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I nove «saggi» hanno [...] odierna che William [...] condannato nel 1980 per [...] Chicago, possa legittima-mente aspirare ad un riesame [...]. [...] sostiene infatti che gli [...] processo equo ed imparziale: il magistrato che [...] suo dibattimen-to, Thomas [...] è stato con-dannato nel [...] quindici anni di carcere per [...] intascato bustarelle in cambio [...]. Gli avvocati di [...] ritengono che nei casi [...] riceveva tan-genti [...] era particolarmente severo con [...] questo modo, evitava accuse di mollezza e [...]. Una Corte [...] aveva re-spinto [...] di [...] argomen-tando che le prove [...] era-no schiaccianti e che non esiste in [...] indizio di un comportamento illecito di [...]. Ma la Corte Suprema [...] il caso merita invece di esse-re riesaminato. Il suo responso è [...]. Nella deci-sione dei giudici [...] anche le roventi polemiche dopo la triplice [...] Ar-kansas. Coco, jazzista ebreo Sfidava [...] suonò nel lager [...]. [...] Coco Schumann, 73 anni, suona [...] jazz nei locali di Berlino. Cominciò alla fine degli [...] Trenta, [...] ogni sera i nazisti con la [...] «musica da negri». Di giorno lavora-va da [...] portava la stella gialla [...] raggiungeva la [...] band e attaccava con [...]. E suonando si salvò [...] a gas del lager di Auschwitz. Dopo [...] trascorso alcuni anni in Australia [...] in Germania. DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PAOLO SOLDINI BERLINO I suoi concerti co-minciano tardi. Alle 9, alle 10 [...]. Co-co Schumann è di [...] me-glio di sé lo danno di notte: [...] si scalda ed è come se fos-se [...] sala a guidare le dita sulle corde [...]. È stato sempre così. È così da [...] Heinz Schumann (il nome Coco [...] ha dato una lontana fiamma francese che non riusciva [...] pronun-ciare la [...] di Heinz) suonava già al-la [...] degli anni [...] e sempre di notte. Suonava nella [...] Berlino, al [...] o al «Rosita Bar» sul [...] e a [...] veniva-no i nottambuli. Suonava tardi, Coco, anche [...] motivo. La [...] musica era meglio che [...] orec-chie troppo indiscrete: nel suo reper-torio [...] quello che i nazisti [...] il [...] il jazz dei negri, [...] davvero meglio suonare quando si sapeva che [...] spettatori fidati. Se sulla porta compariva [...] con la faccia che non gli piaceva, Coco [...] a [...] musica, trascinando la band [...] alla moda, come «Rosamunda» che piaceva tanto [...]. Rischiava di brutto, Heinz Schu-mann. E quando cominciò la [...] nel [...] arrivò [...] per gli ebrei e [...] portare la stella gialla sul vestito, rischiò, [...] ogni sera. Coco era figlio di [...] di una ebrea, ma la [...] stella la portava solo [...] sera la scuciva dalla giacca e se [...] tasca. E qualche volta si [...] prendere in giro gli uomini della Gestapo [...] controllare i locali dove si esibiva: «Veramente [...] sono minorenne e pure ebreo», e quelli [...] mentre agli uomini della banda di Ernst [...] lo accompagnava si ac-capponava la pelle. Anche a loro, in [...] un certo senso dello spirito, vi-sto che [...] di seguito, a guerra iniziata, inserirono nei [...] celebre motivo che annun-ciava, alla radio, le [...] inglese: [...] e si poteva finire [...] plo-tone di esecuzione. Poi, quando i poliziotti [...] e gli stivali se ne erano andati [...] non se ne vedevano più, si attaccava [...]. Louis Blues», il «Tiger Rag», [...] «Ragtime» e il «Dixie», la musica nera che [...] anni prima, quando sul [...] ci si divertiva davvero [...] Berlino [...] considerava la metropoli più «americana» [...]. Senza svastiche e stelle [...]. La stella gialla Di giorno Schumann la [...] stella la portava. I nazisti gli avevano [...] come idraulico, men-tre alla madre era stato [...] di parrucchiera, come misura provvisoria fino alla [...]