Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Nuova Serie(PCI)-Nazionale del 1983»--Id 2641316141.

[...] / GIOVEDÌ 27 OTTOBRI: [...] love the [...] ama ripetere ni giornalisti il [...] John Milius. E aggiunge che la [...] lui, «è una specie di totem, come [...] e i Mongoli: la mano di Dio [...] per [...]. C'è da rabbrividire a [...] ma [...] è anche questa, purtroppo. Per fortuna, i deliri [...] di un cineasta, pure importante, [...] Milius non sembrano destinati a fare proseliti in [...] scossa [...] nucleare, dalla montante paura [...] atomica. Il cinema e la [...] è come se i [...] che, nonostante le rassicurazioni di Reagan e [...] la Bomba è una [...]. Non è allarmismo, naturalmente. È senso della realtà. Meglio pensarci subito. Il [...] dopo, potremmo non esserci [...]. Si chiama proprio The Day [...] (appunto «Il giorno dopo. [...] prodotto, tirando fuori oltre [...] dollari, la grande rete televisiva [...] un atto di coraggio [...] Brandon [...] ha definito cosi: «Il [...] semplicemente che la guerra nucleare è terribile, [...]. Ancora The Day [...] visto in pochi, perché [...] onda il 20 novembre (a meno di [...] distanza dalla installazione in Germania dei [...]. Ma è bastato [...] la settimana scorsa [...] della Università del [...] a Lawrence, dove furono girate [...] scene, per innescare una sacrosanta polemica politica destinata [...] allargarsi e a provocare forse [...] della Casa Bianca. Del resto, qualcuno ricorderà [...] molto meno crudo e impres-sionante come [...] suscitò addirittura le [...] del Pentagono, il quale [...] ufficiale in tre punti per smentire le [...] John [...]. Ma di fronte a The Day [...] è difficile smentire. Il film diretto da Nicholas Meyer [...] sceneggiatore e regista del non eccelso Star [...] II) non racconta di [...] di basi missilistiche in allarme, né dispone [...] fine rassicurante. No, [...] scenario che ci viene [...] quello [...] nucleare. Le fotografie pubblicate [...] servizio apparso [...] numero di rime sono [...] eloquenti: si vedono, infatti, centinaia di cadaveri [...] strade di Kansas City, macerie da tutte [...] rovesciate e ridotte in cenere, panorami acquitrinosi. Che cos'è successo? Che [...] causato [...] di missili statunitensi in Europa [...] reazione sovietica e, di conseguenza, il contrattacco [...]. In un attimo si [...]. Tre missili sovietici forano [...] si abbattono su Kansas City mentre migliaia [...] lo stadio cittadino per seguire la partita [...]. Il fungo nucleare avvolge [...] i suoi dintorni: la luce abbagliante brucia [...] li disintegra, un pulviscolo di morte ricopre [...] cancella Kansas City dalla carta geografica. Il giorno dopo (proprio [...] con Michel [...] uscito pochi mesi fa) [...] vagano sperduti e allucinati in quel che [...] città. Alcuni sparano, saccheggiano, violentano; [...] il medico interpretato da Jason Robards [...] vagano contaminati alla ricerca [...] umane senza speranza, né [...] film sta dividendo [...] si chiama «The Day [...] è di Nicholas Meyer [...] dalla rete televisiva [...]. Racconta la vita sulla [...] nucleare a Kansas City. Fellini concorrerà [...] La commissione costituita presso [...] Nazionale Industrie [...] e Affini (ANICA) ho [...] quale rappresentante italiano per partecipare al Premio Oscar [...] film in lingua non inglese «E la [...] Federico Fellini. La designazione è stata [...] terna finalista composta anche dai film [...] gita scolastica» di Pupi Avati [...] «Acqua e sapone» di Carlo Verdone. Il premio O-scar sarà assegnato [...] 9 aprile 1984 a Los Angeles. Ma quella di Kansas City [...] una guerra termonucleare «locale». I missili americani si [...] Mosca e le repubbliche sovietiche, il disastro [...]