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Fu allora che apparvero [...] Il porto delle nebbie e Alba tragica [...] Marcel Carné. Al centro di essi, come [...] film di [...] e di Renoir (almeno dei [...] di [...] che pas-sarono allora la censura: Verso la vita e [...] del male), [...] lo stesso attore protagonista, un [...] una bandiera: Jean Ga-bin. Questa triade di registi, [...] Fronte Popolare, e il loro interprete gigantesco, ci [...] un per-sonaggio pressoché cancellato dai cinematografi fascisti: [...] proletario, [...] in tuta e berretto [...]. Il regime respingeva gli [...] Renoir più legati alla lotta di classe [...] storia), ma tollerava il pessimi-smo radicale di [...] e di Car-né, dove [...] sconfitto, segnato dal de-stino e dalla morte. Eppure i gio-vani di [...] questi personaggi e nelle loro disperate vicende, [...] marchio di vitalità, di socialità e di [...] irrinuncia-bile che il cinema dei telefoni bianchi [...] colossi stori-ci, ma anche la commedia sofisti-cata [...] (finché furono consentite), non potevano affatto surrogare. E oggi la scomparsa [...] Marcel Carné ci colpisce come quella [...] testimone di una sta-gione [...] molto, per la Francia e per noi. Fortunata-mente ci ha lasciato, nel [...] uscita anche in Italia, il [...] titolo Gusto di vita è di per sé eloquente [...] francese, La vie à [...] lo era anche di più). Non [...] lettura migliore per capire [...] anche quale maestro di cine-ma se ne [...] lui. Intanto era predestinato al [...] cogno-me: Carné è infatti [...] di [...] (schermo), dettaglio curioso per [...] anche [...]. Nato a Parigi nel 1909 [...] le fonti non concordano), fi-glio di un ebanista che [...] voluto [...] propria, preferì subito lo spettacolo: [...] an-cora i calzoni corti quando inco-minciò a frequentare il [...] il «paradiso» nel linguaggio del [...] (non [...] già una premo-nizione di Les [...] du [...]. Da adolescente divenne as-siduo [...] non tanto per le [...] le scenografie; e tra le comparse intravvide [...] sarebbe di-ventato Jean Gabin. Cioè il solo, un giorno, [...] del tu ai suoi re-gisti [...] a [...] con nomignoli. [...] era [...] Renoir «il Grosso». Piccolo e pelato, Carné [...] prima della guerra e dopo, che «il Marmocchio». La scoperta di Gabin A [...] Carné esordì con un cortometraggio sperimentale: [...] Eldorado du [...]. A ventiquattro, in veste [...] Gabin che non aveva fatto ancora un [...] soprattutto invitava il cinema francese a «scendere [...]. Nel 1938, non ancora [...] come terzo film (dopo Jenny e [...] de [...] quel Porto delle nebbie, [...] era un soldato disertore (anche se non [...] e se tale non figurava affatto [...] italiana). Materializzava così il suo [...] strade erano lucide di pioggia, paesaggi e [...] neb-bia. Il «realismo poetico» di Carné [...] Prévert. Il binomio [...] è en-trato nella storia [...] pochi altri: gli può essere ac-costato quello [...] De Sica e Za-vattini. Qual è la parte [...] nei capolavori che hanno [...] La domanda angustiò per anni il re-gista e [...] finché si trovò una formula com-prensiva: nel [...] di-stinguere il latte dal caffé? Per la [...] spiegazione di un critico fu anche più [...] «Quando [...] prende un ascen-sore [...] si cerca forse di [...] Roux è il re-sponsabile della salita, e [...] della discesa?». Nei film della stagione [...] di Marcel Carné, conclusa nel [...] da Les [...] du [...] le sce-neggiature di Jacques Prévert [...] essenziali come le scenografie di [...] e le musiche di Mauri-ce Jaubert (sostituito, alla [...] morte in guerra, da Kosma). E poi ci sono [...] suo mae-stro Jacques [...] di cui era stato [...] lo aveva lanciato nel cinema professiona-le, gli [...] la massima cura. [...] stesso, reduce con Françoise [...] dal trionfo della Kermesse [...] la moglie per [...] di Jenny, regina della [...] del [...] e per [...] de [...] (1937) [...] in-vece uno scherzo [...] con battu-te di Prévert [...] colossi del calibro di Michel Si-mon e Louis [...] (tra i quali non [...] si ri-devano letteralmente addosso e non riuscivano [...]