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Mercoledì 21 ottobre [...] E [...]. Ma non voglio considerare [...] come una calamità naturale»: Willy Brandt [...] spiegato, a Firenze, il modo in cui [...] contro la guerra Al [...] sabato scorso, la laurea honoris causa concessagli [...] Università [...] Firenze, Willy Brandt ha pronunciato un discorso [...] importante contributo al dibattito sulla pace. Ne pubblichiamo un estratto. Sì, credo alla molteplicità [...] dubbio. /// [...] /// Mette in discussione ciò che [...]. Può essere forte abbastanza [...] fossilizzate». Mi sembra dunque che [...] essere anche la base di una politica [...] nome, di una attività, cioè, che non [...] ad amministrare ciò che c'è ma che [...] del domani. La politica conosce mète, [...] nome. Ma deve fare i [...] prossimi passi in uno spazio in cui [...] tra di loro le forze e le [...]. [...] aiuta il dubbio che [...] . Il dubbio non sogna [...] parte da ciò che esiste [...] lo mette in discussione. Ma attraverso ciò che esiste [...] stretto parente del sogno, degli scopi di una politica [...] guarda al futuro. È un principio di [...] contrario è la disperazione: immobilità paralizzante. Alla sincerità di quasi [...]. Ma tutti agiscono, e [...] potenze, in una situazione di rivalità irritata [...]. Gli interessi di terzi [...] presi in considerazione adeguatamente. Domina la paura che [...] un vantaggio. Non si può essere [...] la pace possa essere assicurata per sempre [...] strategie e tecniche. Il dubbio è [...] là dove ci si immagina [...] non [...] mantenere la pace altro che [...] armamenti. Dubito che il confronto [...] Oriente [...] Occidente corrisponda a una legge naturale. Ma non vedo alternativa [...] premesse per [...] ritornare alla politica della [...]. A questo scopo è [...] grandi potenze non si neghino a vicenda [...] e dimostrino la massima moderazione possibile nella [...] interessi. Non credo che [...] Sovietica abbia bisogno di [...] se con sempre minor successo [...] di assumere posizione contro [...] USA [...] Stati del Terzo Mondo. E non credo che [...] Stati Uniti abbiano bisogno di speculare sul logoramento interno [...] Sovietica [...] su eventuali gesti disperati da ciò derivanti. Potrà rispondere alle leggi [...] escludere a priori reazioni imprevedibili [...] e preventivare la possibilità [...] della struttura interna. Ma ritengo che sarebbe disastroso [...] che tali ipotesi diventino la [...] di una politica internazionale. Cose di questo genere [...] un confronto in più. Credo piuttosto che una [...] ambo le parti debba contribuire a non [...] della politica mondiale, anche se ha interessi [...]. Le differenze ideologiche non [...] nel prossimo futuro. Ma c'è troppo in gioco [...] una delle parti possa aspirare a mettere in ginocchio [...] altra. Vi è sicurezza soltanto In [...] non sono sicuro di fronte al mio [...] Insieme a lui. Di conseguenza [...] via possibile e garantire [...] del mondo. Elementi della coesistenza [...] come per esempio la [...] e la cooperazione in Europa o le [...] Salt [...] si mescolano con la lotta densa di [...] raggiungimento di vantaggi strategici unilaterali. Una cosa è certa: [...] distensione ha permesso di definire in molti [...] di interessi e regole pratiche di comportamento. Ma il settore della [...] è sempre molto rilevante. Il compito degli anni [...] quello di eliminare, una dopò [...] attraverso un insieme di [...] le zone di instabilità e di crisi. E poiché non ci [...] gioco, non vi è nessuna possibilità di [...]. E il potenziale di imprevedibilità [...] certamente maggiore di quanto credano le potenze mondiali, le [...] tèndono a giudicare tutti i [...] ristretto della loro rivalità reciproca. Il futuro presenta pericoli [...] non sono prevedibili e ai quali la [...] gli Stati deve far fronte con sforzi [...]. Il territorio in cui [...] serve come terreno per guerre di rappresentanza, [...] a che fare con i conflitti e [...] di questi popoli. Attraverso la logica di [...] con la quale opera [...] interi popoli diventano ostaggi [...]. E sembra che ancora [...] il sopravvento la tendenza a classificare i [...] Terzo Mondo in alleati e seguaci [...] e ad [...] di conseguenza, secondo criteri [...] di sicurezza. Questi paesi e questi [...] avere alcun interesse a farsi coinvolgere nel [...]. Quanto più cresce in [...] politica complessiva o addirittura mondiale, tanto più [...] una follia il conflitto dominante, cosa che [...]