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LUNEDÌ 20 LUGLIO [...] FAMIGLIE Il triangolo di [...] ROLLO Julian [...] non ha fortuna con [...] Italia. Tre anni fa usciva [...] the [...] la [...] fissità implicita in quel figgere [...] sguardo nella luce del sole veniva semplificata, anzi azzerata [...] gerundio di Guardando il sole. Il titolo originale del [...] it over, suona meno [...] nè richiama quel fastidioso eco da autocoscienza [...]. Il «parlare» di [...] è quello di voci [...] inglese, non a caso) che premono per [...] personaggi. Secondo una modalità ampiamente [...] anglo-americana postmoderna (La casa [...] di John [...] è in tal senso [...] proprio manuale di decostruzione), [...] ricorre [...] teatrale della [...] persona: in luogo di [...] e o di un [...] i tre protagonisti entrano [...] senza pudori la propria soggettività e, va [...] della relatività della propria parola. Non sanno quello che [...] sanno che esiste un lettore che mette [...] loro confessioni. Non sembrano tenere in [...] ruolo [...] ma, improvvisamente, lo chiamano [...] un quarto personaggio, giudicato assolutamente inattendibile, prende [...]. Ma di che cosa [...] Anzi, [...] che cosa riflettono? [...]. /// [...] /// Stuart e Oliver sono [...] data, squadrato e rozzo il primo, effervescente [...] secondo. Quando Stuart incontra Gil-lian e [...] di [...] Oliver si rende conto di [...] innamorato della moglie [...] rinuncia [...] sue consuetudini di [...] de. [...] finisce per cedere, chiede [...] si risposa con Oliver. Stuart che, attraverso la [...] una sorta di nuovo e rischiarante equilibrio [...] della pianificazione e le carezze della tenerezza [...] dapprima in un cupo e compiaciuto disprezzo [...] infine, non senza dimenticare la ferita subita, [...] aggressività nel lavoro conseguendo successo, danaro e [...]. Oliver e Gillian si [...] figlia appena nata nel sud delia Francia. Stuart negli Stati Uniti. Legati [...] geometria del triangolo e, soprattutto, [...] quel «parlare» che non è ancora riuscito a [...] ragione del lampeggiante mistero della [...] umana, si [...] per [...] volta. Stuart raggiunge il piccolo [...] bellicose intenzioni ma poi si chiude in [...] si limita ad aspettare. Gillian sa che [...] marito ò It e [...] movimenti della coppia, il tranquillo menage familiare. Con muta determinazione, con [...] dì pagate un debito rimasto sospeso, fa [...] un violento litigio davanti alla porta di [...] inesistente relazione fra Oliver e una [...] allieva. Sollevato da quella scena [...] Stuart parte, e di II a poco [...] i due coniugi. Ci si chiede quale [...] di [...] questa volta, certi che [...] tratti, cosi come era gioco il puzzle [...] II pappagallo di Flaubert, la cerebrale contemplazione della [...] Guardando il sole e quella singolare «enciclopedia» [...] non tiene» raccolta in Una storia del [...] capitoli e mezzo. [...] della forma tradizionale del [...] di fatto. Ma non è 11 [...] controversa genialità dello scrittore inglese. Ad ogni nuova opera [...] tenda sempre più verso [...] un originale «progetto» originario (ondato sulla percezione [...] addirittura burlesca, degli sforzi umani. Se il gioco, in [...] è la «relatività» del [...] troppo scoperto (la gazzarra [...] del testimone «scomodo» è [...] se il gioco è la teatralità della [...] perentorietà da dibattito giudiziario che chiama direttamente [...] lettore, anche questo -va detto -suona già [...] primo ammiccare al di là del testo. Eppure, oltre queste facili [...] ed ha a che fare con la [...]