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La rassegna, che arriva [...] Italia [...] gli appuntamenti di New York (1992), Parigi [...] Mosca [...] proporrà centocinquanta dipinti, disegni, incisioni e monotipi [...] Henri Matisse (1869-1954), provenienti da venti musei di tutto [...] destinate a documentare soprattutto [...] periodo [...] del pittore francese e [...] di una luce e di un colore [...] ricognizione sistematica delle arti orientali. Tra i quadri più [...] Roma, nella galleria e nella sala degli Orazi [...] Curiazi, [...] con pantaloni rossi», «La [...] «Il ritratto di madame Matisse». Riconosciuto come uno dei [...] del XX secolo, soprannominato «il sarto della [...] Matisse [...] inizialmente [...] degli impressionisti, sperimentando le [...] della luce e del colore. Successivamente, alla concezione del colore [...] «mezzo» per accostarsi [...] e alla luce naturali, sostituì [...] visione creativa, destinata a produrre il piacere visivo attraverso [...] semplice percezione [...] dipinta. [...] decorativo del colore divenne [...] ispiratore della poetica di Matisse e del [...] di avanguardia da lui fondato nel 1905. La conoscenza delle arti [...] persiana, delle stoffe moresche, dei legni giapponesi, [...] di immediatezza espressiva, spinsero poi [...] ad abbandonare i mezzi [...] per «ritagliare» direttamente nella luce e nel [...] le tinte brillanti, la «gioia di vivere» [...] romana, tra vasi di fiori e nature [...] odalische e danzatrici. La disoccupazione è ancora in [...] il paese [...] stessa della «Republique» Senza lavoro, [...] Così entra in crisi un [...] di Francia «La nostra vocazione storica alla libertà e [...] diritti è messa in serio pericolo [...] che manca», affermano gli intellettuali. [...] la fiducia nello stato e [...] modello, eppure la ricetta americana cara ad alcune [...] non fa proseliti. Corsi a Napoli La [...] studierà a scuola [...]. [...] è [...] francese Edouard [...] e come previsto i francesi [...] presa troppo bene. Da sinistra sono piovute criti-che [...] raffica, ma anche [...] a ri-mettere la questione sociale [...] cima [...] del governo. Da destra i [...] hanno trovato conferme al [...] lavoro perché il mercato [...] rigido, la ricetta americana di flessibilità, di [...]. È una Francia preoccupata, [...] torna ad affollare le cit-tà dopo la [...]. I dati dan-no drammaticamente [...]. Il [...] della popolazione [...] è al brutto stabile: tra [...] e giugno i [...] disoccupati sono stati quasi cinquantamila. Il governo fa quello [...]. Martine Aubry e il [...] per preparare il piano [...] che dovrebbe facilitare [...] dei più giovani nel mondo [...] la-voro, e si fa un gran discutere della ri-duzione [...] di lavoro a 35 ore settimanali. Ma le previsioni sono [...] militare rischia di far impennare [...]. Stretta tra mondializzazione eco-nomica [...] Maastricht, la Francia vive una situazione per [...] a quella di gran parte dei paesi [...]. Alla disoccupazione si sommano [...] so-ciali (è in discussione la riduzione de-gli [...] le famiglie numerose), [...] della [...] differenze tra i molto [...] molto poveri. Eppure in Francia il [...] temi acquista un colore tutto particolare. Provate ad [...] che non è soltanto questione [...] Pil e percentuali di disoccupazione. Sul [...] qualcosa di più profondo, [...] di società sino a ora [...] di valori e abitudini radi-cate [...] storia, la stessa rappresen-tazione che della «Republique», co-me la [...] senza aggettivi, [...]. /// [...] /// Ai [...] come il [...] dei [...] libertà difese sempre e ovun-que. Bene, questa vocazione alla [...] messa in serio pericolo dal lavoro che [...]