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Per una cin-quantina di [...] il panorama edili-zio delle nuove co-struzioni litoranee, [...] uscito frastornato. Una brodaglia informe di [...] un conglomerato caotico e [...] cantieri, palazzine, spianate di cemen-to e asfalto, [...] nel giro di uno o due decenni, [...] river-sarsi senza alcun ordine, lungo una costa [...] qualche tratto è riuscita a conserva-re la [...] bel-lezza. [...] potuto accadere un simile [...] Quando provo a [...] molti allargano le braccia, [...] speculazio-ne edilizia, qual-cun altro di denaro mal [...]. [...] non siamo in una provincia [...] -mi spiegano. [...] la cultura red-ditizia delle serre, [...] forse un [...] di mafia: la gente, [...] con del denaro a disposi-zione, [...] ha approfittato per farsi una seconda casa (e in-fatti [...] di queste schifose abitazioni mi paiono deserte). Ma si tratta di [...] del resto io non mi intendo di [...]. Se [...] come in tante altre [...] costruito in questo modo ripugnante -mi dico [...] le loro buone ragioni, che per mia [...] a me. Così io adesso, di [...] orrore, non intendo accu-sare nessun altro se [...] chiamerò in causa solo le [...] ossessioni, le [...] nevrosi. Dunque mi chiedo semplicemente: [...] un simile in-cubo edilizio, qua-le effetto provoca [...] Innanzitutto uno strano senso di vergogna pri-mordiale, che [...] atavico con la ter-ra. Io sono del Nord, [...] Sud, ma siamo sempre [...] Italia: [...] poiché io mi sento totalmente italiano, non [...] meno di per-cepire, in modo viscerale, questa [...] mia terra. Ma proprio per questo [...] vago fra i mar-ciapiedi slabbrati, incombenti su [...] deturpate di sporcizia: sto male, mi sento [...] se avessi in-sozzato, calpestato il corpo della Ma-dre Terra [...] mi nutre e mi tiene in vita. [...] però, que-sto paesaggio tre-mendo [...] anche come un estraneo non volu-to, un [...] quale non [...] posto. Dove infatti potrei sog-giornare? Non [...] quasi alberghi o ristoranti; non ve-do piazze [...] solo case affastellate, prive di ogni senso [...]. Anche in altre parti [...] Me-diterraneo [...] a Cipro, che conosco bene -ho visto [...] costa. Ma lì, almeno, [...] edilizia è stata progettata [...] ha portato oc-cupazione e benes-sere, ha trasforma-to [...] luoghi di villeggia-tura e divertimen-to. [...] invece io non mi diverto [...] un [...] anzi mi sento in-cattivito. E questo è un [...] paesaggio. Forse a gente più [...] questi luoghi pos-sono apportare sensazioni pa-cificanti e [...]. Io però, prigioniero dentro [...] casette premute [...] con-tro [...] -ognuna con un proprio [...] con prepoten-za cerca di imporsi contro il [...] tutte le altre case at-torno -mi muovo [...] crescente di irritazione e nervosismo. Prima ancora che brutto, [...] mi sembra aggressivo, e il sen-so di [...] an-che a me: mi fa [...] voglia di strombazzare, berciare, [...] sulla spiaggia già ampiamente ler-cia. Eppure non è la cattiveria [...] per me più sconvol-gente. Aggirandomi per vie e [...] né coda, in quanto prive di un [...] veden-do come la spiaggia bellissima viene deturpata [...] loro volta già smangiate sotto i colpi [...] in una specie di disorientamento per-cettivo, come [...] le coordinate [...] come se fossi intrap-polato [...] di un architetto pazzo, di un sur-realista [...]. E in effetti, per [...] il mio ritorno a casa, ho continuato [...] annaspando in una pe-ripezia [...] questi luoghi privi di costrutto. In uno di tali incubi, [...] volta, qualcuno mi diceva che, in mezzo [...] di villet-te, [...] un monu-mento dedicato a Gandhi. Io allora mi ripromettevo [...] mi perdevo e riper-devo, perché la sta-tua [...] irrag-giungibile, dentro una casa privata, chissà in [...]