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Dinamo e motori elettrici [...] fenomeno [...] elettromagnetica, scoperto da Faraday [...]. Anche [...] della dinamo e del [...] fatto qualche accenno nei [...]. In ogni punto, in [...] calamita, si esercita una forza magnetica, che [...] e di direzione, a seconda della posizione [...] quel punto dai poli della calamita. [...] di tutte queste forze e [...] spazio [...] cui esse sono distribuite, costituiscono [...] che si dice un campo magnetico. Un campo magnetico può [...] le linee, che in ogni suo plinto [...] ed il verso della forza magnetica, esercitata [...] che con la loro densità indicano [...] di quella forza. Queste linee sono dette [...]. Esse sono tracciate più [...] forza è più intensa e più rade, [...] più debole, in modo c! Se noi consideriamo ora [...] cioè un filo di rame piegato in [...] si chiama flusso magnetico abbracciato da quel [...] delle linee di forza che lo attraversano. Il flusso magnetico si [...] negativo a seconda che le linee di [...] costituiscono escono od entrano nel circuito. Primo motore a campo [...] indotta è determinata dal principio della conservazione [...] al quale [...] generata dalla corrente indotta [...] al lavoro compiuto nello spostamento del circuito. Essa è però data [...] di [...]. Secondo questa legge la [...] è proporzionale alla velocità di variazione del [...] circuito. Per la [...] di [...] quando il flusso aumenta, [...] negativa, mentre è positiva quando il flusso [...]. [...] e [...] Ernesto [...] nacque a [...]. Si dedicò a studi [...]. Nel 1831 enunciò la [...] il suo nome: Il [...] macchina a corrente continua [...] Antonio [...] un circuito in un [...] incontra una resistenza, che non si incontrerebbe [...] non ci fosse. Se nel circuito è [...] si può constatare che esso è percorso [...] elettrica la quale si dice corrente indotta. [...] elettrica, che essa rappresenta, [...] dal nulla, ma è la trasformazione del [...] muovere il circuito nel campo magnetico. Su questo fenomeno si [...] dinamo ed i motori elettrici. Si ottiene lo stesso. Si ottiene pure lo stesso [...] uno rispetto [...] due circuiti, dei quali uno [...] già percorso dalla corrente elettrica. Lo sarà allora anche [...] quando i due circuiti sono avvicinati le [...] di verso opposto, mentre sono dello stesso [...] due circuiti sono allontanati. Ciò è una conseguenza [...] che [...] molecolare di un composto [...] somma dei calori atomici dei componenti. Nel 1832 diede importante [...] della luce formulando particolari ipotesi [...] cosmico. In seguito si occupò [...] di teorie matematiche ad essa connesse. /// [...] /// Di Faraday abbiamo parlato [...]. /// [...] /// Vent'anni prima, nello stesso [...] decifrati i caratteri cuneiformi. I caratteri cuneiformi costituiscono [...] la quale ci sono stati tramandati la [...] pensiero degli antichi [...]. Essi sono incisi su [...] o, più frequentemente, di argilla. Con queste tavolette sono [...] biblioteche, che gareggiano in mole con le [...] sono state ritrovate quasi intatte. La prima notizia che [...] di Persepoli si trovavano due iscrizioni in [...] ancor conosciuta, fu portata in Europa [...] 1621 dal viaggiatore italiano Pietro [...] Valle. Gli scarsi esempi di [...] esso pubblicati insieme alla descrizione dei suoi [...] però per [...] una decifrazione. Ugualmente insufficienti furono quelli [...] Chardin nel 1674. Da essi si riconobbe [...] si sarebbe dovuta leggere secondo righe orizzontali, [...] destra, come la nostra, e che essa [...] due unici segni: un cuneo ed una [...] che diedero ad essa il nome di [...]