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A Galassia [...] parla del suo rapporto con [...] città «Sono il testimone di una Napoli che si [...] spenta» [...] 3. In una fiera del [...] che [...] dispiega le sue energie [...] dei laboratori per i ragazzi, che cerca [...] linguaggi giovanili, dalla letteratura alla musica [...] può essere la categoria attraverso la quale [...] di questo universo? «Né maschile, né femminile, [...] inteso come virtualità illimitata -sostiene Marino [...] che ieri ha partecipato [...] su questo tema -. La galassia, meglio la [...] in mutazione così rapida che è impossibile [...] esiti». Una velocità che sembra applicarsi [...] alla filosofia [...] «cultura del fare [...] e ora», protagonista in questi [...] di una fiera dove si sono avvicendati [...] con giovani scrittori come Niccolò Ammanniti, quello a cui hanno partecipato i 99 posse e [...] presentazione di «Style: [...] the underground. Un libro [...] curato da Adolfo Rossomando [...] le parole e le foto dei ragazzi [...]. Un volume significativo, che [...] mutazione nella quale si gioca anche il [...] città come Napoli, dove i due nodi, [...] quello delle periferie, la crescita degli uomini [...] dei luoghi, sono intrecciati [...]. [...] e Na-poli? Una questione privata. Sono venuto a Napoli nel [...] semplicemente perchè avevo sposato una [...]. La napoletana è la [...] Benedetto Croce, ancora [...] ac-canto a lui, nella [...] pas-si da piazza Amedeo. Al primo piano, lo [...] salone con una grande vetrata su un [...]. Edizioni polacche della rivista [...] da lui fondata nel [...] esule in Europa, edizioni inglesi dei suoi [...] centinaia di volumi ordinata-mente accatastati sulle sedie, [...] file doppie sulle librerie. Una biblioteca enorme, in [...]. Il problema è che [...] nessun libro». [...] in esilio dalla Polonia (è [...] a [...] nel 1919) a Napoli, vive [...] tra questi due mondi («Tra [...] mon-di. Un polacco napoletano» è [...] titolo del convegno che gli ha dedicato [...] Galassia [...]. Napoli, una città alla quale [...] di essere affezionato, perchè [...] ho moglie e figli, in-somma [...] an-che se Napoli non ama [...] stranie-ri, ama il turista ricco». Una città della quale racconta [...] fatto in tempo a conoscere [...] ultimi fuochi della vivacità culturale [...] dopoguerra. Mi ricordo [...] di certi salotti letterari privati. Tutto si è spento [...]. I tentativi che si [...] cominciare da Galassia [...] sono meritevoli. Ma è cambiata la [...]. Ba-sta pensare al modo [...] volta si camminava nei vicoli, io lo [...]. Oggi le case sono [...]. La vita era diversa, [...] letteratura». Prima di Napoli, [...] prigio-niero dei sovietici durante [...] stato a Londra. E proprio a Londra [...] suo libro più importante nel 1951, «Un [...] per molti la testi-monianza più sconvolgente sui [...] raccontava del-la [...] esperienza nel campo di [...]. Un libro pubbli-cato in Polonia [...] anni fa ma che per molto tempo [...] né in Francia, né in Italia. Poi, quando si parlò [...] disse che non se ne faceva nulla. Mi scrisse un biglietto: [...] non può essere pubblica-to. Quei puntini di sospensione [...]. Lo dissi una volta [...] il premio Nobel [...] sta-to un periodo in [...] un lebbroso anche a Parigi. Non di-mentichiamoci che prima della [...] di [...] di [...] tutti gli intellet-tuali in Francia [...] dichiaravano co-munisti. Dopo quel libro effettiva-mente [...] stato così». In Ita-lia, «Un mondo [...] ragio-ni legate [...] di Croce sul-la casa [...] da Laterza. E certo non si [...] edi-tore comunista». [...] da allora, da quando arrivò [...] Napoli nel [...] il suo rapporto con la [...] italia-na si è evoluto, modificato. Oggi, si può dire [...] rovesciato. [...] I miei primi passi sono [...] decisa-mente difficili. Ero considerato un anticomunista [...] creava molti problemi. Le raccon-to un piccolo [...]