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Il cargo proveniva dal [...] Muoiono sognando la fuga In [...] erano nascosti a bordo di una nave GENOVA. Li hanno trovati [...] aggrappato [...] chiusi dentro una piccola toilette, [...] vano ten-tativo di cercare una via di fuga al [...] che loro stessi hanno appic-cato. Sono morti per intossicazio-ne [...] giovani tunisi-ni saliti [...] a bordo della nave «Linda Rosa». Tre loro compagni di [...] principi di intossicazione si sono invece salvati. Gli otto [...] nel traghetto ro-ro che fa [...] spola tra il [...] e quel-lo di Genova seguendo [...] rotta [...]. La «Linda Rosa», 18. Un giorno di navigazione, [...] di silenzio, poi [...] di un attimo propizio [...] mare oppure salire su una gru oppure [...] container fosse scaricato per dileguarsi. Ieri mattina la «Linda Rosa» [...] a Genova alle cinque di mattina ed [...] sbarcare contai-ner e camion. Loro erano dentro quella [...] e titubanti. È a quel punto [...] di sedici uo-mini compreso il comandante Crescenzo [...] ha scoperto gli otto [...]. La nave, una delle [...] so-cietà barese «Levantina Trasporti» che fa riferimento [...] si trovava al molo Canepa [...] le 14 si è spostata verso la [...] navali, in prossimità dei bacini di carenag-gio, [...] tem-po lavori di rimessaggio che [...] bloccata per cinque gior-ni. Avvertite le autorità portuali [...] i clandestini sono stati [...] prassi [...] e quindi al capitano [...] «Linda Rosa». Gli otto nordafrica-ni sono [...] cabine destinate ai camionisti dei mezzi imbarcati, [...]. Lì, dentro quelle quattro [...] hanno visto sfiorire le loro speranze. Forse qualcuno li atten-deva [...]. Una volta a terra [...] come tanti altri nordafricani, nel centro storico [...] Genova [...] il por-to delle nebbie della clandestinità. Il loro viaggio invece [...] grande sogno, il porto, la sopraelevata di Genova, [...] la città vecchia, un miraggio irraggiungibile. È stato a questo [...] nordafricani avrebbe-ro tentato [...] quella di originare un [...] sottrarsi a quella pri-gione. Così hanno dato fuoco [...] in un diver-sivo, in un parapiglia: non [...] incontro alla morte. Ecco il fuoco, le grida, [...]. Scattato [...] la nave [...] subito circondata da [...] della Capitaneria di Porto, della [...] e dei Vigili del Fuoco. È arrivato anche un [...] rimor-chiatori hanno stazionato nelle acque [...] di trainare lo scafo [...] di sicurezza. Ma non [...] ne stato bisogno. In [...] è stato domato. A quel punto i [...] trovati davanti alla scena racca-pricciante dei cinque [...] vita. Tre ragazzi, invece, respirava-no [...]. Subito soccorsi sono stati [...] dopo hanno raggiunto a piedi la sede [...]. Sono passati attraverso due [...]. Dunque [...] è stato ap-piccato dai clandestini. Ciò ha causato [...]. [...] confermata dal comandante [...] Eugenio Sicurez-za: «È una prassi [...] -ha [...] quella che i clandestini a [...] vengano consegnati al coman-dante della nave e rimpatriati a [...]. Sul posto si è [...] Renato Ferraro, comandante ge-nerale [...] Capitanerie che si trovava in visita a Genova: «Quanto [...] successo sul traghetto -ha chiarito -è da [...] tragica fatalità in parte da accredi-tare anche [...] italiane ed estere che costringo-no molti clandestini [...] indesiderati, in attesa che la [...] faccia scalo in un [...] Paese [...]. Il loro triste destino [...] quello degli otto annegati al largo di Pantelleria [...] tanti altri di cui si perdono le [...] fi-niscono cadaveri sulle coste. I tre superstiti sono [...]. [...] dal Sostituto procuratore Francesco Pinto [...] dal comandante di vascello Manlio [...] della Capitaneria. La «Linda Rosa», trainata [...] Giano, è a disposizione delle auto-rità. La [...] sagoma arancione è di-ventata [...] tassello di un do-loroso viatico [...] le porte [...]. Marco Ferrari [...] 2. [...] 2. Sanno di dover tornare a [...] e cercano di scappare ROMA. Presi nella rete come [...] finale è quella da cui sono partiti. Si sentono vittime di [...] i clandesti-ni. [...] e ci vogliono restare, dunque [...] ri-bellano. Non tutti cedono alla [...] violenza come quelli di Agrigento. A Caltanissetta, nel campo [...] Pian del Lago, ieri i 122 che si [...] hanno iniziato lo sciopero della fame. Chissà cosa farebbero, se [...] che hanno preso loro e i loro [...] nordafrica-ne: ora sanno che [...] quel denaro ha cambiato [...]