Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Nuova Serie(PCI)-Nazionale del 1982»--Id 2680559878.

Venerdì 15 gennaio [...]. E ancora tremila di [...] giorni, stanno partecipando al primo »colloquio nazionale [...] la tecnologia» che è senza dubbio v [...] più significativi del primo semestre di gestione [...]. È in questo quadro [...] della ricerca e della tecnologia [...] dopo avere ottenuto che [...] con vergessero tutti gli istituti pubblici di [...] dipendenti dal ministero [...] nazionale, [...] della Sanità, [...] e così via, ha [...] generali della ricerca», in corso al Palazzo [...] Congressi [...] Parigi, attorno ad un unico tema: il [...] ricerca scientifica e tecnologica può dare alla [...]. Abbiamo esordito parlando di [...] almeno quantitativo, di partecipazione: diecimila contributi scritti, [...] dodici relazioni di sintesi al colloquio parigino [...] caso, è stato aperto dal Presidente della Repubblica, [...] con un avvertimento a [...] la ricerca come un flusso» inutile e [...] tempi di crisi: una nazione industrialmente sviluppata [...] cadere [...] nel sottosviluppo, non può [...] ed energie intellettuali sempre più cospicui nella [...]. E c'è dietro questo ragionamento [...] motivazione qualitativa del colloquio: riavvicinare la scienza alla società [...] traumatizzata [...] atomica, dalla minaccia costante della [...] universale, dall' Immagine dello scienziato ridiventato apprendista stregone, prima [...] e poi [...] malefico Hyde: non per ricollocare [...] scienza [...] ottocentesca «scienza -progresso -benessere» ma [...] fare di essa uno strumento indispensabile della soluzione dei [...] quotidiani di una nazione, di una società e dei [...] individui. Utopia? Fino a un [...]. Intanto una migliore organizzazione [...] colloquio nazionale Il ministro francese della Ricerca Jean Pierre [...] (a destra), con il [...] Pierre [...] due mesi di assemblee [...] Francia, il ministro Jean Pierre [...] ha convocato gli «Stati [...] Tremila tecnici riuniti al Palazzo dei Congressi [...] futuro industriale e scientifico del [...] un incontro senza precedenti, [...] una sfida [...] vuole [...] luglio della [...] Parigi si propone tra [...] le basi di una [...] di orientamento della ricerca [...] Parlamento sarà chiamato a dibattere in primavera) [...] rapporto più costante e diretto tra scoperta, [...] tra scienza e industria, non soltanto per [...] col prodotto straniero ma per sollecitare un [...] paese verso il Terzo mondo. E proprio in questo [...] parlare di dibattito di società e perfino [...]. Ma ecco: che dire [...] volte significativi, nella sala del colloquio, di [...] del mondo della ricerca che non hanno [...] Inutile chiudere gli occhi e accontentarsi di [...] assenti hanno torto». Il fatto è che la [...] è di per sé avventura, gioco libero [...] il ricercatore sa da dove [...] non sa mai dove approda, navigatore di acque incerte [...] ha per bussola la [...] scientifica del momento», che non [...] mai assoluta. Wilhelm Ròntgen [...] ricordava il Premio Nobel Alfred [...] sul »Figaro» [...] arrivò a scoprire 1 [...] X [...] la proprietà del raggi catodici. Poteva immaginare [...] della [...] ricerca una scoperta che avrebbe [...] la diagnostica medica, senza parlare della radioterapia? E allora, [...] questo è il carattere avventuroso della ricerca, dove 11 [...] sbocca spesso nel casuale, come accettare una [...] organizzazione, un suo orientamento e, [...] una [...] pianificazione di carattere eminentemente [...] minato ma fertile, paradossalmente, anche [...] assenze. [...] dice: lo sono un [...] «scientifico» e non accetto di lasciarmi orientare [...] dal po-tere politico. Quando [...] era diventato ministro della Ricerca, [...] scorso, [...] state clamorose dimissioni al [...] (Centro Nazionale della Ricerca Scientifica) [...] prevedeva, da parte di questo socialista di [...] militarizzazione della [...] fine del principio liberale [...] scopro e [...] pratica della mia scoperta [...]