. E soprattutto questi paesi [...] il gioco mortale delle guerre degli Stati [...] alibi per rifiutare loro un ordinamento giusto [...] mondiali. La fame mondiale può portare [...] e [...] possono [...] gere ulteriori pericoli -di guerra. Si deve dunque permettere [...] che già oggi appare in molte sue [...] campo [...] re dei blocchi, diventi [...] ancora più grande, che prima assoggetta la [...] una ferrea disciplina, poi [...] ed infine la minaccia [...] arrivare a degli accordi [...] che impediscano la catastrofe [...] Terzo Mondo. I pericoli non sono [...]. Per lungo tempo abbiamo ritenuto [...] una guerra atomica mondiale e ciò ci ha impedito [...] pensare che conflitti fra [...] si potessero deciderè con la [...] delle armi. Oggi il «processo» tecnologico [...] raggiunto uno stadio in cui vi è [...] si abbassi la soglia atomica e che [...] considerata fino ad ora [...] si erga la scala dell' esca-lation. La tentazione di conquistare la [...] una tentazione veramente pericolosa per [...] vita [...] si avvicina nuovamente. Dobbiamo liberarci dalla pressione [...] tecnica delle armi e logica del confronto. Bisogna creare tra Est [...] Ovest [...] premesse che sono necessarie al raggiungimento di [...] campo del controllo degli armamenti. Inoltre, si deve frenare [...] armamenti, affinché sia possibile di nuovo una [...] tra le alleanze e 1 loro [...]. Credo che gli Stati [...] responsabilità particolare e che le relazioni tra [...] forse costituire un modello per le relazioni [...]. Al tempo della [...] ra fredda, [...] è stata il campo [...] mondiale. Ora non è più [...] si sono estese globalmente, ma si sono [...] Europa. Ciò non è caduto [...]. Gli Stati europei avevano [...] con le grandi potenze a loro alleate [...] distensione, la coesistenza e la cooperazione. Si può ottenere certamente [...] già questi risultati rappresentano [...] importante. I governi europei erano riusciti [...] per esempio [...] anno passato dopo [...] sovietico in Afghanistan [...] ad impedire che la minaccia [...] alla distensione si abbattesse completamente anche [...]. Ed infine: non ha [...] un modello [...] attraverso la Comunità europea, [...] di come si può [...] possibilmente [...] dunque che [...] europea di stabilità può [...] situazione mondiale attuale. [...] non può perciò [...] ma deve portare questo esempio [...] esperienza, [...] dove è possibile e sollecitare [...] grandi potenze a farne uso. Possiamo riuscire a superare [...] soltanto [...]. La strada per superare [...] alleanza passa attraverso i sistemi stessi, cosa [...] sentita da loro come una dipendenza, similmente [...] che si attenuò soltanto con il riconoscimento [...] può essere superato ciò che è stato [...] così [...] gli esseri umani. Willy Brandt Pierre Boulez, [...] un saggio sul musicista, spiega perché fu [...] suo tempo e solo oggi viene riscoperto Troppo [...] incompreso, troppo estremista per [...] «fin de siede», ma [...] in realtà la [...] incoerenza [...] musicale era [...]. Anticipiamo alcuni brani dalla [...] e direttore [...] Pierre Boulez. /// [...] /// Troppo direttore [...] e non abbastanza compositore; [...] compositore che non sa liberarsi dal direttore [...] non abbastanza controllo. E ha confuso tutto! Tuttavia, [...] postumo ve-glia un pugno di [...] si possono facilmente suddivìdere in due fazioni: i progressisti [...] i conservatóri; [...] e quésti [...] si proclamano i veri difensori [...] Uh [...] che, secondo loro, i primi [...] tradito. [...] il torto [...] ebreo, in un momento di [...] nazionalismo; ridotto al silenzio totale nel suo paese [...] il ricordo di [...] fino a scomparire. E ancora: il mito [...] Bru-ckner e Mahler ritornano incessantemente, come II Castore [...] Polluce [...] sinfonia. Dopo Beethoven, impossibile andare [...] la dinastia sinfonica viene colpita dalla sorte, [...] superare la fatidica cifra. Addìo ai [...] servizio FRANCOFORTE [...] Ken [...]. Fa piacere, ma non [...]. Anzi, è piuttosto sconveniente: [...] buon senso, che scarso riguardo per [...] di luttuosa incertezza che [...] questa [...] edizione della [...]. Soprattutto i librai tedeschi, [...] originari protagonisti della mostra, sono seccati. A nessuno è sfuggito [...] e molto teutonico richiamo [...] pronunciato in apertura: basta [...] delle vanità, [...] con gli editori che [...] per farsi pubblicità. Sia chiaro anche per [...] si viene a combinare affari, non altro. Che succede? Succede che dopo [...] azzannato Francia. Italia e Inghilterra, dopo [...] nientemeno che gli Stati Uniti, la crisi [...] scrollatine e spintoni anche alla forte editoria [...]