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Il Risorgi-mento era stato [...] Bersaglieri: li riconosci nei quadri di Giovanni Fat-tori [...] di S. Martino e Solferino, nel [...] in possa ac-canto alla breccia di Porta Pia [...] storica fotografia. Con la loro cascata [...] cappello, sempre di corsa, sono il simbolo [...] di movimento in [...] fatta di dolci colline [...] dove ci so-no stati e staterelli da [...] paese solo. Poi venne la Grande Guerra. La corona prese la [...] che era più cauto e gettò [...] in un conflitto per [...] era preparata ma che doveva concludere [...] nazionale con le terre [...] asburgico. I gene-rali si accorsero allora, [...] in una volta, che i confini tra [...] e [...] erano stati disegnati nel 1866 [...] che ci aveva battu-ti a Lissa e che aveva [...] cedere [...] Prus-sia, la futura Germania, non [...] noi. Tutti le ci-me di [...] era-no in mano au-striaca, fortifica-ta con cura [...] che aveva crea-to pareti di roc-cia altissime [...]. Sugli altopiani del Veneto [...] le trin-cee, le fanterie si fronteggiaro-no in [...] sanguinosa guerra di posi-zione. Gli alpini, discenden-ti dei [...] «Cacciatori [...] Alpi», con la loro lun-ga penna nera [...] le pareti dolomiti-che, issarono i loro pezzi [...] muli, che marciano silenziosi ai bordi del [...] scavarono i loro cammi-namenti nel granito, attac-carono [...] era-no rimaste sguarnite perché considerate inattaccabili, costituirono [...] di coraggiosa te-nacia di [...] sicura affidabilità. Coni Zugna, Monte Cucco, Monte Nero, Monte S. Mi-chele, La Bainsizza, Monte Sei Busi, il Montello, [...] di Asiago. Nacque una leggenda de-gli alpini. Pietro Jahier, au-tore di «Con [...] con gli alpini». Il generale Cantore, capo [...]. Il ponte degli alpini [...] Bassano [...] Grappa, tutto fatto di tronchi, tante volte [...]. La Madonnina degli alpini, [...]. Il vino e la [...] quantità per combattere il freddo ma anche [...] per andare [...] in condizioni impossi-bili. Gli alpini come monta-nari [...] gente del Piemonte e della Lom-bardia, del Veneto [...] capaci di grandi sacrifici nel freddo e [...] dei sentieri e delle piste, com-battenti e [...]. Gente fedele ordinata, salvo [...] sue storiche bevute, ma che non bisogna [...]. Attorno alla guerra vitto-riosa [...] popolare di cui gli [...]. Non [...] monumento ai ca-duti su cui [...] appaia, in qualche bassorilievo, [...] delle truppe alpine. Le strade delle nostre [...] di nuove strade dedicare ai luoghi della [...] no-mi che, dopo tante cruente fatiche, non [...] oggi [...] è di nuovo un [...] Caporetto è in Slovenia e si chiama [...] è così è per [...] di montagne così duramente contese. Il monte Grappa -questo [...] Italia -di-ventò un monumento, me-ta di pellegrinaggi, con [...] Galleria Vittorio Emanuele scavata nel granito bianco per i [...] e le bom-barde; [...] in [...] umida che sa di [...] le pendici dei colli piene di crateri [...] erba: le cicatrici la-sciate dagli shrapnel. La se-ra, nelle osterie [...] mentre gira il fiasco del vi-no si [...] e un [...] cupi, leggende goti-che di [...] neve e di comandanti che, morendo, prescrivono [...] pezzi del loro corpo al Re [...] alla ma-dre, alla bella [...] proprio come i corpi dei principi Asburgo [...] comandante che muore non lo sa -venivano [...] e di-stribuiti tra le cripte delle chie-se [...] Vienna. A Trieste il 4 [...] ov-viamente, i Ber-saglieri: i padri di quelli [...] 