. Di [...] è scaturito un altro [...] colloquio: come organizzare, o-rientare la ricerca senza [...] impresa» del ricercatore, senza [...] da parte [...] di dirigismo o peggio [...] della [...] e perfino suscettibile su [...] Il colloquio ha tuttavia cominciato col riconoscere i [...] frustranti di sette anni di falso liberismo [...] dei quali la distribuzione dei fondi perla [...] era fatta In base a criteri politici [...] del [...] col risultato di sterilizzare [...] ricerca nazionale. Il problema oggi è [...] giusto equilibrio tra Il [...] e il privato: a [...] dello Stato (il bilancio della ricerca è [...] del trenta per cento e passerà tra [...] 1985 [...] percento del prodotto nazionale [...] un impegno analogo del privato. A questo punto, se [...] un rifiuto o una assenza con la [...] statale, Insorge un altro [...] quali canali stabilire un [...] costante tra settore pubblico e privato della [...] evitare che [...] finisca per impoverirsi in [...] mezzi mentre oggi rappresenta II quaranta per [...] della ricerca su scala [...] assume il proprio carattere [...] legge di orientamento che dovrà prevedere appunto [...] statale allo sforzo della ricerca privata e [...] capaci di qualificare una politica della ricerca. In linea di massima, [...] indicazioni del colloquio, sono prevedibili tre direzioni [...] un grande impulso alla ricerca di base, [...] come diceva il ministro [...] il ritardo europeo di [...] anni rispetto agli Stati Uniti e al Giappone [...] necessità dunque di prevedere una politica scientifica [...] programmi tecnologici in corso (aeronautica, spaziale e [...] una [...] della ricerca in previsione [...] industriale» o «la sfida francese al ventunesimo [...]. In sostanza una immensa [...] vero che la ricerca scientifica, come diceva [...] Alfred [...] è -una lotteria piena [...] scommessa sul futuro, sicché niente sarebbe più [...] pianificare la ricerca fondamentale», è altrettanto vero [...] si prepara e si preparano al futuro [...] hanno [...] dì non deperire. Augusto Pancaldi Un deserto sótto [...] «muro»« Luogo eventuale» è il titolo di un libro [...] poetessa [...] pubblicato dalle «Edizioni delle donne» Un viaggio drammatico nella città di Berlino dove la storia [...] lacerato le coscienze e la vita degli [...] mondo è tutto ciò che [...] caso» [...] si legge nel [...] di [...] e [...] (tragicamente morta nel [...]. Un luogo per casi (Edizione [...]. [...] falle: casi, accidentalità. Ma quel luogo aperto [...]. Berlino è dunque il luogo [...] meglio [...] di un male, di un [...] incoercibile, di cui si possono descrivere «sequenze di [...] che sono poi i [...] visibili di una malattia destinata [...] come dice la [...] a produrre altra malattia. Il luogo ottico di Berlino [...] un luogo interiore caratterizzato dalle intermittenze: i [...] quelle accidentalità che frantumano un tutto illusorio [...] Io [...] come per gioco, mentre quel che resta [...] e irrimediabile. La [...] non ci dà [...] cui . Il [...] di questa malattia esteriorizzata [...] può parlare un luogo, sta [...]. Ma come non vi [...] o invettive. Berlino non consente alcun [...] neppure la pestilenza frivola e onnivora del [...]