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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1997»--Id 2680515377.

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Provate a leggere [...] parte degli articoli che sono [...] scritti su di lui da quel fati-dico novembre [...] scor-so quando tornò alla ribalta [...] nel [...]. Quasi tutti, per [...] ricorrono al diario africano di Che Guevara inedito fino al [...] e tradotto in italiano nel [...] Ponte delle Grazie col titolo: [...] in cui non siamo stati [...] nessuna parte». Ebbene, il mitico Che [...] Con-go belga nel [...] rilasciò al giovane Kabila [...] rivoluzionario autentico e nemmeno quello di solerte [...]. Kabila e i suoi [...] (in [...] significa Leoni) dal [...] sta-vano tentando di organizzare [...] attorno a [...] nel [...] in coordina-mento con la [...] Pierre [...] vero lea-der carismatico e [...] Patrice [...] primo presi-dente del Congo [...] nel [...] dalla secessio-ne del Katanga [...] con la complicità di [...] allora capo di stato [...]. Che tipo era, secondo [...] Che, [...] Kabila che combatteva nel [...] del terzo-mondismo e del [...] Non [...] mancavano le doti per [...] passava [...] dal [...] della guerriglia preferiva allog-giare [...] di [...] es Salam nella vicina Tan-zania, [...] whisky e [...] con donnine allegre. So-prattutto Kabila, pur ricono-scendo [...] Che [...] il carisma che meritava, non gli permise [...] il comando delle operazioni militari e nem-meno [...] in capitolo nella strategia della guerriglia medesima. In altre parole lo [...] nella boscaglia a prendersi la dissenteria e [...] a protestare invano contro la litigiosità dei [...]. Da una parte il [...] arrivato [...] piccolissimi eroi locali incapaci di [...] in grande, impaniati nelle loro beghe personali, lassisti e [...] inclini [...] e al sesso: questo si [...] tra le righe del diario africano di Guevara. [...] era già qualcosa che un Kabila nello sprofondo [...] sapesse chi era. Gli altri, la manovalanza [...] che Fidel (Castro) fosse nero finché non [...] foto. [...] abbondava, le radio non [...] e non aveva-no idea di [...] fosse il Che. Lo conoscevano soltanto come Ramon [...] o [...] come loro chiamano i [...] com-pagno dello stesso Che. È con queste pesanti [...] Kabila ha fatto il suo ritorno in [...]. Un fardello indubbia-mente pesante [...] da sfatare. Ma [...] un altro fardello an-cora di [...] fare giustizia e que-sto è tutto zairese: il complesso [...]. [...] si-gnifica «nani», ma la traduzio-ne [...] acconcia sarebbe «pul-ci». Così furono chiamati dalla gente [...] guerriglieri di Ka-bila che, finita [...] creò nel 1967 un [...] di un braccio armato già [...] a sbarazzare lo Zaire [...] di [...] che si era saldamente installato [...]. Le basi erano sulle [...] e [...] sopra il lago [...] ma [...] del-le azioni militari era [...] da guadagnare agli uo-mini di Kabila, tremila [...] il soprannome di nani o pulci. Fastidiosi ma non perico-losi in [...] come [...] dello Zaire instabile da sempre. Il [...] quando occuparono [...] città [...] dello stesso Kabila nello [...] ex Katanga, prontamente ricon-quistata [...] zaire-si. Da allora le vicende [...] e dello stesso Kabila [...]. [...] il regime offre ai [...] e parte di loro accetta di consegnare [...] a Laurent Désiré continua a viaggiare tra Ugan-da, Tanzania [...] Bu-rundi dove cura i suoi numerosi af-fari [...] mercato immobi-liare, ma i maligni parlano anche [...] conosce a mena-dito la [...]. Nella miglior tra-dizione africana [...] che ha attraversato mol-te frontiere e che [...] delle convulsioni di mezzo conti-nente, alleato o [...] di turno, prima e dopo la guer-ra [...]