. E la sera nessuno [...] metamorfosi: Coco prendeva la [...] chitarra e raggiungeva il [...] il pianista, [...] alla batteria, e il [...] buffo che si presentava sem-pre in braghette, [...] già il più serio di tutti perché [...] Helmut Zacharias. I concerti non si [...] se suonavano le sirene degli allarmi aerei. [...] ac-compagnava i clienti del [...] antiaereo e lì continuava lo spettacolo. La sfida al destino [...] Co-co Schumann finì nel gennaio del [...] quando i nazisti decisero [...] il momento di deportare tutti gli ebrei [...] Berlino. Fu arrestato e, come [...] nella Grosse Hamburger Strasse, nel vecchio ospedale [...] le SS radu-navano i disgraziati da deportare. Papà Schumann, facendo valere [...] puro» e i propri me-riti nella Grande Guerra, [...] in-tercedere per il figlio e ottenne che Heinz [...] a [...] il lager in Boemia [...] sapeva, già allora, che lasciava qual-che speranza [...]. A [...] i registi del mini-stero [...] avevano messo in scena [...] propaganda ad uso e consumo della Croce [...] dei paesi neutrali. Il campo doveva apparire [...] organizzavano serate danzanti e partite di calcio [...] girò anche un film: «Il Führer regala [...] città». Coco fu reclutato per [...] nel film, nel quale si esibiva anche [...] diretta dal maestro Karel [...] diventato famoso dopo la [...]. Ma anche se a [...] i pri-gionieri venivano trattati [...] la realtà, comunque, era ben diversa dalla [...]. Dei [...] internati tra il [...] e il [...] trentatremila morirono di fame e [...] malattia nel campo, mentre altri [...] vennero inviati nei campi di [...]. Deve la vita alla musica Fra questi [...] Heinz Schumann. Quando arrivò ad Auschwitz, [...] cosa doveva aspettarsi: [...] una sola uscita, ed [...] passava per la ciminiera del cre-matorio». Del periodo passato ad Au-schwitz, [...] altri che hanno condiviso il suo destino, Coco [...] si è rifiutato di parlare. Non una parola sulle torture [...] sulle bastonate durante gli appelli, sui cadaveri car-bonizzati, sui [...] elettrici della recin-zione, [...] insopportabile del-la carne umana che [...]. Soltanto qualche tempo fa [...] convince-re dal regista Paul [...] a parlare di quella [...] andare an-che a [...] ai ragazzi delle scuole. E però è alla [...] «mezzo ebreo» con il nome francese deve [...]. I capi delle SS [...] chitarra e lo costrinsero a suona-re [...] della «rampa», quella che [...] che arrivavano nei vagoni piombati mentre i [...] facevano la selezione: chi avviato subito alle [...] chi mandato, per il mo-mento, a lavorare. La canzone più ri-chiesta [...] SS [...] dai medici della «rampa» era «La Paloma», [...] che si poteva anche bal-lare. Dopo la liberazione Coco [...] Berlino e sposò una ex deportata che se [...] suonare a [...]. Nella cit-tà occupata dagli Alleati [...] per un chitarrista jazz non mancava e Coco [...] fare: fu il primo musi-cista tedesco a [...] elettrica (se [...] costruita da solo). Qualcosa però non andava: [...] di una volta, quando pure [...] ri-schiava la vita ogni notte, era sparita. Coco e la moglie [...] Au-stralia, dove non [...] ricordi troppo duri da [...]. Quan-do tornarono, nel [...] la passione per il jazz [...] finita. Coco dovette adattarsi al [...] e solo per sé [...] amici continuò a far scorre-re le dita [...] Django Rein-hardt o di Duke Ellington. Ha impie-gato molti anni [...] nuova band e intanto [...] diventato vecchio. E invece non è [...]. Reduci si ritrovano 53 [...] BERGAMO Hanno impiegato ben 53 anni per ri-trovarsi, [...] in paesi abbastanza vicini nel Bergamasco, due [...] di Russia che parteci-parono alla storica battaglia [...]. I due vecchi commilitoni [...] Tullio Lazzarini di 75 anni, abitan-te a Gandellino, e Battista Bonezzi [...] 74 anni, residente a Gandino. Insieme, dopo la battaglia di [...] erano riusciti ad uscire [...] russo e avevano trovato la [...] che faticosamente aveva consen-tito loro di [...] in Italia. Da allora, nonostante si [...] erano mai riusciti a ri-trovarsi. Ora, per una circostanza causale, [...] nipote di Lazzarini ha potuto fare in modo che [...] combi-nasse [...] è sta-to commovente, fra [...] di ri-cordi. /// [...] /// Ora, per una circostanza causale, [...] nipote di Lazzarini ha potuto fare in modo che [...] combi-nasse [...] è sta-to commovente, fra [...] di ri-cordi. (0)
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