. In questo [...] testo della [...] i reperti diventano accensioni [...] come i tentacoli vitrei, di cera fusa, [...] dove continuamente [...] quasi allucinata di un [...] di strade, di negozi, di cantine umide, [...] di laghi, scivola nel mistero. Il mistero così [...] tangìbile di una città di [...] dove tutti esitano come [...] orlo di un precipizio, ma [...] specchiano nella vertigine di [...] loro mistero quotidiano, innaturale e [...] che si portano dentro. Quella vertigine lascia percepire [...] nelle cadenze [...]. E il nonsensi è [...] è il «come se» ai una malattia [...] improvvisi, di assurde speranze e di [...] autoinganni. Berlino è la città [...]. Così il volto di [...] costruisce e si dissolve mille e mille [...]. Tutti a Berlino «sono [...] nelle domeniche di maggio. Il qualcosa di Berlino [...] da [...]. [...] il «tempo [...] per usare il titolo del [...] libro di poesie della [...] (1953). La [...] incide sui crocicchi ingannevoli di Berlino, sulle reti impalpabili dei suoi corridoi aerei, nel riverbero [...] incendi che [...] e non cesseranno mai di [...]. Una disarmonia che «non [...] da nessuna parte». Per questo ad ogni [...] una speranza insensata: «Si piantano ancora più [...] sabbia, alberi con esperienza di [...]. La [...] scava nelle vie turbinose di [...] disarmonia, nella grigia compattezza che le dà un corpo [...] una sostanza quotidiana e finisce così per [...] in una dimensione [...] inquietante, cui non si può [...] un nome. Diventa così evidente che [...] della [...] è quella del «non [...]. Si pronuncia così sottovoce [...] Berlino non è dicibile o non è [...] come si può pronunciare il [...] se non compiendo [...] dal detto al [...] dal significato al [...]. La [...] non racconta Berlino, ma la [...] è questo il suo modo [...] sottovoce (i bisbigli della [...] aveva detto [...] sono sediziosi), di pronunciare [...]. È questa la tecnica propriamente [...] di una scrittura che mira a comporre, attraverso una [...] strategia di segmenti metaforici e di tracciati [...] non [...] e tuttavia carichi della magica [...] del sogno, una [...] indiretta, ex [...]. Questa città è vista [...] un sognatore definitivo che potrebbe dire, con Bréton: «Vivere [...] cessare di vivere sono soluzioni immaginarie. ///
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Ferruccio [...] di ferro che ho [...] Varsavia Esce oggi [...] film del regista polacco [...] di Danzica [...] Rispetto [...] di marmo il potere, [...] più subdolo e insidioso Ho visto [...] di ferro» a Varsavia, [...] settembre. In quei giorni tutta [...] su Danzica, dove si svolgeva il secondo [...] di [...]. Ovviamente non si parlava [...]. [...] un clima strano. [...] iniziata con la resistenza [...] e [...] alla [...] del [...] era stata segnata dal [...] PO UP e dalla prima parte del [...]. Una fase molto intensa, [...] di scontro. Ma [...] a [...] adesso [...] anche [...] ultima tregua tra i confusi [...] seguiti [...] 1980 e [...] spirale che ha preceduto il [...] del 13 dicembre. Una tregua dove [...] ultimo problema che si [...] decisivo: [...] della base del potere, [...] da parte del PO UP, che da [...] più non solo governare ma nemmeno assicurare [...] meccanismi più semplici dello Stato. Attesa, quindi, incertezza, interrogativi sulle [...] sui margini e sugli strumenti che avrebbero potuto consentire [...] di sopravvivere. Nel pomeriggio avevo partecipato [...] con Stefan [...] uno degli uomini che [...] più. La riunione era durata [...] ore. [...] si era quasi vantato di [...] definito una «testa [...] a-veva pronunciato una requisitoria contro [...] molto pesante, ma si era [...] giudizio alla conclusione del congresso [...] Danzica; aveva ammesso [...] tracciando una radiografia del sindacato [...] che con [...] che aveva definito «democristiana» forse [...] dialogo era possibile, ma con quella che aveva bollato [...] non ci si sarebbe mai [...]