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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1996»--Id 2731405716.

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Dici: banca del tem-po. E subito un illuminato [...] lo-cale chiosa: «Forse è [...] di gioco di società in voga nella [...]. Eppure, «giocare» a fa-re [...] lavoro serio. Mettere su una banca del [...] anche. Su e giù per [...] città (Ro-ma, Padova, Catania, tanto per fare [...] si prova. A Pe-rugia [...] fatto [...] comunale di centro sinistra. Li abbiamo aperti presso [...] degli anziani e i centri di interesse [...]. Dimensioni di per sé [...] sociali, rispet-to alle Circoscrizioni. Luoghi meno burocratici. Gli addetti hanno fatto [...] formativo: la banca ha un suo regolamento, [...] tratta solo di questo. Nel compilare le schede [...] utile fare attenzione a molte varia-bili. Ed avere persone in [...] in rete disponibilità e ri-chieste. Per questo abbiamo scelto, [...] Comune, [...] fare da motore: lo scambio di tempo [...] me e te. Attraverso la banca io [...] tempo che mi riprendo da qualcun altro». Disposti a dare (tempo), ma [...] a ricevere. È volontariato? O, piut-tosto, è [...] tentativo di dare corpo a quella transizione, di cui [...] po-co la sinistra si sta occupando, da [...] state a [...] Tutto questo nasce da «Le [...] cambiano i tempi» e dalla proposta di legge su «Tempi e orari» presen-tata [...] scorso dai progressisti. Una proposta di legge [...]. A me sembra che [...] faccia fare a tut-ta questa materia un [...]. Abbiamo già lavorato, nelle [...] degli orari degli uffici e dei negozi. Un capitolo importante, che [...] ha cambiato davvero la vita della gente, [...]. Però in qualche modo [...] Sì. E non basta. Nemmeno in una realtà solidale [...] ancora, tutto sommato, quella di Perugia. Vedi, a me piace [...] co-me semaforo del traffico solidale. So che può nascere [...] una dimensione burocrati-ca e di un mettere [...] real-tà autonome. Ma davvero le cose [...]. Si tratta piuttosto di [...] disponi-bilità e desideri. E di far funzionare la [...] del tempo come una sorta di piano regolatore. Con il «pubbli-co» che [...] definire le intersezio-ni possibili. Va da sé che [...] dimensione volontaria di chi partecipa che non [...] classico. ///
[...] ///
Ma un aspetto importante [...] proprio la capacità di «leggere» le proprie [...] propri desideri. La modalità classica del volontariato [...] noi ha [...] una matrice cattolica. Che dà dei contributi [...] vivere civile ma che, come dire, trova [...] propria soddisfa-zione. ///
[...] ///
Che prevede qualcuno che [...] qualcuno che sta sotto. Qualcuno che sta in [...] qualche modo di privilegio ed è disponibile [...] proprio privilegio e un al-tro, «deprivato», che [...]. Allora: nel momento in [...] uno scambio alla pari, anche chi riceve [...] del dare. E non è so-lo un [...] da [...] state a [...] è proprio un girare il [...] parte. Non si tratta solo [...] po-litiche sociali, [...] al relati-vo assessorato e [...]. È che gli interventi [...] devono essere la lente con cui si [...] il resto, con cui una Giunta imposta [...] interven-ti. Ma ci sono già [...] è partito? Chi sono i «correnti-sti»? Stiamo [...] in modo che le iscrizioni avvengano al [...]. La ragio-ne è del tutto [...] io posso es-sere disposta a far compagnia ad un [...] o a qualcuno che sta male per [...] non sono disposta ad attraversare [...] città mettendoci [...] ora per [...]. Finora, cioè fino alla settimana [...] della banca del tempo, con la qua-le praticamente abbiamo [...] le iscrizioni, [...] una preva-lenza [...] di disponibilità e di richieste [...] anziani. ///
[...] ///
Crediamo sia dovuto soprat-tutto [...] dei giovani a precisare i propri desideri [...] disponibilità. Ci vuole pazienza e [...] chiedi a un giovane «che sai fare?» [...] «nien-te». E che cosa vuoi? «Niente». La possibilità nuova che [...] è anche quel-la di attingere a professionalità [...]. Cosa che nel volontariato [...] realizza. Un esem-pio? Durante questa settimana [...] una delle iniziative era la vi-sita ala Galleria nazionale [...]. Che sta lì, esiste [...]. Due persone, una pittrice [...] un restauratore, si sono offerti per visite [...]. Ma non nel modo [...] sostituendosi a chi lo fa di mestiere: [...] «invito in Galleria». Il primo gior-no hanno [...] poi hanno dovuto sdoppiare il se-condo gruppo, [...]. Con qualcuno che è [...] volta. E la cosa che [...] molto, in questa come nelle altre iniziative, [...] piacere di stare insieme che si respirava. In-somma: è abbastanza difficile [...] anche di diventare [...] spiegare quanto stava-no bene [...]. Quanto erano contente. Ma erano contente proprio [...]. È bene [...] oggi. Cadute le ideologie resta [...] fare, che per esempio si manife-sta nelle [...] che poi però, passato il momento, nes-suno [...] utilizzare. Per-ché la vecchia militanza è [...] proponibile, ma il desiderio comu-nitario che [...] dentro la militanza [...] tuttora. Una dimensione del fare [...] al piacere che al biso-gno? Secondo me [...] insieme le due cose. Già, perché qua arriva [...] del consigliere comunale [...]. Che di-ce che questa [...] pro-blemi sociali gravissimi e critica [...] comunale per il nuovo [...]. Perugia non è una città [...]. Ma chiariamoci be-ne: la [...] per regola «più che aurea», non può [...] sostitutiva di servizi. Ma può servire ad [...] del bisogno. Allora: se [...] una persona allettata, quella ha [...] domiciliare, che è un servizio. Certamente [...] domiciliare non coprirà, però, tutte [...] sue esigenze: umane, prima che «tecniche». Per cui se qualcuno gli [...] a far compagnia a casa io cre-do che questo [...] la [...] soglia di disagio. Per altri la preoccupazione [...] si occupi di falsi bisogni e si [...] su quelli veri. ///
[...] ///
Per esempio: [...] che face-va la parrucchiera [...] per andare a lavare i capelli a [...] non si può muovere. Per una persona che sta [...] che può es-sere anche giovane, la parte di agio [...] può essere data dal [...] allo specchio un [...] meno «sconvolta» certo non è [...] bisogno radicale, ma credo sia importante. È una classica cosa [...] a mante-nere la tua dignità. È da sottovaluta-re? Poi [...] personaggio im-portante in città, che si chiama [...] Bromuri, [...] è offerto di dare lezioni di filosofia [...] volontari che tengano aperta la chiesa di [...] Ercolano, molto bella, quasi [...]. E ci sarebbero tanti [...]. È un gioco? [...] spesso [...] chiamato così. Perché credo che [...] ludico vada salvaguardato, proprio per-ché [...] un colore diverso agli ap-porti sui terreni più difficili, [...] può essere perfino una forma di preven-zione. Intanto usciamo [...] anime buone che si [...] dolore altrui. Invece: diffidenze vere ce [...] Ce ne sono moltissime. Però sai che mi [...] ho trasloca-to [...] la signora del piano [...] vista prima, è venuta e ci ha [...]. Non cesserò mai di [...] grata: noi siamo usciti da [...] situazione di caos assoluto, ci siamo seduti ad un [...] adegua-tamente apparecchiato e. Questo è costume della [...]. Si tratta allora di [...] che [...] ma semmai di [...]. E il rischio di perdita [...] come ovunque. ///
[...] ///
La [...] forma, secondo un poeta tedesco, [...] è [...] di molte nefandezze. Ma [...] ormai banca è e banca [...]. Fin qua, di quali [...] può dare conto? Sai che non so [...] uscito banca? Comunque il nostro logo, che [...] gratuita-mente [...] Testa, è un salva-danaio, [...] forma di orolo-gio un [...] sbilenco, un [...] mosso, come mi sembra [...]. Però è buffo: anche [...] in commissione [...] stato un giovane esponente [...] Rifondazione [...] ha molto contestato il termine banca. Ma ti dico che [...] fra sottolineare [...] dello scam-bio o tenermi [...] capitalistico, scel-go la prima [...]. Purtroppo ho scoperto solo [...] un termi-ne perugino molto bello, che si [...] rispetto ai lavori agricoli, che è [...]. Ecco, mi sarebbe piaciuto [...]. ///
[...] ///
Anche se forse ci [...] da un circuito nazionale di iniziative che [...]. Il profitto, il guadagno? È [...] aggiunto» che si realizza nel cerchio di [...]. ///
[...] ///
Dobbiamo ripensare le politi-che [...] Bene, [...] possiamo [...] solo in termini di [...]. Non solo perché non [...] soldi, ma proprio perché il «valo-re aggiunto» [...] il servi-zio. Deve venire fuori dalle [...] rimettono in circolo. Allora [...] comunale, ma anche un Governo [...] può fa-re? Può mettere a disposizione de-gli [...] terreno tecni-co «per». Secondo me questo è [...]. È nata a Perugia [...] tempo», voluta e promossa [...] comunale di centro sinistra. Che [...] Lo spiega la vice sindaco Clara Sereni. [...] parla di una moda, di [...] sorta di «nuovo gioco di società della sinistra». E se invece fosse [...] a fare società»? Per altre notizie su [...] che si aggira e si sta materializzando [...] italiane, è an-che disponibile un indirizzo su Internet. EMANUELA RISARI [...] DEVE FARE cooperazione con [...] via di sviluppo? I gravi fatti di [...] prossimo autunno approde-ranno alle aule di tribunale, [...] questa possibilità? La crisi di cooperazione internazionale [...] caduta dal cielo per ragioni imperscrutabili. E non è nemmeno principalmente [...] ai vincoli di bilancio relativi [...] di risanare il debito pubblico, [...] se [...] stan-ziato [...] per [...] allo sviluppo è [...] da quello 0. La crisi della cooperazione [...] suo interno, dalle scelte politiche e pratiche [...] 1994, dalle forze e dalle persone che [...] governo e dal colpevole adeguarsi (o peggio) [...] di coloro che avevano funzioni di analisi, [...] esecuzione e controllo. Il fatto che tutte [...] scelta politica al controllo finale, risiedessero in [...] Ente, il ministero degli Esteri e la [...] direzione generale per la [...] ha amplificato la potenzialità negativa di questa [...]. Se non si affronta [...] che è questione morale e politica superando [...] organismo che controlla se stesso, il rischio [...] pubblica risponda negativa-mente alla domanda iniziale se [...] debba occuparsi dei pae-si in via di [...]. La scorciatoia di surrogare [...] una sorta di dele-ga [...] e [...] Europea, finanziando i loro [...] rimanere nel «club dei vip» che fanno [...] gli oneri e le responsabilità che ciò [...] oltre che sbagliata, perdente. Non è una prospettiva [...] paese che vuole rilan-ciarsi sulla scena internazionale, [...] potenzialità offerte dal governo di centro-sinistra e [...] obblighi di grande nazione [...]. Ma anche chiedere, semplicemente, che [...] stan-ziate maggiori risorse, senza [...] su quanto profondamente abbia inciso [...] coscienza del paese il fenomeno della [...] e senza proporre una prospettiva [...] riforma radicale, di ricostruzione su ba-si nuove [...] cooperazione internazionale [...] sarebbe miope. SE NON SI RICOSTRUISCE [...] fiducia con il paese, con i cittadini, [...] capire perché, come, e a favore di [...] il denaro pubblico, nessun rilancio vero sarà [...] rimarrà nel perimetro del [...] cabotaggio. Con poche idee, scarse [...] ma grande potere per la macchina [...] che se negli ultimi [...] è più quella del passato, rischia comunque [...] inefficiente e, in ultima istanza, esposta a [...] di fondo di inglobare [...] ruoli e funzioni che deb-bono essere invece [...]. Nella coalizione di centro-sinistra [...] Pds [...] propone di rappresentare le istanze più schiettamente [...]. È per questo che, [...] di aprire una di-scussione [...] come sbocco la riforma della cooperazione internazionale [...]. Dobbiamo [...] puntando sul dialogo, sul [...] chiarezza coinvolgendo non solo i «tradizionali» soggetti [...] le imprese, le [...] (Organismi non governativi) gli [...] diplomatici, ma anche le grandi realtà [...] quali le Acli e [...] locali, [...] le associazioni delle categorie [...] il mondo sindacale, gli Istituti di credito, [...]. Gli obiettivi e gli [...] cooperazione allo sviluppo riformata e modernizzata verranno [...] questa discussione e nel suo approdo parlamentare [...] ora si possono sottolineare alcune prio-rità: la [...] una più delimitata e coerente indicazione delle [...] intervento; una suddivisione e distinzione delle fun-zioni [...] e controllo che eviti [...] accentra-mento di potere in [...] un utilizzo articolato della politica estera, di [...] commerciale della cooperazione culturale, scientifica e tecnologica. Confermando e qualificando la [...] della cooperazione allo sviluppo non già un [...] una componente organica e strutturale della politica [...] della at-tività complessiva [...] governo. Questo iter, se vuole [...] non superficiale, non sarà di brevissima durata. Potrebbe quindi essere utile [...] delicata fase di costruzione della riforma, ad [...] politico di svolta, come ad esempio [...] di più am-pie ed [...] sottosegretario agli Esteri con delega alla cooperazione, [...] governare un processo complesso e che dovrà [...] con la complessiva azione di go-verno. Cioè per attrezzarsi a compiere [...] impegnative, soprattutto [...] della Legge Finanziaria 1997, cominciando [...] la completa scomparsa del capitolo [...] bilancio relativo ad una autonoma politica italiana di cooperazione. Fra queste scelte vorrei [...] sostegno governativo alla cooperazione decentrata, quella più [...] la destinazione di risorse per lo sviluppo [...] ai processi di pacificazione (a partire dalla Bosnia) [...] cooperazio-ne con le aree di immigrazione, così [...] associazioni del volontariato internazionale; una maggiore importanza [...] della imprenditoria locale e al ruolo delle [...] imprese. In questo modo si darebbe [...] forte segnale di [...] realmente costruire una nuova presenza [...] cooperazione italiana sulla scena internazio-nale. ///
[...] ///
Dopo la tragedia che [...] vita al di-ciannovenne Davide Sannino, il termi-ne [...] tutto inadeguato per definire una «ordina-ria» pratica [...] ormai dilagante in troppi [...] in intere province; non pos-siamo più fare [...] sapere che lo scippo di strada, il [...] del motorino, le prepotenze nei con-fronti degli [...] dei soggetti più deboli e indifesi, possono [...] e incontrolla-ti, sino al sacrificio della vita [...]. Bene ha dunque fatto [...] Questore [...] Napoli a parlare di «cultura [...] mentre dal canto suo [...] Napolitano ha denunciato «radicate tendenze a ogni [...] e di violenze» invocando tra [...] iniziative per educare i [...] ogni forma di violenza. Nel caso di Massa [...] Somma [...] la con-statazione vale per tutte le altre [...] -esisteva una «conoscenza col-lettiva» delle forme e [...] criminalità diffusa che minava la sicu-rezza e [...] cittadini. Il problema di fondo [...] tra-sformare questa «conoscenza colletti-va» in strumenti di [...] mettere insieme -sono ancora parole del ministro [...] della partecipazione civile e sociale» dei cittadini [...] isti-tuzionali del controllo del territorio e [...] pubblico assegnati alle for-ze [...]