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Una storia [...] dai toni fantastici Parla [...] Montresor: «Sarà un gioco immateriale di specchi e [...] CAGLIARI. A curare la regia, [...] co-stumi e le luci della prima esecuzione [...] Le Fate di Wagner, è stato chiamato [...] Beni Montresor, le cui [...] sono state apprezzate in tutti i mag-giori [...]. Secondo lei, per quale [...] «Le Fate» non [...] «Credo che a nessuno [...]. Pro-porre [...] così difficile, imponente e com-plessa [...] è una vera scommessa; è [...] più semplice e più [...] capolavori wagneriani, piuttosto che imbar-carsi [...] complessa realizzazione di una [...]. E come è nata [...] di riprendere in mano [...] di Cagliari a propormi più [...] anno fa questo progetto, ed io ho accettato di [...] grado. Da sempre cerco di recuperare [...] opere meno rap-presentate [...] il fascino e [...]. [...] «Beh, quando il 29 [...] venne rappresentata al Court [...] di Mona-co, si usarono [...] che oggi risulte-rebbero pacchiani. Intendo, ad esempio, [...] di cigni e laghetti artificiali [...] di giganteschi [...]. Lei, invece, come [...] di rendere [...] favolistica che permea la trama [...] «Adoro gli specchi, le luci, la vacuità dei rifles-si. Il mio compito è [...] la musica con le immagini, pertanto più [...] immateriali, meglio potranno unirsi [...] delle note e del [...]. Io detesto i pezzi [...] vanno e che vengono. [...] i colori e bisogna [...] alternare la dol-cezza di quelli [...] del rosso [...]. [...] «Importantissimo: ognuno di essi è [...] rea-lizzato su misura con tessuti pregiati, spesso [...]. [...] «Nelle [...] scenografie sono sempre basilari. Pensi che [...] palcoscenico è stato trasforma-to in [...] gigantesca scatola di specchi proprio [...] di valorizzare al massimo ogni [...] gioco di luce. Le luci sono, in assoluto, [...] più vicino alla musica e possono [...]. /// [...] /// Mi ritengo un poeta, [...]. /// [...] /// Bisogna [...] vagheggiare sulla scenografia ma avere [...] occhi per ogni particolare: perfino per i [...]. Come si è trovato a [...] con [...]. Ognuno non invade il [...]. Io non credo affatto [...]. La figura del [...] possono sovrapporsi senza pesanti conseguen-ze». [...] «Si tratta di 13 professionisti, [...] molto [...] colpito. /// [...] /// Davvero imponen-te! Nicola Lecca Le Fate [...] MILANO. Anno nuovo, opera nuo-va. Chi tenta il colpo [...] tea-tro Lirico di Cagliari che presenta [...] per la prima volta [...] Italia: Le Fate con cui il ventenne Richard Wagner [...] di com-positore teatrale. Con scarsa for-tuna perché non [...] a far rap-presentare il lavoro, ma con la soddisfazione [...] scritto una grande opera o [...] essere diventa-to un autentico musicista». Lo af-ferma [...] dettata qualche decennio dopo. In so-stanza è vero: [...] Le [...] imboc-ca la [...] strada, collocandosi, di slancio, [...] romantici-smo tedesco che abbandonerà o ritroverà negli [...]. Che il giovane Wagner [...] teatro è certo. Se non altro per [...] Lu-dwig [...] il patrigno (o forse [...] era un noto attore, come Albert e Rosalie, [...] sorella di Richard, che avranno un ruolo [...] delle Fate. Rosalie sostiene gli esordi [...] Albert, te-nore e regista nel teatro di [...] gli procura [...] di di-rettore dei cori [...] princi-piante comincia a impratichirsi della scena. Tra le prove delle [...] Weber, di [...] e di Meyerbeer, matura [...] Fate, ricavate dalla Donna serpente di Carlo Gozzi. La storia, liberamente rimaneg-giata, [...] principe [...] che, inseguendo una cerva [...] nel regno in-cantato di Ada. Con lei vive otto [...] felicità, senza mai chiedere -questo è il [...] sia e da dove venga. Alla fine [...] anno, però, il principe cede [...] curiosità: la magica terra, [...] donna, i due figli, tutto [...]. Per [...] violato il giuramento, dovrà af-frontare [...] nuova prova. [...] gli apparirà come una crudele [...] ma, se egli le resterà fede-le, Ada, rinunciando [...] sarà nuovamente [...]