. Aveva irriso alla [...] di [...] di rappresentare [...] classe operaia polacca, aveva contestato [...] il [...] il [...] e il 1980 fossero le [...] principali della storia del movimento operaio del Paese. Aveva detto che sì, [...] PO UP continuava a perdere [...] e militanti, ma che [...] di [...] ormai non ispirava più [...] gente era stanca. Questo era stato [...] riferimento alla società. Ma, concludendo, aveva [...] capovolto la [...] logica e [...] dello scontro [...] sottintesa in tutto il suo [...] era passato a quella [...] nazionale. Cioè al passo che [...] stato compiuto. Il vice direttore del «Rude [...] aveva contestato. A tal punto che, [...] del [...] un simpatico collega di [...] parlando con me [...] del giornalista cecoslovacco, mi [...] accompagnato per tutto il paese e, alla [...] chiesto se si fosse imbattuto nella [...] è rimasto zitto. Peccato che non fosse [...] risposta pubblica [...] da [...]. La grande sala del [...]. Alcuni posti erano stati [...] e qualche persona era rimasta in piedi. Durante [...] cercavo di ricostruire [...] di [...] la storia di [...]. Cioè gli anni di [...] accelerata, [...] politico finale prima del [...] Danzica, 11 fallimento. Spente le luci, il [...]. Primo servizio: la distribuzione [...] contadini, scene di litigate in un qualche [...] funzionario addetto alla vendita e gli agricoltori, [...] code, pugni sul tavoli. Una scena [...] di ferro». In basso: il regista [...] anestesia Pochi registi al [...] quelli della generazione postbellica, hanno, come [...] Wajda, legato così profondamente [...] cinema, pur nel variare dei temi, delle [...] di stile, al destino del proprio paese. In Wajda, dunque, il [...] della Polonia si è Intrecciato e accompagnato [...] nei tempi brevi, come quando, agli inizi [...] a mezzo dei drammatici anni Cinquanta, evocava [...] celebrativo, « più problematico, gli eventi della Resistenza, [...] lungo strascico di lacerazioni che ne sarebbe [...] anni del dopoguerra, per la non risolta [...] diverse componenti politiche, sociali, culturali, della lotta [...] nel guardare indietro, alla [...] di un grande [...] che, superbo della [...] vista di continuo rimessa in discussione, non [...] per colpa degli altri. Uno dei film di Wajda [...] fra noi, «Ceneri-, dal romanzo di Stefan [...] narra il sanguinoso peregrinare [...] nelle armate napoleoniche, [...] invasa: in Spagna, ecco [...] cui [...] ha promesso [...] per la loro patria [...] farsi aguzzini di altre genti, che a [...] con le armi reagiscono con una memorabile [...] modello ed esempio di tante altre future. In «Nozze», dalla tragedia [...] Stanislaw [...] (questo film lo sì [...] recente in [...] trascinante sintesi simbolica registra, [...] secoli (Ottocento e Novecento), il fallimento di [...] al [...] degli intellettuali patrioti, della quale [...] frequenti (e rovinosi) matrimoni tra artisti, poeti, [...] borghesia e [...] e donne delle campagne. Vogliamo dire che, in [...] Wajda [...] si è fatto mai apologeta [...] ma nemmeno si è [...] nostalgico cantore dì un mitico passato: anche [...] di origine più precisamente letteraria, e concentrate [...] familiare, e privato, come «II bosco di [...] «Le signorine di [...] (entrambe derivanti da testi [...] Jaroslaw [...] denotano un atteggiamento insieme [...] verso i pensieri e i sentimenti di [...] un atteggiamento che sarebbe forse non illecito, [...] squisitezza [...] psicologica, definire [...]. Ma il regista non [...] sottratto, in momenti nodali [...] e del suo paese, [...] e pressante con [...]. Semmai, ha dovuto faticare, [...] condurre a termine i suoi progetti più [...]. Alle spalle dell'« Uomo [...] c'è solo [...] di marmo», con la [...] felicemente «ambigua», ovvero dialettica, di un periodo [...] Polonia, [...] e del mondo, che [...] nuovamente, di demonizzare a senso unico (magari [...]