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In attesa della ripresa [...] fine [...]. Fine [...] alta, quella che erode lo [...] semina [...] monetaria, che sparge [...] dei debiti, del capitale che [...] svaluta, del debito pubblico e privato che si svaluta. Fine della redistribuzione dei [...] ineguale che ha ingrassato e ferito nella Prima Re-pubblica. È in arrivo (forse) [...] in cui, come sintetizza [...] Enrico [...] «presente e futuro vengono messi [...] stesso piano e tutti i soggetti [...] hanno la possibilità di pensare [...] bocce relativamente ferme alle mos-se future». Ecco il migliore dei mondi [...] si dice, quello [...] 0. O, meglio, vicina allo [...]. [...] è po-co sopra il [...] forse a fine anno [...] rallenterà al [...] prossimo al [...]. È la strada per [...] Germania. [...] che si interroga se la [...] econo-mica condurrà alla recessione, se Maastricht è un bene [...] una cosa è certa: la riduzione [...] sta modificando atteggia-menti e aspettative. Stando ai son-daggi [...] per la congiuntura, le [...] pensare che i prezzi al consumo scenderan-no [...]. Ma non scattano di [...]. È come se [...] avesse smes-so di assumere droga [...] e ora soffrisse di crisi [...]. La stagnazione [...] impedi-sce di rifocillarsi al [...] dei prezzi. È come se ci [...] vivere con [...] sempre più tedesca con [...] quasi quasi si potesse star meglio quando [...]. Però stanno accadendo eventi [...] delle buste paga: nel cuore [...] crescono un tantino più [...] vita. Mai visto [...] quarto di secolo. [...] degli intellettuali libe-ral, il Premio Nobel Modigliani si entusiasma: filate dritti verso quota 0 [...] migliore dei mondi possibili. I prezzi dei beni [...] alcuni saliranno altri scenderanno, ma la media [...] buona. [...] 0 non esiste da [...] una cosa è certa: in Italia si [...] valvola di sfogo del sistema economico e [...] cui siamo stati abituati nel-la Prima Repubblica. I benefici, di-cono gli [...]. I ca-tastrofisti dichiarano: quando [...] si investe niente, le famiglie stanno alla [...] stato taglia, chiaro che [...] scende. Ma [...] scende a causa di [...] economisti chiamano «fattori strutturali»: la forza lavoro [...] in tut-ti i paesi [...] (Usa e Gran Bretagna, [...] o si sottopone a rigide discipline sa-lariali [...] il barile del petrolio è inchiodato agli [...] periodo precedente la crisi petrolifera del 1973; [...] spinge giù tutti i prezzi; la disoccupazione [...] ai sindacati. Chiaro che se salta [...] quei fattori chiave, salta [...] castello. Come si vive [...] a scartamento ridotto? Visto che [...] italiani hanno smesso di fa-re la spesa, torneranno mai [...] an-ni [...] e [...] Calma e gesso, il consuma-tore [...] diventato un bradipo miope e saggio nello stesso tempo. Ricor-da il direttore generale [...] Paolo [...] «Ciò che determi-na il consumo [...] oggi non è il red-dito attuale, ma ciò che [...] presu-me sarà il reddito domani ». Non sapendo quanto costerà una [...] fra sei mesi, quanto co-sterà [...] nel 1997, dovendo [...] una pensione privata [...] che senso avrebbe sostituire [...] che va ancora bene visto [...] i prezzi tra sei mesi sa-ranno più o meno [...] stessi? E la miopia? «Al consumatore interessano solo le [...] notizie, come a voi giornalisti -sostiene [...] Giacomo [...] -. [...] anno il prez-zo del [...] eppu-re se parli con chi lo ha [...] dice: accidenti quanto costa. Che quel telefonino un [...] il doppio non è co-sa che gli [...]. [...] di-rettore di una importante filiale [...] banca propone questo apologo del conto corrente: «Quando [...] al cliente dava il [...] e [...] correva al [...] il rispar-miatore era felice; oggi [...] è poco sopra il [...] e [...] è al [...] e lo stesso risparmiatore ti [...] prima mi davi di più. Chi lo capi-sce?». Italiani dubbiosi, sospettosi, sul [...] in attesa della prossima stangata, giusta finchè [...] non certo un volano di crescita e [...]. Negli ultimi due anni [...] in peggio gli standard di vita gli [...] a risparmiare meno e adesso non se [...] rico-minciare. Secondo un sondaggio della [...] di Nicola [...] del dubbio è piuttosto [...]