. [...] concessione alla speranza è [...] appare sul teleschermo, sovrapposta [...] scena, e che dice: «Ci [...] le immagini di questo film ispirino le [...] i popoli e i loro capi a [...] per evitare il giorno fatale». Difficile restare impassibili di fronte [...] una vicenda così. Il film di Meyer [...] agghiacciante alla follìa del riarmo, alla strategia [...] anche qualcosa di più. Lo sterminio nucleare che [...] mitigato dalla fantascienza o dalla suggestione cinematografica [...] «Medioevo [...] venturo»: è uno sterminio vero, che sfigura [...] che imbarbarisce il vicino di casa, che [...] masso sul nostro futuro. Se cade la Bomba, [...] accadrà. Naturalmente è [...] solo punto di vista [...] nel 1963 quasi per caso: [...] come la «New York [...] Books» è diventata una delle [...] grandi istituzioni culturali [...] giudicare un film del genere [...] anche se qualche critico americano in vena di paragoni (A prova di errore. Il dottor [...] sono i più citati) [...] fatto, [...] «difettoso e privo di spessore [...]. Peraltro, è lo stesso Meyer [...] che The Day [...] «non è un film [...] dei [...] non vuole gareggiare con [...] di Kubrick. Intende essere solo un [...] del cittadino medio a-mericano. Francamente c'è già riuscito, [...] essere proiettato sui piccolo schermò. [...] Johnson in [...] di David [...] di New La «New York [...] Books» ha compiuto [...] e 11 numero che [...] del 27 ottobre celebra [...] allineando vecchi e [...] alternano per 96 pagine con la vistosa [...] editori desiderosi di partecipare alla ricorrenza. In realtà, eccezione fatta [...] I [...] domenicali dei grandi quotidiani come «The New York [...] Book [...] non [...] mal stato negli Stati Uniti [...] dedicato esclusivamente alle recensioni di [...] ed esistono tuttora, pubblicazioni [...] editoria come [...] ma mancava [...] classico [...] anche se la produzione [...] In America è di gran lunga la più alta [...]. La «New York [...] tuttavia, nacque alla fine [...] accidentalmente e non solo per soddisfare [...] largamente sentita. Un Interminabile sciopero dei [...] Improvvisamente chiuso anche il [...] e un gruppo di Intellettuali [...] allora di mettere insieme un numero unico [...] li vuoto [...] nel campo della Informazione [...]. A casa di Jason [...] Barbara [...] il progetto trovò la [...] un numero speciale, e senza data, distribuito [...] al prezzo di 25 centesimi. In rapporto anche al [...] «New York [...] Book [...] la lista del collaboratori [...] Insolito periodico era Impressionante. [...] l poeti [...] e Penn Warren, I [...] Styron, Mailer, Mary McCarthy e [...] Insieme ad una intera [...] di critici come [...] Howe, [...] Mc Donald, Steven Marcus, [...] (il direttore della «Par-tisan [...] e la giovane Susan Sontag. Accanto a loro [...] storici, economisti, sociologi e [...] del dissenso culturale come Paul Goodman o [...] Feiffer. Circa un mese dopo [...] numero, ancora senza data, nel quale comparivano [...] come quelli di Edmund Wilson. ///
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Arthur [...] o [...] Tate; un breve editoriale [...] ormai permanente che intendeva assumere la rivista [...] periodicità quindicinale. Il prezzo era già [...] centesimi e nei numeri successivi veniva presentata [...] composta da Robert Silvera e Barbara [...] coadiuvati dalla consulente Elizabeth [...]. Da allora le cose [...] se non [...] finanziario del periodico che [...] società per azioni piuttosto florida, tanto da [...] un certo punto [...] di Informazioni librarie [...]. Con oltre centomila lettori [...] «New York [...] è ormai diventata una Istituzione [...] negli Stati uniti ma anche In Europa [...] Insidia [...] declinante prestigio del supplemento letterario del [...] e gli si è Indirettamente [...] la «London [...] Books» nata dal suo [...] fa e diretta da un suo ex [...]. ///
