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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1997»--Id 2703040364.

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Pubblichiamo il testo di un [...] che il vice-presidente del Consiglio Walter Veltroni ha pro-nunciato [...] fabbrica «Gilera» di Arcore. Un caso, quello della Gilera, [...] decisamente em-blematico di come dalla drammatica crisi [...] fabbrica meccanica (era [...] del [...] si sia riusciti a [...] consorzio produttivo di piccole e medie aziende [...] punto, han-no sulla stessa area industriale più [...] ne avesse la «Gilera». SONO ORMAI passati diversi [...]. Ri-cordo che quando arrivammo [...] ad Arcore era già notte. Davanti ai cancelli della [...] fummo accolti dai lavo-ratori della [...]. I visi e gli [...] erano quelli di persone tese, preoccu-pate. Persone che sapevano di [...] la responsabilità di intere famiglie. Perso-ne che certamente pensavano [...] profuso nel costruire [...] professionale, nel curare e [...] che rischiavano ora di dissolversi, vanificando anni [...]. Vedere oggi quelle stesse persone [...] inserite [...] produttivo di [...] industriale completamente risana-ta è un [...] importante di soddisfazione. Vorrei dire anche di [...]. Una di quelle no-tizie [...] cambierebbe in modo si-gnificativo la routine delle [...] ma che invece meriterebbe uno spa-zio ben [...]. [...] vicenda della [...] è molto importante. Intanto, essa può ben rappre-sentare [...] di un corso di econo-mia [...] o di relazioni sindacali. Un esempio di come [...] ineluttabilità del destino di [...] di una fabbrica, di cen-tinaia [...] posti di lavoro lo smantellamen-to [...] la chiusura della fabbrica, la [...] di tante espe-rienze di lavoro possa essere bloccata e [...] in [...] di crescita, di sviluppo, di [...] speran-za. [...] partita sicu-ramente dalla convinzione [...] di professionalità acquisito da centinaia di lavoratori [...] di cui [...] privare senza che al [...] fossero ricadute negative su tutto un territorio, [...] sul futuro. Il futuro non solo [...] il proprio lavoro ma anche, se non [...] successive. Dei figli di chi, [...] chiusura dei cancelli della fab-brica, avrebbe portato [...] pre-carietà, senso di frustrazione. La paura di non [...]. Lo sforzo compiuto da [...] di questa straordinaria vicenda -dai la-voratori ai [...] dal-la proprietà [...] agli enti locali -si [...] di com-prendere come una [...] si costruiscono e si rafforzano attorno alla [...]. Di come quindi sia [...] coloro che nella comunità vivono -e dalla [...] stessa traggono guadagno -credere fino in fondo [...] attive, non rassegnate. Il risanamento e la [...] industriale sono la dimostrazione [...] paese -quando esprime il me-glio di se [...] capace di attirare e creare lavoro anche [...] di partenza sembrano essere le più difficili [...] vantaggiose. La ristrutturazione di [...] storicamente importante nello sviluppo industriale [...] è un fatto im-portante di per sé. Ma è altrettanto impor-tante [...] ristrutturazione abbiano creduto fino in fondo anche [...]. Molti di voi sanno che [...] capacità di ren-dere [...] luogo capace di far affluire [...] risorse, tecnologie [...] è stata per anni frustrata [...] ostacolata dalla nostra insta-bilità, dai nostri ritardi sul piano [...] amministrativa. Chi può pensare di [...] in un paese in cui il tasso [...] valuta oscilla fortemente e in modo del [...] seconda del-le bizze della politica? Si può [...] investimenti consistenti se le lentezze e [...] di certezze da parte [...] spesso macroscopiche e di gran lunga maggiori [...] situazioni? Oggi il Paese va riconquistando sempre [...] e visibile condizione di stabili-tà. ///
[...] ///
Chi manifesta fi-ducia nel [...] Paese [...] ha da temere che vi siano svalutazioni [...] compromet-tere il suo investimento. Così come è stata [...] la strada verso le semplificazioni amministrative e [...] dotazione infrastrutturale. La presenza di imprese [...] Arcore è pertanto un segnale rilevante. Ci dice quanto sia [...] concreto lo sfor-zo di chi ha creduto [...] sviluppo di [...]. Ci dice che quando [...] condizioni necessarie il Paese può essere competitivo [...] atti-rare [...] investimenti e nuova occupazio-ne. Ma la vicenda [...] non è importante solo per [...] puramente eco-nomici. È una vicenda nella [...] e hanno giocato un ruolo decisivo va-lori [...]. Valori in grado di [...] di coesione di una comunità. Il suo desiderio di [...] obbiettivi collettivi di sviluppo e di benesse-re. Penso alla tenacia con [...] hanno voluto che il loro passato non [...] difficoltà [...] alla qua-le si erano [...]. Penso alla lealtà di [...] ha onorato fino in fondo, con grande [...] sot-toscritti e le promesse fatte. ///
