Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «Calendario del Popolo-Serie unica-ed unica - numero di periodico»--Id 2669549922.

Dopo questi venne Giotto [...] non stando contento ad imitare l'opera di [...] suo maestro, nato in [...] a disegnare su per i sassi gli [...] delle quali lui era guardatore; e dopo [...] non che i maestri dalle [...] età, ma tutti quelli [...] passati. Dopo questi [...] ricadde, perchè tutti imitavano [...] e così di secolo in secolo andò [...] tanto che Tomaso fiorentino, cognominato Masaccio, mostrò [...] come quegli che (non) pigliavano per autore [...]. [...] di questo giudizio non [...] fatto [...] riconoscimento della grandezza di Giotto, [...] precisa dello stretto rapporto [...] Giotto e il Rinascimento. Secondo Leonardo, Giotto fu [...] artista che rivolse la [...] attenzione direttamente alla natura, [...] quel processo che Masaccio seppe riprendere con [...] Quattrocento. Al di là di tante [...] scolastiche non c'è dubbio che questo giudizio, sia pure [...] enunciazione embrionale, è una base [...] per ben capire e collocare nella [...] giusta luce [...] rivoluzione plastica di Giotto: una [...] che [...] della civiltà comunale, così come [...] grande poesia di Dante o la prosa del Boccaccio. La lingua pittorica di Giotto [...] di una analogia con la lingua poetica [...] Dante [...] entrambi infatti parlano il «volgare», cioè si [...]. Di questa viva analogia [...] Giotto [...] la [...] arte, con la « [...] essa rappresentava, sembra del resto che Dante [...] esplicita, come si può leggere nelle due [...] Purgatorio :Credette Cimabue nella pittura [...] lo campo, e ora [...] Giotto [...] che la fama di colui oscura. Così ha tolto [...] a [...] Guido la gloria della [...] e [...] caccerà dal nido Non [...] intendere il senso di concretezza, di vigore [...] Giotto, né la [...] capacità di creare potenti [...] se non ci si rende conto della [...] in ogni campo, da quello economico e [...] culturale, si era verificata nella vita di [...] Firenze. [...] la stessa concezione [...] che il sorgere e [...] civiltà comunale ha rotto, modificato, mutato. I vari momenti della [...] si distinguono coi nomi di « romanico [...] « gotico » vanno visti così [...] di questo processo culminante, [...] Rinascimento. Che Giotto fosse vivamente incorporato [...] società comunale ce lo dicono anche le notizie che [...] abbiamo della [...] vita. Egli infatti, che era [...] il Vasari, da padre « lavoratore di [...] di Mugello, pare nel [...] Firenze la situazione più favorevole per [...] del suo genio e [...] del suo senso pratico. Giotto, come scrive lo [...] Frederick [...] « fu forse [...] artista fiorentino del Trecento [...] diventare veramente ricco ». Sembra addirittura che egli [...] traendo dai suoi prestiti [...] del 120 per cento. Insomma, come si dice [...] abile uomo d'affari, che sapeva aumentare con [...] che guadagnava con la [...] arte. I committenti di Giotto [...] Comune, le autorità [...] gli esponenti più ricchi [...] tutti, è ancora [...] che parla, da interessi [...] cioè, in pratica, gli ambienti più moderni [...]. Tutto ciò bisogna [...] presente per capire la [...] la [...] pittura impegnata nei temi [...] San Francesco ad Assisi e a Firenze e [...] Cristo a Padova. In questi affreschi di Giotto [...] appare umanizzata, priva di misticismo. Giotto infonde alle scene religiose [...] plausibilità, una verità naturale. ///
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Giotto infonde alle scene religiose [...] plausibilità, una verità naturale.