. Soltanto nel 1765, quando [...] in. Nel 1798 [...] riconobbe nel cuneo inclinato [...] separazione delle parole. Nel 1802 [...] dimostrò, con ragioni storiche [...] decifrazione, che quei documenti appartenevano [...] persiana degli [...] ne confermò la costituzione [...] i segni corrispondenti alle parole « re [...] re dei re ». Mentre così, pur con [...] molti studiosi, la decifrazione procedeva troppo lentamente, [...] colpo, il 4 settembre 1802, presentò la [...]. Egli era Giorgio Federico [...] di [...]. [...] riconobbe che la prima [...] che in essa, oltre alle parole « [...] re dei re » e « grande [...] contenuta anche la parola « figlio », [...] l'autore della seconda i-scrizione era il figlio [...] prima. Venne così a conoscere [...] nomi, che stavano nella relazione di padre, [...] e di cui i secondi due erano [...]. Essi non potevano essere [...] di [...] Ciro e [...] oppure i nomi di [...] Dario e Serse. I primi tre dovettero [...] nelle iscrizioni il nome del nipote non [...] quello dal padre ed. Con i secondi tre [...] trovò il significato di [...] le quali potè trascrivere quasi completamente i [...] non riuscì però a tradurre, non conoscendo [...] lingua persiana, in cui erano scritti. Ciò riuscì invece facilmente al [...] ed al tedesco [...] che nel 1836 pubblicarono, [...] settèmbre 1802: [...] DECIFRATI [...] una nuova arma, se ne [...] anche quasi subito la difesa. Fa forse eccezione la [...] cui non si conosce ancora alcuna difesa. Di solito la difesa [...] semplice ed impensata, e contrasta con la [...] offensivo, cui si oppone. È questo il caso dei [...] carri armati. La [...] di Molotov è una semplice [...] piena di benzina, avvolta in uno straccio impregnato d'olio. Acceso lo straccio e [...] contro un [...] uno [...] la seguente traduzione:« Dario, [...] il re dei re, il re delle [...] che ha fabbricato questo [...] -Serse, [...] grande re, il re dei re, figlio [...] Dario, [...] ». Questi testi erano troppo brevi [...] permettere u-no studio delle altre [...] in cui erano scritti, ed in [...] posizione. Dieci anni dopo, nel [...] di [...] completamente tradotta. [...] degli studiosi si rivolse [...] due lingue, ed in particolare, alla terza, [...] stata riconosciuta la lingua [...]. In questa lingua la [...] più alfabetica, perché conteneva oltre 500 segni. Il compito [...] dei tempi di [...] di [...] della lingua [...] che più interessava. A tal fine si [...] Enrico [...] che scoprì a [...] presso [...] una parete rocciosa alta [...] quale, [...] di 120 metri, Dario [...] di 400 righe, anch'essa [...]. [...] tentò dapprima di studiare [...] mediante un cannocchiale, ma non riuscendo nel [...] fece sospendere ad una lunga corda e [...] della roccia fino [...] in cui si trovava [...] in quella scomoda e [...] ben più difficile. Si pensò che fosse [...] ma dal confronto col testo persiano già [...] riconobbe che alle parole [...] e « figlio » corrispondevano segni semplici. Quella scrittura era dunque [...] essa era anche alfabetica, come lo dimostrava [...] segni, che esprimevano i nomi propri. Siccome la lingua [...] era presumibilmente semitica, il [...] e [...] ricorsero al confronto con [...] e riuscirono così a decifrare numerosi segni, [...] di natura sillabica. Un segno si dice [...] un solo suono semplice. Si dice sillabico quando [...] più suoni riuniti in [...] sillaba. Si dice infine ideografico [...] intera parola, dotata di significato logico compiuto. La scrittura [...] contenendo tutte le tre [...] assomiglia alla scrittura egiziana geroglifica, nella quale [...] contiene segni ideografici, segni fonetici e determinativi. I determinativi indicano una classe [...] generale, cui la parola appartiene. Anche nella scrittura [...] si può distinguere la [...] parte fonetica ed i determinativi, benché la [...] parole siano rappresentate dalla sola parte fonetica. Per quanto le lingue [...] non abbiano nulla in comune, questa analogia [...] fa pensare che le loro