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Forse i capelli bianchi hanno [...] i suoi [...] anni; in pen-sione [...] già andato da qualche tempo, [...] il ritmo di una vita quasi interamente vissuta tra [...] sobbalzi, frenate; e quanto alle energie -vale [...] -«gli oc-chi, certo, vedono di [...] le ossa fanno male, la forza diminuisce, av-verti che [...] hai più il vigore dei [...]. E forse qualcosa la [...] dentro: «Si diventa più freddi, più egoisti, [...] gratuità come quando si è giovani. /// [...] /// Se [...] per esempio, non è ricambiata, [...] si è meno propensi a [...]. È come se ci [...] fare i conti, dare e avere, entrate [...] crepuscolo di una giorna-ta che dilegua. [...] del nostro colloquio è [...] di trapasso, dai colori del [...] alle ombre della sera. E pure questi colli [...] se-gnano un confine tra due regioni [...] e il Lazio -, [...] idee geografiche [...]. Propi-ziano forse la nostalgia: «Un [...] Polo, o magari nella jungla. Un viaggio avventuroso, emozionante, [...] immaginavo da ra-gazzo, quando ero [...] bastava un fiume, la [...] albero, una bussola coi quattro punti cardinali, [...] il volo dentro un mondo fantastico. È un viaggio che [...] fatto, e non farò più. Sono avventure che si [...] giovani, que-ste. Non che Adriano non [...]. La [...] vita, anzi, è stata [...] e al Polo o [...] nera o in Amazzonia [...] arrivare. Solo che tutti quei [...] macinati per restare nello stesso posto, per [...] in una spola inces-sante fra le strade [...] Roma [...] gui-da di un autobus [...] trasporti urbani. Trentadue anni seduto ai [...] volante, con un occhio alla strada e [...] retrovisori. Fri-zione, acceleratore, cambio, ridut-tore, [...] e poi ancora frizione, e cambio, e [...] e campanello. La città oltre il [...] Al [...] là del cristallo, Adriano ha osservato una [...] ticchiolata di gocce e ri-pulita dalle spazzole [...] gas di scarico, fumigan-te, stazionante, abbagliante, lam-peggiante. Una città feriale e [...] pagana, diurna e notturna, assorta e distratta. Ricordo [...] del Colosseo come spartitraffico. E la gente? Quanta [...] Adriano nei suoi trenta-due anni di servizio? Se [...] la stima dei mille viaggiatori per tur-no, [...] in [...] sa-rà passata tutta Roma. Alto, assiso sulla prua [...] bar-cone a ruote, dentro lo specchietto ne [...] facce, di fogge, di mani, di gambe. Gente affatto di-versa a seconda [...] ore, delle zo-ne, dei tempi. Negli anni sessanta [...] una forte immi-grazione, Roma attirava [...] gen-te. [...] bisogno di case, strade, servizi. E allora alle sei [...] si riempiva di muratori, manovali, carpentieri, artigiani [...] dei ferri. Le Ferrovie Laziali scaricavano [...] uomini assonnati, malvestiti, col fagotto del pranzo [...] e noi li por-tavamo fino alle periferie, [...] nelle borgate. E chi ce [...] la macchina, allora? Oppure [...] le guardie notturne, e quelli che andavano [...]. San Basilio, Santa Maria [...] Soccorso, Tiburtino terzo: i mestieri potevi [...] dagli indumenti, dalle facce, [...]. Persone oneste ma poco [...]. Negli autobus, allora, era [...] bisogna dire che non [...] un buon odore. La sera poi, con [...] aveva addos-so una giornata di lavoro, peggio [...]. Certo era diverso ai Parioli, [...] Via Veneto, in piazza [...] «Ah sì, [...] altri viaggiatori: impie-gati, commercianti, turisti, [...]. [...] diversa, ben vestita e più [...]. Magari capitava che [...] si facesse accattonaggio o [...] di sentirsi male per la fame, muovendo [...] compassione. Mi successe con le [...] donna e un ragazzino, sempre loro per [...] volte. Era [...] di arrangiar-si, episodi come [...] pote-vano vedere al cinema con Totò. Oggi ti stringono [...] o ti ta-gliano la borsetta. Tu devi guidare ma [...] guardia, specie da quando sugli autobus non [...] fattorino. Occhio vigile, orec-chio attento, [...] ma senza distrarti, rispet-tare il regolamento ma [...] buonsenso». Sapendo che la gente [...] diventa insoffe-rente, persino furiosa su un auto-bus [...]. [...] de-gli anni sessanta, quando [...] guida per la prima volta, a Ro-ma [...] metro di «corsia preferenziale». Oggi le «corsie pre-ferenziali» [...] chilo-metri, e poi strade riservate, e sema-fori [...] verdi»: «Chi dice che allora a Roma [...] dice una sciocchezza! Pellegrini e malfattori, convegni-sti [...] santi e raduni politi-ci, funerali e cortei, [...] compresso nello spazio itine-rante di un torpedone, [...] di tempo. E Adriano sempre al volante, [...] corsa dietro [...] una fermata dopo [...] traversan-do la città e la [...] fino [...] importante della pensione. Dove è giunto due [...]