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In Tv guarda solo Star [...] ma sente molto la [...]. Per caso, un giorno [...] una sperduta isola del Pacifico [...] tutti sono daltonici. Foto in bianco e nero [...] mostra a Torino Rosaria la [...] e le sue compagne Ritratti [...] spagnole in guerra contro Franco Oliver [...] lancia strane occhiate alle [...] per la tosse. È [...] uggiosa mattinata di dicem-bre. Quando si accorge che tiro [...] dalla tasca un pacchetto di [...] chiede: «Posso [...] una? Dopo un [...] non se ne può più [...] a meno, vero?». Du-rante il resto [...] sgraffi-gna allegramente un bel [...] delle [...] pastiglie ovali, felice come un [...] con il suo [...]. In Oliver [...] qualcosa di auten-ticamente infantile [...] molto piacevole. Durante il soggiorno nelle isole [...] Pacifico per preparare il suo ultimo libro, lei [...] alle costole una troupe della [...] che girava un documentario. Questo ha modificato la [...] esperienza laggiù? «Un [...] sì, ne bene e nel [...]. In genere i miei [...] perso-ne sono tranquilli, confidenziali e molto lenti. Io balbetto, farfuglio e [...] giorno dopo, come una specie di post-scriptum, [...] visita. La penna e il [...] miei strumenti del mestiere. Per questo, [...] le te-lecamere mi imbarazzavano. [...] canto, le riprese erano condotte [...] tanta discrezione, che dopo un [...]. Lei non sembra un [...] molto la televisione, [...]. Quando lo trasmettevano di [...] non me ne perdevo una puntata. E se qualcuno mi [...] momento, mi sentiva lonta-no, scontroso, perfino ostile [...] perché. Non vo-levo essere interrotto, [...]. Non guardo molto la [...] compenso vivo immerso nella radio. Forse sono di una ge-nerazione [...]. Mi piace la musica [...]. Mi piace andare ai [...] posso [...] lì seduto con il [...] seguire i miei pensieri». Che cosa scrive, durante [...] «Quello che viene, liberamente. Un mio amico e [...] visto di recente [...] il Requiem di Mozart, [...]. Scrivevo qual-cosa sul daltonismo, [...]. Se-guo [...] del pensiero e insieme ascolto [...] musica. [...] un brano in cui Nietzsche [...] suo amore per Bizet e racconta come, [...] Bizet riuscisse a [...] il pensiero. Bizet fa-ceva di lui [...] dice. La musica è perfetta [...]. Soprattutto Mozart». [...] «Una [...] a un con-certo dei [...] e mi è pia-ciuto. Ero seduto quasi sul [...] avuto [...] di metter-mi a ballare. /// [...] /// Quel concerto dei [...] collettiva? Le chiedo questo perché [...] suo ultimo li-bro lei racconta di [...] partecipa-to a una cerimonia tradizionale, [...] di [...]. E di [...] bevuto il succo di una [...] con effetti lieve-mente allucinogeni. In genere in-vece lei non [...] lascia andare così, [...]. Se fosse solo passività, [...]. Que-sta combinazione di abbandono e [...] può essere una forza o una debo-lezza. Una volta ero con [...] Giap-pone, dove vivevamo esperienze esotiche [...] genere. A un certo punto [...] di pen-sare, lasciati andare! Lui è del [...] e quindi mi ha [...] di quegli enormi trattori che avanzano ruminando [...] quello che trovano sul loro cammino. Nelle isole del Pacifico mi [...] abbandonato totalmente a percezioni ed emozioni, e soltanto più [...] ho cercato di [...] loro una [...]. Come è finito a [...] «Attraverso uno strano labirinto di [...]. [...] prima ero a Guam, e [...] perché ho chiesto al [...] di daltonici. Evi-dentemente era una cosa che [...] frullava in testa. Lui mi ha detto: [...] 1200 miglia da [...]