. La loro proseguirà uguale [...] suc-cesso a tutti gli emi-granti, [...] di venire truffati dal [...]. [...] le storie di italiani convinti [...] sbarcare in America di notte, dopo [...]. Ora i nordafricani vanno verso [...] stessa [...] partenza. Con in mezzo, invece [...] Mediterraneo mascherato da [...] del sapere già come [...]. Per loro, perché siano [...] quei «centri di acco-glienza», i padri [...]. I padri trovano poco [...] dei centri. Che nel frat-tempo cambiano [...] chi li chiama «di [...] accoglienza». E suona strana, a [...] dentro, la parola «acco-glienza». Cercano di fuggire, quelli [...] Agrigento. In [...] diventano [...] furia che costringe la poli-zia, [...] e pressata di fronte, a [...]. Usano il digiuno, cercano [...] i cancelli e svuotare le guardiole delle [...] i muri senza vio-lenza, quelli di Caltanissetta. Ed i connazionali tunisini che [...] in Italia tentano di dare una mano almeno ai [...]. Abbes , il presidente [...] di rifu-giati tunisini «Insieme per [...] Tuni-sia», protesta per gli aiuti italiani al governo del [...] paese, che lui defi-nisce [...] da [...]. E chiede: «Se la [...] fero-ce e pervasiva, come sono possibili queste [...] senza che il governo tunisino se ne [...] Non [...] che il governo tunisino sta usando gli [...] di pressione [...] get-tando sul piatto della [...] di uomini, magari per al-zare il prezzo [...]. [...] si sta preparando a [...] connazionali: è lecito [...]. [...] seconda per fama solo [...] nostri pescherecci seque-strati perché trovati a gettare [...]. [...] le banchine del porto [...] a sta-gioni alterne, lo [...] do-ve partono in questi giorni i clande-stini. E da dove parte il [...] tunisi-no [...] per una ristretta cerchia di [...] volo diret-to e quotidiano. Da lì viene anche [...] extravergine di ottima qualità che [...] nostri produttori mischiano [...] con etichetta sempre italiana sul [...]. /// [...] /// Fatti che sfumano ai [...] giorni. /// [...] /// [...] hanno certo visto [...] degli uomini della Guardia costiera [...] gettavano ad una di quelle masse umane galleggianti bottiglie [...] acqua minerale e pacchi di biscotti. Il numero due del grup-po [...] Guardia costiera che sta la-vorando a Lampedusa, Castorina, definisce [...] situazione con [...] barca con quaranta persone sopra [...] di soccorso». Il comandante, Michele [...] è in mare, le [...] in continuazione. [...] non è rag-giungibile: nel lancio [...] bottiglie [...] ha perso il telefonino. Il suo vice non [...] solo a quelle barche che arrivano. Lui, per primo, fa [...]. I clande-stini lo sanno, [...] Italia succede questo. Sanno che [...] è meno duro che in Spagna, ad esempio. Anche per questo arrivano [...]. Ma prima [...] il foglio di via. Adesso, invece, [...] la raccolta in campi senza [...] tranne il rimpatrio. Magari non subito, ma [...]. [...] cibo cucinato, campo di pallone. Altri dove invece le [...] in poco spazio. O vivono a panini, [...] Lampedusa, ma-gari [...]. Ma tutto fa pensare [...] più per noi, [...] recin-ti, che per loro. I 122 che digiunano [...] Caltanisset-ta, sono uno dei primi casi. [...] hanno trovato la mensa imbandita. La-sagne e bistecche, fan-no [...]. Stanno larghi e comodi: [...] ancora 50 posti liberi. Hanno un campo [...]. Il sostegno di un [...]. Ma sono tutte cose [...] in carcere. Come gli scioperi della [...]. Alessandra [...] «Il governo tunisino sta usando [...] immigrati come strumento di pressione [...] per alzare il prezzo [...] A Caltanissetta hanno trovato letti [...] mensa imbandita. Ma son tutte cose [...] in carcere. E loro vogliono la [...] Controlli [...] centro di accoglienza di Agrigento L. [...] IL REPORTAGE Rimane alta [...] gli incidenti che [...] notte hanno opposto gli [...] Agrigento, è tregua armata dopo la guerriglia La [...] sarebbe stata spontanea: tra gli organizzatori potrebbe [...] condannato per omicidio nel suo paese. /// [...] /// Ora la situazione è [...] di prima acco-glienza di Agrigento, il centro [...] clandestini. In contrada San Benedetto, [...] sterpaglie e di capan-noni vuoti, domenica sera [...] nove è scoppiata la di-sperazione degli esclusi, [...] anime perse prove-nienti dal Marocco, dalla Tuni-sia, [...] Sierra Leone: uomini, donne e ragazzi in fuga da [...] i clandestini del Mediterraneo alla impossibi-le ricerca [...]