. Lo aspettava una grande [...] bianca, con sopra disegnato un autobus arancione [...] sei fi-nalmente arrivato alla [...]. /// [...] /// Gliela avevano preparata le [...] Mariapia, insieme con Simona e Elisabetta. Non tutti [...]. Io sono stato abbastan-za fortunato, [...] avuto una famiglia solidale, mai ostile». E [...] giorno di lavoro? Co-me [...] «Smontai alle sette del mattino, dopo un [...] lo stesso che mi era toccato negli [...]. Al bar del de-posito [...] collega. Mi fecero una foto e [...] dalla vet-tura, un 3472 [...]. /// [...] /// Avrei potuto continuare ancora, [...] necessario. E forse nemmeno giusto. Me ne tor-nai a [...]. Adria-no non soffrì il [...]. Altri hanno vissuto [...] dal lavoro come una spoliazione, [...] perdita di ruolo. Racconta di un collega, [...] dopo di lui, il quale passa più [...] dei medici che non [...]. /// [...] /// Fin da giova-ne ho [...] interessi, ol-tre il lavoro. Sta [...] forse il segreto: coltivare altri [...]. Da ragazzo Adriano suonava [...] avrebbe continuato se no-te più urgenti non [...]. Avrebbe fatto ingresso nella [...] Amelia, il paese dove ha vissuto la giovinezza, [...] in giro per celebrazioni pa-triottiche e feste [...]. Il padre, maresciallo di Finanza, [...] lui pure suonatore di flauto, lo avrebbe [...]. In cabina giovanissimo Ma [...] ciò che lo attira-va, quel disco nero [...] che muoveva le grandi ruote dei ca-mion. A sedici anni lasciò [...] cominciò a frequentare officine, depositi, [...]. Appena compiu-ti i diciotto prese [...] patente, salì in cabina e iniziò la [...] carriera [...] precaria sulle prime, traspor-tando materiali [...] genere in tutta Italia; poi più sicura, con una [...] di collegamenti urbani a Terni; infine a Roma, [...] municipalizzata più grande che ci [...] con altri sedicimi-la. Oggi Adriano fa la [...] da viaggiatore, in treno -fra Roma e Amelia, [...] aperto una bottega di rigattiere e un [...] restauro. Ha sem-pre avuto una [...] ora la mette al servizio, più che [...] di una passione: salvare le cose del [...]. Dice: «Nelle cose [...] parte della nostra storia. [...] via le cose si-gnifica anche [...] via la storia, [...]. Non mi pa-re giusto [...]. Col mio lavoro cerco di [...] le [...] e [...]. Un indizio di vec-chiaia? Risponde: «Non [...]. /// [...] /// E comunque degli oggetti non [...] innamoro: pro-vo solo a [...] e ad [...] a chi può farne ancora [...]. In [...] di consumismo questa è forse [...] chiave per affrontare il futuro. O for-se, sì, sono [...] va-le per le cose, per le idee, [...] per gli amori. Adriano e Mariapia hanno recentemente [...] i [...] di matrimo-nio. Con loro vive Elisabetta, [...] studia scienze [...]. La figlia maggiore, Simona, [...] e lavora a Londra, dove si è [...] James. Dica Adriano, la guida [...] è rivelata più o meno difficile della [...] camion? Risponde: «Ho cercato di comportarmi con [...]. Anche con allegria. Credo [...] mischia-to in me [...] un [...] napoleta-na di mia madre, nata [...] Ventotene, e la disciplina militare di mio padre. La nostra è una [...] quale però ho tentato di tenere distinti [...]. Se è vero che ieri [...] troppa rigidità, è altrettanto vero che ora [...] troppo lassismo. /// [...] /// Se [...] oggi una rottura fra [...] nostri figli, domani la rottura avverrà fra [...] figli che verranno. E questo non è [...] Ciascuno [...] vivere la [...] vita, giusto, ma [...] delle generazioni adulte deve [...] qualcosa. E questi ragazzi io [...] fragili, poco attrezzati ad affrontare le avversità. Mi sem-brano canarini che, [...] si smarriscono. Ecco, se ho un [...] essere riuscito a trasmettere alle [...] figlie poco, troppo poco [...] per me è im-portante». Autista per 40 anni alla [...] dei capelli bianchi [...] È quasi una metafora della [...] il lavoro di Adriano: condu-cente, autista [...]. Partenze, fermate, svolte a [...] attese, incontri e parole con interlocutori scono-sciuti. Una miriade di frammenti [...] arco tempora-le di circa [...]. Poi, alle soglie dei [...] della pensione. La famiglia, i figli, [...] botte-ga di rigattiere e il salvataggio di [...] indizio di vecchiaia? voglia di fermare il [...] futuro? DAL NOSTRO INVIATO EUGENIO MANCA Uccide [...] strilla durante la partita Due volte eroe [...] auto in corsa Ragazzino colto sul fatto [...] si getta dalla finestra di casa Ruba [...] uccide Suicida a 11 anni per la [...]