. Al mattino, però, il [...] di Gandhi, persa fra le brutture edi-lizie [...] mi ha fatto pensare a lungo. Gandhi ha dato voce [...] terra, facendo capire come fosse-ro anche loro, [...] per tutto, delle persone, dei soggetti. E oggi si comincia [...] contribu-to di tutte le cultu-re e tutte [...] univer-sale, che rispetti [...] di uomini e donne, [...] soggetti forti e sog-getti deboli, salva-guardando per [...] alla vita, a una piena soggettività. Ebbene, io mi chiedo [...] luoghi della terra, gli innumerevoli paesaggi del [...] pure loro essere considerati come se fossero [...] sog-getti, così da [...] salvaguardati nella loro specificità [...] storia. Non basta parlare di [...]. Occor-rerebbe anche in-dividuare dei [...] etica urbanistica, che indichino in base a [...] si possa oggi costruire, evi-tando la devasta-zione [...] del paesag-gio, che certo non solo in Sicilia, [...] tutta Italia, nel mondo, sta cancel-lando [...] dei luoghi. Questa de-vastazione, come ho [...] ha un prezzo, che non è solo [...] cancellando la soggettività dei luoghi, viene a [...] dentro la nostra psiche. E quindi si colpisce [...] universale alla nostra soggettività. [...] universale va forse pensata come [...] che riguarda non solo gli umani, ma tutti gli [...] del mondo. E fra questi «esseri» [...] anno-verare pure i luoghi. Giampiero Comolli [...] 9. /// [...] /// Il viaggio sarà accompagnato da [...] critico [...]. /// [...] /// IT MILANO -Via Felice Casati, [...] Tel. Contagiati dalla stes-sa «malattia» [...] «Alta fedeltà», monomaniaco delle top [...] musicali personalizzate, verremo sommersi [...] ci dicono cosa buttare e cosa con-servare [...] vecchio al nuovo millennio. Il rito consiste nel [...] da viaggio di oggetti, simboli, feticci che [...] identità [...] la nuova era. E i libri fanno [...]. Negli Usa, la mania [...] iniziata da un [...]. Il [...] ad esempio, ne sta stilando [...] a puntate. In que-sti giorni, invece, [...] editri-ce americana, la [...] -che dal 1917 pubblica [...] economica e che attual-mente fa parte del [...] Ran-dom [...] -ad [...] reso nota la [...] lista: i cento migliori [...] scritti in inglese. Seguono, in ordine, «Il [...] di Fran-cis Scott Fitzgerald, «Ritratto [...] artista da giovane», ovvero [...] sempre di Joyce, «Lolita» [...] Vladimir Nabokov e «Ritorno al mondo nuovo» di Aldous Huxley. Campo ristretto, molto autorefe-renziale, [...] da die-ci fra scrittori e studiosi (tra [...] Gore Vidal, Antonia Byatt e Arthur Schlesinger). Per altro neanche [...] fra loro. [...] della classifica, ha informa-to [...] Random [...] Ann [...] è quello «di scatenare [...] grandi libri del no-stro secolo». E, infatti, il dibattito [...]. Ma tutto [...] della giu-ria. Antonia Byatt, la scrittrice [...] «Possessione» e di «An-geli e insetti», ha criticato [...] della lista: «Ci so-no troppe poche donne. Manca-no, ad esempio, Doris Lessing [...] Mary McCarthy». E un altro com-ponente [...] della «Scelta di Sofia», William Styron (peraltro [...] 960 posto), ha polemizzato per [...] della scrittrice americana Eudora [...]. Per la cronaca, solo [...] entrate nella top 100: Virginia Woolf al [...] «Gita al Faro», stacca di due lunghezze Carson [...] e di [...] Edith [...]. [...] include anche [...] Muriel Spark, Elizabeth [...] Jean [...] e Iris Murdoch. Altra criti-ca [...] «È una lista tipica-mente americana», [...] An-tonia Byatt. [...] la lettera-tura «made in Usa» [...] la par-te del leone con 58 titoli [...] britannici. Due soli sono gli [...] inglese delle «co-lonie», Rushdie e [...]. /// [...] /// Due soli sono gli [...] inglese delle «co-lonie», Rushdie e [...]. (0)
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