. Le allucinazioni sono terribili: [...] vede Ada gettare i [...] fiamme e guidare gli invasori della [...] terra. Inorri-dito, cede al furore, [...] e la perde. Ada, dopo [...] restituito i bimbi e [...] trasformata in pietra (non in serpente, come [...] Gozzi),. Re-sta però ancora una possibilità. Toccherà ad [...] affrontare, con [...] di tre oggetti magici, [...] imprigionano la con-sorte. Lo scudo lo ripara [...] la spada disperde i guerrieri di bronzo, [...] il canto infrange la prigione marmorea. [...] vin-ce: in premio anche [...] di-verrà immortale e regnerà [...] Ada [...] paese fatato. Questa, in sintesi, la [...] cui si inseriscono le trame più leggere [...] seguaci, secondo il modello di Mozart. Tutto viene dal Flauto [...] al futuro. [...] attraverso le ardue prove, [...] della fede e del-la musica, i divieti [...] sono i temi che percorro-no il teatro [...] Wagner: [...] volante al [...] e via via sino [...] Parsifal [...] la fiaba si fa-rà mistica. Wagner, però, non sarebbe Wagner [...] fedeltà «filosofica» non si accompagnasse ad una [...] incoerenza. Termi-nata la «grande opera» si [...] ovviamente, a farla rappresenta-re. Ma neppure il valido [...] Rosalie, attrice ormai famosa a Lipsia, riuscì a [...] di quel teatro. Vi furono promesse, ritardi, rinvii [...] alla fi-ne, secondo [...] il «tranello» di un incarico [...] diret-tore [...] a Magdeburgo. I dirigenti di Lipsia, felici [...] libe-rarsi [...] composi-tore, sarebbero stati ben felici [...] nella nuova sede. /// [...] /// Fantasie a parte, tutto [...] il disinteresse di Wa-gner che non tentò [...] Le Fate nei teatri in cui prestò la [...] anni successivi. La ve-rità è che, dopo [...] abbracciato, con [...] del neofita, il romanticismo tedesco, [...] conver-tì con [...] sbandata, al canto [...]. Mise nel casset-to [...] fantastica, con i richia-mi, [...] Franco cacciatore di Weber, al Vampiro di [...] al Roberto il Diavolo [...] Meyerbeer, [...] si buttò a corpo morto a scrivere [...] soggetto scespiriano del Divieto [...]. Ancora [...] sfortunata subissata questa volta dai [...] cui seguirà una nuova conversione al grand opé-ra francese [...]. Una tor-tuosa strada, come [...] tornare nel 1843 -dieci anni do-po Le Fate [...] paesag-gio romantico e tedesco [...] Volante. La magica storia di [...] e di Ada rimase così [...] il ricordo di [...] giovanile su cui [...] per primo, non [...] mai ritornare. [...] più, [...] con Cosima (la seconda moglie [...] registrava tutte le sue parole nelle migliaia di pagine [...] Diario), ricordava che certe battute non erano poi tanto [...] più grezze del successivo Divie-to [...] ma più originali. Que-sto spiega perché [...] abbia avuto la prima rappresentazione [...] nel 1888, a Monaco, cin-que anni dopo la morte [...] per riapparire poi come una rarità in qualche occasione [...]. Mai, come [...] detto, in Ita-lia dove la [...] sarà quella del 12 a Cagliari. Rubens Tedeschi Wagner Ecco [...] sa rischiare. Con [...] mai presentata in Italia Cosima [...] Richard Wagner a Vienna nel 1872. In alto il regista [...] Beni Montresor DANZA Convince [...] spettacolo di [...] in scena a Reggio Emilia Una [...] per trecento fiammelle Funziona [...] temuti rischi per [...] coreografia. Un grande balletto. /// [...] /// Il quotidiano francese [...] alle critiche di questi giorni «Le Monde» stronca Benigni: [...] Cerami replica: «Gli ebrei [...] amato» REGGIO EMILIA. Le trecento, fatidi-che, fiammelle che [...] tenuto in scacco sino [...] la realizzazio-ne scenografica di Claudio [...] per il balletto [...] si so-no, in fine, accese [...] lentamente spente senza [...] dei vigili del fuoco, come [...] temeva; [...] creazione di Mauro [...] per [...] rischiarano la prima tappa [...] di un cam-mino dantesco che [...] del Giubileo, in Paradiso. A questa affascinante trilogia [...] da ora attribuire il merito di [...] traghettare il nuovo [...] nel Duemila e con [...] apporti culturali italiani ben riconoscibili anche [...]. Innanzitutto, il riferimento a Dan-te, [...] impegnativo dal ti-tolo [...] anziché Commedia; quindi la [...] insigne artista concettuale e [...] nome del [...] (tra i suoi collaboratori [...] maître à [...] Omar Calabrese), [...] soprattutto respon-sabile della [...] fresca acquisizione) di una compagnia da troppo [...] un incerto destino ar-tistico. In [...] la ben nota fluidità di [...] sempre [...] di movimenti, passi e gesti, [...] mette al servizio di un viaggio in cui sarebbe [...] tentare di rintracciare i protagoni-sti [...] dantesco. Tutti uguali nelle trasparenze [...] pensati da Lucia Socci, quattordici danzatori restituisco-no, [...] la fra-granza tragica e dolente di un [...] sublimato nei meravi-gliosi quattro «tocchi» di [...]