[...] ///
Né in Italia né [...]. Penso [...] dei sindacati che hanno sostenuto [...] e [...] i lavo-ratori coinvolti. Penso alle amministrazioni locali, [...] il valore e il perseguimen-to dello sviluppo [...] a quelli della coesione territoriale e della [...] malessere e i problemi drammatici di [...] prima o poi si [...] resto del territorio. Ed è sempre sul [...] che la sto-ria di questa [...] ci [...] cose. Spesso, troppo spesso, molti [...] in-dotti a ragionare e ad agire in [...] aggregati. Vi è la discussione [...] delle grandi categorie, dei grandi gruppi, dei [...]. Qualcosa che forse è [...]. Ma che sempre più [...] dimenticare e perdere di vista [...] singola. ///
[...] ///
Ognuno di noi -parlo [...] di chi è stato inve-stito della re-sponsabilità [...] cittadini -ha il dovere -morale -di rammentar-si [...] la chiu-sura di una fab-brica o di [...] sono centinaia -tal-volta migliaia -di storie perso-nali [...] essere cancellate con indifferenza o superficialità. Il lavoro è considerato [...] produ-zione e naturalmente lo è. In alcuni [...] mestieri [...] capacità del capitale umano vengono esaltate, anzi, [...] di più. E tutto va fatto [...] riceva la massima attenzione affinché esso sia [...] reso capace di adattarsi al mu-tare delle [...] domande. Ma il lavoro ha [...] fattori produttivi -le macchine, i terreni, le [...] possiedono. ///
[...] ///
Trascina con sé la [...] progresso, di una vi-ta migliore. Mi è capitato, nei [...] pronun-ciarmi a favore di una più accentuata [...]. Soprattutto nelle regioni meridionali [...] Paese. [...] fatto spinto dalla consapevolezza [...] sempre più forte -tra paesi e [...] dei paesi -oltre a [...] termini di nuove tecnologie, di [...] investimenti, [...] può significare anche il rischio di nuove [...] disagi, di un senso di precarietà e [...]. E che a questi [...] rispondere con la convinzione che, prima di [...] innescati dalla globalizzazione devono essere gestiti, governati, [...]. Se ciò non venisse fatto, [...] flessibilità as-sai più dura e selvaggia verrebbe imposta alle [...]. Quella flessibilità che vediamo [...] alcune aree del Mezzogiorno, nelle quali domina [...] con i suoi corre-di di mancanza di [...] con-tributiva, spesso di qualsiasi dignità. Oggi, pertanto, una flessibilità regolata, [...] attenta alle caratteristiche di [...] o di una comunità deve [...] saldare con le ragioni della coesione sociale. Spesso si pensa e [...] si tratta [...] di due opposti. Personalmente non lo credo. Anzi, si tratta di due [...] assai più vicini [...] di quanto si possa credere. Una comunità, [...] una regione sono tanto [...] più in grado di assicu-rare agli occupanti [...] ai giovani che cercano lavoro una condizione [...] in-certezze e le precarietà vengono sconfitte dalla [...] e attrarre lavoro vero, fatto di trasparenza, [...] di collaborazione attiva tra soggetti diversi. La vostra storia è una [...] storia. È una storia molto italiana. Nel senso migliore del [...]. Una storia fatta di [...] di abitudine al dialogo, di naturalez-za nel [...] altrui, di sensi-bilità sociale. Ma anche una storia [...] di rigore, di realismo, di capacità di [...]. Sono valori fondanti. Valori che pos-sono e [...] solo una comu-nità ma anche un intero [...]. ///
[...] ///
Autostrada quattro corsie verso Varese, [...] tra autoarticolati e autotreni che [...] in gara di veloci-tà, [...] per Busto Arsi-zio. ///
[...] ///
Le case o le fabbriche [...] finiscono mai, non [...] una sosta nel verde. La città [...] ma continua. Le case sono villette [...] schierate a due piani. Le fabbriche e le [...] di cemento ar-mato e vetrate e larghi [...]. ///
[...] ///