culture appartengano [...] civiltà orientale, [...] con [...] comune. Nel 1850 il problema della [...] della lingua [...] poteva [...] risolto. Tuttavia anche nel campo [...] ne dubitavano ancora. Perciò quando nel 1857 [...] ed [...] si trovarono occasionalmente insieme [...] Londra, [...] data a ciascuno di loro la copia [...] medesimo testo recentemente scoperto, perché lo traducessero [...] e lo inviassero a Londra. I quattro plichi furono [...] pubblica e si constatò, che le quattro [...] tutti i punti essenziali. Si dimostrò così che [...] della assiriologia, era fondata su solide basi. La scrittura cuneiforme ebbe [...] più antica scrittura geroglifica, che si vede [...]. /// [...] /// Chi lancia la bottiglia [...] grande coraggio perché deve lasciarsi avvicinare dal [...] il rischio di [...] schiacciato. Il carro armato non [...] uso delle armi di bordo con-tro oggetti [...] troppo vicini, quindi [...] delle semplici bottiglie di Molotov, [...] soldati valorosi, costituisce per il carro armato [...]. Olaf [...] danese, nacque ad [...] e studiò a Copenaghen [...] matematica nella stessa Università. Dal 1681 al 1705 [...]. Nel [...] calcolò la velocità della luce. /// [...] /// La velocità del suono [...] facilmente, non così quella della luce. Per misurare la velocità [...] far sparare [...] da fuoco da una [...] osservare [...] il tempo trascorso tra [...] si vede il lampo e quello in [...] il suono. La velocità si trova [...] tempo la distanza nota, da cui è [...] colpo. Procedendo in questo modo, [...] il lampo sia veduto istantaneamente o quasi. E [...] è effettivamente, perché la [...] è tanto grande che le brevi distanze [...] suo riguardo perfettamente trascurabili. Ma tanto [...] che Newton sostennero che, [...] anche la propagazione della luce doveva richiedere [...] che sarebbe stato misurabile su distanze astronomiche. Anche gli accademici del Cimento [...] ma invano, di misurare la velocità della [...]. Soltanto Cartesio sostenne che [...] luce fosse istantanea. [...] si servì per la [...] misura del primo satellite di Giove. Eseguì le sue osservazioni [...] Parigi, [...] dal senese Giovanni Cassini, che, chiamato a Parigi [...] Colbert nel [...] vi diresse dal 1671 [...] astronomico. Anche il Cassini sostenne [...] per [...] da Giove deve impiegare [...] ma a calcoli ultimati non volle riconoscere [...] cui aveva egli stesso [...]. I risultati del [...] erano invece esatti. Per compre [...] come dall' osservazione di Giove [...] dedurre la velocità della luce, si consideri [...] un certo istante Giove, la Terra ed [...] Sole, [...] trovano in linea retta in [...] quando la Terra avrà [...] rivoluzione intorno al Sole, essi si ritroveranno [...] ma [...] Giove, Sole, Terra (vedi [...]. Poiché la rivoluzione del [...] Giove avviene nel tempo relativamente breve di [...]. Per le leggi di Keplero, [...] del satellite sono esattamente sincrone. Le sue occultazioni invece, [...] posizione,, avvengono con un ritardo di circa [...] a quelle osservate nella prima. È chiaro che il [...] essere dovuto che al tempo impiegato dalla [...] una distanza pari al diametro [...] terrestre, perché di tanto [...] distanza, che separa la Terra da Giove [...] rispetto a quella che la separa nella [...]. Il diametro [...] terrestre è di circa 500 [...] di chilometri. Dividendo questo numero per [...] per la velocità della luce circa 300000 [...] come è stato confermato successivamente anche con [...]. [...] in base alla velocità della [...] previde anche il fenomeno dell' aberrazione astronomica, dimostrato da Bradley nel 1728. /// [...] /// [...] in base alla velocità della [...] previde anche il fenomeno dell' aberrazione astronomica, dimostrato da Bradley nel 1728. (0)
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