ero capitato da quelle parti. La begum volle sapere [...] trova [...] e, quando se ne [...] disse con la [...] voce profonda: [...] Avete fatto bene a [...] cosi lungo per federe [...]. Siamo onorati di [...] nostro ospite. Lavoro [...] ero nudato a [...]. Come funzionano e che [...] codesti« Programmi di Comunità » si fa [...]. Essi Mitrano a incoraggiare il [...] net villaggi che sono, non [...] stancherò mai di [...] 570 mila e raccolgono 300 [...] di indiani sui 370 che costituiscono [...] popolazione [...]. Il lavoro collettivo volontario [...] di pozzi, canali, strade, case, scuole e [...] di più moderni metodi produttivi. Ma [...] dei [...] Programmi [...] risiede nel fatto che [...] procede dal basso e non [...] e che tutto il [...] e sovvenzionato dallo Stato, tende a incrementare [...] e, ilei limiti del possibile, la autosufficienza [...]. Che si debba scavare [...] costruire una strada non è lo Stato [...] governo regionale a [...] ma la popolazione stessa [...]. Essa, attraverso il suo [...] (che corrisponde grosso modo [...] comunale), presenta il progetto e propone la [...]. Le spese debbono IL [...] di [...] DI PO [...] Le tre poesie che [...] ce le ha cortesemente consegnate in dattiloscritto [...] Nicolas Guillén. Le tre composizioni appartengono a [...] vena per cosi dire [...] Guillén. Le traduzioni sono di Dario Puccini. Canzone Giù [...] lungo cammino me ne [...] con un orcio di vino e di [...]. Vento, cento, [...] diceva [...] io con te me ne [...] ! Ebbi un prato di [...] tanta ricchezza, con [...] farfalle e un solo [...]. Che e tanta ricchezza. Mi bruciò Toro in [...] cosa a dire, mi bruciò [...] in mano, e lo [...]. Ch'è grossa cosa a [...]. Giù [...] lungo cammino me ne [...] un orcio di vino c di pane [...]. Me ne torno a [...]. Epitaffio per Lucia Silenziosa [...] via. Pieni gli occhi di [...] pioggia lenta e lenta melodia. La [...] voce, come un cristallo [...] annunciava uno splendore tutto segreto. Si chiamò, la chiamavano [...] Lucia. In campagna Ho visto [...] piccino fra [...] altri agnelli, con un [...] dissanguarsi in silenzio. Là accanto, nella fredda [...]. Danzavano e bevevano uomini [...]. [...] e [...] fra gli altri [...] la [...] pelle di [...] negli occhi ciechi. Ilo cominciato insegnando alle [...] migliore per lavarsi bene tutto il corpo. Ho insegnato a bollire [...]. Le aiuto a partorire. Ora, queste, le più [...] apprendendo a leggere a a scrivere. Così dicendo abbassò lo [...] che stavano sedute ai suoi piedi e [...] in [...] che erano tutte prone [...] viso nascosto nei pardà. Cominciò allora ad agitarsi [...] gesticolare e a urlare con la [...] voce roca. La begum continuava a [...] invettive, ma le donne continuavano a tenere [...] e il volto coperto. La vecchia, allora, afferrò [...] quella che le stara a portata di [...]. Poi anche le altre [...] veli, tenendo però sempre lo sguardo basso. Erano tutte giovanissime, dalla [...] i volti rotondi e pieni, e i [...]. La begum si rivolse [...]. Pianto silenzioso Mentre [...] traduceva la begum aveva [...] e a urlare perchè aveva scoperto che [...] in fondo dietro le altre, continuava a [...] abbassato. Più lei urlava e [...] si stringeva il velo sul volto. Continuarono così per un [...]. Ma la vecchia era [...] invitò con un gesto autoritario a restare. Poi usci faticosamente dalla [...]. [...] frase fece andare su [...] la begum che riprese fiato e, dopo [...] silenzio, pronunciò ancora poche parole ma con [...] facendo un gesto solenne con la mano. Domandai [...] che cosa aveva gridato e [...] rispose che non aveva udito: capii che mentiva e [...] perchè è inutile tentare [...] far dire la verità a [...] indiano se non vuole. Quelle parole ebbero un [...] subito venne fuori dalla penombra della casa [...] e slanciata della giovane donna. Indossava un sari azzurro [...] volto ancora coperto. Restò un attimo immobile [...] porta e poi sollevò il velo. Era di una bellezza [...] e altezzosa. [...] portava i lucidi capelli [...] le cadevano lungo le spalle fin quasi [...] i grandi occhi dipinti accuratamente con [...] e un piccolo diamante [...] narice: era scalza ma aveva i talloni [...] dipinti di rosso e portava anelli di [...] le dita dei piedi. Mi guardava con una [...] un misto di sfida, di disprezzo e [...]