50 sfila-rono per cele-brare il ritorno di Trieste [...] la fine della «Zona A», an-che se [...] sempre quella «Zona B» che era Italia [...] Tosca-na e il Lago di Garda, [...] con i ci-pressi e [...] spartita tra Slovenia e Croa-zia. Gli alpini facevano me-no [...] del resto [...] del primo dopoguerra, quella [...] e dei Fa-sci di combattimento, la lo-ro [...]. LA LORO ETICA monta-nara, [...] si-lenziosa e lenta, dove è più importante [...] cadere, piuttosto che sparare, era fuori dello [...] che bruciava le cooperative e le case [...] da un [...] epopea, quella de-gli arditi. Forze speciali, si direbbe [...] un alone di eccesso e di morte, [...] mi-stica del rischio e da una va-riante [...] del superuomo, con nere cami-cie teschi e [...]. Un la-boratorio di cultura [...]. Troviamo ancora gli alpi-ni [...] Seconda Guerra Mondiale, sulle montagne della Grecia, sul Ponte [...] dove sventola in se-gno [...] nera, a gestire con le scarpe i [...] e inutile, in mezzo al fango. Poi, nella lunga pace [...] sfilare con le loro [...] con la penna calcato sulla testa, ogni [...] città diversa, tra feste e fiaschi di [...]. Una presenza talvolta dura [...] una applicazione quasi imprati-cabile dei «valori degli [...] società ormai mutevole, rapida, metropo-litana, altre volte [...] dedicata ai valori della natura, delle montagne, [...] di noi. Un pezzo [...] italiana, presente un [...] in ciascuno di noi. DAL CORRISPONDENTE SI EGMUND [...] «Governando Roma, Londra e Parigi [...] la deriva liberista». Cosa può cambiare in Eu-ropa [...] vince la sinistra anche in Francia? Come possono [...] dopo [...] Tony [...] a [...] dopo che il [...] governo in [...] anno, entra anche lei signor [...] «Una vittoria della sinistra in Francia, a ruota del trionfo laburista in Inghilterra, offri-rebbe una [...] oppor-tunità alla sinistra in Europa. Per la prima volta [...] sinistra si ritroverebbero netta-mente maggioritari [...] europea, al governo in [...] paesi membri, tra cui tre fra i [...]. In questi ultimi anni [...] tra i paesi più [...] spesso diretti da governi [...] quelli più popolosi, diretti da governi conservatori. Se la si-nistra si [...] potere in Italia, Gran Bretagna e Francia, [...] eccezional-mente [...] paesaggio poli-tico europeo. Diverrebbe una priorità realistica una [...] in direzione di [...] più so-ciale [...] costruzione europea, un rovesciamento in [...] termini della tendenza che si era avuta [...]. Si trat-terebbe di [...] straor-dinaria. Perché la costruzione [...] corre oggi un ri-schio mortale [...] causa [...] in questi ultimi anni, della [...] liberista. Non possiamo farci illusioni: se [...] dovesse finire [...] della disoccupazione di massa, alla [...] delle condizioni di esistenza, alla scomparsa dei servizi pub-blici [...] al riflusso dei sistemi di protezione sociale, finirebbe [...]. Il progetto di unione [...] al tempo stesso del risorge-re dei nazionalismi [...] mondiale». Questo vento europeo verso [...] di una coincidenza di scadenze elettorali o [...] come qualcosa di più profondo, una sorta [...] contro-tenden-za storica rispetto al [...] «Che la sinistra europea [...] in poppa in diversi Paesi, a cinque [...] del Muro di Berlino e quattro anni [...] di Maastricht, non è certo una coincidenza. Ad eccezione del-la Gran Bretagna [...] grande Paese europeo aveva sperimentato davvero il [...] conseguenze del modello liberista sulla vita quotidiana, [...] i servizi pubblici si vedono. Molti europei espri-mono oggi [...] il rifiuto a [...] sacrifi-cate componenti essenziali del [...] civiltà, ad esempio la protezione socia-le». Cosa intende per [...] Non ritiene che, in [...] si possa pensare ad una sorta di [...] in Europa, a Clinton e alla tradizione [...] progressisti non socialisti in Europa, e così [...] In [...] libro appena pubblica-to in Italia, Walter Veltroni [...] cambiare il nome [...] socialista in [...] dei democratici e dei [...]. [...] «La sinistra europea non [...] famiglia socialista e [...]. Ha acqui-sito ad esempio [...] in diversi Paesi, il movimento ecologista. In Francia e in Ger-mania [...] nettamente di allearsi a sinistra. E, al di là [...] allargamento [...] socialista in questi ultimi [...] convergen-ze con forze storicamente non espresse dal [...]. Ma non dobbiamo dissi-mulare [...] diffe-renze forti con movimenti co-me il partito [...] Clinton». Due anni fa, alle [...] tra lei e [...] era lei il candidato [...]. Ora invece ap-pare, tra [...] il meno entu-siasta di Maastricht. Può spiegarci le sue nuove [...] su Euro e [...] «Io sono per [...]. Ma non per [...] ad ogni co-sto. Lo stesso per [...]. Il trat-tato di Maastricht [...] per referendum dai francesi, e tutti sanno [...] dai socialisti a favore della [...] ratifica. Inutile torna-re su questo. Ma [...] che si è dato [...] da quattro anni a questa [...] è profondamente negativo. Si vuole ad esempio associare, [...] vertice di Dublino in poi, [...] a un [...] di [...] non previsto dal trattato. Per questa ragione ho [...] da soddi-sfare perché la moneta unica serva [...] e [...] anziché diveni-re un comodo [...] di austerità [...] dei governi conservatori: 1) [...] di stabilità ma un [...] per lo sviluppo e [...] a fianco della Banca centra-le, di un [...] che del resto è previsto dal tratta-to [...] poi [...] per strada; 3) niente [...] al dollaro; 4) una vera moneta unica, [...] moneta di tut-ta [...] e non un semplice [...]. In que-sto quadro ci pare [...] e possibile [...] e anche quella della Gran Bre-tagna, se lo desidera». Perché insiste tanto sulla parte-cipazione, [...] Per [...] o per ragioni [...] «Se la immagina lei [...] senza [...] O senza la Spa-gna? Io [...]. Anche se devo dire [...] dal [...] evocare talvolta con tanta [...] davvero drammatico che [...] per tutti, e certo [...] la non partecipa-zione [...] economica e monetaria di [...] gran-di Paesi fondatori della Comu-nità europea. Misurano appie-no le conseguenze [...] sarebbe inevitabilmente vissu-to dal [...] italiano come [...] è certa-mente uno dei Paesi [...] più darsi da fare per prepa-rarsi alla [...] cau-sa della deplorabile gestione dello Stato durata [...]. Va a suo onore [...] sia accinta con vigore, specie [...] al potere [...]. Gli [...] contro la [...] dive-nuti sempre più fragili col [...] dei mesi. Una condizione per la [...] la convergenza della politiche monetarie e di [...]. I fami-gerati [...] non valgono che per [...]. Ed è per questo che [...] apprezzati, [...] venturo, in [...]. Tutti [...] riconoscono che [...] è impegnata sulla via del-la [...]. E bisognereb-be retribuire questo sforzo [...] col pretesto che la partecipazione [...] po-trebbe far scendere leggermen-te il valore [...] A dire il vero non [...] che una possi-bile ragione ad un rifiuto [...] il desiderio di certi am-bienti [...] di avere un Euro sopravvalutato. /// [...] /// E bisognereb-be retribuire questo sforzo [...] col pretesto che la partecipazione [...] po-trebbe far scendere leggermen-te il valore [...] A dire il vero non [...] che una possi-bile ragione ad un rifiuto [...] il desiderio di certi am-bienti [...] di avere un Euro sopravvalutato. (0)
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