Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1996»--Id 2649131252.

Ieri si è presentato [...] per il suo film Nitrato [...] con i pulcini: una [...] che con pi-glio sessantottino si sono impossessati [...] Ferreri camminava sornione in platea, rifiu-tandosi (ma [...] li odia davvero) di usare i microfoni. La situazione si è [...] un happening, gestito per altro con giusto [...] Umberto Rossi. Peccato solo che i [...] siano rivelati [...] della chioccia: hanno ben [...] indignate filippiche sul fatto che, non avendo [...] accedere alle con-ferenze stampa (e dove sta [...] Ragazzi, [...] con-ferenze non sono uno show autogestito, sono [...] gente che lavora) e [...] non vedono i film che recensiscono. Lamento finale di uno [...] io voglio incontrare un giornalista e [...] non so dove [...] (e non sa quale [...]. In tutto ciò, Ferreri [...] il suo show, aveva sfruttato a dovere [...] stessi giornalisti! Cosa ne pensa la [...] che gestisce il racket [...] al Lido? Provocatorio show del regista durante [...] invasa da decine di giovani Ferreri: siete [...] Venti studenti sul palco, che invocano [...] libero alle [...] e un regista che [...] sala [...] gridando «Il cinema è [...] è morto». Quale Mostra è: del [...] o del [...] Marco Ferreri presenta Nitrato [...] a Venezia, con un hap-pening. In linea con un [...] che il cinema fin [...] conosciuto, nonostante le celebrazioni [...] definitivamente sepolto. ///
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Non [...] morire di freddo e [...] Marco Ferreri si è portato dietro una ventina [...] e di scuole di [...] del suo nuovo film, e chiede a [...] di costruire per loro [...] della categoria «giovani») «un ostello con 400 [...] far distribuire alla Mo-stra «pasti a cinquemila [...] Lido per mangiare una pizza bisogna [...] diciottomila. Nitrato [...] relegato da Venezia [...] tra le «Iniziative spe-ciali», [...] di quel rap-porto caldo e sociale, erotico [...] tra film e pubbli-co, per [...] nelle grandi sa-le affollate. [...] orgiasti-co non [...] più. Senza quello, tut-to il [...] finto, Fe-stival compresi. A riprova, Ferre-ri lascia [...] conferire, al proprio posto, questi ragazzi, che [...] panda, gli ultimi «spettatori del futuro», dicendo: «Sono [...] dei professioni-sti. Spero che qualcuno di [...] prima o poi a gridare al po-sto [...]. Noi siamo tutti vecchi. [...] alla Mostra [...] stato perfino un mezzo infarto. I ragazzi fan-no gratis [...] te-stimonial al suo film e, preso troppo [...] compito, dal microfono enunciano proclami. Lui gira per la [...] ri-chiami, girovaga per [...]. In una saletta del piano [...] con [...] soddisfatta del gatto che ha [...] il topo, incontra i giornalisti. Domanda: perché il suo [...] in gara? «E io che ne so? [...] agli esperti che [...] scartato. Ma a me che [...] quanto manco da Venezia? Più di dieci [...]. Dice che la Mostra [...]. I giornali fanno ti-toli [...] Ken Loach e [...] Luna, e il lettore [...] capisce più se [...] nel culo se [...] messa Loach o la Marini». Benigno sul governo [...] «Almeno vedo meno le [...] Berlusconi, Previti, Sgarbi e Ferra-ra. È che io sono [...]. Però chi parla di [...] Prima Re-pubblica e inizio della Seconda, dice stronzate. Il vero problema, il vero [...] è ancora [...] con-tro [...]. Drastico di nuovo sulla Mostra: «In [...] Venezia era meglio. Ora è meglio [...]. Se proprio devi fare [...] bene che ci siano un sacco di [...]. Al-lora perché è venuto [...] Lido? «Io faccio il film, chi lo vende crede [...] sia utile. La verità è che [...]. Il mio primo film, El [...] è dato ancora da [...] giro per il mondo, e mi costò [...] era fatto con la pellicola per i [...]. Però vorrei spiegare che [...] tipi di cinema». Quali? «Quello archeologico, americano. Se la gente vuole andare [...] ci vada. Tanto tutti vogliono anche le [...] con la cucitura [...] che strozzano, fatte di [...] con la scritta [...] love New [...] e la mela. Il secondo è quello [...] che viene pre-miato ai [...] e basta, è un cinema per ciechi, [...] con le [...]. Poi [...] il cinema che anziché [...] può riempire il cuore della gente». ///