. In gene-rale, sono [...] villaggi, vallate, oasi, isole vere [...] concettuali. Anni fa ho scritto [...] canadese pieno di gen-te con la sindrome [...]. Ho scritto di [...] dove in passato [...] moltissimi sordi. So di un paesino [...] terzo degli [...] parlano con il linguaggio [...] uno in Italia dove nessuno si am-mala [...] un al-tro in Venezuela con [...] incidenza [...]. Mi interessa questa idea di [...] luogo dove [...] una malattia, un talento, un [...] una pian-ta, insomma qualcosa [...]. [...] libro, lei mescola il suo [...] per la neurolo-gia con quello per la botanica: non [...] una [...] «Sono diventato medico relativa-mente tardi, [...] mi occupavo di scienze naturali. Mi emoziona [...] che esistono innumerevoli for-me di [...]. In questo periodo sto [...] di sub. Penso che anche alcune [...] forme di vita autonome, mo-di di essere [...] il mondo diversi [...]. [...] la zoologia rafforzano queste [...] impressioni. Una foresta tropicale, per [...] com-plessa e interconnessa, e in questo [...]. [...] dei senza colore, lei scrive: «Ho una passione per la monotonia». Salta su di scatto [...]. Mi porta nella [...] dello studio, [...] una fila di contenitori [...] tutti uguali, con dentro i [...] che mangia a colazione e a pranzo, tutti i [...]. Alcune decisioni non riesco [...] che cosa mangiare, come vestirmi. Per questo, un giorno [...] gri-gio, il giorno dopo in rosso, quello [...] blu dalla testa ai pie-di. In effetti, ho messo [...] giusto per spezzare la mono-tonia [...]. Comunque, proprio la [...] mi permette di partire [...] con il tra-ghetto, come [...] scorsa, ma anche, più ambiziosa-mente, per la Micronesia. Eliot diceva che i [...] come impiegati di banca. Il grigiore esteriore lascia [...]. /// [...] /// Lo scatto [...] colta in piedi, [...] lo sguardo intenso, mentre dipinge [...] tela un mazzo di fiori. Dipinge con la mano [...] Rosaria Sanchez Mora, la destra non [...] più. La perse [...] fa, durante la guerra ci-vile [...]. La chiamavano «la [...] perché riempiva di [...] bombe. /// [...] /// Fin-ché un giorno uno [...] artigianali scoppiò mentre lo stava confezionando. Rosaria è una delle «seis [...] tutte or-mai [...] protagoniste della mostra (e di [...] convegno) che da loro ha preso il nome e [...] è aperta nelle sale della Fondazione italiana per la [...] in contemporanea con [...] rassegna dedicata ai sud del [...]. [...] le orme, girando la Spagna [...] lungo e in largo, le ha fotografate [...] Alejan-dro [...] che ci consegna una serie [...] ritratti domestici, asciutti, in [...]. I volti di sei [...] immagini di una quotidianità ca-salinga che è [...] quei giorni cruenti, di speranza e di [...] fu segnata per un lungo tratto la [...] Spa-gna. Tutte e sei militanti [...] in prima linea o nelle retrovie, e [...] durante gli anni della dittatura fascista. E tutte hanno pagato [...] la scelta in difesa della libertà. Julia [...] che ci sorride da [...] casa madrilena, fu, unica [...] del battaglione «La Comuna». [...] soprannominata «Chico» per-chè si [...] per stare tra i soldati sulla linea [...]. [...] nel [...] fu condannata a morte; potè [...] il plotone [...] perché era incinta, ma vide [...] morire la [...] bimba in un carcere franchista. Soledad Real, minuta, spesse lenti [...] occhi, era dirigente della [...] de [...] aveva un compito difficile, [...] e la distribuzione dei medicinali [...] i fe-riti. Scampò ai terribili [...] dei vincitori che la tennero [...] galera per decenni. Ha «girato» per [...]