. II gioco, [...] che valga davvero la [...] è questo: [...] a spiare non [...] dei personaggi ma nelle [...] confronto fra le loro confessioni lasciano aperte, [...] presunta obiettività e presunta menzogna, nella contraddizione [...] il vecchio disco della verità» o dì [...] delle passioni. Solo a partire da [...] il brillante incedere della schermaglia sentimentale, la [...] doppi sensi, [...] emergere di testimoni minori [...] è la voce di Madame Wyatt, la [...] Gillian), il gusto [...] e del contiguo understatement, [...] prospettica delle «scene madri». Caduta [...] del racconto, non è [...] reale a imporsi, quanto la rivolta dei [...] tuttavia, sono chiusi, [...] nella gabbia del ridicolo. Il «personaggio», sembra suggerire [...] è creatura morale che [...] essere «messo in mostra» «spiato» ma non [...] la morte, il silenzio. Julian [...] Rizzoli, [...]. [...] qualunque a [...] un vizio di «anormalità» [...] degli anni settanta Teniamo [...] Ci [...] squarci interpretativi di grande efficacia [...] libro ai Silvio Lanaro, [...] insegue [...] plessi documentari poco frequentati [...] privilegia percorsi di ricerca inediti e stimolanti [...] nera come spia di una patologia collettiva [...]. [...] del dopoguerra, in particolare, Lanaro [...] nella tradizionale querelle storiografica sul rapporto [...] tra il fascismo e [...] Repubblica, [...] il versante della continuità con esempi originali, [...] organizzativo che i grandi partiti di massa [...] alla scelta del Pei [...] una rete inse-diativa accentuatamente territoriale, ripartendo «le [...] e culturali a seconda del sesso e [...] età»; ne deriva una nuova e convincente [...] linea» del Pei (la [...] illusione di [...] costruire una democrazia in [...] armamentario etico e concettuale [...] una dittatura o combattere una guerra civile»), [...] analogie tra i due modelli [...] che ispirarono sia la De [...] Pei nei propri rapporti con la società [...]. Queste pagine felici, però, [...] dare compattezza alla costruzione del libro che [...] alterna grandi scenari interpretativi (sviluppati sulla base [...] prevalentemente alla storia del costume e della [...] quadri fattuali ai quali è lasciata la [...]. È [...] legata non tanto ai [...] nella confezione, quanto proprio alla chiave di [...] ne sorregge [...]. Per Lanaro tutta la [...] può essere vista come la conferma di [...] tara genetica che mina il nostro Dna [...] costringe gli italiani a una permanente «impossibilità [...]. [...] di una identità nazionale, [...] di comportamenti e di valori ci espropria [...] della possibilità «di raggiungere per via normale [...] e provvedimenti amministrativi [...] sufficiente di rivendicazioni e [...] tutto più difficile e faticoso, obbligandoci a [...] verso mille chiusure [...] egoismi familistici, avide grettezze [...]. Il libro dedica molto [...] i guasti causati dalla privazione di una [...] valore «forte». Inseguendo autori [...] dopoguerra come Guareschi, Giannini [...] Longanesi, [...] tratti salienti degli [...] («coloro che non la [...] si lasciano imbrogliare») vengono sbalzati con grande [...] una religiosità lucrativa, un familismo autoritario, il [...] cultura, un GIOVANNI DE [...] uscito in questi giorni [...] Marsilio «Storia [...] repubblicana dalla fine della [...] 90» di Silvio Lanaro [...]. Un volume dove vengono [...] duramente alcuni passaggi storici significativi, ad esemplo [...] della nostra storia. Un intervento di Giovanni De Luna e una replica [...] del libro Silvio Lanaro. Ma il punto è [...] «tengo famiglia» e «mi faccio i fatti [...] capisaldi di un [...]. Piuttosto che alimentare una [...] certo approccio deprecatorio, la giusta constatazione della [...] essere normali può, in realtà, diventare una [...] un percorso conoscitivo in grado ai [...] le radici proprio nella [...] diverse identità, le cui relazioni conflittuali sono [...] specifico di [...] i questo paese si [...] crescere e maturare lungo il breve secolo [...] unitaria. Non esiste una identità data [...] volta per tutte, sottratta alla verifica del confronto con [...] altre. E questa non è [...] penso alle [...] che caratterizzano [...] nazionale dei francesi, attraversata [...] permanente tra due schieramenti che, [...] in occasione [...] si sono ripresentati quasi [...] nei rapporti tra Vi-chy e la resistenza [...] mondiale. Il fatto è che [...] rappresenta la più pregnante categoria interpretativa per [...] dinamici una identità nazionale; è nel conflitto [...] sempre annidata la molla in grado di [...] migliori di questo paese, quelle in grado [...] grandi stagioni del protagonismo collettivo dei soggetti [...]