. Piangeva silenziosamente, il volto [...]. Ma la begum si [...]. Teneva sempre tra le [...] e lei disse che potevo anche fare [...]. La ragazza col « sari [...] azzurro riprese istintivamente un lembo del velo per [...] sul volto. Per [...] riposi la macchina nel fodero. Ma io, che non [...] tempra del pedagogo o del missionario, non [...] di accedere a quello invito e dissi [...] più pellicola. Le case del villaggio [...] in mattoni, dipinte in grigio, e sorgevano [...] dietro [...] lungo il perimetro di [...] rettangolare. Al centro [...] un pozzo e, un [...] carri con le stanghe levate verso il [...]. Non si vedeva ima [...] giro e si provava la sconcertante sensazione [...] più i» India. Ci accompagnava un pìccolo [...] dal turbante giallo che aveva la lunga [...] una retina invisibile simile a quelle che [...] volte portano le donne. Anche lui era, come [...] », assistente sociale del villaggio e. Ci mostrò una casupola [...] anglista come i nostri porcili, che sorgeva [...] del torrente e disse: [...] Ho vissuto per tre [...] in quella casa da (piando mi venni [...] per cominciare la mia opera di educatore. Ci raccontò che. [...] che sorgeva allora [...] riva del torrente, era un [...] infetto di casupole di fango e di paglia. La gente si cibava [...] di frutta selvatiche e lavorava la terra [...] si viveva in comunanza con le vacche [...] bufali, ma i «paria». Al secondo anno convinsi [...] a venire da questa parte del torrente [...] nuove, lo feci mandare da [...] i mattoni a credito [...] lavori. Quando le case furono [...] ci stabilimmo da questa parte la gente [...] con i propri occhi che cosa è [...] io inutilmente avevo tentato di [...] vere. Fondammo una cooperativa e stabilimmo [...] progetti ». Così è nato il [...]. Entrammo in una [...] un orticello chiuso da un [...] di cìnta. La casa era divisa [...]. In uno, il più grande, [...] quattro letti di corda. Veniva poi la cucina [...] utensili di creta e qualche secchiello di [...]. [...] ambiente era adattato a deposito, [...] pavimento [...] sparsi un [...] di legumi, della farina, dell'orzo, [...] granturco. Mi portarono a vedere [...] che era come quella che costruiscono i [...]. Ma la grande, rivoluzionaria [...] cast? me la fecero vedere alla fine [...] dove erano rinchiuse tre vacche. [...] e la gallina Prima [...] in India, anche in grandi città come Calcutta [...] Delhi, le avevo sempre viste circolare liberamente dovunque, [...] nei templi, nelle stazioni [...]. In principio non volevano [...] ribrezzo delle uova che ora. Viaggiando sulla via del [...] Delhi, [...] chiese le [...] impressioni su [...]. Non gli nascósi un [...] dopo quel che avevo visto, sui « Programmi [...] Comunità ». Avete sentito quel che [...] il nostro amico sikh? Ci son voluti [...] pr i [...] a [...] di convincere qualcuno, due [...] in chiacchiere. La mia osservazione [...] brutale provocò il risentimento [...]. In realtà non lo [...]. Un giorno o [...] devo pur prendere il [...] mani e [...] a vivere per un [...] in uno di questi vostri villaggi. ///
[...] ///
E DL GOVERNO [...] moria in URSS Anna [...] studiosa di storia era [...] politica -La [...] partecipazione al XX Congresso MOSCA, [...]. Analogo annuncio è stato [...] Presidium del Soviet Supremo [...]. La [...] era nata da una famiglia [...] di Odessa nel 1897. [...] di undici anni perse il [...] e dovette andare a lavorare in una fabbrica insieme [...] la madre. Durante la guerra civile [...] nel territorio occupato e partecipò al movimento [...] del paese. Aderì al Partito comunista [...] 1919. Dopo la liberazione di Odessa, [...] del 1920. Anna [...] divenne funzio-naria di partito. Nel 1925 si laureò presso [...] dei professori rossi, e dopo di allora, fino al [...] della [...] vita, svolse una vasta [...] scientifica come ricercatrice e docente. [...] autrice di oltre duecento [...] della classe operaia russa e [...] occidentale, sulla storia delle [...] del 1905-1907, sulla storia della diplomazia e [...] popoli [...]. Ella è au-trice di [...] testo sulla storia [...] per le scuole secondarie, [...] stampato in diciassette edizioni. II suo contributo alla [...] lavoro organizzativo scientifico si è meritato un [...] negli ambienti scientifici sia nel paese sia [...]