. Cè, anche, «Senza anestesia», [...] a caldo, rabbioso, angosciato, sui guasti prodotti [...] specifico, ma tanto importante, come quello [...] dei «mass media», dal [...]. [...] speranza, alfa fine di «Senza [...] affidava ai giovani onesti, ansiosi di verità, [...] un po', senza tuttavia [...] lenire, la progressiva solitudine, [...] al suicidio, del protagonista. Diversamente da quel personaggio, Wajda [...] lavoro e nelle sue lotte ha potuto [...] concreto, di idee e di atti, della [...] cineasti, della [...] e delle generazioni successive. La fase culminante della [...] presidenza [...] degli autori cinematografici ha coinciso, [...] casualmente, col risveglio artistico (e con una decisiva crescita [...] consensi da parte del pubblico, e [...] risonanza fuori dei confini) del [...] polacco, all'insegna di una «tensione morale» che prefigurava il [...] e-sploso nel 1980, ma [...] a noi sembra, la carica [...] più viva e costruttiva. Apprendiamo, ora, [...] portato a Wajda, qualche [...] colonne di [...] da un anziano collega, [...] (di non eccelse qualità, [...] inciso). Sarebbe una [...] se, come purtroppo è [...] sfogo personale si profilasse [...] brutale operazione chirurgica, e [...]. Aggeo Savioli Secondo servizio: [...] ma resi i-nabitabili da infiltrazioni di acqua, [...] inagibili, un rapido parere [...] con toni di voce [...] un signore alle prese con il problema [...]. Nello stesso stile di [...] visto la sera prima al telegiornale sulla [...] sempre toni di voce irritati ed alti, [...] la carta del tesseramento davanti al video [...] la carta, ma non la carne, che [...] mercato libero e dissanguarsi, che non funzionava [...]. In sàia silenzio e, [...] vedere lo specchio di sé stessi. Poi finalmente il film. Attacca dove finisce [...] di [...]. Ma si capisce subito [...] i toni sono più crudi e aspri. [...] il figlio di [...] non è suo padre. ///
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Non è più [...] ragazza che vuole fare [...] un test della storia del suo Paese [...] di un uomo. Diventa subito una militante operaia. E così è diverso [...]. [...] si scontrava con un [...] nello stesso tempo in espansione, che distruggeva [...] qualcosa. A-desso il potere è [...] subdolo, infido, quasi senza volto. La trama è semplice. Wajda si affida solo [...]. [...] operaio, licenziato, arrestato, oppositore, infine [...] di Danzica. Il punto dove è [...] colpito dalle raffiche della [...]. [...] che rappresenta il momento di [...] finalmente [...] tra Intellettuali e lavoratori. [...] testimone alle nozze tra i [...] giovani. [...] parte un potere che è [...] corruzione, violenza, repressione. Fino, appunto, quando è [...] con la rivolta [...] società. E spuntano allora le immagini [...] trattativa tra [...] e [...]. Tutto scorre veloce. E del resto velocemente Wajda [...] come tributo a [...]. Si riaccendono le luci. Mi aspettavo un applauso. ///
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La gente esce rapidamente [...] a pensare al congresso di Danzica o, [...] code che [...] la mattina dopo. Inutile [...] bello?, brutto? Così [...] «Da un paese [...] di Zanussi è solo lo [...] documentario della storia polacca, di un fallimento, di una [...] di [...] protagonisti. In altre parole la testimonianza [...] una rottura storica. Una testimonianza che, quella [...] a Varsavia, mi era sembrata molto più [...] fornita dal «duro» [...] qualche ora prima. ///
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Una testimonianza che, quella [...] a Varsavia, mi era sembrata molto più [...] fornita dal «duro» [...] qualche ora prima.