[...] finisce Busto Arsizio e inizia Cassano Magnago. Un cartello [...] allo svincolo, un altro [...] quasi invisibile, la indica svoltando a destra. Però non si capisce. Comincia tutto da [...] dalla casa circondariale, co-struita una [...] di anni fa, con [...] che diventasse carcere di massima [...] per terroristi e mafiosi. Rimane una sezione per i [...]. Ma la casa circonda-riale [...] ospiti fa-mosi: i [...]. Erano per lo più [...] nipotini di [...]. Molti se la sono [...] permanenze e con la libertà provvisoria in [...]. Pochi metri oltre al [...] confine di Cassano Magnago. Paese modesto, quieto, calmo, [...] bellezze natu-rali o artistiche, ricco allo stesso [...] paesi della pro-vincia, stretto tra Varese, Gallara-te, Busto Arsizio, Legnano, Mila-no. Come tanti altri comuni [...] Italia, [...] poco più di un mese an-drà a [...]. Una storia normale dunque. Però Cassano Magnago ha la [...] ragione di gloria: [...] nacque Bossi, Umberto Bossi [...] e il padrone della Lega. Non riesco a vedere [...] il piccolo Umberto aprì gli occhi. ///
[...] ///
I manifesti cele-brano [...]. Lo stile è quello [...] il sole delle Alpi, e [...] festa per il compleanno [...] Bossi, [...] set-tembre. Succede tutti gli anni. Una bella festa. La famiglia Bossi si è [...] dispersa. Il padre è morto. Un lavoratore accanito. Dicono che era magro come [...] chiodo, consunto dal lavoro, una brava persona che voleva [...] stu-diare i figli. Uno vive ancora a Cassano, [...] una attività commerciale, si impegna in una associazione a [...] degli handicappati. La sorella se [...] an-data e in politica [...] divisa dal fra-tello. Umberto ha preso il [...] Samarate, poi Gemonio, Mantova, Venezia, Pian del Re, Pian [...] Regina, la [...] tut-ta. Un [...] un [...] non ha mai combinato niente. Perchè piace il Bossi. Risposta di chi lo [...] parla come noi, perché è diretto, è [...] spara fan-faronate. E però non basta a [...] la [...] fortuna elettorale. Ci sono voluti i [...] casa circondariale. Quando la gente li [...] dentro, proprio die-tro le sbarre, a Cassano, [...] Busto, [...] Varese come a Milano, la gente ha [...]. Pa-zienza che i comunisti [...] non avessero colpe, pazienza che anche i [...] avessero poi molte da queste par-ti. I partiti sono partiti, [...] via insieme. Alle elezioni ammi-nistrative del [...] Cassano Ma-gnago premia il proprio figlio: al-la Lega va [...] cento (il suc-cesso è comune nella provincia), [...] guidati dalla sorella di Bossi tocca un [...] cento. Sindaco diventa Do-menico [...]. ///
[...] ///
Dalla provinciale in [...] fabbri-che. La zona industriale si [...] suo ampio ordinato spazio alla periferia. Ma le fabbriche stanno [...] il centro che non [...] perché non esiste una [...] possa dire: ec-co, sono arrivato in centro. Ci so-no i quartieri [...]. Le azien-de registrate nel [...] mille e duecento. Gli abitanti sono ventimila, [...] quattordicimila. Vuol di-re che esiste una [...] una fabbrica, una attività insomma ogni undici elettori. [...] dicono «ditta». Le produzioni sono le [...]. La monocultura indu-striale -linguaggio [...] sanno che cosa sia. [...] una forte mortalità, il ricambio [...] veloce: aziende che nascono e spariscono e rinascono. Conclu-sione: non esiste disoccupazione. Se ci stanno difficoltà [...] laureato. [...] con una spe-cializzazione qualsiasi trova [...] impiego. ///
[...] ///
La pagina degli annunci [...] Prealpina, il quo-tidiano di Varese, è zeppo di [...]. La fortuna è venuta [...]. Prima Cassano Ma-gnago viveva [...] di emigrati (oppure soltanto di pen-dolari verso [...] tessili o metalmeccaniche del Va-resotto e del Milanese). La diversi-tà nella produzione [...] se un settore è in difficoltà, un [...] perdite. Si lavora [...] i filati, il legno, la [...]. Fagnano Olona, che sta [...] una capitale delle bilan-ce, degli strumenti da [...]. Gli operai delle grandi [...] mestiere che hanno in mano e con [...] accumulato, impiantano le prime «ditte», uno o [...] e ore di lavoro, tante in «ne-ro», [...]. Il modello di Cassano [...] meno il modello veneto. Il la-voro nei campi [...]. Negli anni Sessanta non [...] di emigrazione: gli unici «mi-granti» sono i [...] i paesi vicini. Arrivano invece gli immigrati, [...] Veneto e poi dal Sud. Nicola è un pidiessino [...] Potenza, [...] dipen-dente [...] ora in pensione. Gli chiedo come si [...] decenni cinquanta e ses-santa a Cassano Magnago: «Nel [...] avevo finito la terza media, al paese [...] cosa fare, ho chiesto i soldi a [...] il treno e sono venuto [...]. Un compaesano era stato [...] parti. E ce ne ave-va [...]. In molti lo abbiamo [...]. Il lavoro non mancava. Io di lavori ne [...] e di-versi. Poi ho chiamato su [...] madre, sorella. [...] guaio era la casa. Anche [...] comparivano i cartelli: non si [...] ai meridionali. Così alla fine ci [...] casa, ven-dendo quella che avevamo al pae-se [...]. ///