. Certo non è un [...] o un [...] e nel suo passato [...] un [...] di tutto: la formazione intellettuale [...] anni [...] nella Germania [...] Est ( ma suo cugino Gaetan [...] oggi dice che ha studiato [...] a Parigi); un fugace seggio parlamentare tra le file [...] trenta-due anni di guerriglia impoten-te [...] del [...] coi [...] (lui che è un Lu-ba). Ma quale parte del [...] eroi a tutto ton-do? [...] del pensiero debole, [...] sta portando alla ribalta [...] ma -per quel che riguarda Kabila -fino [...] effi-cace. CHI È KABILA? La [...] conoscere la [...] più di pettegolezzo e [...] poco. Sotto [...] politico [...] far credito di [...] sempre sta-to un oppositore feroce [...] e di non [...] mai creduto né alle sue [...] né al suo [...]. Per questo i francesi [...] dittatore -lo guardano in cagnesco e per-fino Le Monde [...] dipinge in maniera caricaturale. Lui, Ka-bila, più che [...] sembra ispirarsi alla lezione di realpolitik di [...]. Quanto sia realmente votato [...] al libero mercato, quanto sia strumen-to della [...] Uganda [...] del Ruanda o di quel [...] ai danni dello Zaire [...] parti (stampa francese e cattolica, in specie [...] è tutto da verificare. Per ora lo Zaire [...] in mano come una pera matura, sfi-brato, [...] dal «padre della nazione» [...]. [...] MELETTI Tutta la mattina [...] aula Nervi, as-sieme agli zingari [...] da papa Giovanni Paolo II. Forse fino [...] giorno nemmeno sapevano chi [...] Malla detto [...] in Spagna per avere [...]. Ma ve-dere uno di [...] ha provocato un grande orgoglio di gruppo. È stata la giornata [...]. Massimo Converso coordina la [...] rom della biblioteca comunale di [...] (alle porte di Roma) [...] nazionale [...] nomadi. Spero che serva-no a [...] a combattere i troppi pregiudizi che ci [...] Rom, [...] e camminanti. Forse qual-cuno, dopo avere [...] con il Papa, vorrà sapere qualcosa di [...] che in Germania e Polonia [...] sterminato dai nazisti [...] Italia ora è costretto [...] fango dei [...]. ///
[...] ///
I« Comitati dei cittadini» [...] Milano, Torino, Genova, Bologna, denuncia-no [...] dei nomadi», senza sapere [...] Rom in queste città [...] alle possibilità [...] di accoglienza e di [...]. In tutta Ita-lia gli [...]. In Italia, la città [...] alto numero di Rom è Melfi, con [...]. Grosse concentrazioni esistono a Roma, Na-poli, Foggia, Pescara, Reggio Emilia, Cosenza, Lamezia Terme, Reggio [...]. La notizia della beatificazione [...] gitano finisce su giornali e tv assieme [...] ondate di albanesi» nel porto di Bari. [...] una storia che si ripete, [...] sei se-coli. [...] decennio del 1300 i primi Rom [...] del centro e sud [...] decine di migliaia di profughi [...] albanesi e greci. Nel 1392 le ar-mate ottomane [...] il [...] fuga. Anche allora il mare [...]. A Spezzano Albanese, provincia di [...] vivono addirittura 150 Rom [...] della comunità [...] anche se [...] negata la residenza formale. Non i battesimi, però: [...] 1600. Le comunità rom si stanziaro-no [...] tutto [...] Molise, in [...] nelle Puglie, in Campania, nel Cilento, il [...] in Calabria. An-che i Camminanti siciliani, eredi [...] usi e costumi degli antichi zingari di Sicilia, se [...] si sono stabiliti a Noto [...]. [...] arriva dalla loro [...] in-quinata da «prestiti» slavi) mentre [...] penetrarono in Italia via terra. [...] già nel 1559, che il [...] spagnolo di Napoli ordinava «a tutti gli [...] di uscire fuori dal Regno», [...] chiunque a dare loro permessi. Allora gli zingari erano [...] gli [...]. I Rom del centro [...] al nomadismo (al massimo si spostavano nella [...] al centro nord, continuarono [...] città in città per proporre i loro [...]. ///