. Se ciò non bastasse [...] locali, carichi di funesti presagi, a cominciare [...] («In crescita verso la morte») e dai giudizi [...] niente da leggere» [...] «La Fiera è un [...] in procinto di ingoiare anche se stesso») [...] esemplificative. Dove si racconta che [...] deve ancora rifarsi del [...] in [...] Daisy o si riferisce [...] Mario Puzo. [...] abbia risposto: se ti va [...] 90. Un clima, insomma, da [...] può. Per la verità, girando [...] stand e di padiglione in padiglione [...] 285 mila i titoli [...]. E non solo nella [...] dove gusto, immaginazione e sapienza delle confezioni [...] immagini di inestinguibile ricchezza e solidità. Le occasioni di seduzione [...] sommato, non mancano. Non sarà il caso della [...] Storia dei numeri, frutto di una ricerca durata [...] pubblicata [...] da Mondadori? E. Ma no, gli esperti [...] come vetrina la [...] ha perduto smalto. Che sia finita [...] delle mitiche (e dissennate) [...] e che a dominare sia la prudenza [...]. Non va bene che [...] forza [...] un tempo esercitata da [...] scuole di pensiero, a cominciare da quella [...] Francoforte [...] allo strutturalismo francese. Non va bene, è [...] guida attraverso cui guardare [...] a [...] banco siano . È la decadenza [...] aggiunge qualcuno [...] nel nome del mercato. /// [...] /// Di fatto, [...] insistentemente posto sul business [...] crisi) riduce a poche note gli [...] e i commenti. E ha trasformato il [...] da rendere del tutto opachi o invisibili [...] i fenomeni politici, che pure esistono: come [...] sinistra che occupano lo stand iraniano proclamando [...] fame, o le femministe già scomparse dalla [...] ma presenti nella [...] alternativa che si svolge [...]. Prendiamo invece la [...] piazzata proprio al centro della [...] 5. Suo scopo, annuncia il [...] di promuovere la diffusione dei materiali e [...] dei paesi del cosiddetto Terzo mondo: Asia, Africa [...] America Latina. A [...] nella primavera del 1980, sono [...] una ventina di giornalisti, docenti e piccoli editori «impegnati». Sorpresa: tra gli ideatori [...] principale animatore in assoluto [...] c'è -anche Peter [...] ovvero il direttore della Fiera. Significa che non tutti son [...] sulla normalizzazione, [...] della [...] ad affaire [...]. Dice [...] «Che il far libri [...] politica [...] ampiamente segnalato i movimenti [...] Anni Sessanta, e non si torna indietro. In più la nostra [...] accanto al saggio dello scrittore europeo, che [...]. Altra «politica», altro «segno»: [...] interesse o accoglienza ha trovato, a Francoforte, [...] vecchio pensiero delle teste [...] Le impressioni sono contraddittorie. Ma certo, di quelli che Philip Green ha senza sfumature definito i [...] sentiremo parlare a lungo. E non soltanto, per [...] perché Longanesi dopo il successo ottenuto con Friedman [...] lanciare il [...] di Ricchezza e povertà. O non solo perché [...] Homo [...] di [...] o Lo yoga di [...] Rizzoli ha in programma [...] I [...] del consigliere di Reagan Peter [...] e [...] delle nazioni di TUckér. Anche perché in un [...] proposte «europee». Vanna Brocca Che cosa [...] tanto [...] ricordo di un interprete [...] rigoroso ed eccentrico. La presenza di alcune [...] brevi, facili da capire, accettabili. Per molti anni queste [...] bastate. La fame convenzionale di [...] lungaggini meno complesse, meno [...]. Le rare esecuzioni non [...] dubbi, non solo sul valore ma anche [...] lavoro. Tutto andava controcorrente in [...] de [...] la sovrabbondanza In tutto, [...] sempre più di rigore la sobrietà. Siamo alla fine di [...] si rimpinza di ricchezza, si asfissia, è [...] sentimentale sono quanto di [...] meglio gli può capitare. Addio, romanticismo grasso e [...]. Le licenziate? /// [...] /// Con alterigia! Ma ciò che è autentico [...] da questa lunga disattenzione, ci costringe a [...] ci Interroga con insistenza sulla [...] negligenza. Che cosa siamo stati, [...] Abbiamo avuto qualche [...] volta che il modernismo [...] con la sobrietà ascetica, si tornò con [...] ridondanti, tanto che cominciò [...] retrospettiva, ma arricchita da [...] resa vigile dalle esperienze attuali, chele consentivano [...] a caro prezzo. Sazia, forse, di sensazioni [...] unilaterali, la percezione sogna [...] un mondo in cui [...] siano tanto semplici da [...] facilmente ritrovare. /// [...] /// Mettiamo da parte, per [...] riserve mentali paralizzanti. È tanto facile? E, in questo caso [...] difficile sfuggire alla leggenda -che ostinatamente amalgama [...] opera, la prova diretta [...] il melodramma e [...]