. È sta-to chiesto: fa bene [...] fa male [...] un tasso di inflazione al [...] Per il [...] fa bene, per il 21 [...] male, il [...] non ha opinione. Il [...] è un giusto equilibrio per [...] in Europa o provocherà una recessione in Italia? Per [...] de-gli intervistati è un tasso [...] inflazio-ne equilibrato, per il [...] è il viati-co per la [...] il [...] non sa. Tolta [...] della crescita costante dei redditi [...] da [...] il consumatore sarà ancora più [...]. Tutti al discount dove [...] fa la spesa, si va dal barbiere [...] gioca con le [...] del grande ma-gazzino. Secondo il [...] della [...] Stefano Patriarca, la società [...] 0 non ha alcun [...] equivoci il compli-cato territorio [...] «Il la-voratore dipendente non [...] reddito eroso [...] e non sarà vittima [...] che pri-ma o poi [...] quan-do arriverà la ripresa economica potrà rivendicare [...] pro-pria parte dei guadagni complessi-vi di produttività, [...] i salari reali grazie allo spazio della [...]. Si rimescolano le carte [...] la redistri-buzione del reddito attraverso [...] premiava alcuni e fregava [...] guerra per bande non dichiarata. Ecco la ricostruzio-ne storica di [...] : «Negli anni [...] abbiamo fregato i risparmiato-ri: nel [...] compravi obbligazioni Enel ventennali al [...] e dopo 4 an-ni avevi [...] al 20, quel [...] te lo fregavano un [...] le imprese e un [...] i lavoratori attraverso la scala [...] negli anni [...] abbia-mo fregato i nostri figli [...] la montagna di debito pubblico; a metà degli anni [...] abbiamo sco-perto che [...] era da profit-ti e abbiamo [...] i lavoratori». E adesso chi sono [...] Che cosa dicono i risparmiatori che perdono [...] dei tassi di remunerazio-ni [...] in tito-li? «Devono abituarsi a prendere meno [...] -. Il [...] del Bot si [...] abituare al [...] reale di inflazione che dà [...] massimo un [...] di rendimento. Quando in Germania [...] è al [...] e i titoli rendono il [...] la gente è contenta». Aspettando di essere soddisfatti [...] rendimenti dei ti-toli di stato gli italiani [...] qualche modo a co-prirsi. Racconta [...] diretto-re di banca che una [...] si sta diffondendo al di [...] de-gli sportelli: siamo alla finestra, co-minciamo a comprare con [...] milio-ni obbligazioni americane e vedia-mo che cosa succede. Ora la scelta, più [...] è tra un investimen-to sicuro a basso [...] investimento ad alto rendimento perchè a rischio [...]. I commercianti, ecco una cate-goria [...] fregati. I miei negozian-ti del [...] Piacenza devono capire che per conquistare il clien-te [...] barbiere [...] altrimenti saltano», dice [...] questa volta in veste [...]. Può darsi che funzioni, ma [...] chiaro che con [...] incontrollata si butta via anche [...] vecchia struttura dei con-sumi. Il sociologo Giampaolo Fabris [...] salto [...] «I consu-mi non aumenteranno [...] insieme in tutti i settori nello stesso [...]. Oggi le case sono [...] anche le doppie case sono spesso il [...] in termini di optional. Una lavatrice può durare 15 [...] pure. Spesso si sostituisce un bene [...] causa [...] psicologica, non [...] effettiva. Se ciò è vero, [...] prorogare la sostituzione dei beni senza modificare [...] proprio standard di vita». Miopi, saggi, dubbiosi: ci [...] fa i salti per la bassa inflazione [...] sì, ma, però, vediamo? Sì, sono i [...] imprese, dai sindacati e dallo stato, gente [...] stru-menti per difendere il proprio red-dito. Senza inflazio-ne si gestisce [...]. Eppu-re è evidente che [...] essenziali, sia per la vita del go-verno [...] riforma delle istituzioni. Facciamo, quindi, un passo [...] un passo [...]. Naturalmente, si se [...] con tutta la spedita [...] personaggio [...]. Il mio amico e [...] Cesare Salvi, ci ricorda che non siamo in America, [...] esclude, anzi prevede maggio-ranze variabili, bensì in Italia, [...] sono state sinonimo di trasformi-smo (o, in [...] di consociativismo). /// [...] /// Ma se pro-vassimo a [...] alla storia, per poi tornare alla politica? [...] una volta una prima Repubblica [...] gli esecutivi erano fragili, il decentramento limitato [...] Parlamento una sede in cui per lo più [...] numerici, quando necessario con la frusta del [...]. Questa prassi era interrotta [...] parlamentare, e a volte veniva alimentata da [...] una minoranza non le-gittimata a governare (dopo [...] talora a sostenere il governo (larghe intese [...]