. Conosce-vo Leo [...] che mi raccoman-dò a Arrigo Benedetti [...] scrivere un articolo [...] nel [...] a proposito della rivolta [...] la prima rivolta operaia [...]. Benedetti rifiutò [...] perchè disse che non era [...]. Io sostenevo che era [...] operai, mentre per Benedetti era manipolata da [...]. Se questo lo pensava [...] era neppure comunista! I primi intellettuali con [...] Silone e Chiaro-monte. Nella loro rivista, «Tempo [...]. Quando la rivista chiuse [...] Spadolini, allora direttore del «Corriere della Sera», su [...] Silone, mi invitò a scrivere. Ero libero di dire [...]. Con Ottone, il suo [...] sono cambiate. Così quan-do [...] stata la scissione sono [...] «Giornale» di Montanelli. Ma anche con lui [...] rottura quando vi fu lo stato di [...] Polonia. A Monta-nelli questo piacque [...] a me. In tutti questi anni [...] in polacco, per molte riviste estere. Quanto è stato importante [...] il suo paese? [...] stata la mia attività [...]. Ho cominciato nel [...]. Andavo regolarmente a Parigi [...] i libri polacchi di [...]. Oggi tutti riconoscono a [...] importanza nella formazione di [...]. Quando sono tornato in Polo-nia [...] più importante non so-no state le lauree [...] trovato centinaia di lettori. [...] stato sapere che «Un [...] è il primo nella lista dei [...]. Tra due mondi. [...] un polacco napoletano, dice [...] convegno a lei dedicato a Galassia [...]. Lei come si definirebbe? Di [...] molto apprezzato la dichiarazione del vicepresidente del [...] Veltroni [...] ha detto che per dichiararsi [...] e avere una forte [...] nel [...]. Io al-lora lo facevo. Mi sento da sempre [...] sinistra democratico. Nella [...] opera letteraria, ritorna ossessivo il [...] del male. Come scrittore, è stato [...] De-foe, Stendhal. In che forme sente [...] Ossessivo non è la parola giusta. Il mio era un [...] su ciò che vedevo e non mi [...]. I miei racconti non [...] che fare con la mia pubblicistica politica. Sono rac-conti metafisici. Dopo il crollo del [...] più libero di continuare il mio lavoro [...] basta. Soprattutto per il «Dia-rio [...] di cui sono usci-ti già sette volumi. Per quello che riguarda [...] lei ha cita-to adoro Stendhal, proprio per [...] in Italia. Di Defoe tene-vo i [...] mentre scrivevo «Un mondo a parte». Ma se dovessi dire [...] più affine penserei a Henry James. E tra gli intellettuali [...] si è sentito più vicino in questi [...] Ho [...] citato Silone, Spadolini, Chiaromonte, con i quali [...] bene. Ammiro com-mentatori come Sergio Romano [...] Barbara Spinelli. Per la [...] atten-zione al sociale, invece, Goffredo Fofi. Tra gli scrittori sono [...] più grandi siano stati Tomasi di Lampedusa [...] Leonardo Scia-scia, ottimo narratore con una for-te passione politica. /// [...] /// Quelli che hanno meglio [...] Napoli credo siano Raffaele La Capria, Domenico Rea, Anna Maria Ortese. Non capi-sco invece [...] apprezza-mento per Moravia. Salverei solo [...] e [...]. Lei è tornato spesso [...] dopo la caduta del muro. Che impressione ne ha [...] Tra [...] tentativo di impiantare [...] capitalistica e il ritorno [...] al potere, la ve-rità è che la [...] Polo-nia, è terrorizzata [...] libera che toglie la [...]. Poi ha anche imparato [...] parola libertà. Li-bertà di parola scritta [...] di voto elettorale. Ma la vita è [...] difficile. Non ci sono fondi per [...] e la cultura. Manca tutto, dicono i [...] incontrato. [...] cam-biato anche il modo di [...] la cultura? Lo scrittore [...] aveva [...] enorme, quasi come un capo [...]