. Fedele alla consegna, il [...] produttori inalberando una grinta spavento-sa, e riuscì [...] un cast di lusso. Sotto la [...] direzio-ne Gabin, Michèle Morgan, Mi-chel Simon e Pierre Brasseur in Quai des [...] Gabin, Arletty, Jules [...] in Le [...] se lève, Ar-letty, Barrault, Brasseur [...] solo alcuni) in Les [...] du [...] diedero risultati memo-randi. Girato tra il 1943 e [...] sotto [...] (Carné, a dif-ferenza dei suoi [...] era ri-masto in Francia, e a Parigi), Les [...] du [...] fu il monu-mento finale, lo [...] canto del cigno di tutto un periodo. In due parti di complessive [...] ore (come Via col vento, ma di quale diversa [...] culturale e figurati-va), era una rivisitazione [...] teatrale parigino, filtrata attraverso la [...] e il lirismo del destino, [...] dello sceneggiatore e del re-gista. E [...] Barrault, [...] stato in [...] de [...] uno [...] duca inglese ma-cellaio e [...] staccarsi dalla propria bicicletta, attingeva il vertice [...] del pathos nel ruolo del mimo [...] il più grande di [...] Pierrot visti sullo schermo. Ecco, in Carné il cinema [...] davvero [...] di collaborazio-ne, un [...] artigianato collettivo. Di temperamento eclettico, il [...] ser-vizio [...] soggetto tutto il suo [...] sapienza infini-ta dei dettagli, la sensibilità nel [...] e la malinco-nia dei suoi esseri umani. La Ga-rance di Arletty [...] proto-tipo della parigina del [...] come la Magnani [...] Roma città aperta. I dialoghi degli amanti senza [...] del Porto delle neb-bie, la chiusa parabola [...] omicida e suicida di Alba [...] la metafora finale di Les [...] du [...] (il film in costume medioevale [...] 1942, che fu una sorta di «prova generale» per Les [...] du [...] in cui il cuore degli [...] perseguitati batteva [...] batteva alto e forte, come [...] appello alla libertà: tut-to ciò recava la sigla [...]. E quando essa non [...] co-me in Hôtel du Nord [...] sug-gerito [...] proletario dello scrittore Eugène [...] e dove pure attori come [...] e Arletty si esibivano in [...] duetto assai godibile, [...] -come in una magìa alla [...] -non era più lo stesso. Carné aveva biso-gno dei [...] di tutti, nessuno escluso. Il distacco da Prévert Ciò [...] fu più possibile a partire [...] dopoguerra, dal fallimento di Les [...] de la [...] che segnò poi il distacco [...] Pré-vert. Ormai lasciato, per così [...] stesso, il regista cadrà in altri film [...]. Si risollevò un poco [...] Cinquanta con La ver-gine scaltra e Aria di Parigi, [...] un Gabin «nuova ver-sione» ingrassato e imborghesito, [...] Teresa [...] che face-va comunque rimpiangere [...] e specialmente con Les [...] (titolo italiano Peccatori in blue jeans) in [...] maestria un quartetto di giovani attori [...]. Ma per i [...] che preparavano la nouvelle [...] Godard [...] Truffaut in testa, Carné era un sopravvissuto, [...] cinéma de papa. Il libro autobiografico Gusto [...] tutta la rabbia [...] per questo trattamento, e [...] può anche [...]. Po-chi mesi dopo [...] pubblicato, Carné si trovò [...] giuria di registi alla Mostra di Ve-nezia [...] del Cin-quantenario. In [...] il litigioso maestro tornò [...] dichiarando, dopo il verdetto favorevole a Lo [...] di Wenders, che lui non si associava [...] Leo-ne [...] avrebbe dovuto invece premiare [...] Querelle. Non era mai capitato [...] di giu-ria contestasse i suoi colleghi. /// [...] /// Forse il vecchio marmoc-chio [...] «leone» dei leoni veneziani. Si sente [...] («bisogna cambia-re») che nasce soprattutto [...] di dare dei segnali della propria presenza gestionale attiva, [...] volte della propria presenza tout court. Crediamo che questo pro-gramma [...] lasciato alla [...] natura, se si vuole [...] oraria so-pravviva con una consistenza più che [...]. È un [...] la solita smania di [...] denotando vivacità di spi-rito e intenzioni progressive, [...] scelte. Con fre-quenza ciclica si [...] esempio [...] di scoprire [...] comici». E ogni volta si [...] comici che, non avendo avuto in passato [...] ma non lo sono. Discorso che ci porta [...] tema di oggi che riguarda la trasmissione [...] Giovanna [...]