. Una prima ambiguità ci [...] il limite, che a volte è impossibile [...] e ironia, nostalgia e critica. Non si tratta di una [...] reale, ma [...] movimento pendolare, [...] improvviso cambiamento [...] che fa sì che certe [...] musicali ritenute banali, superflue, passate a questo difficile filtro, [...] rivelatrici, indispensabili. La banalità che [...] gli si è tanto rimproverata [...] al punto di leggervi una carenza di inventività [...] ci pare ancora tanto insopportabile? Non potrebbe essere proprio questa [...] del grande e-quivoco sulla [...] popolarità? [...] «di primo [...] si basa su comodi cliché, [...] ritorni dolciastri, un paesaggio rapido, evanescente, [...] passato conservato in cartolina. Questo affascina gli [...] e irrita gli altri, e [...] agli [...] e agli altri di [...] oltre questa prima apparenza, che [...]. Tuttavia sorprendente ilo sconvolgimento [...] nel mondo della sinfonia. Con quanta decisione, con [...] volte, Mahler ne aggredisce la [...] formale delle forme, prima [...]. È il teatro che [...] devastazione drammatica di forme costrittive? Come Wagner [...] soqquadro [...] artificiale [...] per creare, nel dramma, [...] più demiurgico, Mahler sconvolge la sinfonia, devasta [...] ordinato, investe dei suoi fantasmi II sancta [...]. La difficoltà di leggere Mahler [...] nelle divergenze tra gesto e materiale; il [...] diventare sempre più [...] mentre il materiale rischia [...] più [...]. [...] nasce anche dalla contraddizione [...] di collegare gli [...] agli altri i molteplici [...] processo [...] della composizione; esso fa [...] musicali intorno ad alcune polarità essenziali. Più ci si addentra [...] più ci si rende conto che la [...] non attraverso lo spessore ma attraverso la [...] la polifonia si sviluppa in un intreccio [...] In cui gli elementi si riallacciano sempre [...] tematica determinante: non e-lementi riempitivi o complementari, [...] dalle figure principali. Conciliare la minuzia nel [...] grandezza del disegno, ecco ciò che non. Che una simile opera [...] di tempo, per convincere, non sembra oggi [...]. La sovrabbondanza e la proliferazione [...] oggi, più che un tempo, [...] fasti [...] ti o rifiutati per molti [...] come superflui e impuri. Questa reazione semplicistica non basta, [...] a giustificare [...] a poco a poco, per [...] respinta [...] per la [...] ambiguità, e di cui oggi [...] costituisce [...] il pregio. Col [...] a una corrente [...] che porterebbe direttamente e senza [...] alla Scuola di Vienna, significherebbe forzare le cose e [...] loro dire più di quanto possano. C'è, in Mahler, troppa [...] al passato per farne, senza pensieri reconditi, [...] ha innescato un irreversibile processo di rinnovamento [...] hanno ben capito i suoi primi seguaci, [...] anzitutto richiamati a questa nostalgia: ne hanno [...] e respinto il lato critico, che doveva [...]. [...] parte, c'è una volontà tanto [...] di [...] oltre le categorie del passato, [...] a esprimere ciò cui esse [...] erano in origine destinate, c'è una tale perseveranza [...] dei limiti, che non si [...] liquidare Mahler con la definizione [...] razza»: in un modo tutto [...] Mahler partecipa al futuro: questa partecipazione ci sembra più [...] ora che una certa epurazione stilistica delle nozioni ha [...] I suoi risultati e fatto il suo tempo, ora [...] è nostro compito considerare un linguaggio più composito, una [...] più complessa, una sintesi più aperta. [...] e la complessità del gesto, [...] anche la varietà e [...] nei [...] ecco ciò che rende Mahler [...] ecco ciò che lo rende oggi indispensabile nella riflessione [...] futuro della musica. Pierre Boulez NELLE FOTO: Un [...] Mahler a una vignetta rapporti con la [...] Le [...] su [...] di Michele Ciliberto sul [...] su Labriola, da noi pubblicato ieri, è [...] alla relazione di Renato [...] il nome del relatore. /// [...] /// Pierre Boulez NELLE FOTO: Un [...] Mahler a una vignetta rapporti con la [...] Le [...] su [...] di Michele Ciliberto sul [...] su Labriola, da noi pubblicato ieri, è [...] alla relazione di Renato [...] il nome del relatore. (0)
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