. E in-vece oggi in Russia [...] è ignorato. Il fatto è che [...]. Con la libertà, il [...] invaso da libri pornografici. Ne ho ricevuto un [...]. La tiratura è di [...]. E sa da chi [...]. Difficili i primi anni [...] Italia [...]. [...] stata la rivolta del [...] in Polonia e lui, polacco [...] a Napoli nel [...] ebbe non pochi problemi con [...] intellettuali italia-ni, che lo avevano bollato come anticomunista viscerale. A [...] Galassia [...] la mostra napoletana del [...] i battenti domani, ha dedicato un convegno. DALLA NOSTRA INVIATA ANTONELLA FIORI [...] Uliano Lucas LETTERATURA. La scomparsa di Sergio Romagnoli Lo [...] che amò Nievo PIER VINCENZO MEN GALDO [...] ha lasciato Sergio Romagnoli (padovano, era nato [...] era [...] più giovanile di fuori [...] io co-noscessi; ma la morte non bada [...]. Romagnoli è stato uno [...] letteratura ita-liana più importanti della [...] gene-razione; anche se la [...] stata di germanista: molti avranno letto la [...] Povero musicante di Grill [...] e nei suoi cassetti [...] versio-ni da Mörike, che mi piacerebbe vedere [...]. Come succede molto di [...] Romagnoli dominava [...] corso della letteratura italiana, [...] Divina Commedia ai con-temporanei: fra le tante cose che [...] essere significa-tivo ricordare che [...] fu la prima recensione [...] Foglio di via di Fortini. Ma, [...] il centro dei suoi interessi [...] il secolo della [...] civile e [...] moderna della no-stra letteratura, dal Settecento il-luministico [...] «demo-cratico». Il suo primo saggio [...] è intitolato [...] a Cesarotti politico: fra [...] che, senza la minima forzatura, Romagnoli è [...] giovane e sempre è ri-masto comunista, con [...] alla [...] assoluta mancan-za di dogmatismo. Era prima di tutto [...]. E poi gli studi [...] edizioni e commenti sui grandi protagonisti [...] lombardo, su Manzoni, su De Sanctis [...] principali studi su di lui sono raccolti [...] volume [...] e infine e soprattutto [...] Nievo, [...] cui Roma-gnoli è stato di gran lunga [...] e interprete e, per tanti aspetti, riscopritore: [...] tutti gli aspetti di Nievo ma specialmente [...] Confes-sioni, affrontate più volte e sem-pre, ammirevolmente, con [...] vergine. Romagnoli era un uomo [...] di se stesso nel pur rigoroso e [...] ma nel caso di Nievo, leggendo le [...] con lui mille volte, [...] che ci fosse qualcosa [...] psicologica o affinità elettiva, ciò che faceva [...] non uno studioso ma lo studioso di Nievo. E proprio su questo [...] per prepara-re una edizione delle Confessioni comprensiva [...] e sugli illuministi milanesi, era ancora e [...] ultimi tempi con [...] ca-pacità di lavoro che [...] presagire la definitiva in-terruzione. Ma [...] di Romagnoli, così impegnata, ricca [...] compatta, non ha bisogno delle [...] parole. Si lasci invece a me, [...] ho avuto con lui più una fratellanza che una [...] amicizia, ricordare [...] straordinario [...] la [...] eterna giovinezza; la [...] sim-patia immediata, ma nello stesso [...] se posso dire così, a tem-peratura costante; la [...] ironia buona; la [...] generosità e capa-cità di affetti [...] il suo inte-resse curioso per tutte le cose della [...] (non solo per gli aspetti intellettuali e culturali, prego! E lo strazio della [...] essere compensato solo dalla certezza che il [...] che ha dato a noi che gli [...] ci riscalderà e, sì, ci renderà più [...]. /// [...] /// E lo strazio della [...] essere compensato solo dalla certezza che il [...] che ha dato a noi che gli [...] ci riscalderà e, sì, ci renderà più [...]. (0)
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