. Ma di questa «italianità» [...] lungo il versante della «morale eroica» degli [...] alfieriani, Lanaro in pratica non parla, cosi [...] Prezzolini del confronto con Gobetti, il suo antagonista [...]. Ne derivano alcune incongruenze [...] per cui, riferendosi [...] dopoguerra, imputa alla massa [...] medi la persuasione che «il nome e [...] Italia fossero stati [...] manomessi dal fascismo» con [...] affidamento «alla generosa magnanimità dei vincitori». È vero esattamente il [...]. Rancori, frustrazioni, invidie, si [...] anni proprio intorno alla nostalgia per «quando [...] e i rigurgiti nazionalisti che alimentarono -oltre [...] tutto il vecchio personale politico del fascismo [...] e le «colombe che volano a S. Giusto» furono solo la [...] sostrato culturale e ideologico di quella «gelatina». Una volta negata la [...] e [...] di diversi e contrapposti [...] gli italiani», Lanaro è come costretto a [...] eventi [...] ri-duttiva e per certi [...]. Quella stagione e gli [...] avevano al loro centro proprio una scommessa [...] voglia di «violentare» [...] i caratteri originali di [...] nel torpore del familismo amorale, di introdurre [...] politico (compreso certamente il [...] partito leninista) in una contrapposizione al progetto [...] allora -come lo stesso Lanaro suggerisce -da [...] Aldo Moro «non attratto né dalle dolci lusinghe [...] né dal fascino maschio [...] piuttosto [...] di [...] di contrasti, di [...] fra tutti gli interessi [...] consenso tendenzialmente unanime intorno alla classe dirigente». Senza [...] nello scontro con tutto [...] Moro allora incarnava, del [...] resta veramente poco, cosi [...] Lanaro [...] a «un linguaggio che [...] uno spazio politico destinato non alla conquista [...] società ma al libero esercizio della comunicazione [...]. Il resto viene di [...]. La lunga durata del [...] specificità assoluta del nostro paese (ed era [...] cogliere proprio nella direzione di una definizione [...] cosi spiegata con la vecchia teoria staliniana [...] i gruppi riescono a rimanere in vita [...] del 1968-69 ciò accade perché un nuovo [...] assegnato dallo stragismo, con il quale il [...] di arginare una fantomatica rivoluzione»), e degli [...] Settanta [...] data una lettura totalmente [...] demonizzando tutto il periodo [...] 1968 al 1975 che pure vide in [...] ma vibranti passioni collettive [...] su progetti non ancorati al puro conseguimento [...]. Quegli anni, per Lanaro, [...] di autoaffermazione dei soggetti che ne sono [...] che si fronteggiarono in una lotta senza [...] redistribuzione dei ruoli di direzione della società [...] mediazione politica e istituzionale». In compenso, dopo [...] negato un carattere di [...] novità a quei fermenti, riconosce un carattere [...] alla «svolta» della seconda metà degli anni Settanta, [...] gli artigli che ha saputo tenere ben [...] Bettino [...] irromperà come un ciclone [...] della politica italiana». Peccato che quella «svolta» [...] con un progetto esistenziale che è proprio [...] Giannini nel 1946. A governare ci pensano [...] altri, gli italiani, possono esplicare la loro [...] teatro la sera, comprandosi il vestito nuovo, [...]. Sarà questo il primo [...] De Luna, ma quali [...] LANARO Ho [...] che nel suo Intervento [...] e perspicuo -Giovanni De Luna incorra in [...]