. Era una prassi che, [...] responsabilità e la creatività del Parlamento e [...] -non a caso denominato [...] in cui le segreterie [...] la debolezza delle istituzioni, intervenendo con le [...] maggioranza, in cui si affrontava e si [...] scibile: se coronate dal successo, il governo [...] (e i gruppi parlamentari [...] altrimenti era la crisi. Per fortuna la seconda Repubblica [...] che ha gradualmente so-stituito la prima) non [...] zero, benché molta strada resti da fare, [...] che pochissimi osano affermare che si stava [...] stava peggio (e pochi lo pensano). Il principio maggioritario e [...] largamente acquisito. Anche se non esiste [...] gli elettori sono già di fatto chiamati [...] nome di candidato a premier. Il [...] dei parlamentari sono espressione [...] e di collegi uninominali, cui devono rispondere, [...] del loro mandato -prevista dalla vigente Costituzione [...] modo in cui vengono formulate le candidature, [...] mancanza di strumenti per documentarsi sui singoli [...] chiamati ad esprimere (particolare importante). E -fatto più rilevante [...] istituzionale, spesso viziato da strumentalità contin-gente -negli [...] è andata affermando una nuova prassi che [...] restituire la politica alle istituzioni. IN PRIMO LUOGO Ciampi [...] Dini, [...] hanno formato governi tecnici, ma anche Prodi [...] Berlusconi sono stati molto attenti a raf-forzare [...] ministeriale con la scelta di persone spe-cificamente [...] parlamentari o meno. In se-condo luogo, Ciampi e, [...] Dini hanno cercato la politica dove potevano [...] soprattutto in Parlamento, [...] poteri e prerogative. Durante la breve vita [...] Dini si sono verifi-cati episodi inediti e [...] alti, diversi per contenuto, [...] comune caratteristica di esaltare la funzione parlamentare, [...] definita [...] Carta costituzionale. Ad esempio, il caso Mancuso [...] sarebbe potuto risultare [...] drammatico -è nato ed [...] in sede parlamentare. Il delicato problema degli [...] è stato correttamente affrontato, ma anche sdrammatizzato [...] governo di rispettare i poteri di indirizzo [...] Parlamento. I dibattiti e i [...] non a caso sono stati seguiti con [...] italiano perché hanno cessato di esse-re [...] (in almeno un caso [...] è stato determinato in [...] Rifondazione comunista consentì la sopravvivenza del governo Dini, [...] attoniti della minoranza). [...] da parte di Romano Prodi, [...] anche variabili, non può essere letto in [...] Non come un tentativo furbesco di sottrarsi a [...] Ghino di Tacco, in agguato [...] o attiguo alla maggioranza, [...] nei confronti della minoranza, [...] ricerca di una via, già sperimentata nei [...] richiede particolare rispetto per [...] del Parlamento e anche [...] Montesquieu e quel suo principio della separazione [...] pure la nostra Carta accoglie. Certo, il nostro resta [...] con una maggioranza con cui dovrà concordare [...] ed eventualmente chiamare a raccolta con il [...] nei rari casi in cui lo riterrà [...]. Ma questi casi dovranno [...] anche il prezzo di essere battuto), come [...] ai de-creti, se il governo vorrà ottenere [...] nelle occasioni in cui maturassero più ampie [...] merito su sin-goli provvedimenti. In tal modo, con [...] Parlamento [...] pienamente inve-stito delle sue responsabilità e dei [...] proponibile la più urgente delle riforme, quella [...] e via via altre modifiche istituzionali la [...] deve, però, paralizzare la vita go-vernativa. Ma, mi aspetto [...] che fare di quella [...] che è il rapporto con Rifondazione comunista? Presunta, [...] diversi paesi nordici partiti comunisti o di [...] anni hanno consentito [...] di governi di cui [...] gli indirizzi, ma che ritenevano preferibili ai [...] rapporti di coalizione, nel rispetto reciproco della [...] senza im-pedire ai governi di trovare consensi [...] provvedimenti. [...] ai tempi di inflazione [...] Modigliani «Così vivrete nel migliore dei mondi possibili» [...] «Il [...] dei Bot [...] 5 per cento» Patriarca «Basta con [...] dei redditi dei lavoratori» Fabris «Cambia [...] modo di concepire i consumi» Italia a [...] corsa verso il modello tedesco: così si [...] illusioni monetarie e dalla «guerra sociale» non [...]