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Il successo originario del [...] che per molti decenni Io [...] quello della «New York [...] è stato fin [...] legato essenzialmente al prestigio, [...] anche alla coesione del clan del collaboratori, [...] establishment letterario [...] degli anni sessanta. ///
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Infatti, di un gruppo [...] prevalenza nati nel primo dopoguerra, spesso passati [...] del [...] degli anni trenta e [...] in alcune Importanti case editrici o, comunque, [...] cittadina. Su di loro si [...] un saggio di Philip Noble su [...] nel 1972. Un cauto liberalismo [...] caratterizzata agli inizi dell'era [...] Kennedy [...] alla fine degli anni sessanta apparivano già I [...] contrasti che portavano alla secessione del gruppo [...] più tardi, attorno a Norman [...] ed alla rivista [...]. Le rivolte nei ghetti e [...] guerra del Vietnam [...] fortemente avversata dalla -New York [...] avevano operato la prima spaccatura. Poi [...] questione dei diritti umani [...] Israele hanno ulteriormente diviso la forte componente [...]. Oggi c'è un generico [...] I collaboratori [...] e sul pericolo nucleare, [...] definire con chiarezza la collocazione politica della [...]. Sui plano culturale prevale [...] il tono accademico, si [...] letteraria, sono aumentati i [...] respiro su questioni economiche o politiche e [...] del sapere [...] Yale, [...] Oxford o Cambridge) sono [...] 1 loro esponenti più autorevoli della generazione [...]. I giovani non sembrano [...] poco sensibile a sperimentalismi [...] qualsiasi tipo. Cinque anni dopo la [...] ancora la rivista dei [...] Wilson, [...] o [...]. Ma anche nel 1963 erano [...] 1 legami che tenevano [...] la potente [...] come la definiva [...]. La [...] Indiscussa egemonia nasce dal [...] Intorno e si lega anche alla decadenza [...] del quotidiani. E le cose non [...] oggi. Ma non è vero [...] solo sul]e pagine della «New York [...]. E solo che gli [...] non sono [...] spesso hanno difficoltà a [...] non sanno a chi affidare le loro [...]. Le opzioni sono molto [...] è molto cauta e [...] dei suol collaboratori. Solo le donne, per [...] di [...] dando vita, pochi mesi [...] Books«, [...] nella forma grafica ma [...] primo [...] molto diversa sia per [...] per l suol contenuti. Gianfranco Corsini Ma perché [...] YORK [...] Frank Sina-tra, con menzione [...] italiana Fiorenza Cassetto e il suo collega [...] Giorgio Lamberti, Li-za Minnelli, Ray Charles, Paul Anka, Shirley [...] ecco alcuni fra i [...] dello spettacolo [...] in lista nera [...] per [...] recitato, cantato, ballato, suonato [...] in Sudafrica nonostante il boicottaggio culturale decretato [...] contro la maggiore [...] al mondo. La [...] sta, lunga cinque pagine [...] stata resa pubblica ieri e contiene I [...] in. Menzione speciale deve essere [...] proposito a Frank Sinatra che diede spettacoli [...] City, nel [...] nel [...] gosto 1981 dietro un [...] dice sia stato di 1,79 milioni di [...]. Il [...] Edward Markey, fautore del [...] nucleari, non si stanca di ripetere alla [...] tv che [...] The Day [...] è il resoconto più [...] visto sulla guerra nucleare». Gli fa eco Janet Michaud, [...] la «Campagna contro la guerra nucleare», quando [...] sta realizzando un e-norme [...] questione più importante del nostro tempo, la [...] veramente, arriva in tutte le case e [...] modo migliore». ///