. De Luna sembra innanzi-tutto [...] sia sinonimo di «collettivo»: per cui le [...] tante quanti sono costumi, le culture, gli [...] dei gruppi organizzati. Ma le identità collettive [...] di aggregati (di classe, di età, di [...] punto che qualche studioso parla [...] di «strategie [...] patriottica e [...] come di scelte che [...] possono compiere -a preferenza di altre -in [...] convenienze economiche o politiche. [...] invece, è ben altra [...] nazionale, perché presuppone [...] della nazione (tribale, etnocentrica, [...] in grado di attribuire senso [...] e di legittimare il [...] cui parlava Ernest Renan oltre un secolo [...] di «stare insieme» che secondo [...] de [...] -in polemica con Theodor Mommsen [...] uomini a «vivere, lavorare, combattere, camminare e [...] per gli altri». Gli [...] di cui si discorre [...] -a differenza di quanto sembra ritenere De Luna [...] dunque i depositari o I forgiatori di [...] Longanesi perché ne deplora la mancanza senza mostrare [...] Giannini perché dichiara apertamente [...] uno stato straniero si annettesse una nazione [...] nella vita quotidiana della «folla»; Guareschi perché [...] di una «società di natura» è imbevuto [...] residuale (e vedremo subito in che cosa [...] dal «comune senso della nazione»). Analogamente gli eredi del [...] di tiranni», come piuttosto generosamente li definisce De Luna [...] coltivano alcun «progetto di italianità» e tutto [...] fuorché «fare gli italiani»: sognano (in grande) [...] e [...] fra tutti i dannati [...] badano (in piccolo) a picchiarsi con i [...] e a fondare partiti o partitini per [...] con emorragie, diaspore e scissioni. Solo dove vige la [...] radicamento e [...] tendenziale solidarietà fra tutti [...] un territorio, e solo quando un [...] organizzato in stato si [...] costituzionali anche «affettivamente» condivise, il conflitto diventa [...] sempre a qualche pattuizione sociale e non [...] faida, nello scontro fine a se stesso, [...] o meno cruenta. Purtroppo i processi di [...] raramente a compimento, perché sono osteggiati dai [...] matrice e soprattutto dalle correnti nazionalistiche. Tutti i popoli -scrive Pio [...] in una stupenda pagina [...] -possiedono infatti una «particolare visione della realtà» [...] di formule per la vita quotidiana» che [...] e a sintetizzare le cose»: tuttavia «questo [...] al suo compito quando lascia libero [...] alla realtà, ma se [...] allora la normalità di un [...] si [...] dissolve, le idee e I fatti assumono [...]. [...] di partenza trascina De Luna [...] tutta una serie di errori supplementari, lo, [...] «alla massa gelatinosa dei ceti medi» la [...] nome e [...] stessa di Italia fossero [...] dal fascismo "con un conseguente servile affidamento" [...] dei vincitori». De Luna avrebbe perfettamente [...] mi esprimessi in questi termini: si dà [...] che io menzioni «una forma molliccia e [...] serpeggiante in modo più o meno sotterraneo [...] strati della popolazione e riassumibile nella persuasione [...] e [...] stessa di Italia siano [...] ecc. La visuale cambia assai, [...] non sussiste, perché io [...] che alcune frange di ceto medio -e [...] aggiungo, se solo si pensa alla «cupidigia [...] cui Vittorio Emanuele Orlando accusa i governanti [...] il trattato di pace con gli alleati [...] rigurgiti di quel nazionalismo che secondo [...] preclude [...] alla realtà». Anche a questo proposito, [...] molta attenzione. I trofei del «vecchio [...] «colomba che vola a San Giusto» non [...] con il riciclaggio del personale politico fascista: [...] di una nostalgia [...] dagli altri paesi perché [...] prima guerra mondiale («lassù sulle bianche cime [...] immacolate al sol / [...] alpine. Che [...] nazionale possa essere contesa [...] è solo assiomatico: se cosi non fosse [...] guerre civili. [...] delle [...] francesi, però, se allude [...] conflittuale e a una coabitazione paritaria di [...] poco e male per almeno tre buone [...] la variante radicale, laica e repubblicana del [...] linea [...] France, diciamo cosi) prevale [...] assai netto sulla variante clericale, militarista e [...] promuovendo fra il 1870 [...] un'imponente nazionalizzazione democratica delle masse [...] perché vari e ripetuti [...] di ricomporre le [...] a cominciare da quello [...] De Gaulle -e richiamato da [...] nel suo studio su Le [...] Vichy 1984-198. II secondo equivoco, sul [...] più brevemente, riguarda [...] del [...] e degli anni successivi. Non intendo discutere di [...] sul mondo», che sono del tutto estranei [...] e al mio lessico e dei quali [...] il significato; mi limito alla chiamata di [...] specialista come Luisa Passerini, che [...] della Fondazione Micheletti -riservato [...] -a proposito del linguaggio «destinato non alla [...] sulla società ma al libero esercizio della [...] parole «riduttive» pressoché identiche alle [...]. Ciò almeno vuol dire che [...] buona, anzi ottima, compagnia. [...] consiste comunque ne) giudicare [...] del [...] italiano» come una prosecuzione [...] dell'«anno mirabile», con gli stessi protagonisti, gli [...] stesse procedure, la stessa spontaneità. In realtà, fra il [...] a sopravvivere sono «Il [...] Avanguardia operaia, Lotta continua, Potere [...] Partito e [...] dei comunisti italiani [...] vale a dire formazioni [...] del centro-sinistra e della polemica contro il [...] luogo del Pei) e caratterizzate da un [...] una mancanza di senso del possibile che [...] più di quanto De Luna non sospetti [...] della democrazia e con la temperie culturale [...]. Degli anni Settanta, che [...] collettivo», di «passioni vibranti», di [...] investimenti su progetti», io [...] «totalmente [...]. In effetti, a parte [...] movimento delle donne e la vittoria del [...] sul divorzio -a cui penso di avere [...] rilievo -io non riesco a scorgere nulla [...] quel periodo di scollamento crescente della coscienza [...] verticale del rapporto di rappresentanza e di [...] terrorismo. De Luna dovrebbe spiegarmi [...] i progetti su cui si fecero «grandi [...] di comunismo» di Rossana [...] e dei suoi amici? Il [...] «rivoluzione [...] cinese? Il populismo improvvisato [...] Lotta [...] per cavalcare la jacquerie plebea di Reggio Calabria? La [...] solennità dei «matrimoni comunisti» celebrati da Aldo [...] Le prodezze dei [...] nella Milano del prefetto Libero Mazza? Le amenità di [...] Berardi a Radio [...] so, può anche darsi [...] sia capace di una corretta lettura degli [...]. Peraltro neanche Enrico Berlinguer, [...] doveva vedere in giro tanta «morale eroica» [...] da tanta fertile progettualità: altrimenti il «compromesso [...] stato soltanto una polìtica rischiosa e sbagliata, [...] deliberato con cui un segretario di partito [...] repentina -avrebbe cercato di trasformare milioni di [...] un esercito di [...] di topi. [...] de' Berlusconi ha annunciato la [...] prima importante iniziativa in campo editoriale: investirà dodici miliardi [...] pubblicità per «lanciare» dodici titoli e altrettanti autori. Ci vuol un bel [...] economico non è certo. Si dovrebbero vendere, si [...] passa copie per ogni libro per pareggiare [...] non è cosa da poco per un [...] italiano non certo ricco, non certo dinamico, [...] espansione. Qualcuno (come Natalia [...] in un recente paginone [...] Repubblica) [...] grandi segni di preoccupazione per i mezzi [...] che il Cavaliere metterà in atto per [...] obiettivo, vendere cioè i prodotti «della Casa». Ma [...] il problema che ci [...] altro: come la prenderà l'autore investito da [...] vedrà gravare sulle paginette del suo libro [...] investimenti in spot e altrettanti quattrini di [...] una domanda alla quale [...]