. [...] poche fiammelle accese nel [...] danza-tori appesi nel nulla. Poi, il chiaro-re abbacinante di [...] gipsoteca con busti e teste [...] classica. Quindi, [...] reticolo con le tre-cento [...] la dan-za di due coppie speculari. Sino [...] geniale, di far coincidere [...] e più intensa parte del [...] -catene di corpi e gruppi di dannati -con il [...] estinguersi delle fiammelle stesse. Alla fine restano infatti [...] lumini, mentre il coreo-grafo recupera tutte le [...] composizione circolare. Bellissimo il rapporto tra [...] -un esemplare Paolo (Fabio Grossi) e una [...] France-sca (Elena [...] -, in cui la [...] acrobatica, di-viene un ricamo di rigidità e [...] meccanici e di debo-sciati abbandoni. Quasi si volesse affidare [...] femminile il dolore fisico e [...] dannazione. Mentre le danze maschili, [...] nodose, non acquistano un eguale spessore semantico, [...] essere aggressive, vio-lente e diaboliche. Per quanto baciata da una [...] di folgoranti intuizioni nel movi-mento, specie [...] di ogni quadro, la coreografia [...] trova difficoltà a tradurre tutte [...] sue forme in dramma. Anche per-ché la musica, [...] «Arturo Toscanini» e diretta dal suo stesso autore, Bruno Mo-retti, [...] a un eclettismo generi-co, steso a macchia [...] il Novecento storico e moderno Si dirada [...] la bella in-tuizione di interpretare [...] grazie alla lettura dei [...] di Ezra [...]. Ed in particolare gra-zie [...] malattia infernale e contem-poranea [...] solo a tratti nel racconto danzato. Eppu-re [...] va [...] a collo-carsi tra gli [...] formal-mente ineccepibili del nostro tea-tro di danza. Si avvale delle straor-dinarie [...] Carlo Cerri e di una compagnia risvegliata e [...] Orazio [...] Giuseppe Co-laianni, Valentina Scala, Thibaut [...] e tutti gli altri. Successo alla prima, celebrativa [...]. /// [...] /// E così, con La vita [...] bella, Be-nigni avrebbe fatto addirittura una [...]. A [...] è [...] Le Monde, che, in una [...] firmata a quattro mani da Michel [...] e Jacques [...] in-terviene nella polemica [...] attorno al nuovo film del [...] toscano. Titolo [...] «Una commedia italiana in [...] sterminio»; sottotitolo: «Candore disarmante». Per dire che La [...] starebbe otte-nendo in Italia «un successo di [...] critica che sembra sproporzionato», visto che nella [...] eccezione di qual-che rara scena», «vi si [...] Benigni le cui gesticolazioni e la cui logorrea [...] esau-rendosi lungo una sceneggiatura impotente a produrre [...] situazione comica». E fin [...] va bene, la vita [...] perché i gusti non sono tut-ti uguali. Ma le cose si [...] due articolisti tirano in ballo il concetto [...]. [...] di che? [...] e dei suoi orrori? Della [...] del lager? Basta [...] visto il suo film per [...] che Benigni, alla [...] maniera, introduce lo spettato-re in [...] sorta di antro [...] che crea un disagio ammonitore, [...] facilmente digeribile. Natural-mente si può criticare [...] hanno fatto a vario titolo in questi [...] Berardinelli sul Cor-riere della Sera, Fofi su Panorama, Ferrara [...] Foglio, La Porta su que-ste colonne, ma che [...] fa Le Monde che, «si-tuando la [...] idea, piuttosto sedu-cente, in [...] sterminio, ossia [...] luogo in cui sareb-be [...] e che trae la [...] specificità da questa stessa [...] Benigni [...] «la prima commedia [...] della storia del cine-ma»? In [...] fa bene lo sce-neggiatore Vincenzo Cerami a [...] e a rispondere pacatamente, plaudendo al dibat-tito [...] capzioso e umorale -alimentato da alcune stroncature [...]. Secondo Cerami, «tutto si [...] che ci sia stato confor-mista critico. Sono state espresse anche riserve, [...] giusto. La-sciamo perdere però la destra [...] la sinistra, [...] e [...]. Quan-do abbiamo cominciato a scrivere [...] film, [...] neanche esisteva». [...] frecciata è rivolta a Giulia-no Ferrara, [...] quale, «a suo tempo fatto oggetto degli [...] Benigni, ne approfitta per [...] qualche sassolino dalla scarpa». Quanto [...] di Le Monde, Ce-rami ricorda [...] chi vuole es-sere più realista [...] re. Alle comu-nità ebraiche italiane [...] pia-ciuto molto, segno che non tratta in [...] storicamente falsante la tragedia dei lager». /// [...] /// Alle comu-nità ebraiche italiane [...] pia-ciuto molto, segno che non tratta in [...] storicamente falsante la tragedia dei lager». (0)
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