. Dice [...] professore [...] des [...] en [...] sociales: «Il disoc-cupato non ha [...] possibilità di vendere il suo lavoro. La [...] po-vertà, cioè [...] del potere [...] è un apartheid econo-mico con [...] identici a quelli di una discriminazione dei diritti, ciò [...] sarebbe illegale». Sottrazione dei diritti tanto [...] percepita come di responsabilità dello Stato. Cadono così come bi-rilli [...] della so-cietà francese contemporanea: non soltanto [...] che ogni uomo debba [...] diritti (politici ed economici), ma anche la [...] che assicura i diritti [...] pianifica economia e tutto il resto per [...] suoi «figli». Ad avere la febbre [...] i miti della storia di Francia. È un certo tipo [...] si diceva, a essere in crisi. [...] e [...] conservatori e socialisti, ma [...] le élite politi-che e intellettuali francesi, pensa-vano [...] al traguardo della moneta unica con quello [...] il modello dominante di questo dopoguerra in Europa: [...] sociale di mercato, altrimenti [...] fondato sulla gestione collettiva e consensuale [...] di mercato, [...] tra i partner sociali [...] salari e [...] tassazione assicura-no pace sociale [...] i più deboli. Questo era anche il [...] che in questi anni Parigi ha tenacemente [...] Germania di Kohl. [...] sociale di mercato era [...] da opporre al capita-lismo individualista di tradizione [...]. Le cose, come sap-piamo, [...]. Nella stessa Germania sono [...] quelli che pensano si sia andati troppo [...] pubblica, nella rigidità del mercato del lavoro, [...]. Il ca-pitalismo anglo-americano, dico-no, [...] competitivo sui mercati e più capace di [...] della disoccupazione. A Parigi si sono [...] sempre più recalcitranti a in-gurgitare la medicina [...]. Sentite cosa dice Francis [...] avvocato e commentatore, autore nel [...] di [...] la loi (Fayard). Il suo solo obiettivo [...] imporre il modello del denaro sovrano e [...]. Certo, i [...] sono salda-mente piazzati in [...] al Consiglio moneta-rio della [...] de France, da pre-stigiosi [...] come [...] ai servizi economici di Radio France. Eppure gli infatuati francesi [...] Milton Friedman e Gary Becker fanno una gran fatica [...] loro peso culturale in capacità di contare [...]. È stato cal-colato che [...] come partito, non prendereb-bero più del [...]. Le vittorie eletto-rali, di [...] nel 1995 e di [...] nel 1997, sono state [...] base di un rifiuto dei programmi degli [...]. Alain [...] che ha provato ad [...] della [...] socia-le, è finito impallinato. Conclude tristemente Pascal Sali, [...] «I progressi fatti in [...] società liberale sono minimi, lo Stato [...] da noi conserva un [...]. Vacilla il modello [...] non si impone quello [...]. Da questo nasce quel [...] che si respira in que-ste giornate francesi [...]. Su una cosa la [...] politici e intellettuali francesi paiono comunque [...] il modello neo-liberista può [...] americana, non alla storia e ai valori [...]. Come di-ce ancora Francis [...] «La Francia ha ancora un [...] da far passare, partecipando alla co-struzione di una Europa [...] sia un polo di giustizia e non una gilda [...] mercanti». Così si spiegano i [...] sulla stampa di queste settimane integrano cifre [...] dibattito economico con questioni come il posto [...] funzione del la-voro, il ruolo sociale delle [...]. /// [...] /// [...] chi, come [...] (che [...] ha appena pubblicato per [...] Justi-ce), propone una forma [...] sul prelievo inte-grale dei guadagni di un [...] giorni lavorativi, lascian-do libero da imposte tutto [...] successivo, e avverte: «Il tempo di lavoro [...] ci dice se una società è una [...] semplice insie-me di interessi individuali». Altri, come i ricercatori [...] Philippe July e Eric [...] propongono su [...] di rendere visibile sul-le [...] quali aziende partecipano alla creazione di posti [...] quali invece li-cenziano. Conclude Francis [...] «Il lavoro non è [...] di prestazioni in cambio di denaro, è [...] dignità sociale, e quindi deve esse-re annoverato [...] inaliena-bili». Isolata tra le incertezze [...] inglese, la Fran-cia riflette sul modello sociale [...] e non ha rispo-ste certe. La sensazione è che di [...] cosa comunque la [...] «voca-zione alla libertà» la faccia [...] investita: ricordare [...] la [...] storia, ricordare che questi [...] di dopoguerra sono stati un [...] tentativo, spesso risolto con successo, per cercare di equilibrare [...] e giustizia sociale. Libertà, uguaglianza, fra-tellanza, [...] scritto sugli edifici pubblici francesi: [...] si ripeto-no un [...] confusi i francesi, e con [...] grandeur vogliono [...] a tutta [...]. Un vizio an-tico, come ai [...] bei tempi [...] che esportava la rivolu-zione. Arroganti, come allora. Pro-babilmente utili, come allora. Roberto Festa [...] 3. E in napoletano discorre-vano [...] Russia e Ferdinando di Borbone. Og-gi non si può immaginare [...] far ri-vivere questa città senza la [...] lin-gua, una delle più vive [...]. /// [...] /// Non è una provocazione («an-che [...] il momento storico politico è propizio») quella di Jean Noel Schifano, direttore [...] Francais de [...] che ieri ha pre-sentato i [...] corsi di lingua na-poletana, già sommersi da preno-tazioni, ma [...] vera e propria esi-genza «in mancanza -sottolinea [...] di napoletano che scommet-to sarà [...] al massimo entro un [...]. Le commedie di Eduardo [...] Basile (che Apollinaire definì troppo difficile, mai [...] indicato come punto di partenza, alla pari [...] Divi-na Commedia e del [...] per [...] italiano, di un idioma [...] nel quale altre lingue si rivelano», come [...] Schifano. Mol-tissime le influenze francesi, [...] influenza cul-turale del periodo borbonico. Ma numerose anche le [...] latine: al contrario [...] che per Schifano è [...] («anche un contem-poraneo comprende la Comme-dia, provate [...] ad un francese il Romanzo della Ro-sa»), [...] defini-to fluido, vivo, autentica ric-chezza per la [...]. E il federali-smo italiano [...] storia partendo dalle città più che dalle [...]. Una tesi net-tamente in [...] del bilinguismo recentemente invocato dalla [...]. Non a caso è [...] ar-rivano gli attacchi più forti alla Lega. In quanto a loro, [...] Ca-vour, [...] li chiamava macche-roni, a Bossi, il disprezzo [...] è da sempre una co-stante». Una recente manifestazione a Parigi Francois [...] Tabucchi querela Ferrara [...] di scritti e discorsi [...] inglese spiega quali sono le carte vincenti [...] «La democrazia? S. Antonio Tabucchi versus Giuliano Ferrara. Lo scrittore toscano ha [...] Siena, querela per diffama-zione aggravata a mezzo stampa [...] direttore di «Pano-rama» ed ora candidato del Polo [...] Mugello. Il settimanale, nel numero [...] 26 giugno scorso, aveva pubblicato un articolo [...] quale si affermava che Tabucchi, quando era [...] di cultura a Lisbona, era di rado [...] come poco avrebbe fre-quentato la facoltà di Lettere [...] Siena dove lo scrittore insegna. Articolo che ne riprendeva [...] sempre da «Panorama» il 27 febbraio scorso, [...] si ripe-tevano le stesse accuse. Il legale di Ta-bucchi, avvocato Luciano [...] ha dichiarato che il suo [...] «ha prodotto 46 pagine di verbali di esa-mi e [...] lezioni effettuate [...] semestre e indicato una serie [...] testi che possono dare in-formazioni sia sul lavoro svolto [...] italiano di Lisbona, sia [...]. [...] leader che ha saputo [...] del [...] britannico an-che, o soprattutto, perché [...] di parlare un nuovo linguaggio. [...] ingredienti del suo successo, [...] i laburisti al potere dopo una lunghissima [...] ora [...] che raccoglie una nutrita [...] e discorsi del leader del New [...] Party (Il mio nuovo [...] di Enri-co Sartor, Edizioni [...] che si affianca opportunamente [...] uscita nei mesi scorsi, il volumetto sul Nuo-vo [...] curato per la serie [...] Reset da Marina Calloni. Ma quali sono dunque [...] della strategia di Tony [...] che emergono molto bene [...] suoi discorsi, scritti e ar-ticoli? Rischiando forse [...] potrebbe dire che uno dei punti di [...] consiste nel fatto che [...] lea-der della sinistra democratica che però batte [...] che in genere sono i preferiti dalla [...] destra, co-me per esempio il richiamo ai [...] la difesa del-la legge e [...] la lotta con-tro la [...]