. La prestiamo ai sociologi per [...] un bel quadretto [...] nazionale. ALTRI RAZZISMI Minacciati dai [...] vita appariva abbastanza brutta [...] sogni a [...] peggiore», pensa Emmeline, la [...] la cui esistenza sembra minacciata da un [...] è installato in una delle misere stanze [...] vive assieme al suo uomo e alla [...] («Brutti sogni»), ««Non annoiare la gente con i [...] ammoniva la madre nel ricordo del narratore [...] «Amico [...] protettore». Nella intelaiatura realistica dei [...] Peter Taylor ogni fantasia onirica viene sentita come [...] equilibri delicati che sorreggono una società solo [...] rituali e relazioni familiari. Il Sud statunitense, non [...] discretamente razzista e notevolmente conservatore del Tennessee [...] e [...] è infatti lo scenario [...] Taylor, i cui personaggi devono fare i conti [...] ed esterni tanto labili e insignificanti alla [...] e sottilmente drammatici. Il [...] a casa [...] figlio emigrato a New York [...] aprire improvvise incomprensioni tra una generazione e [...] («Un lungo : Quattro Luglio»), [...] viceversa, la maturità [...] ragazzo si deve misurare sulla [...] di quanto sia fatuo e puerile lo zio adorato («Il capo dei [...]. Le sicurezze etiche entrano [...] si rivelano irti di difficoltà e di [...] tra bianchi e neri, spesso assai più [...] indichino le solide gerarchie sociali, che continuano [...] vecchi signori del Sud. Cosi «Amico e protettore» [...] di versione sudista -e filtrata attraverso gli [...] curiosi [...] ragazzo -di [...] il film di Joseph Losey [...] Harold Pinter. Infatti, lo scrittore predilige [...] vista parziale di un personaggio messo di [...] di solito sgradevole, di capire quanto sia [...] la [...] percezione della realtà: ed [...] si tratti quasi sempre di vecchi o [...]. Nella [...] illuminante post-fazione Gaetano [...] ricorda gli intensi legami [...] Taylor, [...] nel 1917 nel Tennessee, con la cultura [...] Stati Uniti, ma anche la [...] volontà di rifiutare sia [...] la carica [...] delle opere del grande Faulkner. E si potrebbe aggiungere, [...] statura notevole di Taylor, che egli guarda [...] Joyce di Gente dì Dublino, dal momento che [...] viene calato in un ricco tessuto di [...] allusioni emblematiche. In questo senso, non [...] al racconto conclusivo e più lungo della [...] foresta», una densità simbolica [...] quella de «I morti» di Joyce (che [...] Gente [...] Dublino, o, per ritornare [...] americano, a [...] di Faulkner. [...] il livello esperienziale è duplice, [...] quello temporale. Il narratore è infatti [...] della vita [...] ha conosciuto ingannì e [...] tuttavia recupera il senso della [...] giovinezza un po' ingenua [...] rievocare il suo legame con due donne: [...] bella, giudiziosa e un po' conformista, e [...] con cui si era incontrato una settimana [...]. Costei sparisce, dopo un [...] Park di [...] lembo superstite della foresta [...] tempo cresceva fino alla riva precipite che [...] Mississippi». Se il racconto [...] imbarazzante, fatto a distanza [...] garantisce nella [...] apparente serenità, [...] nulla di tragico è [...] narratore deve inoltrarsi anche lui, assieme al [...] foresta simbolica, penetrare le contraddizioni profonde del [...]. Ritornato ancora una volta [...] che finisce per opporre le due persone [...] in modo decisivo sulla [...] vita, la fidanzata e [...] egli riflette sul rapporto quasi speculare che [...] si era creato, e dà voce a [...] «fantasia perversa» di un matrimonio andato a [...] vita alternativa tra le braccia [...]. Il mondo sta cambiando, [...] la condizione della donna. Nel cuore della città [...] potere della natura: uomini [...] e neri, ricchi e poveri riconoscono confusamente [...] sistemi rigidi e maniche, la labilità delle [...]. Come ne «I morti» [...] Joyce, [...] ne [...] foresta» di Taylor cade [...] un vasto territorio geografico e su quello [...] sulla solida realtà i granelli impalpabili della [...] e dei desideri. Peter [...] foresta», e/o, [...]. /// [...] /// Peter [...] foresta», e/o, [...]. (0)
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