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Una organizzazione che, in [...] si è chiamata «The Day [...] («Il giorno prima») sta [...] di attivisti che, dopo la proiezione del [...] in decine di città americane dibattiti pubblici [...]. E [...] simile, [...] Zero», diretta [...] anti-nucleare» Roger [...] ha già diffuso centinaia [...] opuscoli sui rischi (numero dei morti, effetto [...] di città) di un conflitto atomico [...]. Perfino attori del calibro [...] Robert Redford, Jane Fonda, Ed [...] Paul Newman stanno mobilitandosi [...] gente: proprio Newman, ad esempio, dovrebbe apparire [...] pubblicitario di 60 secondi (costo [...] dollari) nel quale parlerà [...] prevenire la catastrofe nucleare. Ma c'è di più: [...] innescata dal film, il [...] di Lawrence David [...] ha addirittura lanciato [...] di un summit tra Reagan [...] da tenere nel suo [...]. [...] ma che [...] lunga [...] che The Day [...] ha avuto [...] opinione pubblica democratica. Ma era da [...]. C'è chi è arrivato [...] che [...] coro della paura finirà [...] sensi della gente». Intanto molti sponsor hanno [...] non essere interessati, per problemi di opportunità, [...] pubblicitari (25 di 30 secondi ciascuno) previsti [...] in onda del [...]. Ma c'è chi dice [...] è ancora una volta politica; come se [...] trasmissione del genere, già ampiamente «demonizzata» dalla [...] certi ambienti industriali, potesse rovinare ampie fette [...] provocare nuove polemiche. Staremo a vedere: per [...] attorno al film di Meyer ha marciato [...] dividendo sì [...] pubblica, ma sbriciolando [...] quel muro di indifferenza [...] la coscienza di massa americana. E un buon inizio, anche [...] il giornalista di Time, dopo [...] riferito di altri tre film [...] lavorazione sullo stesso tema di The Day [...] si chiede [...] in fondo all' articolo: [...] nucleare sarà [...] culturale vincente degli anni Ottanta?». Può darsi, ma ben [...] se servirà ad allontanare da noi lo [...] atomica. Michele [...] un suo recente numero [...] un saggio [...] recentemente scomparso E intanto [...] Vitaliano Mano Praz« Studi e svaghi inglesi furono pubblicati [...] Sansoni nei 1937, e, prima ancora che si [...] destinati ai [...] i librai ne ignoravano [...] apparvero sui banchi dei [...] si esaurirono rapidamente. Simile disavventura è capitata [...] opere, soprattutto alla Filosofia [...] le cui rimanenze, che [...] depositi [...] Longanesi, svendute a un [...] ruba nelle bancarelle, dove raggiunsero quotazioni superiori [...] copertina. Tutto ciò non depone in [...] del commercio librario italiano». Con questa introduzione ironica [...] Mario Praz aveva preparato prima di morire la [...] questi suoi antichi scrìtti, [...] con una parte di Motivi [...] anch'esso [...] molti anni fa nei [...] Einaudi [...] ed aggiungendovi altre cinquecento [...] anglo-americane scritte tra il 1966 e il [...] (Garzanti, [...] voli, 1983. Per la prima volta [...] scomparso è disponibile, almeno in teoria, una [...] di questo straordinario saggista che [...] a molto tardi, nella [...] stato più noto e più ampiamente riconosciuto [...] Inghilterra [...] in America che in [...]. Sono parole di Hugh [...] in un saggio apparso [...] su la [...] York [...] Books» e dedicato proprio [...] traduzione di quella Filosofia [...] originariamente tanto sfortunata nel [...]. Lo stesso volume, tradotto [...] William Weaver che recentemente si è dedicato a Eco [...] Calvino, aveva offerto poco prima lo spunto al [...] -New York [...] per dedicare una intera [...] Praz. Ed ha ragione [...] quando sottolinea che [...] pochi, se mai sono esistiti, [...] italiani del ventesimo secolo hanno visto una diffusione cosi [...] delle loro opere nel mondo di lingua [...]