Da Benussi imparai moltissimo. ///
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A scrivere [...]. Ed a lavorare sperimentalmente. Feci e pubblicai alcune [...] sottocchio anche i problemi [...]. Fui sottoposto ad una [...] allora usava) dallo stesso Benussi. Partecipai quindi alle sue ricerche [...] suggestione e la ipnosi. Feci anzi una prima stesura, [...] degli appunti miei e suoi delle lezioni, [...] fonda-mentale di Benussi su questi [...] perché egli era una persona con gravi disturbi, che [...] ripercuotevano talora sulla [...] capacità di scrivere per la [...]. Ma alla fine Benussi [...] La suggestione e [...] come mezzi di analisi [...]. Pur dedicandomi prevalentemente alla [...] ho tradito del tutto i miei interessi [...] e le scienze fisiche. Si cominciava allora a [...] in Italia della teoria della relatività, ed [...] brevi lavori sui caratteri della teoria einsteiniana [...] di vista che oggi si direbbe appunto [...]. Quando Einstein venne di persona [...] Padova per tenere una conferenza in Aula Magna, fui [...] fiero di [...] io, [...] il braccio, su per la [...] che conduceva alla cattedra. Ebbi cosi modo di vedere [...] da vicino. Era estate, e i finestroni [...] erano aperti. A poco più di [...] metri si vedevano il tetto di una [...] operaio che stava aggiustando un comignolo. Batteva con un martello sopra [...] pietra. Data la distanza, il [...] mezzo secondo di ritardo dopo che si [...] dare il colpo col martello. Einstein si spaventò e mi [...] « Aber [...] ist [...] ». Non potei trattenermi dal [...] detto ad Einstein che [...] del lavoro di un muratore, mi trovai [...] (proprio io a lui), che il rumore [...] per il tempo impiegato dal suono. Era in complesso tutto [...] rapporti fra tempo e spazio che in [...] alla base della teoria dello stesso Einstein. La verità è che Einstein [...] persona timida, e in più sempre preoccupata [...] ostile a carattere antisemita, dato il suo [...] che spirava già allora [...]. [...] sposato con una compagna di Università, una dolce creatura, Albina Pozzato, che visse tuttavia pochi [...]. Prima ancora di perdere [...] il mio Maestro. Nel 1927 Benussi, in una [...] di depressione (soffriva di una grave forma [...] si uccise. Io e [...] assistente, Silvia De Marchi, rimanemmo [...]. Da Roma arrivò, per [...] del Laboratorio di Padova, il Professor Sante De Sanctis, [...] era stato intimo amico di Benussi, e [...] più autorevole fra gli psicologi del nostro [...]. Benché io fossi, per [...] fiducia in me stesso, e per la [...] restio, finii [...] agli ordini, debbo proprio [...] De Sanctis. Presso la tua Facoltà [...] tua idoneità a ricoprire per incarico la [...] Laboratorio di Psicologia di Padova. E intanto ti prepari [...] ». ///
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E intanto ti prepari [...] ».