. Venne eletta membro del [...] delle scienze della Repubblica Bielorussa, [...] scienze pedagogiche della Federazione russa, ed era [...] di Lavoratrice benemerita nella scienza della Federazione Russa [...] Repubblica Casacca. La [...] rappresentò più volte la [...] ai Congressi internazionali degli storici, in particolare [...] Varsavia [...] 1933 e a Roma nel 1955. Essa dirigeva il Comitato nazionale [...] storici [...] ed era membro [...] esecutivo del Comitato internazionale degli [...]. La [...] era largamente nota fra il [...] e eli studiosi [...]. Al [...] e al XX Congresso [...] Partito [...] eletta membro del Comitato centrale del [...]. Fu eletta due volte [...] Soviet supremo Il [...] sovietico apprezzava altamente i [...] Anna [...] e la decorò con [...] Lenin con due Ordini della [...] rossa del lavoro e [...]. Nel 1945 le venne [...] Premio Stalin per le ricerche storiche. Rivista ,delle riviste Tutti [...] di maggio di [...] la [...] meridionale diretta da Francesco Compagna, [...] al solito, diretto in senso anticomunista. Ma rappresenta, in questa campagna, [...] sorta di punto terminale. Come, al culmine di una [...] dopo avere esaurito ogni capacità di insulti, dopo [...] constatato la inutilità della polemica, [...] dei contendenti lancia [...] la classica estrema accusa: [...] /l torto tuo è di [...] nato! Il torto dei comunisti [...] è dunque, al fondo, questo: di essere [...]. [...] sta la radice [...] sta il guaio grosso della [...] italiana. Il lettore non creda a [...] ritorsione. Citiamo [...] La democrazia in Italia [...] di quanto potrebbe e dovrebbe essere, perchè I [...] sinistra sono stati sterilizzati nella misura in [...] calamitati dal PCI ». ///
[...] ///
Le [...] Botteghe oscure » calamitano prima. Sei milioni di italiani [...] avvedono, eppure sono sterili [...] il PCI è un [...] democrazia ». E perchè? Perchè sterilizza. E perchè sterilizza? Perchè [...] estraneo Sembra un rebus cinese, ma [...] sta tutto in questo [...]. I compagni socialisti, per [...] serviti anch'essi a dovere. Diremo anzi, con [...]. Essi sono -dominati dalla [...]. ///
[...] ///
[...] tale mito che crea [...] mentale e politica che è [...] attuale tra molti dirigenti del [...] -e [...] siamo! Si dà dunque il [...] milioni di elettori italiani sono sterili, quasi [...] su di essi fossero piovuti tragici effetti [...] atomico. Chi pensasse, malaccorto, che [...] è debole -perchè le altre forze politiche [...] maccartismo » è in errore, è vittima, [...] della nostra propaganda. Colpa delle sinistre, dunque, [...] Italia non si fanno le necessarie riforme sociali, [...] immenso corpo estraneo, clic poi è costituito [...] i quali producono la ricchezza della nazione. Segnaliamo [...] di [...] come un capolavoro insuperabile. ///
[...] ///
Almeno sapremo di che [...]. [...] re [...] degli [...] ha contagiato anche gli altri? Ma allora perchè [...] si occupa di politica, invece [...] trovare una nuova cura di ormoni? Se andiamo di [...] passo, mancherà, altrimenti, persino la materia del contendere. E non lo diciamo [...]. C'è un limite insuperabile [...] fare delta cultura politica. Quando si arriva, in [...] schema mentale. Società La rivista bimestrale Società [...] col primo numero del 1957, apparso nelle [...] giorni, [...] pubblicazioni (nel giro di [...] il secondo e il terzo). Edita da Parenti e [...] comitato composto da Massimo Aloisi. ///
[...] ///
Ranuccio Bianchi Bandinella Giorgio Candeloro. Galvano della Volpe. ///
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Cesare Luporini, Arturo Massolo. ///
[...] ///
Mario Spinella, la rivista « [...] come annuncia una [...] nota introduttiva [...] ad arricchire il suo contenuto. Lo spirito di [...] ricerca e di rigore [...] muove è giustamente ricondotto. [...] davvero una divisa programmatica necessaria [...] utile. Il primo numero del [...]. Segnaliamo, tra essi, alcune [...] grande interesse. ///
[...] ///
Segnaliamo, tra essi, alcune [...] grande interesse.

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Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

(237)
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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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(118)

Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .