Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Nuova Serie(PCI)-Nazionale del 1986»--Id 274965320.

[...] / [...] SETTEMBRE [...] circondata dal profumo di scandalo [...] vita, Colette sembra, fra le [...] scrittrici, una delle meno amate dalla critica. Per via del successo così [...] Oppure di una promozione legata più al dati esistenziali [...] una vita [...] che agli elementi letterari? Certo, [...] antesignana di una rivolta sessuale non è piaciuta nemmeno [...] al femminismo, il quale, come tutti 1 movimenti, coltiva [...] buona dose di moralismo. Perciò, gli amori maschili [...] divorato mariti; la presenza nelle accademie ma [...] di bellezza (ne fondò uno con scarsa [...] la prima donna ad avere funerali di Stato [...] chiesa le rifiutò le esequie [...] funzionato da calmiere delle [...]. [...] Colette nasce a [...] nel 1873. A Parigi arriva nel [...] campagnola del molto navigato giornalista Henry [...] (Willy). Con lui entra nel [...] diventa «11 [...]. Scriverà, infatti, a onore [...] marito, celata dietro la maschera e il [...] Willy, centinaia di pagine che attingono ài ricordi [...] memorie [...]. Sono i romanzi della [...] «Claudine». Quelle «Clàudine» che rappresentano una [...] ma anche una specie di castigo. Con quel che segue di [...] cappelli, colli, lozioni, 1 celebri [...] nella Francia primi del secolo. Nel [...] il divorzio dal marito negriero. Aveva cominciato nel 1906 a [...] verso una sorta di indipendenza economica scegliendo la carriera [...] mimo e del [...]. Da sola, sorretta da [...] Barney, Renée [...] e soprattutto [...] marchesa di [...]. Willy è stato uno [...] più Infedele. Quelle donne [...] con serenità. Le daranno la forza [...] morale che la borghesia trionfante impone con [...]. Anzi, dico di più: uno [...] una anormale non deve mai avere una sensazione di [...]. Nascono le grandi opere [...] Colette. La scrittura si ordina, [...] organizza. Romanziera, giornalista, cronista di [...] di [...] ma anche donna che [...] nuda sulla scena, non le perdonano gli [...] professionali. Non le perdonano il [...] curioso, aperto. Un carattere a caccia [...]. Non perdonano a [...] di campagna [...] descritto, ormai donna, situazioni moralmente [...] ineccepibili. Di «Le [...] en [...] deve Interrompere le pubblicazioni [...]. La serie di «Chéri» [...] con malevolenza. Quel suo «secondo mestiere» [...] a uno scrittore vero. La recente pubblicazione del [...] «Claudine» (Rizzoli, lire 40. I libri, pur diversi [...] legati da un filo che si rintraccia [...]. Ha ragione Carlo Bo, [...] «Claudine»: [...] circolano già tutti 1 [...] di [...] Colette semplicemente Colette. [...] è vero, la scrittura è [...] getto. Un fiume in piena [...] dagli argini. La sincerità non trova ancora [...] misura. Ci vorrà tempo per [...] della «Nascita del giorno». Adesso è una donna matura, [...] più di [...]. Vuol chiudere con quella [...] «vita da militante». Vuol chiudere con [...]. [...] grande banalità è [...] materno. Usciti da quelle, ci [...] il resto è allegro, vario, abbondante; ma [...] esce né quando né come si vuole». Colette ha sofferto d'amore, [...] senza dignità». [...] impossibile [...]. Distribuisce sofferenze, sconfitte. A testimonianza ci sono [...]. Con Willy; con Henry [...] redattore capo del [...] con Maurice [...] sposato nel 1935, di [...] giovane. E già [...] stata la passione per [...] Bertrand de [...]. Abbiamo in noi più Incoscienza, [...] Dio, più coraggio e più purezza. Che cosa sono ai [...] anni di differenza?». [...] dunque, non è un [...]. ///
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Però anche arricchisce. Naturalmente con il tempo. Quando, e se, si [...] romanzi delle «Claudine» torna il fascino ambiguo [...] troppo audace per essere amata e compresa [...] Scandalosa [...] Imparziali. ///
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Non teme 11 ridicolo. Sa [...] della vecchiaia. Le esagerazioni, i radicalismi, gli [...] gridati mal si adattano a chi dovrebbe, a [...] coltivare una sola virtù: «Non [...] del male a nessuno». Colette deve «vivere [...] o anche morire [...] senza che la mia vita [...] la morte dipendano da un amore. Da ora in poi, [...] se sono triste, la mia allegria se [...] fare a meno di un motivo che [...] per trent'anni: [...]. [...] Bella Vista» ancora motivi autobiografici. Siamo in un semplice [...] Costa Azzurra, non lontano da Saint [...]. Pochi ospiti: la scrittrice [...] di ministero. Oltre alle [...]. E anzi vero il [...]. A [...] cosa rimane di un [...] perfetto si racconta In [...] Lui mi ha amata, lo [...] amato, la [...] presenza ha cancellato tutte [...] insieme fummo felici, poi Lui smise di [...] ne soffersi. Così ha inizio il [...] mi-stral della Provenza. Testimoni muti la cagnetta Patì, [...] di uccelli, del [...] con [...] azzurrato fra due orli [...]. Sullo sfondo 11 Midi [...] Colette [...] a capire attraverso La [...] la casa acquistata vicino [...] Saint [...]. Dalle «Claudine» a «Hotel Bella Vista», [...] scrittura dà la misura [...]. Una mimosa, un ramo [...] un bicchiere colmo di menta. Meravigliose scoperte recuperate dal [...] Colette. Come la madre che [...] suo bambino e lo evita per paura [...] la scrittrice impara a dominarsi. Una fatica, una accoratezza, una [...] quei succhi, quegli odori che distilla dal linguaggio. Ma rimane fedele alla [...] in cui era cresciuta. Una «vagabonda» senza rimorsi [...]. Nel maschile e femminile [...] come in un eden primigenio. Colette senza peccato. Altri, Gide, [...] avrebbero bruciato sul letto [...]. Perciò, forse, lei è [...]. Mentre era lucida, poco [...]. [...] guardata [...] in basso: letteratura Istintuale, la [...]. Per via della ca-pacità [...] nella serietà. Qualcuno [...] paragonata a [...]. Simone de Beauvoir, nelle «Memorie» [...] Colette le chiese: «"Signora, le piacciono 1 [...]. Mi fulminò con 1 [...]. Aggiunge, sprezzante, la [...] «La cosa mi era indifferente». I piaceri fisici, la [...]. Il rifiuto della metafisica [...] attaccamento alla terra, al suoi colori. ///
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E il corpo che [...] Colette. E [...] che parla attraverso a scrittura. In fondo anche per questo Colette sarà poco apprezzata. Per il continuo scambio tra [...] (della [...] vita) e finzione (nella [...] opera) che operano i lettori. Per [...] tra elementi che appartengono [...] elementi che sono della letteratura. Una maestra del quotidiano, [...] idee generali, schiacciata dal carico delle esperienze [...]. [...] non la cita nella [...] storia della letteratura contemporanea. Al cimitero di Pére [...] dove è sepolta, sulla [...] brevissima: [...] riposa Colette, 1873-1954». Letìzia [...] dietro il sipario poteva nascondere [...] sue paure Anche la scelta del teatro è, in Colette, segno di [...] perché risponde, allo stesso tempo, [...] che le è propria [...] di esibirsi e al bisogno, [...] senso letterale, di sopravvivere. Cosi Colette è attrice di [...] hall e mima agli inizi del Novecento, [...] a di tutto per un [...] di ribellione contro il primo marito molto amato [...] Henry Gauthier [...] detto Willy [...] che [...] brutàlizzata in ogni modo anche [...] addirittura il lavoro e firmando [...] il suo nome i romanzi scritti da lei; e [...] anche per affermare una nuova scelta sessuale che passa, [...] volta, non per un uomo, ma per Lesbo. La scelta del teatro, [...] quella dello scrivere, del resto [...] non è del tutto [...] frutto del suo desiderio di mettersi in [...]. Nello stesso tempo, però, Colette [...] un senso di colpa per il suo esibizionismo, malgrado [...] che è poi la [...] concezione del pudore [...] di non rivelare mai a [...] i suoi sentimenti più profondi. Scrive infatti: [...] dei mesi, degli anni, [...] dandomi qua e là allo spettacolo usavo [...] non parlare di me stessa». Eppure [...] e questo è il segno [...] creativa [...] nulla [...] e il suo essere attrice [...] di lei, del suo narcisismo, della [...] voluttà di scandalo. È scandalo infatti [...] e narcisismo [...] sostituito la calzamaglia, [...] nei primi mimodrammi, con il [...] autentico sotto i drappeggi. [...] parte, però, la scelta che [...] ai dettami di quel naturalismo un po' perverso che [...] una delle «chiavi» di Colette non è interamente [...] ma si uniforma alle pressioni [...] e dagli impresari. Sul suo talento teatrale i [...] sono [...] uomini non [...] «ballava la pantomima [...] scrive uno di loro [...] nuda: triste esibizione». Afa una signora del [...] Rachilde, sostiene, al contrario, che Colette [...] ballava, ma viveva il [...] tramutava in natura vera la più artefatta [...]. Suo maestro in questi [...] pericolosamente, [...] al credo sessuale e [...] di personaggi come Nathalie Barney e Renée Vivien, [...] mimo Georges [...] emulo del grande [...] i suoi teatri il Moulin Rouge, [...] il [...] le sue colleghe le [...] con la valigetta del trucco sottobraccio e [...] sulle spalle sfidano [...] un po' proterve, ma [...] la fame, il freddo e [...]. Ed è pensando a [...] sé che nella Vagabonda Colette si lascia [...] riflessione che sarebbe piaciuta anche a Genet: «A [...] come dei detenuti superbi, noi sopportiamo il [...] desiderio della folla in calore'. Quello che importa, allora, [...] quinte, al di là dello specchio dentro [...] il pubblico e parla di passioni, di [...] miserie. Anche come attrice Colette non [...] mai meno alla [...] fama di [...] del 1907, in coppia con [...] donna che è la [...] compagna anche nella vita, la [...] di [...] nata [...] detta familiarmente [...] che adora i vestiti da [...] al Moulin Rouge recita in Sogno [...] scritto [...] storia di una mummia che, [...] dal sonno eterno, si scioglie dalle bende e, nuda, [...] passati amori. Ma la vita [...] di Colette è solo [...] storia di donna: un [...] dalla trasgressione, prima di affermarsi come scrittrice [...] un secondo marito e trasgredire ancora, magari [...] penna. Dopo il secondo matrimonio [...] Henry [...] infatti, il binomio [...] riguarda solo la [...] attività di scrittrice anche [...] è la riscrittura per il palcoscenico a [...] un celebre romanzo, Chéri cavallo di battaglia [...] una signora della scena europea. Un soggetto in cui [...] uno volta [...] tutta Colette: la storia [...] non più giovane, Léa, mondana di professione [...] sono celebri: Liana De [...] e la Bella Otero) [...] mantiene un [...] allo stesso tempo tenero [...] quale dà il nome di Chéri, ultimo [...] consapevole maturità resa forse meno triste nelle [...] fatto ai potere bere la cioccolata stando [...] belle lenzuola ricamate. E it tema [...] come momento della vita [...] è possibile torna anche in Gigi, ridotto [...] da Anita [...] e poi diventato un [...] anche in un altro romanzo poi diventato [...] Il o in erba, [...] progetto, mai andato in porto, per [...] dove, nel buio più [...] un atto unico . Salvo poi lasciare il [...] quando, alia fine, si rende conto che [...] non sono che due ragazzi. Ma anche questa nostalgia [...] della [...] in erba, ma non scalfisce [...] la consapevolezza, ormai matura, della scrittrice e, soprattutto, della [...]. Così quando nel 1945 [...] le chiede arrossendo se Chéri è esistito [...] Colette [...] con assoluta [...] potrei rispondervi che, si, [...] Chéri, e più di uno, come tante altre [...]. A ogni donna i [...] il confronto con turbamenti diversi». Ancora una volta è [...] Colette [...] rispondere: la «scandalosa» come parve a motti, [...] francese» come sembrò ad alcuni. Maria Grazia Gregori. Nostro servizio VENEZIA [...] Scarsa informazione, mancanza di cono-scenza [...] di interesse rendono il mondo [...] praticamente ignoto al grande pubblico [...]. Al massimo si sa [...] e del «muralismo» messicano; [...] si legge del cubano [...] o del cileno Matta [...] surrealismo: al secondo il centro [...] ha dedicato recentemente una [...] ultimi tempi, [...] Le Pare, dei venezuelani [...] e [...] (1 tre cinetici) o [...] e [...] colombiano. Ma, per la verità, [...] di una grande letteratura, In campo artistico [...] un fenomeno analogo, divenuto patrimonio di Parigi [...] New York quando non rimane sepolto dentro i confini [...]. Inoltre, un osservatore attento [...] grandi occasioni [...] come la Biennale di Venezia [...] politica o Interessi di potere, non prendono [...] dovrebbero e viceversa, fatto che si è [...] biennali [...] decennio (con poche eccezioni) [...] diretta [...] non i della [...] della Biennale, ma del [...]