[...] ///
Lo fanno soprattutto in Italia, [...] in Irlanda. Anche in Svizze-ra, con [...]. Molti Rom e [...] italiani da più di [...] uscire [...] in cui sono stati [...] in-dotti a negare [...] la propria identità, iniziando [...]. [...] i nomi, per mimetizzarsi e [...] ai primi benefici, come [...] di una casa popolare. An-che i [...] nomadi hanno cercato di [...] minori com-plicazioni nella loro attività [...]. A creare allarme e [...] del [...] zingaro, sono le baraccopoli alle [...] e gli episodi di devianza. In particolare [...] dei minori per la [...] devian-za ha riproposto, ancor più della [...] questione [...]. [...] Rom proveniente dalla Jugoslavia in [...] ultimi anni -comunque asso-lutamente minore [...] la [...] riac-cendendo nelle metropoli [...] contro Rom e [...] che [...] degli anni [...] andava attenuan-dosi per via della [...] dei pri-mi campi sosta nel nord e nella [...]. Sarebbe possibile, anche oggi, [...]. Vedono arri-vare gli zingari [...] e pen-sano che questa sia la vita [...]. Ma quanti sono, ad [...] che [...] camper? Chi si azzarda [...] di vivere sempre su quattro ruo-te?». [...] esempi positivi. Novanta famiglie -«un numero [...] città sono state divise [...]. Ogni famiglia mononuclea-re ha [...] ma al pia-no terra [...] la grande sala con [...] mangiare od ospitare chi arriva. Nei villaggi grandi spazi [...] perchè i Rom [...] loro lavoro: [...]. A Cu-neo, alla periferia [...] un tempo [...] un campo sosta con [...] elettrica, i [...] hanno costruito le loro [...] un viale a forma di [...]. Attorno ad ogni ca-sa [...] per il lavoro e per [...]. Loro difendono la famiglia [...] il loro gruppo. Hanno bisogno di spazi. Il più grave reato, [...] è tradire il proprio gruppo. Hanno i loro tribunali, [...] tradisce. E noi [...] che vuol [...] tavolino come possano o non [...] vivere gli zingari. Lo hanno fatto in [...] passato. Il [...] (prefetto) [...] in Germania, nel 1938, [...] presenza de-gli zingari era pericolosa, soprattutto fra [...] laboriosi, perchè poteva instillare loro il germe [...]. Non dobbiamo fa-re lo [...]. Dobbiamo tenere presente che [...] è pro-duttivo, ma in modo diverso dal [...]. [...] sono diventati ottimi operai nei [...] equini. Altri sono riusciti a [...] del ferro. A Roma un centi-naio [...] ragazzi zingari han-no ottenuto il diploma di [...] qualcuno è [...]. Ma non possiamo imporre [...] distruggere una cultura diversa dalla nostra. In Ger-mania, ai [...] offrono una casa ed [...] ma è proibita ogni forma di vita [...]. Guai a chi vive [...]. ///
[...] ///
Guai a chi vive [...].

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Il progetto è senza scopo di lucro, ma purtroppo le spese sono ingenti. Da alcuni anni IdMiS - Istituto della Memoria in Scena (ONLUS) -, anche grazie al Comitato promotore Fondazione Giovanni Frediani ed all'Associazione Culturale Controtempo, ha investito molte risorse sia monetarie che umane nella progettazione del sistema, nella traduzione digitale del proprio patrimonio archivistico, bibliografico - specialmente dell'emeroteca -, biblioteconomico, e museale; in assenza di un contributo pubblico minimamente adeguato ci vediamo costretti a chiedere alle biblioteche che vorranno aderirvi ed indirettamente agli utenti la condivisione dei costi e/o la partecipazione attiva all'elaborazione delle unità bibliografiche che ciascun ente vorrà inserire per il prestito digitale interbibliotecario.
Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

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(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





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