. Praz ne era consapevole ma [...] con grazia, e perfino con [...] una punta di orgoglio, questa [...] condizione di profeta in terra altrui, anche se non [...] mancato di [...] in tutte le prefazioni più [...] dei suoi libri. Nella cosiddetta -età della [...] metodo di lavoro evidentemente non [...] consensi tra coloro che Praz aveva messo nella [...] di [...] i [...] che falsano i testi con [...] interpretazioni, che con le dita li [...] e fan [...] talvolta [...]. Lui usava il bisturi [...] il metodo della micro-chirurgia [...] operazioni sul corpo vivo della storia culturale. Impermeabile alte mode e [...] ci ha lasciato molte indicazioni preziose sul [...] mai fame un feticcio e pur mostrandosi [...] di tutti i contributi positivi della storiografia [...] moderne. Ma la lettura attenta [...] Studi e svaghi ci rivelerà molto spesso [...] erano per lui già scontate e che [...] cosi spesso allude lo serviva meglio di [...]. Non è facile [...] conto dei personaggi e [...] popolano questi due volumi di Studi e [...] può soltanto accennare ad alcuni esempi significativi [...] della erudizione di Praz, accompagnate anche dalla [...] di vero [...] proprio [...] sempre alla ricerca [...] un usciolo segreto, una [...] che nessuno aveva sospettato fino allora E [...] scoperta del Baron Corvo [...] Venezia [...] inizi del secolo, la prima stroncatura di Gertrude Stein [...] 1938 (il cui [...] era paragonato a quello [...] Boscimani), te riflessioni ancora [...] sulla trasposizione cinematografica dei [...] proposito di Cime tempestose nel 1941 )ola [...] Myra [...] di Gore Vidal. Mario Praz sembrava un [...] ma chi lo conoscevo, o lo leggeva, [...] fosse attento [...] se pure con lucido [...] presente. Forse proprio il suo distacco [...] rendeva talvolta più sensibile di molti altri alla realtà [...] cosi come la [...] erudizione e la [...] morbosa curiosità gli permettevano di [...] i segreti del passato, al pari delta [...] grande collega del [...] Frances [...] alla quale potrebbe essere avvicinato. E non a caso [...] pure come outsider, anche uno del [...] e fu proprio questa [...] studiosi ad accogliere uno dei suoi libri [...]. ///
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[...] commemorando Frances [...] nello stesso numero della -New York [...] dedicato in parte anche [...] Praz, [...] chiedeva se ci sarebbe stato qualcuno capace [...] le sue ricerche, Hugh [...] rivolgeva anche a noi [...] proposito [...] e della personalità di Mario Praz: -Questo strano individuo, questo studioso solitario che spesso [...] una figura del passato murata nella [...] casa di vita [...] il termine degli antichi [...] tomba [...] non era forse più [...] tempo di molti dei suoi contemporanei i [...] tanta tenacia per [...] »fOra che «con il [...] di Praz ha acquistato [...] e che i suoi libri tardivamente circolano [...] di noi, la cultura italiana [...] finalmente rispondere. ///
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[...] commemorando Frances [...] nello stesso numero della -New York [...] dedicato in parte anche [...] Praz, [...] chiedeva se ci sarebbe stato qualcuno capace [...] le sue ricerche, Hugh [...] rivolgeva anche a noi [...] proposito [...] e della personalità di Mario Praz: -Questo strano individuo, questo studioso solitario che spesso [...] una figura del passato murata nella [...] casa di vita [...] il termine degli antichi [...] tomba [...] non era forse più [...] tempo di molti dei suoi contemporanei i [...] tanta tenacia per [...] »fOra che «con il [...] di Praz ha acquistato [...] e che i suoi libri tardivamente circolano [...] di noi, la cultura italiana [...] finalmente rispondere.