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Lunedì 8 agosto [...] fu il grande protagonista delle Olimpiadi di [...] del 1964 Vinse quattro ori, [...] solo 18 anni. Fu il «padre» dei [...] Non era stato difficile [...] nella piazzetta del Villaggio, tra [...] tavolini del bar all'aperto, sotto i cappelli di paglia [...] il sole rendeva croccanti come cialde. Lo aveva studiato per [...] aveva seguito le mosse e dedotto che [...] di come glielo avevano descritto, uno per [...] fantasia poteva servire, tut-t'al più, per allacciarsi [...] un giorno dalla destra e il successivo [...]. Lo vedeva di sbieco, [...] tra i tavolini che li [...]. Aveva la giacchetta azzurrina [...] color crema che con il principe di Galles [...] descriveva un perfetto orale [...] no ai calzini candidi, [...] abbottonata fino al collo, polsini compresi. Non aveva la [...] e questo lo rendeva riconoscibile [...] il sole di Tokyo sembrava rimbalzasse su di lui. Ma [...] qualcosa in più, e di [...] in quella figura rigida [...] e imbastita che sedeva gambe [...] cavallate in evidente fastidio di tutto ciò che gli [...]. Alain dovette [...] con un sospiro: anche [...] in ; quella perfetta immobilità, quel tipo, [...] riusciva a [...] verso la rabbia. Un istintivo bisogno di [...]. /// [...] /// Alain si / alzò e [...] decisamente in [...] del suo nemico. Si fermò a tre [...] e si accorse, senza [...] che [...] non lo degnava della [...]. Pur [...] visto perfettamente. Dette corpo al suo [...]. Con movimenti studiati si [...] un pacchetto di sigarette e fece in [...] marca fosse ben visibile: [...] quelle più forti. Ne portò una alle labbra, [...]. Tirò una [...] boccata [...] che [...] prosciugò mezza sigaretta. Poi tornò a guardare il [...] e rivolto ad un conoscente 11 vicino, ma facendo [...] modo che [...] sentisse, completò la [...] pièce: «lo, prima di una [...] naie», disse, «posso [...] un [...] pacchetto», [...] . Okay, il messaggio era [...]. Rimasto immobile come un [...] Don [...] aveva visto, tutto aveva sentito e tutto [...]. Alain [...] il francese, il primatista [...] metri stile libero gli aveva lanciato la [...] pittoreschi e un po' teatrali che gli [...]. Sapeva benissimo che quello [...] specie di robot, i compagni di squadra [...] delle battute che Alain seminava negli [...] spogliatoi. Donald Arthur [...] di Charlotte, Stati Uniti, [...] di football e madre nuotatrice, cosi brava [...] fare la comparsa nei film di [...] pensò che quella di [...] fosse, tra tutte, [...] più immeritata. Pazienza, tanto uno come Alain [...] non lo avrebbe mai capito. Troppo differenti, quasi opposti [...]. Nella testa e nel [...]. /// [...] /// Don, era filiforme, alto [...] aveva i capelli [...] e corti, gli occhi [...] severo, da uomo già adulto. Aveva pensieri educati, gesti [...] nuotava quasi senza alzare spruzzi. E poi, questo sì [...] un robot bambino, a scuola era sempre [...] della classe, il più bravo, il più [...]. Ovviamente il più odiato [...]. In nome di tutti [...] classe maltrattati del mondo. Alla riscossa, secchioni. La sfida a [...] di slancio, Don. Senza un piano, ma [...] precise. In piscina, durante le [...] portato sia lui sia Alain [...] atto dei cento, fissato [...] dopo, aveva notato come la sola [...] presenza -innervosisse [...] lo muovesse ad una [...] repressa. Non [...] niente da fare. Alain odiava Don, [...] ed era un fatto [...] lui. Ricambiò la visita, attraversò [...] si sedette di peso sulla sediola a [...] Alain, senza dire una parola. Quello fece un balzò [...] inorridito. Si alzò per allontanarsi, [...] Don [...] fu subito dietro, come [...]. Alain affrettava il passo [...] Donald [...] nel pedinamento. Per un attimo al [...] di v. Don prese a [...] . Lo segui perfino in [...] fila dietro a lui, in attesa del [...] fare la pipi, mentre tutti gli altri [...]. La sera telefonò nella [...] 1 tre volte: [...] scusa, ho sbagliato». Quello aveva passato una nottata [...] d'inferno. Non [...] che da mette-. Li aveva obbligati, in quel [...] a forzare, [...] di [...] seminare fin dai primi metri. Poi aveva recuperato [...] grazie alle doti eccelse di [...]. Ora avrebbe fatto [...] contrario. La giacca grigia due [...] pantaloni grigi due taglie sopra, la faccia [...] sarebbe mai diventato famoso, uno dei giornalisti [...] ultima fila. Vinta la finale dei [...] e 4, primato olimpico (ma non mondiale), [...] dal solo Mc Gre-gor, mentre Alain [...] era [...] fondato nelle retrovie, Don [...] stava per sottoporsi [...] conferenza stampa da vincitore [...] in grigio [...] per lui una domanda [...] di dollari. Finalmente arrivò il suo [...] «Don, [...] ora? Che ne direbbe se la chiamassimo [...] Tarzan?». [...] lo guardò con quegli occhi [...] sembravano passare oltre. Poi rispose secco: «Visto [...] già preso la libertà di chiamarmi Don, [...] non abusare oltre della [...] fantasia». Vinta la medaglia, prostrato Alain, [...] era tornato a farsi vivo, e a [...]. Nel cuore degli americani Fu, [...] Tokyo, un Olimpiade colma d'oro per [...]. Con i 100 stile [...] le medaglie dei 400 e delle staffette, [...] e 4 x 200. A 17 anni il [...] tanto per bene e gli occhi di [...] prepotenza nel cuore degli americani. Era scostante? Pazienza. Dominatore dello stile libero Donald Arthur [...] è nato il 30 [...] a Charlotte, negli Stati Uniti. Il padre, Wendell, era [...] ed era stato un apprezzato giocatore di [...]. La madre, Martha Dent Perry, [...] Inglesi, era stata [...] nuotatrice. Don fu il primo [...] sotto I due minuti nel [...] stile libero. Nel 1963, infatti, appena [...] II record sulle quattro vasche a [...] tempo che ritoccò altre [...] stessa stagione, [...] a [...]. Fu anche tre volte primatista [...] sul [...] per ben nove volte, [...] nel 1968, prima di cadere [...] di [...] si, a [...]. Fu anche tre volte primatista [...] sul [...] libero [...] nel 1966 il suo ultimo [...]. A tempo di record [...] quattro medaglie ai Giochi olimpici di [...] nel 1964: centrò II [...] e quello delle staffette [...] e [...]. Nella gara del 100, [...] con II secondo tempo mondiale (53"4). Don [...] eccelleva In tutte le [...] libero, 1. A Città del Messico, [...] della staffetta e [...] del [...] libero. Al Giochi [...] del [...] 1200 metri e la staffetta [...]. Presuntuoso? E che sarà mai. /// [...] /// Johnson, il presidente, proprio [...] che lo sport festeggiava con i cinque [...] deciso [...] di truppe nel Vietnam [...] si avvertiva una pesante aria di crisi. Kennedy era stato ucciso [...] dimesso e sostituito dalla [...] Breznev, [...] e [...] a [...] era morto Togliatti. Le quattro medaglie di Don [...] negli States come frutto di una supremazia [...] che fisica, di un uomo sugli altri, [...] di [...] nazione. Capita allo sport di [...]. E Don [...] impersonava a meraviglia, senza [...] la parte del giovane virgulto che sarebbe [...] e più in là probabile [...] esemplare, padre lungimirante, nonno [...] di saggezza. Era un predestinato, che [...] Per lo sport, invece, Don fu personaggio [...] pericoloso. Aveva, in acqua, uno [...] semplice. Non faceva niente di [...] fosse passato alla storia come il primo [...] gesti apparivano fluidi, mai meccanici, sempre misurati [...]. La [...] grande qualità, quella che [...] sforzo di compiere imprese prodigiose ad [...] cui lo sport non [...] abituato, era il galleggiamento. Don nuotava sul pelo [...] dei cuscinetti d'aria che lo sostenevano e [...]. Sembrava che avesse le [...] incredibile il modo in cui distribuiva gli [...]. Tre volte quello dei [...]. E Don si guardò [...]. [...] di [...] costrinse il nuoto a fare [...] conti con un [...] ma imprevisto e mai considerato [...] prima. Quello "della giovinezza dei [...]. Dopo di lui le [...] di bambini altrettanto prodigiosi e disposti a [...] alla ricerca del fenomeno. Si cercò [...] nei corpi non ancora [...] quelle qualità di galleggiamento che Don possedeva [...] fino a trasformare lo sport, il nuoto [...] con esso, in un giardino [...]. La delusione messicana« Andrò [...] Città [...] Messico, nel 1968, e vincerò altre quattro [...] davanti alle telecamere di [...] nei giorni della festa che seguirono il [...] Giappone. Mancò la promessa, invece. Per sfortuna, ma anche [...] cambiano e se è difficile essere sempre [...] è ancora di più mantenersi come gli [...]. Insomma, un anno prima [...] Città [...] Messico, Don cadde malato, mononucleosi, la malattia [...] forse, in una serata un po' più [...]. Guari in tempo, ma [...] Giochi che non era più un dominatore. Combatté, diede fondo alle [...] ne ricavò un altro oro nella 4 [...]. Troppo poco per lui. Il mito fini li, [...] fosse già finito prima, quando [...] si era accorta che [...] era poi così vincente come le avevano [...] parte di essa aveva cominciato a preferire [...] pezzo, quelli, più umani, [...] che ritornavano sfigurati dal Vietnam. Una vita «normale» Don [...] che oggi ha 48 [...] il seguito che si aspettava. Ma predestinato lo fu [...]. Il resto ha dovuto [...]. Da primo della classe [...] Santa Clara High [...] vicepresidente [...] degli studenti, a buon [...] ottimo marito. Dodici anni dopo il [...] Tokyo, due ragazze tedesche nuotarono sui 400 [...] Montreal [...] tempi inferiori ai suoi. Ed erano più giovani [...] anni, più muscolose del suo fisico quasi [...]. I robot, quelli veri, [...]. Don, con le sue occhiate [...] li aveva soltanto imitati. O, forse, evocati. /// [...] /// O, forse, evocati. (0)
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