Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1997»--Id 2622516045.

[...] è stato però subito chiarito [...] gli attori immediatamente rilasciati. La notizia è stata [...] produzione del film. [...] della [...] che sorvolava con un [...] Capo Passero tentando di rintracciare un gruppo di clandestini [...] del tutto comprensibile. Leo Gullotta, Iaia Forte [...] Tiziana Lodato, impegnati nelle riprese di «Oltremare», del regista Nello Correale, [...] infatti «travestiti» da profughi perché la storia [...] un gruppo di siciliani che, verso la [...] scorso, tenta di emigrare [...] in America con imbarcazioni [...]. Ciò che più avrebbe [...] sarebbe stato il vecchio [...] troupe, molto simile alle «carrette del mare» [...] giorni attraversano il Mediterraneo. Chiarito subito [...] tutta la troupe ha voluto [...] la propria solidarietà ad alcuni profughi «veri», con una [...] nella palestra comunale di Pachino [...] dove sono stati alloggiati. ///
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[...] fuori, nel cortiletto [...] colonia estiva trasformata dalla [...] in centro [...] per i clandestini, verso gli [...] che li porteranno in que-stura, a Lecce. Poi [...] identificazione, il decreto [...] un treno per il nord, [...] frontiera e il gioco è fatto. Curdi soprattutto, la gran [...] 550, è arrivata domeni-ca a Santa Maria [...] Leuca [...] la nave [...] un carico di qua-si [...] un col-po solo. Ma da allora i [...] ad essere una minoranza, anche se gli [...] sulle coste del Salento, conti-nuano a superare, [...] cen-to al giorno. Soprattutto albanesi (50, già [...] con un traghetto diretto a Valona), poi [...]. Curdi po-chi, ieri appena [...] to-tale di 81. Sbarcano a Torre Chianca, San Foca, [...] litorale di Otranto. Niente navi, ma scafi [...]. Qualcuno ha la fortuna [...] quasi a riva, altri vengono costretti a [...] a una cinquantina di metri dalla costa. Altri ancora ar-rivano dalla Grecia [...] di tra-ghetti di linea, sfuggendo ai con-trolli [...] Tir. Eppure [...] cammi-nando negli stanzoni del centro [...] della [...] e guar-dando in faccia uomini, [...] e bambini che per arrivare [...] han-no rischiato la vita, è [...] manchi qualcosa. Non la disperazione, quella [...] ed è la ragione prima [...] della fuga dalla pro-pria terra. Non la stanchezza, che basta [...] questa gente. For-se manca la paura, forse [...] lasciata in mare, in quelle duecen-to ore di traversata, [...] fondo ora sono arrivati [...] parte [...] hanno trovato una di-gnitosa accoglienza, [...] caldi, visite mediche. E forse manca la [...]. Qualcuno che parla si [...] raccon-ta della propria famiglia persegui-tata, degli orrori [...] esecuzioni in piazza, dei fratelli già fuggiti [...] Germania, [...] si sta bene, dove si può vivere. E ci sono ovviamente [...] appena qualche pa-rola in inglese. Eppure resta [...] che siano in attesa. Hanno sguardi profondis-simi, intensi, [...] non chiedono aiuto. Riconoscen-ti, certo, ma sembrano [...]. Può essere orgoglio, ed [...] per certi popoli. Ma può essere anche [...] non reste-ranno, che [...] per loro è sol-tanto [...] nel viag-gio verso il nord Europa, in Fran-cia [...] Ventimiglia e da lì in Germania o [...] Olanda. Per-ciò ti guardano come [...] venuto a curiosare sen-za [...] le loro stanchezze. E poi [...] a un occidentale chi [...] da dove fuggono, perché fuggono. Che nemmeno [...] una cartina per capire dove [...] bisogna prendere le carti-ne geografiche e [...] sopra, scurire un bel [...] di Turchia, poi una curva [...] sfiora la Siria, e poi quella fetta di Iraq, [...] frammen-to di Armenia e infine giù, fin dentro [...] badando bene ad [...] dai confini, dalle righe segnate, [...] contrario di quel che si insegna ai bambini quando [...]. Eccolo il Kurdistan: semplicemente [...]. Allora perché non chiedono [...] I responsabili della [...] sostengono di [...] infor-mato ogni clandestino della [...] asilo politico in Italia, ma che nessuno [...] vogliono [...] in Germania, o in Francia. Altri so-stengono che ci [...] di informazione, che molti non san-no di [...] status di rifugiato. Di fatto, nessun asilo [...] finora firmato, mentre sono circa quattrocento, alla [...] ieri, i decreti di espulsione a carico [...]. Difficile capire ora cosa [...]. Gli sbarchi dei clandestini [...] certo, ma si moltiplicano le voci di [...] sulle coste turche, pronti ad imbarcarsi su [...] arrivare in Italia. Cin-quemila, diceva lunedì [...] di stampa turca che conferma-va [...] dei servizi se-greti italiani. I profughi partiranno non [...] Turchia, [...] dalla Grecia». Motivo [...] secondo [...] sa-rebbe «. In quella zona -come [...] un comunica-to diffuso [...] -«vi sono sta-ti bombardamenti [...] napalm, il riavvio conseguente dello scontro tra [...] di [...] irachena e del rischio [...] i paesi confi-nanti». Una cifra [...] è stata poi definita [...] greca in Italia. Numeri gonfiati, dun-que, che mirano [...] far assumere al-la comunità europea una respon-sabilità finora evitata. Ma si tratta di [...] sul quale un con-trollo totale è molto [...]. E [...] turco [...] chia-risce ancor più: «La Turchia [...] dei clandestini dal suo [...] tempo stesso non può né vuole ostacolare [...] movimen-to dei suoi cittadini». In due paro-le: affari [...]. Ore di attesa dun-que. Ma credo che la [...] sia più un fatto sporadico che al-tro». Altre fonti della questura [...] un migliaio i cur-di in attesa di [...] coste della Turchia. Intanto i clandestini continua-no [...] centri di accoglien-za della [...] uno a San Foca, [...] Roca, entrambi sulla co-sta leccese. Quattrocento posti letto per [...] cal-di, visite mediche. Il tutto gestito dalla [...] nella persona di don Cesare [...] tonaca nera e guanti [...] grande dinamismo e nessuna intenzione di mascherare [...] con-fronti dello Stato, del governo, di chiunque [...] gente di arrivare fin [...]. Ma la nostra disponibi-lità [...] in inganno, siamo critici nei confronti di [...] non riesce regolare i flussi migratori». Nella struttura, i curdi, [...] egiziani, i cingalesi, perfi-no alcuni palestinesi (uno [...] stato fermato [...] stra-nieri perché sospettato di [...] terrori-stica) aspettano di essere portati in Questura. Ma lì, al Grand Hotel Disperazione [...] qualcuno che è ormai di casa, le [...] che sono arrivate in Italia il 9 [...] che dovrebbero es-sere rimpatriati il 30 novembre. Gli adulti si affacciano [...] al piano superiore e os-servano con [...] di fastidio il via [...]. Dentro, sul pianerottolo [...] scala, ci sono i bambini [...] una decina, dai due agli undici anni. Con la stessa allegria [...] un nuovo gioco, scrivono i loro nomi [...] Iona, [...] Nila. [...] 9 anni, lunghi riccioli [...] vorrebbe sì tor-nare a casa, in Albania, [...]. E quan-do le chiedi [...] le manca, ti risponde sicura: «la scuola». ///
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E quan-do le chiedi [...] le manca, ti risponde sicura: «la scuola».