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Con [...] a Pietroburgo nel 1817 [...] d'affari piemontese Cotti di Brusasco, giungeva [...] Russia un uomo politico [...] di una nuova classe politica piemontese, la [...] non era più quella dei parrucconi del [...] era nemmeno quella strana classe politica intermedia, [...] così curiosamente satura di passato e imbevuta, [...] di profetici presentimenti di futuro, che era [...] de Maistre, alla quale apparteneva, con altro [...] maggiore moderazione, il ministro degli Esteri della Restaurazione [...] e nella quale va [...] stesso Carlo Alberto. Col Cotti di Brusasco [...] nel 1817 quella classe politica da cui [...] conte di Cavour. E il Cotti di Brusasco, [...] anno di permanenza a Pietroburgo, doveva rendersi [...] dei grandi interessi nazionali del Piemonte, sia [...] liberalismo di Alessandro I. Prima che il [...] che pur intravvide qualcosa [...] fosse costretto a rassegnare le dimissioni e [...] San Marzano, prima che il Cotti di Brusasco [...] confermate le sue pessimistiche previsioni sullo scarso [...] Piemonte avrebbe ricevuto alla propria politica liberaleggiante [...] Carlo Alberto prese dunque [...] finora ignorata che costituisce [...] rivelazioni di fatto contenute nel ricchissimo volume [...] Berti. Il principe di Carignano [...] della corte piemontese che non fosse stato [...] maniera. Perciò il ministro russo [...] Torino, [...] sapeva di avere un [...] Savoia, nel campo del ramo cadetto, [...] presuntivo al trono. Già uno storico francese, [...] scrisse che durante il [...] Torino nel 1818 Carlo Alberto si lasciò [...] destinata a far credere che, se un [...] si sarebbe ispirato ai consigli dello zar, [...] il [...] e affermò che comune [...] simpatia per le idee del progresso e [...] il proprio desiderio di conformare la propria [...] quella [...] Alessandro, per quanto concerneva [...]. Berti è in grado [...] confermare le asserzioni dello storico francese, che [...] ha indicato la fonte (da ravvisare forse [...] archivi francesi, in qualche rapporto del ministro [...] Francia [...] Torino), ma di supporre, sulla base di [...] in quelle conversazioni e in quegli approcci [...] russo, Carlo Alberto si fosse spinto anche [...]. Il [...] dovè incoraggiare il. A Torino il diplomatico [...] e cospiratori, ed era quindi sensibile a [...]. Le cose giunsero infatti [...] che, dopo l'incontro con il [...] il principe di Carignano [...] a recarsi a Pietroburgo. Ed è questo appunto [...] sconosciuto. Il 30 luglio 1818 [...] Cotti [...] Brusasco, in un dispaccio conservato [...] di Stato di Torino, [...] piemontese che era giunta improvvisamente nella capitale [...] che Carlo Alberto « tra cinque o [...] come una bomba a Pietroburgo ». [...] d'affari sardo aveva appreso [...] dal ministro degli Esteri russo [...] il quale gli aveva [...] che [...] non preannunciato e senza [...] zar era un po' fuori [...] e non sarebbe stato [...] Alessandro, in quel momento occupatissimo. Carlo Alberto fu avvisato [...] dove già era giunto [...] Mosca in grande segretezza, e rinunciò a [...]. Ma che il principe [...] Carignano [...] avesse presa la decisione di fare [...] viaggio « di [...] iniziativa e senza consi-gliarsi [...] aveva detto di ritenere il [...] lo indica il fatto, [...] Berti, che la cancelleria russa, che per [...] era rifiutata di richiamare il [...] non ostante le ripetute [...] piemontese [...] per i suoi contatti [...] anche estremi, poco dopo [...] si decise nel dicembre [...] e la cosa avvenne in maniera tale [...] accreditati a Torino si domandarono quale potesse [...] di quella misura improvvisa. Questo interessante episodio dimostra [...] fatto, nel circolo del giovane principe e [...] la leggenda del liberalismo di Alessandro. A Torino e a Napoli [...] così preparando le condizioni che avrebbero portato [...] 1820-21. Ma si trattava, appunto, [...] e proprio in quel momento Alessandro I [...] di abbandonare anche [...] del giuoco liberaloide in Europa [...] Aquisgrana, ai primi di ottobre, si metteva [...] senso col Metternich. I circoli dirigenti piemontesi [...] dal moderato moto costituzionale del 1821 (attraverso [...] messa in forse la successione al trono [...] Carlo Alberto, che al [...] dovette fare ammenda dei [...] che si salvò più tardi solo grazie [...] che inglese), che subirono un cambiamento di [...]. La corte e il [...] allinearono totalmente a fianco [...] e Carlo Felice iniziò [...] un trattato segreto fra [...] e il Piemonte, che [...] Carlo Alberto, dopo [...] al trono, doveva portare [...]. Il Piemonte rinunciò ad [...] per controbilanciare la preponderanza austriaca in Italia; [...] i [...] rapporti politici che [...] andati [...] fra [...] e la Russia di Alessandro I [...] poi soprattutto di Nicola I per tema [...] lasciavano alla prima mano libera in Italia. Per un ventennio circa, [...] Piemonte [...] così ogni possibilità di una politica estera [...] ogni possibilità di puntare, secondo la [...] linea tradizionale, sui contrasti [...] potenze europee per avvantaggiarsi ed espandersi. Solo col 1839-40, con [...] d'Oriente, si ha un timido inizio di [...] di Carlo Alberto, alla politica [...] tradizionale del Piemonte. La determinazione dei fattori [...] interni i quali per un ventennio fecero [...] Piemonte [...] vassallo [...] serve ancora una volta [...] Berti [...] illustrare una pagina fondamentale della storia risorgimentale: [...] Giovane Italia, la cui politica e il [...] non sono veramente facili a comprendersi se [...] presenti i precedenti diplomatici e dinastici della [...] non si cerca di rappresentarsi chiaramente la [...] di stagnazione, di immobilità, di oppressione che [...] mano a mano stabilendo in Italia dopo [...] moti del 1820-21. Ma la realtà era [...] situazione, nello stato di arretratezza [...] del nostro paese, di [...] servile dipendenza dallo straniero, quel moto ebbe [...] una forza, [...] nuova che non saranno [...] e senza delle quali chi sa se [...] risorgere, alla vigilia del [...] quel liberalismo italiano che, [...] in fretta dileguato, che era una scialba [...] supposto liberalismo dinastico straniero, ch'era [...] e [...] sarebbe [...] senza conseguenza nè forza, [...] stato riempito, a un certo momento, da [...] al [...] e alla [...] dai democratici ». ///
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Ma la realtà era [...] situazione, nello stato di arretratezza [...] del nostro paese, di [...] servile dipendenza dallo straniero, quel moto ebbe [...] una forza, [...] nuova che non saranno [...] e senza delle quali chi sa se [...] risorgere, alla vigilia del [...] quel liberalismo italiano che, [...] in fretta dileguato, che era una scialba [...] supposto liberalismo dinastico straniero, ch'era [...] e [...] sarebbe [...] senza conseguenza nè forza, [...] stato riempito, a un certo momento, da [...] al [...] e alla [...] dai democratici ».