. Si deve muovere dalla [...] sicurezza del territorio non spetta esclusivamente al-le [...] rientra anche tra i compiti delle amministrazioni [...]. [...] di questa impo-stazione è [...] la Regione Emilia Romagna, che sta realizzando [...] vaste sinergie tra i servizi sociali operanti [...] scuola, la polizia municipale, le forse [...] dello Stato, le diverse [...] e di volontaria-to sorte per dare rappresentatività [...] alle vittime effettive o potenziali della criminalità [...]. Gli obiettivi non sono [...] di istituire il poliziotto di quartie-re, ovvero, [...] avvenendo a Napoli, di fare viaggiare un [...] più a rischio di tram o auto-bus, [...] aggregazioni sociali e istituzionali capaci di segnalare, [...] isolare e prevenire le bande di «balordi» [...] azioni violente. Se i cittadini di Massa [...] Somma, che avevano puntualmente individuato la pericolosità dei [...] gio-vane Davide, avessero avuto a disposi-zione strumenti [...] adeguate forme di sostegno e con-trollo sociale [...] delle forze [...] forse la trage-dia non [...]. Consi-derazioni sostanzialmente analoghe valgono [...] della giustizia penale. Dalle cronache abbiamo ap-preso [...] sciagurati era-no noti come delinquenti, ma non [...] alcun proces-so. La realtà è che [...] giu-stizia ordinaria sono [...] e [...] inadeguate ai bi-sogni quotidiani [...] terri-torio, perché le risposte giudiziarie so-no attualmente [...] macchi-nose, modellate [...] delle responsabilità per i [...] e complessi. La via [...] è di affida-re la [...] un diverso circuito giudiziario, formato di giudici [...] capillarmen-te sul territorio, in grado di rendere [...] e snella nello stes-so quartiere ove si [...] at-ti di prepotenza e i soprusi. È presumi-bile che, se [...] del po-vero Davide avessero in precedenza subito [...] le pre-potenze ormai a tutti note, forse [...] si sarebbe consumata. A più di due [...] piaga della microcriminalità rende [...] di Cesare Beccaria: a distogliere dal delit-to, [...] gravi delitti, non è tanto il timore [...] terribile, ma incer-ta e lontana nel tempo, [...] di una pena mite (quale sareb-be stata [...] giudice di pace), ma certa, rapida e [...]. ///
[...] ///
A più di due [...] piaga della microcriminalità rende [...] di Cesare Beccaria: a distogliere dal delit-to, [...] gravi delitti, non è tanto il timore [...] terribile, ma incer-ta e lontana nel tempo, [...] di una pena mite (quale sareb-be stata [...] giudice di pace), ma certa, rapida e [...].

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Il progetto è senza scopo di lucro, ma purtroppo le spese sono ingenti. Da alcuni anni IdMiS - Istituto della Memoria in Scena (ONLUS) -, anche grazie al Comitato promotore Fondazione Giovanni Frediani ed all'Associazione Culturale Controtempo, ha investito molte risorse sia monetarie che umane nella progettazione del sistema, nella traduzione digitale del proprio patrimonio archivistico, bibliografico - specialmente dell'emeroteca -, biblioteconomico, e museale; in assenza di un contributo pubblico minimamente adeguato ci vediamo costretti a chiedere alle biblioteche che vorranno aderirvi ed indirettamente agli utenti la condivisione dei costi e/o la partecipazione attiva all'elaborazione delle unità bibliografiche che ciascun ente vorrà inserire per il prestito digitale interbibliotecario.
Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

(237)
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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


(214)


(118)

Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





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