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In basso: a sinistra, Budapest [...] a destra, Praga nel [...]. ANCORA UNA VOLTA un [...] nel dibattito poli-tico della Sinistra [...] rivela ricco di spunti e suggestioni, e [...] la riflessione e [...] di problemi lasciati sospesi [...]. Partendo dalla feconda intervista Io, Esule Indigesto (Edizioni Reset, Roma), voglio mettere a fuoco [...] che mi sembrano di qual-che rilevanza per [...] dei partiti politici della si-nistra italiana. Credo sia giusto e [...] premessa, dal ricono-scimento che sul tema della [...] stata, sul piano politico, una differenza tra [...] Partito Socialista e il Partito Co-munista Italiano. Tra Berlinguer e [...] sul te-ma della dissidenza [...] differen-za di fondo: [...] era il segretario di [...] Nenni e Lombardi, e con questo voglio [...] nel loro complesso, aveva-no operato un di-stacco [...] dal movimento comunista. [...] era il segretario di [...] quale ciò che noi chiamavamo «anticomuni-smo» (sbagliando, [...] termine designavamo sia il maccartismo che ogni [...] era parte costitutiva del [...] lotta a quel tipo di regi-me, a [...] partito politico, a quella visio-ne dei rapporti. Con ciò non voglio giustifi-care [...] o qualcosa. Per quanto mi riguarda, [...] coloro che negano di essere stati comunisti, [...] il modo filisteo di fare politica, negando [...] fatto che ciascuno di noi ha vissuto [...] diverse nella propria evoluzione politica e ideale. Questa negazione è un errore [...] una risibile ingenuità. Voglio semplicemente affer-mare che [...] hanno avuto ragione i socialisti e non [...] il Parti-to Comunista. Questo è il pun-to [...]. Ripeto, il punto di [...] non i fatti di Cecoslovac-chia; [...] che doveva appa-rire chiaro [...] di fron-te ad un regime che «gettava [...] è più giusto dire che avrebbe storicamente [...] alla morte, quegli stessi ideali per i [...] di combatte-re. Quindi il rappor-to tra Socialisti [...] Dissidenza è dentro un quadro di totale normalità, [...] politica del Partito Socialista; di questo rapporto [...] a nessuno il merito. Tantomeno a [...] che meglio e prima [...] leader socialista europeo, ha compreso lo spessore [...]. Per il Partito Co-munista era [...] cosa. E [...] risie-de [...] di tutti coloro che hanno [...] alla Svolta della Bolognina. Il libro di [...] ha, secon-do me, oltre [...] an-che quello di dimostrare con grande efficacia [...] Svolta della Bolognina era veramente necessaria perché non [...] come sostenevano i suoi oppositori, che il Partito Comunista Italiano aveva già fatto tutto prima, aveva com-piuto [...] percorso ri-formatore. La realtà sta nel [...] Pci era un partito che, pur criti-camente, [...] mondo. Il libro di [...] ci ri-porta dentro la [...] avve-nimenti che ci hanno educato, che hanno [...] rilevante della nostra formazio-ne politica: la Primavera [...] Pra-ga, [...] fatti di Ungheria hanno contato anche più [...] di politica interna. Se quindi i socialisti [...] quella rottura che è [...] per la loro storia, i comunisti italia-ni [...] per quel passaggio lento, graduale, drammatico, vissuto [...] interni, che ha portato al superamento di [...]. La mia tesi molto [...] la Svolta della Bolognina ha segnato un [...]. Non è stata solo [...] «strappo» di Enrico Berlinguer. Allo stesso tempo penso che [...] senza [...] non si sarebbe verificata. Nel suo [...] mi rimprovera di non [...] risposto ad una [...] importante lettera. Vorrei [...] la frase che in [...] ai giudici davanti ai quali anda-vo a [...] e che mi chiedevano informazioni sulla gestione [...] «Guardate [...] in quei giorni avevo a che fare [...] tremende». La lettera di [...] era del 15 novembre [...] novembre [...] stata la riu-nione della Bolognina, [...] la Segreteria ed il 14 la prima [...] Direzione che di-scuteva la proposta di Svolta. Il 16 novembre è [...] cui gli autoconvocati manifestano sotto la Direzione [...] Partito [...] prendono a calci la macchina di Luciano Lama. Questa era la durezza, [...] verità della Svolta. È pro-babile che se [...] emotivo, personale non avesse raggiunto questo livello [...] Svolta stessa sa-rebbe stata un atto di [...]. Invece si formaro-no le [...]