[...] ///
[...] per cento, forse poco meno, [...] case sono in proprietà. Poi ci sono le [...]. Insomma il problema non [...]. Neppure per gli ultimi [...] extracomuni-tari, che sono pochi e lavorano tutti. La casa più bella [...] Oli-vo. Sta in cima a [...] da ogni lato la pianura e rivela [...] una immen-sa città, in urbanistica si dice [...] fa pau-ra, quasi toglie il fiato rivelando [...] autostrade tra la [...]. La villa era un lascito [...] una vecchia famiglia al-la Curia, [...] giunta di sini-stra [...] con una vantaggiosa transazione e [...] il tetto perché non crollasse. [...] leghista non ha fatto nulla. I vetri sono rotti. Invece il parco attorno [...] un prato ver-dissimo e raso con gli [...] (le pere ormai mature) al centro, due [...] incu-neano quasi convergenti separati da una sorta [...] un via-letto [...] lato. La vista è chiusa [...] lato: la chiesa di Santa Maria al Cerro, [...] che ospita una scuola privata intitola-ta a [...] il muro di cin-ta [...] ospitava una ricca famiglia di industriali tessili. [...] gloria di Cassano: uno [...] anche uno dei re-centi fidanzati di Naomi [...]. ///
[...] ///
A Nicola e a Francesco, [...] compagno pidiessino, immigrato di seconda generazione, origine [...] domanda scontata: come si spiega [...] a Cassano Magnago, che [...] patria di Bossi, un voto leghista di [...] Si [...] il benessere, si vede la ricchezza. La Banca [...] ha fatto i conti: nel [...] ogni abitante di Cassano Magnago aveva in banca venticinque [...]. Si torna alla casa [...] sfiducia nei con-fronti dei partiti tradizionali, tutti [...] torto coinvolti nello scandalo, tutti omologati nelle [...]. Il malaffare di pochi [...] confronto politico, la voglia di cambiare e [...] giustizia ha preso il sopravvento, ha ingigan-tito [...] malessere (le tasse piuttosto che i servizi). Ma i problemi reali [...]. Alle pros-sime elezioni, [...] (Pds, Comi-tati Prodi, [...] presenta la candi-datura di Luigi Regalia. [...] di Cassano, anche lui una [...] impresa di tendaggi e co-perture per camion e stand [...] ha appena fornito uno per la festa le-ghista del [...] settembre, in onore del [...] pidiessino e sindaco dal 76 [...] vicesindaco dal 90 al 92, prima una giunta di [...] poi una giunta anomala [...]. Quando il Pci divenne Pds, Rifon-dazione, [...] dalla scissione, fece cadere la giunta «anomala» [...] leghista. Lui-gi Regalia è un [...] tranquillo. Mi racconta dei pro-blemi [...] Cassano: [...] torrente [...] che scorre imbrigliato nel [...] grandi piene ogni tanto esonda, e la [...]. Cassa-no Magnago è stretta [...] provinciali, est ovest e nord sud. Bisogna pensare a una circonval-lazione [...] qualche cosa del genere. E poi la ristrutturazione [...] Villa Oliva, il centro storico da salvare, il parco [...] raccolta dei rifiuti. Fuori paese [...] ancora un cippo che ricorda [...] lotta con-dotta dalle sinistre perché il forno inceneritore di [...] ospedalieri non [...] messo [...] 365 giorni di presidio, fino [...] sman-tellamento del forno. Luigi Rega-lia, nel tentare [...] i conti sulle elezioni politiche: 36 per [...] Lega, 32 per cento al Polo, quasi il [...] con Rifondazione. La Lega ricandida il [...] il Polo avrà il suo candidato. ///
[...] ///
Quante tessere con-federali sono [...] I ga-zebo sono state allestiti, la gente li [...] tessere non sono state bruciate. Ma la sindacalizza-zione è [...]. Nelle [...] «ditte» di Cassano Ma-gnago [...] esiste e non può [...] diventare un nemico. [...] sindacato davvero attivo è la [...]. Co-me sono attive tante [...] associazioni sportive, il Milan Club, i centri [...] con gli oratori, il tea-tro, le Acli, [...]. ///
[...] ///
Il cuore del se-paratismo batte [...] Non lo si sente. Però la Lega chiude [...] in passivo, quello amministrativo e quello politico. Dice Regalia: hanno allontanato [...] istituzioni, hanno la vocazione per il partito [...]. ///
[...] ///
Dice Regalia: hanno allontanato [...] istituzioni, hanno la vocazione per il partito [...].

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Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

(237)
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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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(118)

Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





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