. Sembra sem-pre la stessa [...] pri-gioniera di una ripetitività che in-vece non [...] un ibrido che è diventato format. Funziona e, se si [...] di certe stereotipie formali, [...] diversa. Ripeto: alcune sezioni del [...] grande valore do-cumentario e non solo. In Chi [...] visto?, tranne alcune eccezioni [...] i protagoni-sti dei casi, ma gli astanti [...] risultano per lo più stupidi nel fare [...] la manina o [...] abusivamente festosi agli obiettivi, [...] coinvolti non spupazzano, non si esibiscono, sono [...] veri. È ORMAI FENOMENO raro [...] al mezzo che corrompe an-che i più [...] re-citare. [...] puntata, la sto-ria di una [...] in crisi fuggita non si sa bene da [...] che dalla routine [...] vita che vede scomparire nel [...] scopi e uto-pie, era raccontata con discrezio-ne attraverso testimonianze [...] e partecipative. Lorena [...] se [...] andata di casa senza [...] da incu-bi mai esternati, vissuti nella solitu-dine [...] non sembrano sole, ma lo sono più [...] in un ruolo accet-tato in silenzio, ma [...] con un dolore che molti (tutti?) non [...]. Es-sere un punto di [...] frustrante quando qual-cosa indebolisce le difese perso-nali, [...] paura da te-nersi dentro per non disturbare [...]. Qualcosa che si rompe [...] nel cuore è la molla di molte [...] il mistero delle fughe da tutto, anche [...]. Come nel caso di Sandro Florio [...] sembra impazzito e scappa dalla caserma e [...] intorno a lui vediamo, nel-lo specchio della [...] strutture militari che rispondono solo di ciò [...] e sfuggono ai coinvolgimen-ti umani ed emotivi, [...] chi crede di [...] capito e com-plica ogni [...] superficialità che non aiuta le in-dagini. Sandro, in un primo [...] malessere, fracassò il televisore di casa. /// [...] /// È assai utile, per [...] le ricostruzioni ambientali dei fatti. Così conoscia-mo meglio il [...] ve-diamo, e a volte capiamo, da cosa [...] scappati. A parte il saluto della [...] musa Michéle Morgan, che dice di [...] imparato tutto da lui. Il presidente [...] amico del regista, lo ringrazia [...] fatto sognare. E aggiunge: «È raro [...] veda le sue opere integrate a tal [...] collettiva di un [...]. Per [...] ministro della Cultura, Jack Lang, [...] gigante del cinema francese entrato vivo nella [...]. Mentre il ministro in [...] ha detto: «Una figura [...] del cinema francese, autore di immensi classici [...] parte del patrimonio culturale del nostro paese, [...] privilegiato tra la scrittura cinematografica e la [...] del realismo poetico». Accanto, Marcel Carné Dino [...] Un regista in paradiso Lutto [...] del cinema (non solo francese) per la [...] Marcel Carné. Nato il 18 agosto [...] al-cune enciclopedie dicono 1906, altre 1909), il [...] uno dei «grandi» del cinema [...] insieme a [...] e Renoir. Da [...] aveva abbandonato il cinema, [...] 1992 aveva provato, inutilmente, a montare un [...] romanzo di Maupassant. Il suo cogno-me era [...] di [...] cioè schermo. UGO CASIRAGHI Le accuse [...] Renoir e Truffaut [...] Carné in pillole. Ha sempre amato [...] il regi-sta. [...] e nelle tante interviste, dalle [...] estrapoliamo alcune dichiarazioni. /// [...] /// Sa cosa si dice nel Porto delle nebbie? «Volete vedere che co-sa [...] dietro le cose? Non [...] nulla da scopri-re. Le cose sono semplici, [...]. E così è stato [...] Jacques. [...] scoperto a uno spettacolo [...] Gruppo Ottobre, La battaglia di [...]. Mi aveva entusia-smato per le [...] frasi tipicamente surrealiste. E così abbiamo lavorato [...] anni. Tranne i dialoghi, che [...] solo, il resto è tutto lavoro co-mune. Mai avuta una discussione. Carné e le foglie [...]. Con Jacques, litigam-mo dopo Mentre Parigi [...]. Non sopportò gli attacchi [...]. /// [...] /// Per quattro anni Yves Montand [...] a inserire la canzone nel suo repertorio, [...] cantava diventava il momento più debole dello [...]. Poi [...] la canzone è esplosa [...] il giro del mondo, ma intanto Prévert [...] voluto fare film. /// [...] /// Le stroncature di Truffaut [...]. Tutto è stato fatto [...] prendere il nostro posto. È diventato molto chiaro [...] Nou-velle Vague. Chi aveva lavorato fino [...] è stato messo in soffit-ta: Chenal, [...]. Però Truffaut ha avuto [...] ricredersi. Da quel giorno non [...] più rivisto. È morto di lì [...]. /// [...] /// Ha avuto il coraggio [...] Il porto delle nebbie era fascista! Altrimenti vengo lì e [...] muso». La cosa curiosa era [...] Renoir [...] ri-volgeva lo stesso tipo di accusa che [...] po-co mi avrebbe fatto anche il regime [...] Vichy. Ma anche un grande [...] rimproverava di fare film troppo tristi. Co-sa sono stato? Comunista [...]. /// [...] /// Co-sa sono stato? Comunista [...]. (0)
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