. Si era rotto il [...] comunismo: il centralismo de-mocratico. È il momento in [...] segretario di un partito comunista, che si [...] storia del centralismo de-mocratico, che ha imparato [...] nei meandri di questo strumento, che da [...] di questo stru-mento, elaborato appositamen-te in favore [...] per la oligarchia che gli sta vicino [...] altri, volontariamente si priva di tutto questo, [...]. È stato certamente questo [...] più drammatico della scelta che abbiamo compiuto: [...] anarchia, di distru-zione, di collasso. Quindi al rimprovero di [...] rispondo francamente, sa-pendo che otterrò [...] com-prensione, che non ricordo la [...] lettera. Vorrei anche ricordare a [...] che il 16 novembre, [...] alla data della [...] lettera, ed il giorno [...] Svolta, ho inviato una let-tera ad Alexander [...] nel-la quale scrivevo: «È [...] mi rivolgo a te, in questo momento [...] in corso sulla scena mondiale e anche [...] riguardanti il no-stro partito. Desidero in propo-sito farti [...] della mia ultima relazione in Direzione. Tutto ciò che sta [...] drammatica dei regimi so-cialisti, è la conferma [...] da tempo tu e noi avevamo detto [...]. È chiaro che, dalla [...] Svolta in poi, il nostro rapporto con la [...] a quello dei socialisti dopo la scelta [...]. Nella lettera citata, [...] mi chiede di parlare [...] che avrebbe visitato [...] di lì a poco, [...]. In realtà, della questione [...] in uno dei miei incontri a Mosca. Ed a me [...] diede una risposta diver-sa [...] aveva dato a [...] mi disse che le [...] culturali per operare il suo rinnovamento erano [...] la elabora-zione politica del Pci, ed il [...] cecoslovacco, compagno di stanza nei suoi studi, [...] fondamen-tale per la [...] formazione. Mi disse anche che [...] un errore; è peraltro chiaro che in [...] ha dosato questa [...] posizione con tutte le [...] partiti si usano quando si è assediati. Quando poi incontrai [...] in Italia, sul tavolo [...] questione cecoslovacca ma, ovviamente, il «caso italia-no» [...] poco an-nunciato la Svolta. [...] iniziò il colloquio domandan-domi: «Achille, [...] cosa hai combinato? Ma non era così, [...] dopo mi disse che [...] tre compagni (che ritengo [...] in questa sede) che avevano chiesto di [...] separata. Io parlo con te [...] Segretario del Partito, perché queste cose non [...]. Certo, con un atteggiamento [...] saremmo andati [...] lo [...] qualche difficoltà in più. Vorrei fare una precisazione [...] affrontati nella ultima parte del libro di [...] e che riguardano [...] di [...] nei confronti della nostra [...]. Credo che [...] abbia vissu-to due momenti [...] proposito. Un primo momento fu [...]. Ricordo che partecipò al [...] Bologna; in quei giorni era con-tento quasi come [...] bigliettini a tutti e di-ceva: «Che bel [...] il dibattito»; lo diceva a noi, alle [...] anche. Vi fu poi un [...] cui prevalse il timore di una certa [...]. Non [...] dubbio che, senza la [...] Bolognina, il Pci sa-rebbe stato spezzato, non avrebbe [...] e probabilmente la capacità di attrazione [...] seguita da [...] sarebbe ri-sultata più forte. La [...] socialista sarebbe [...] facile da conse-guire, senza la Svolta. Fu per questo che [...] tem-po la Svolta venne vissuta come un [...] di fa-stidio. La seconda cosa che [...] negare totalmente, [...] la cita nel suo [...] stata ripe-tuta molte volte, è che noi [...] di Mani Puli-te perché otteneva [...] di liquidare il Partito Socialista. Io ritengo che Mani Pulite [...] fuorviante rispetto alla prospettiva che si era [...] Svolta della Bolognina. Non [...] dubbio alcuno che un Partito Socialista [...] fosse stato obbligato a fare i conti [...] politica an-che essa entrata nella Interna-zionale Socialista, [...] cosa; avremmo avuto dibattiti, discussioni, quel che [...] avrebbe avuto una rilevanza [...] politico italiano e la Svolta della Bolognina [...] immediato interlocu-tore significativo. La prospettiva [...] si sarebbe così avvicinata. Ricor-do che in piena [...] Mani Pulite andai a trattare con [...] nella Internazionale Socialista. E ricordo anche che [...] nella [...] stanza, da fuori venivano [...] con le quali [...] chiedeva le di-missioni del [...] Psi per la questione morale. [...] lo ricordo bene, vide una [...] queste dichiarazioni, fe-ce un gesto di dispetto e mi [...] «Tu stai [...] che tratti con me e [...] si chiedono le [...] dimissioni! Erano molti i compagni [...] «Ma come, tu vai a trattare con lui [...] Internazionale Socialista? Ebbene sì, trattai a [...] per entrare nella Interna-zionale Socialista. Trovo in qualche modo [...] storia interna queste cose non vengano ricordate. Molto probabilmente si è [...] la operazione Mani Pulite, ciò che era [...] lo si è fatto anche per ti-more [...] Svolta, [...] a Sinistra potesse concretarsi [...]