. Era stato consegnato alla [...] nelle [...] dove si diventa criminali [...] in poi -e gli agenti lo avevano [...]. Lui, infilata la porta, [...] dalla finestra, prima che venisse spiegato [...] ai genitori. DAL NOSTRO CORRISPONDENTE SI EGMUND [...] PARIGI [...] meno gente del solito [...] in questa vigi-lia di Natale, dicono i [...]. La gente risparmia anche sui [...] ai bambini. Specie nelle [...] dei di-sperati. [...] alle porte di Tolosa, [...] questi quartieri di poveracci. Il grande magazzino che [...] sue luci in mezzo al gri-gio del [...] «Le [...] il gigante. Niente di lussuoso come i [...] grandi ma-gazzini del centro di Parigi, una spe-cie di [...] con strenne da pochi soldi. Ma sul piccolo P. Ci aveva passato buona [...] sabato pomeriggio. A guar-dare, toccare, frugare [...] e [...]. A [...] fuori giocattoli e [...]. Poi, prima di [...] ha messo furtivamente in tasca [...] macchini-na. Prezzo segnato [...] 70,-35 franchi, poco più di [...]. [...] fermato [...] tirato in disparte, hanno cominciato [...] un sacco di domande, men-tre [...] arrossiva. Fattagli la ramanzina, han-no [...]. /// [...] /// In un grande magazzino delle [...] francesi non [...] spazio per riflettere sulla sorte [...] Oliver Twist. Non si fanno sconti [...] il protagonista dei «400 [...] di Truffaut. Si devono minimizzare le [...]. [...] non conta. Nei tri-bunali dei minori, [...] di Pa-rigi o della provincia, è ormai [...] massa. Quando un anno fa [...] «La [...] di [...] un settimanale andò a [...] tribunale dei minori e ci trovò Theo, [...] contro i treni in corsa e ora [...] specializzato nel furto di au-toradio; Nouredine fermato [...] mentre scappava controsenso [...] alla guida di una [...] che traffica droga a [...] che rapi-na i tassisti [...] fa ancora pipì a letto. Ovviamente nemmeno nelle [...] della paura si mette [...] bambino perchè ha ru-bato un giocattolo. Gli agenti hanno preso [...] P. Anche per dare [...] in cui viveva, vedere se [...] fare qualcosa per [...] -hanno spiegato. Tra [...] abitava lì vicino, in [...] case po-polari costruite per ospitare gli im-migrati [...] quartie-re, considerato tra i più «difficili» del-la [...]. Famiglia povera, ma per be-ne, [...] hanno poi appurato. Niente precedenti penali, nessun [...]. Hanno suonato alla porta [...] al settimo piano. Ma appena gli è [...] P. Un salto di 30 [...] da fare. NEW YORK Un texano [...] figlio di tre anni fino a [...] perché faceva troppo rumore [...] mandava in onda una partita di football [...] i Dallas [...]. Lo ha reso noto [...]. James [...] III è stato colpito [...] stomaco dal pa-dre, e ha avuto il [...]. È morto lunedì mentre i [...] tentavano di [...] la vita con un in-tervento [...] di Dallas. Un portavoce della polizia [...] James [...] II, il padre della [...] incriminato per le-sioni a minore ma che [...] quel-la di omicidio: in tal caso [...] rischierebbe la pena capitale. [...] 25 anni, è andato [...] furie quando suo figlio ha cominciato a [...] strillare durante il terzo tempo della partita [...] contro il New [...] domenica pomeriggio. Ha detto di [...] allora colpito a pugni il [...] due o tre volte e di [...] poi messo a letto. La madre del bambino, [...] di [...] trovato il piccolo in [...] quando, dopo due giorni, è andata a [...]. Il bambino aveva trascorso [...] con il padre. Marito e moglie vivono [...]. NEW YORK Tre anni [...] la vita ad un anziano, vittima di [...] Tim Case, 39 anni, ha di nuovo [...] salvando questa volta una [...] anni che rischiava di essere travolta da [...]. [...] residente nello Stato di Washington, [...] facendo il pieno di carburante a una stazione di [...] quando ha visto che la bambina sfuggiva alla sorveglianza [...] genitori e tentava di attraversare una [...] strada. Case, intuito il pericolo, [...] nel traffico, ha afferrato la bimba ed [...] un camion. [...] un consulente informatico, è [...] a una spalla mentre la bambina è [...] salva dalla brutta avventura. Case si era già [...] la [...] generosità nel luglio 1993, [...] un camionista che aveva per-so il controllo [...] a causa di un attacco di cuore. Grazie alla prontezza di [...] Case e di due altre persone prontamente intervenute [...] camionista venne salvato. Nonostante queste azioni, Case rifiuta [...] di [...]. /// [...] /// Nonostante queste azioni, Case rifiuta [...] di [...]. (0)
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