. Prova ne sia che [...] Brasile che Il Venezuela e [...] hanno padiglioni propri, mentre [...] si devono accontentare di spazi Improvvisati, e [...] nazionali si fanno senza rigore alcuno e [...] del tema proposto [...] organizzatori (nel caso ella [...] Arte e Scienza). Certo è che, In termini [...] le opere [...] esposte alla [...] Biennale di Venezia sono di [...] rilievo e, [...] del quaranta paesi presenti [...] a parte eccezioni individuali che [...] gli otto che ci rappresentano [...] escono [...]. Ma insisto sul fatto [...] la «ufficialità» [...] e non [...] e più significativo lavoro [...] artisti che si dedicano, quasi sempre in [...] non addirittura di emarginazione, a visualizzare e [...] Intero continente nel linguaggio [...]. Ne sono esemplo [...] che, con Marta [...] e il gruppo [...] di Buenos Aires, si arresta [...] un [...] trasognato, o [...] che limita la propria esposizione [...] geometrico o a uno sperimentalismo ingenuo (senza dubbio [...] degli aborigeni [...] che ammiriamo a Venezia ha [...] livello). Il Venezuela presenta tre [...] una pittura di poca qualità oscillano fra [...] il grottesco, mentre [...] passa Inosservato con 1 [...] arazzi del suoi due artisti. Il Perù, con Antonio Maro, [...] Interessante lavoro di sperimentazione che, fondendo pittorico [...] una delle tendenze più radicate nel paese [...]. La Colombia con I [...] Antonio Barrera potrebbe essere paragonata al precedenti se [...] la presenza di [...] di grande talento come Olga [...] che espone tre splendidi [...] decorativi che escono dalla [...] per Integrarsi organicamente a [...] opere sudamericane a [...] alla Biennale un mondo [...] pubblico europeo Tutti i Borges [...] fu». Sul finti muri bianchi [...] Io spazio del padiglione, Alchimia 31, Alchimia 32 [...] En [...] con la loro delicata [...] materica, evocano la tradizione artistica legata alla [...] una contemporaneità che si nasconde dietro [...] verso I segni [...] che, intrecciandosi con quelli [...] veicolo di conoscimento e trasmutazione della materia. Nelle opere di [...] diventa punto di incontro [...] natura. Sorprendente il padiglione di Cuba: Juan Elso Padilla, un giovane che non ha superato [...] emerge dal contesto abituale delle mostre ufficiali [...] tradizione della Cuba nera, fa emanare dalle [...] suggestione che lascia Intravedere un [...] nuovo operante [...] cubana o, quanto meno, [...] e molto attuale che, dopo tante difficoltà, [...]. Il Messico, assente dal [...] Biennale rappresentato da Manuel [...] un artista di consolidata [...] un immenso polittico e una raccolta di [...] la coerenza della [...] ricerca [...] e dal giovane ma [...] Raymundo [...] le cui opere, con [...] e Padilla, ritengo siano [...] esposte alla Biennale [...]. [...] espone un compatto Insieme [...] incisioni che mostrano un artista sicuro della [...] dotato di un linguaggio nitido. La [...] materia, che oscilla fra Urico [...] è uno di quei casi anomali [...] figurativa, radicata nella nostra [...] capace di fondere gli elementi della migliore [...] la conoscenza scrupolosa di quella del nostri [...] aztechi. Ha scritto Gillo Dorfles, nella [...] presentazione [...] «Sono le tracce [...] in divenire che ancora brancola [...] memorie ancestrali e [...] apporti culturali: una [...] che permette al giovane artista [...] di afferrare la realtà conturbante del nostro tempo e [...] di presagire la realtà [...] o [...] tempo futuro. Se non mancano dunque [...] da augurarsi che i criteri di scelta [...] ancora più adeguati a rappresentare [...] già consolidata ma tutta [...]. Fabio [...] A maya GIORGIO ROSSI ANTONIO CAPRA RI CA LA RAGAZZA DEI PASSI [...] questo non è un [...] ma un giallo politico molto realistico. Devo dire che a [...] in un certo senso è anche un [...] della democrazia in Italia, non mi sono [...]. Non perchè non sia [...] perchè la trama sia esile. Anzi, [...] trovato [...] di Montecitorio notturna, misteriosa, infida. ///
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Anzi, [...] trovato [...] di Montecitorio notturna, misteriosa, infida.