. Tuttavia conservo la mia [...] politi-camente sbagliato aprire, con la teoria del [...] dalle prospettive catastro-fiche tra potere politico e [...]. Ma, a proposito delle [...] rivolgere ai compagni so-cialisti, più che a [...] di andare a rivedere [...] su quel che succedeva, su chi esprimeva [...] e chi sollevava proble-mi. Voglio anche ricordare che [...] vita, dalla mattina alla sera, a difen-derci [...] ci piove-vano addosso: accuse vere ed altre [...]. Vicende doloro-se, alcune delle [...] ri-solte felicemente ma dopo tan-to tempo. Il clima giustizialista aveva [...] Lega Nord ne era diventata un elemento [...] stampa italiana, oggi così attenta e sensibile [...] fu la prima a scagliarsi in questa [...]. Mi è chiaro anche che [...] stes-sa base comunista veniva spin-ta verso una direzione che [...] rigurgito anti-socialista. Quel che mi sento [...] modo più netto è che nel nostro [...] fosse la idea della fine del Partito So-cialista, [...] fosse un motore che potesse spingere per [...] Svolta. La realtà sta [...] per-ché [...] del Partito Socialista ha rafforzato [...] che mi dicevano: «Non hai sbocco politico. Con chi pensi di [...] Dove [...] i tuoi al-leati?». Tutto ciò ap-partiene ad una [...] non lontana dei partiti politici italia-ni e della Sinistra. È una storia ancora tutta [...] scrivere e da comprendere. Ed è soprattutto una storia [...] ha una influenza decisiva sugli avvenimenti di oggi, sulla [...] di una fase nuova della vita po-litica del paese [...] sul-la nascita di una nuova Sinistra italiana. Tuttavia questa [...] del-la Sinistra [...] fondarsi su di una visione altrettanto sba-gliata [...]. Sulla idea cioè che [...] passaggio dalla prima alla se-conda Repubblica sia [...] «golpe» giudiziario perpetrato contro degli inno-centi. La bancarotta politica e [...] Prima Repubblica è un dato oggettivo. Dobbiamo, tutti assieme, uscire [...] processi e dei [...] per rientrare in quello [...]. Questo intervento di Achille Occhetto [...] libro pubblicato dalle edizioni Reset [...] esule [...] mem-bro del Parla-mento euro-peo, [...] contributo di analisi su una questione davvero [...] pagine di propongono di appro-fondire. A [...] so-vietica della Cecoslovacchia: il valore [...] della Primavera di Praga. [...] da essa [...] questione: quanto ha pesato la [...] del Pci. Sia in rapporto alle [...] che alle «svolte» che via via costellano [...]. Un cammino quello del Pci, [...] nel 1921 [...] della rivoluzione [...] e [...] come Stato guida della Rivoluzione. Approdato, attraverso [...] e il superamento inter-nazionale della [...] del [...] della demo-crazia come terreno avanzato [...] socia-lismo, e poi della democrazia come [...] al di là di ogni [...] finalistico. È indubbio che su [...] ricorda [...] la mancata condanna [...] sovietico in Ungheria, solo [...] della condanna cecoslo-vacca del 1968, rappresenta un [...] oltre che [...] mancata nel processo di [...] Terza internazionale. Ecco allora che il [...] a Praga, diventa [...] per riflet-tere su continuità [...] da una parabola come quella del Pci [...] con Oc-chetto, alla fuoriuscita del maggior partito [...] sue matrici originarie. Dunque, la Primavera di Praga [...] suoi contraccolpi, le occasioni mancate e quella [...]. Dentro una sto-ria che è [...] la nostra. Un dibattito ancora vivo La [...] e i dissidenti Budapest e Praga, solo la Bolognina [...] ACHILLE OCCHETTO [...] 1. /// [...] /// Un dibattito ancora vivo La [...] e i dissidenti Budapest e Praga, solo la Bolognina [...] ACHILLE OCCHETTO [...] 1. (0)
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