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Marco Ferreri [...]. [...] TORMENTONI Bertolucci: «Spostiamo la Biennale» Alcuni bei momenti ma in complesso delude il film sulla [...] del cinema Troppa ambizione su quel nitrato DA UNO DEI NOSTRI INVIATI [...]. Uno dei primi provve-dimenti che [...] nuova Biennale, quando ci sarà, dovrà prendere sarà una [...] distribuzione di bromu-ro a tutti gli accreditati. [...] troppa isteria, al Lido: [...] ca-sca in laguna diventa un maremoto. Anche inconvenienti tecnici non [...] struttu-rali della Mostra -incredibile, capita anche questo [...] polemiche. Come la copia di [...] Song arrivata da Londra, [...] da quello annun-ciato: il tutto si limita [...] di inquadratura perso sopra e sotto, ma [...] Pontecorvo, Giorgio Go-setti, lo annuncia in sala [...] nervi a un sacco di gente. Ragazzi, diamoci tutti quanti una [...]. Le punture di spillo [...]. La causa, probabilmente, è [...] passaggio che stiamo vivendo, con una Biennale [...]. Così continuano le battute [...] un «noto critico» che, [...] in lizza per la [...] Mostra futura, avrebbe preso la tessera del Pds [...] della vittoria elettora-le [...]. Se è vero, compli-menti [...] tessera che ha portato bene. Ma la cosa squallida [...] sanno di chi si parla, nessuno è [...] dimostrare se le insinuazioni sono vere, e [...] nome (e quindi non lo faremo neanche [...]. [...] le polemiche sono tutte di [...] mano. Andiamo con ordine. ///
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Ma dove sono i «soliti [...] babbioni» che, secondo Mar-co Ferreri, [...] la Mo-stra? Ieri pomeriggio, a [...] il benve-nuto a Nitrato [...] dopo [...] di fila, [...] oltre mille persone. Età media: 25-30 anni. Tanto che lo stesso [...] le sparate della vigilia, ha dovuto ammettere: «Ve-do [...] che ci sono molto giovani». Detto questo, non si [...] Nitrato [...] sia un capolavoro. Pur nascendo da una simpatica [...] che Ferreri sviluppa alla [...] maniera beffarda e romantica insieme. Il cinema è morto, sostiene [...] anni [...] di Ciao maschio. E infatti, nello straordinario [...] tutto il film fosse a [...]. Ben altra vita [...] un tempo nei cinema, [...] si radunava davanti allo scher-mo per socializzare, [...] lavarsi, cagare e, ovviamen-te, scopare. Comincia così [...] carrellata dai primi del [...] che Ferreri costruisce come un [...] di situazioni inventate e [...] o meno celebri, per offrire allo spettatore [...] fred-do [...] del cinema come lo [...] Ferreri. Beata ingenuità? Verrebbe da [...] anche se non è questo il problema [...] Nitrato [...]. Gi-rato tutto in Ungheria [...] di comparse e [...] di un tempo), il [...] visto come una fantasia fi-siologica, un sogno [...]. Facce che più slave [...] so-no chiamate infatti a far rivivere la Francia [...] Dieci, la Napoli degli anni Venti, [...] degli anni Trenta e [...] noi. Ma, pur smaltato dalla [...] e nero di [...] Nitrato [...] fatica un [...] a rendere quella stagione [...] forse irripetibile; mentre, al contrario, i brani [...] schermo restituiscono di col-po un mondo, un [...] frammenti di taglio docu-mentaristico. Che bella, ad esem-pio, [...] con il celebre tema di [...] il greco quella manifestazione [...] Grande Depressione; op-pure il capitolo dedicato [...] morte di [...] (capìta [...] con la ricostruzione della [...] giornali [...] e dalle scene di Manhattan [...]. Altrove, purtroppo, il dop-piaggio [...] delle facce, la [...] di certi passaggi polemici [...] degli anni [...] dove si vede Stromboli [...] gli spaghetti al ketchup) sospingono il film [...] mancate. Il cinema sul cinema [...] non ci si chiama Truffaut. Nitrato [...] Regia: Marco Ferreri Con: Iaia Forte, Luciana De Falco, Sabrina La [...] 1996 Iniziative speciali IL CASO. Un guasto dimezza la [...] che ha fatto scandalo [...] «Macché porno! Quasi un coito inter-rotto. A poco più di tre [...] mattutina riservata alla stampa, il [...] di [...] ha smesso di funziona-re. Proprio quando la scandalosa [...] religione impagi-nata da [...] stava en-trando nel «vivo». Niente da fare: dopo [...] cabina, la proiezione è stata annullata. E così al numeroso [...] richiamato dalla genero-se nudità della protagonista [...] Petri e [...] di zolfo che av-volge [...] rimasta una specie di acquolina in bocca. Non che [...] almeno da quello che [...] visto, fosse un capo-lavoro. Ma certo fa sempre [...] in questa Mostra di solito poco incline [...] di-vertimento, [...] di un film sen-za [...]