. Il controllo dei prezzi, [...] e la necessità di ridurre il deficit [...] radicalmente abitudini di consumo e aspettative. Con [...] più vicina a quota 0 [...] vive meglio. Ma quando ripartirà la [...] I dubbi e le certezze. ANTONIO POLLIO SALIM BENI Direttore [...] Giuseppe Caldarola Direttore editoriale: Antonio Zollo Vicedirettore: Giancarlo Bosetti Marco Demarco Redattore capo centrale: Luciano Fontana Pietro Spataro [...] Società Editrice de [...] S. /// [...] /// [...] Hussein è da anni alle [...] con [...] lotta per la propria sopravvivenza [...] e, quindi, personale. Governa con pugno di ferro [...] paese ancora ferito dalla guerra e chiuso nella morsa [...] è insidiato [...] della [...] stessa oligarchia, subisce di continuo [...] di fughe e di-serzioni. Oltre [...] del suo potere, [...] capacità politica verso [...] anche verso i suoi ne-mici, [...] ha consentito finora di reg-gere. E certamente non avrebbe [...] esercito oltre il 360 parallelo se non [...] primo luo-go un degrado del quadro politico [...] interno scivolare con una buona speranza di [...]. Un degrado -va [...] cui il grande freddo [...] ed Arafat è solo [...]. Tutto attor-no ci sono i [...] segnali di una nuova crisi che tocca [...] arco che [...] raggiunge [...] pas-sando per il Golfo, toccando [...] Tur-chia, attraversando la Siria, una crisi oltretutto in cui [...] confondono le ri-valità geo-politiche, i conflitti etnici e le [...] dei [...] fondamentalismi. Una crisi -va ancora [...] sta cambiando perfino il vecchio quadro delle [...] solidarietà. Il tiranno di Baghdad, con [...] militare di queste ore, è riuscito a toccare molti [...] questi nervi scoperti. Ha attaccato i curdi, [...] ormai logoro, in quel [...] che in realtà è [...] (anche da quella Tur-chia che è partner [...] Nato e storico alleato degli Stati Uniti), [...] i suoi carri armati [...] apertamente tramite il suo [...] Ta-riq [...] quei curdi che sono [...] di Teheran. Ha esibi-to, cioè, la [...] nei confronti del regime iraniano, consi-derato oggi [...] Washington [...] la vera e propria «capitale» del terrori-smo [...]. [...] ha ri-velato di avere almeno [...] obbietti-vi. Il primo è certamente [...] di esistere ancora come po-tenza regionale, di [...] e quindi a «preoccupare», non più tanto [...] del Golfo quanto piuttosto i due vicini [...] ma anche i turchi, il cui primo [...] oscilla tra i richiami [...] Teheran e la conferma della real-politik verso [...] e, [...] Israele. Il secondo obiettivo di [...] Hussein è conseguente: consiste [...] scena internazionale un ruolo politico e nel [...] un soggetto attivo e riconosciuto. Superando la barriera del [...] «rais» ha inviato un duplice messaggio. In primo luo-go alle Nazioni Unite: [...] messaggio della sfida ad un organismo certa-mente [...] un canale di dialogo è stato riaperto [...] destinato ad attenuare il rigido embargo -il [...] petrolio in cambio di cibo e [...] dove Baghdad può sperare [...] ca-nale di dialogo con altri scambi. E poi agli Stati Uniti: [...] questo caso un messaggio di sfida, ma [...] intenzioni, pro-prio nel momento in cui [...] è non solo il [...] Wa-shington, ma anche un punto di fri-zione [...] i principali al-leati europei, Germania in testa. Insomma, [...] a [...] sfron-dato dai suoi aspetti più [...] può apparire più come una difficile partita a scacchi [...] come una lace-rante crisi internazionale. Può appa-rire così. Nella realtà i fattori [...] molto più consistenti di quanto non indichi [...] Clinton che ha lanciato al regime di Baghdad [...] a metà di fermezza, con [...] del «riposizionamento» delle forze [...] Golfo, ma a metà di cautela, limitando la [...] portata della «viola-zione» delle risoluzioni [...]. Il pericolo principale comincia [...]. Comincia dal fallimento della [...] ad un embargo politicamente inutile e cata-strofico [...] vista umanitario. Ma comincia soprattutto [...] della reazione di Washington, [...] a cinque anni dalla «tempesta nel deserto» [...] degli Stati Uniti come riflesso del gelo [...] Israele [...] Autorità palesti-nese e, in fondo, dal vuoto [...] hanno rapidamente aperto. È il pericolo che [...] ci sia spazio per nuove e pericolose [...] con cui [...] Hussein si illude di [...]. /// [...] /// È il pericolo che [...] ci sia spazio per nuove e pericolose [...] con cui [...] Hussein si illude di [...]. (0)
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