. È calma armata, con [...] e carabinieri che hanno circondato i capannoni [...] da sette giorni ricon-vertita a centro di [...] a chiunque di avvicinarsi. [...] è [...] per tutti, anche per i [...]. Il questore di Agrigento, Oscar [...] non nasconde la preoc-cupazione: «La [...] altissi-ma, questi disgraziati sanno che dovranno essere [...] disposti a tutto». Poliziotti e carabinieri sono [...] le notizie provenien-ti dagli altri centri siciliani [...] di buono. A Caltanissetta i maghrebini [...] hanno iniziato lo sciopero della fame, si [...] il colpo di scena, qualcuno vuole dramma-tizzare [...] bloccare i rimpatri. La rivolta di domeni-ca [...] stata spontanea. Il problema vero è [...] chi è arrivato in Italia e non [...] indietro». La notte di domenica, mentre [...] de-cine i clandestini salivano sui tetti, strappavano tubi dai [...] spaccavano sedie e le lan-ciavano sui poliziotti, qualcuno giura [...] sentito urlare ordi-ni secchi. Ci sono dei capi, [...] rivolta. Uno, forse, lo hanno [...] un tunisino condannato per omicidio nel suo [...]. E [...] «rivoltosi» sono già stati [...] portati nel car-cere di Contrada [...] e presto saranno interrogati [...] Roberto Terzo, il procuratore della Re-pubblica di Agrigento. E gli altri? I [...] nei capannoni grigi che qualcuno pomposamente si [...] centro di accoglienza? Do-ve andranno? Cosa faranno? Una [...] ad Agrigento: presto li sposteranno con i [...] e i [...] militare. Destinazione località del Nord Italia, [...] del rimpatrio. Per il momento non [...] parlare con anima viva, sono tra le [...] ad osser-vare i bagni sfasciati, le sedie [...] sul grande imbroglio che li ha portati [...]. Sono partiti a centinaia [...] sono sbarcati in 600 a Lampedusa, 57 [...] Pantelleria, [...] ot-to giorni fa annega-rono sette persone, 44 [...] Ragusano), [...] dai loro paesi. Paesi in guer-ra, come [...] Sierra Leone che divora i propri figli da mar-zo, [...] sta-to destituito il golpi-sta Paul [...] sconfitto dai milizia-ni di [...]. Diecimila morti, torture e [...] malattie e fame. Paesi alla miseria, come [...] Ma-rocco [...] la Tunisia del presidente Ben Alì, il «Ponzio Pilato» [...] Mediterraneo [...] che ha scelto di [...] la [...] gente scappa dalla miseria, [...] non accetta ipo-tesi di rimpatri. Basta sentire i racconti [...] render-si conto che dai porti tunisini di [...] e Monastir è [...] par-tire in direzione Lampedusa. La polizia che deve [...] ha scelto di [...] volen-tieri tutti e due. E intanto i ne-grieri [...] trafficanti di carne umana che per la [...] mille dollari accettano di farti fare quelle [...] ti separano dal sogno italiano -la-voro e [...] macchina, e forse un televisore, e forse [...] in patria, la casa, una sopravvivenza dignitosa [...] tasche di dinari e dollari. Ai ragazzi delle zone [...] Marocco e dei vil-laggi della Tunisia, ai disperati [...] Sierra Leone che fuggono da una sventagliata di mitra [...] colpo di machete, i mercanti del sogno [...] detto che [...] in Italia, [...] una nuova legge [...]. Che per i clandestini [...] du-ra. Che la legge prevede [...] che il sogno rischia di infrangersi nei [...] altro sogno fallito, quello della industrializzazione del Sud [...] delle fabbriche sulla terra arida di Sicilia. E ora, [...] quella delle luci e dei [...] del lavoro e della speranza non [...] più. [...] è Agrigento, la città «ultima». Ultima per quali-tà della [...] reddito [...]. Prima per tasso di [...]. Loro, i clandestini di Contrada San [...] non hanno organizzato la [...] agli ordini dei capi, si sono fidati. Domenica notte urlavano una sola [...] «Italia, Italia, libertà». [...] urlata a squarciagola, fino a [...]. Ora, stanchi e delusi [...]. Abbracciato alle sbarre di [...] centro di acco-glienza un giovane ci lancia [...]. È già stato in Italia, [...] ha vissuto a Napoli e lì ha [...] della nostra lingua: [...] è bella non ci [...]. Noi buoni». Un poli-ziotto stremato dai [...] Agrigento ci allontana: [...] non potete stare». Enrico Fierro [...] 2. /// [...] /// Enrico Fierro [...] 2. (0)
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