. In Polonia, dove è [...] marzo trasformandosi in un caso commerciale e [...] ha diviso lette-ralmente [...] pubblica: ado-rato dai giovani [...] e i 30 anni, liquidato come pornografico [...] della critica e dai giornali. Del resto, il regista di La [...] non [...] andato leggero: il suo film [...] il bol-lente, squassante rapporto [...] tra una giovane studentessa uni-versitaria [...] un professore cattolico di antropologia. Si parte con una [...] maniera di Ultimo tango a Parigi, si [...] atto di cannibalismo alla [...] un cervello mangiato a [...] atto [...]. In mezzo ci sono [...] epilettiche, cibo per gatti spalmato sul sesso [...] mistiche. E soprattutto la mummia [...] vissuto 2500 anni prima: finita sul tavolo [...] le indagini del caso, quella presenza si [...] ossessione fisica e mentale dalla quale [...] cercherà di uscire facendosi [...]. Ma lei, no-vella [...] non lo permetterà. Gentile e disponibile, nonostan-te [...] mattutina, [...] invita i giornalisti a [...] Sala Grande a mezzanotte per non perdersi «il [...]. Non senza ricordare prima [...] in patria. Ma che è successo [...] In Polonia la censura ufficiale è stata [...] sorta di censura morale esercitata dai giornalisti [...] vecchi registi, benvoluti dalle gerarchie ecclesiastiche, che [...] vantaggio i fondi pubblici riservati al cinema. Gente come Zanussi, Wajda. Noi li chia-miamo «baroni». A tutti questi signori [...] è apparso un film [...] esteti-co. Ma i loro anatemi [...] dal pubblico. Che è accorso a [...]. Partito in sordina, dopo [...] già in 17 sale nella sola Varsavia. E ancora oggi «gira» [...]. Perché i giovani [...] amato tanto? Perché parla di [...]. [...] scritto una trentenne, cattolica e [...] che però non sopporta [...] della Chiesa nella sfera morale [...] sessuale. Ho letto oggi sui vostri [...] che il Papa ha «sparato» contro la nuova le-gislazione [...] paragonando [...] della gravidanza in Po-lonia agli [...] della seconda guerra mondiale. Una cosa incredibile. Co-me incredibile è la [...] Chiesa contro la pillola e altri metodi [...]. Ma lo sapete che il [...] dei bambini polacchi va a scuo-la, alla mattina, senza [...] mangia-to? [...] miseria terribile nel mio pae-se. Io amo i bambini, ma [...] meglio non [...] se devono crescere così. Eppure lei, dopo una [...] è tornato a vivere in Polonia. Perché è la mia [...]. In Francia mi sentivo [...] a Var-savia mi sento polacco. E, come po-lacco, voglio [...] utile per il mio paese. Non sono né capi-talista, [...]. Ma come pos-so dimenticare che, [...] sovietica, i miei libri sono [...] messi [...] Ne ho pubblicati undici negli [...] tempi, ma [...] an-cora molto da fare in [...] di una vera democrazia laica. Non teme accuse di [...] del genere? No. Sapevo di girare qualcosa [...]. Lei, come me, si [...] territo-rio che sta tra il metafisico e [...]. Il sesso è una chiave [...] meglio. Dove ha trovato [...] Petri? Dav-vero bellissima. ///
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Nella vita è suppergiù [...]. Ribelle, scostante, inaf-ferrabile, però [...] sensi-bile. Un giornalaccio di destra ha [...] addirittura che [...] «rovina-ta», [...] verso [...] la follia. ///
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[...] sta benissimo. Ha un fidanzato ric-co, [...] chiama per telefo-no, continua a vivere alla [...]. Non ha nessuna voglia [...] per questo non è [...]. Alla Mostra sbarca [...] e subito si inceppa il [...]. Proiezione stampa di [...] annullata dopo [...] per un guasto alla pellicola. [...] infuria-to, accetta comunque di presentare [...] film alla stampa. In Polonia è stato [...] di destra, liquida-to come pornografico e blasfemo. Il regista, invece, spie-ga [...] sintonia con i gusti del pubblico giovanile. E se la prende [...] di Wajda e Zanussi. ///
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E se la prende [...] di Wajda e Zanussi.