. Tony [...] insomma, potrebbe essere preso [...] da coloro che pensano che oggi in [...] il momento della destra, ma degli uomini [...] fanno una politica di destra. In realtà, però, le cose [...] un [...] più complicate. Quello di [...] infatti, sebbene sia discutibile [...] di vista, costituisce comunque un esperimento interessante [...] linguaggio e delle idee del laburismo, che [...] funzionare e di essere do-tato di un [...]. Il primo punto, caratterizzante [...] la rottura con [...] tradizionale del partito laburi-sta [...] spesa pub-blica, delle tasse e [...]. Per marcare questa cesura, [...] comincia dal cambiamento del [...] che diventa New [...] ma non si ferma [...]. Propone infatti una serie [...] che vengo-no a comporre il qua-dro di [...] potrebbe definire un socialismo [...] perché sposa tradizionali elementi [...] ed impostazioni che invece provengono dal (fino [...] liberismo. [...] più suggestiva che [...] lancia in que-sta direzione è [...] della cosid-detta [...] che si può tradurre [...] come una democrazia di azionisti, [...] gente che detiene delle quote di partecipazione. I cittadini insom-ma, nella [...] propone, non sono né [...] come nel liberismo, né dei semplici [...] dello stato so-ciale o [...] più simili agli azionisti di una impresa [...] della socie-tà significa disporre, come indivi-dui, di [...] partecipazio-ne, e conseguentemente della pos-sibilità di godere [...] dei vantaggi che dalla cooperazione sociale derivano. Il successo del cocktail [...] Tony [...] ha proposto ai suoi [...] forse proprio nel fatto che in esso [...] proporzioni sapientemente dosate, solidarismo e liberismo, valori [...]. Emblematiche sono a questo [...] sulla riforma del [...] non rinnega affatto lo [...] anzi viene cele-brato come la conquista più [...] politica del laburismo («Voglio che il Servi-zio Sanitario Nazionale [...] il par-tito laburista creò [...] fa sia di nuovo [...]. Ma al tempo stesso [...] da tutti quegli aspetti sui quali insiste [...] che così finisce per restare con le [...]. Tagliando [...] sotto i piedi ai [...] ribadisce costantemente che la [...] più il partito della spesa pubblica e [...] la dipendenza» e «abbassa la stima di [...]. E si schiera per [...] un [...] attivo», un [...] che fornisce opportunità per [...] la gente di aiutarsi da sé. In questa prospettiva la frontiera [...] più importante diventa la riqualificazione del sistema [...] pubblica e [...] permanente anche degli adulti. Ma la di là [...] rinnovamento strategico del labu-rismo, quel che caratterizza [...] le prese di posizioni pub-bliche di [...] (e lo si è [...] occasione dei funerali di Lady Diana) è [...] una sintonia con gli umori e le [...] tra la gente: [...] pro-mette una Gran Bretagna [...] un ruolo [...] del-la [...] tradizione storica; assicura lotta [...] riscoperta del senso del dovere e della [...] ritrovare [...] per la comunità come [...] vuoto e al de-grado della anonima società [...]. Suona insomma delle corde ab-bastanza [...] che però trovano nella gente una pronta risponden-za, e [...] quindi consentono di af-frontare con sicurezza quella che pare [...] battaglia decisiva nelle de-mocrazie postmoderne, la batta-glia [...] co-municativo. Stefano [...] Il mio nuovo laburismo [...] Tony [...] Ed. /// [...] /// Stefano [...] Il mio nuovo laburismo [...] Tony [...] Ed. (0)
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