. Volti, immagini di tranquillità, [...] richiamare, ora che la Spa-gna è tornata [...] me-morie di una Storia che non deve [...]. Foto come testimo-nianza di [...] grandiosa vi-cenda personale e collettiva. Il con-trappunto a quello che [...] è tempo [...] di guerra. Figure di soldati sulle trin-cee, [...] politici, parole [...] della propaganda repubblicana, ap-pelli alla [...] internazionale che evocano le asprezze, i sacrifici, le difficoltà, [...] anche le ragioni del conflitto: «Socorro [...] «Les [...]. I loro [...] non inseguono situazioni estreme, [...] sotto gli occhi scene [...]. È la normalità di tutti [...] giorni, di tutti coloro che la vivono, [...] Mali infuocato dal sole, nelle [...] e nelle piste sabbiose [...] nei campi profughi del Burundi [...] Kurdistan irakeno. Povertà, [...] fame, malattie e guerre. Ma anche la gioia di [...] etiopica [...] nuziale, un ragazzino che sorride [...] fotografo in una strada [...] di una fanciulla [...]. [...]. Pier Giorgio Betti Due [...] «Le isole mi hanno sempre affascinato, e [...] noi», scrive il neurologo Oliver [...] del suo nuovo libro, [...] dei senza colore». È il racconto di due [...] in Micronesia, intrapresi [...] e per una serie di [...] casi, [...]. Per uno scienziato, le [...] soltanto mondi a parte, sempre collegati a [...] infernali, ma laboratori dove studiare in condizioni [...] a Darwin, gli esperimenti della natura. Così capita anche a Oliver [...]. [...] e [...] due sperdute isolette del Pacifico, [...] nel libro come una variante del «Paese dei ciechi» [...]. Wells: abitate da un numero [...] alto di indigeni sofferenti di una cecità cromatica completa [...] ereditaria (in una terra che è un tripudio di [...]. A Guam, invece, [...] indaga su una malattia devastante [...] tuttora inspiegata, il [...] che colpisce con una sorta [...] paralisi progressiva, spesso accompagnata da ottenebramento mentale, solo certi [...] i [...] e solo quelli nati in [...] anni. La massima incidenza del [...] in un luogo di intatta bellezza, [...] quasi fosse «la stele [...] Rosetta [...] malattie [...]. Il libro è, come [...] (da [...] che scambiò [...] moglie per un cappello» [...] «Risvegli» [...] «Un antropologo su Marte»), [...] miscela di casi clinici, [...] estemporanee notazioni personali. Con un unico tema a [...] da sfondo: [...] rapporto fra [...] e la natura che o [...]. Della genesi di questo [...] narratore di scienza parla anche nello stralcio [...] pubblichiamo [...] a fianco. Il testo integrale si [...] «Effe», la rivista della casa editrice Feltrinelli, [...] «Salon», la rivista culturale telematica, [...] www. La nave affondò il [...]. Alcuni destini furo-no crudelmente [...] comincia con un [...] Posillipo, il nuovo libro [...] Elisabetta [...]. [...] fa supporre un ro-manzo [...] do-ve [...] Doria (naturalmente è essa [...] il ruolo tra-gico e magico del ponte [...] San Luis Rey nel racconto di [...] Wilder. Invece il piroscafo bianco è [...] la metafora di alcu-ni anni trascorsi da una bambina [...] Napoli, città sui generis. Dei suoni, delle visioni, dei [...] che per ognuno è più [...] e più pre-sente. Restando sulla scia di quel [...] più sottomarina. Nella Napoli degli anni Cin-quanta [...] in particolare due, quelli [...] di [...] bambina, bru-na e precocemente [...] Fiam-metta. [...] che in Wilder, però, [...] si costruiscono o vanno a rotoli con [...]. Questo perché la famiglia [...] cosmopolita: par-tenopea, greca, spagnola, texana. E [...] decaduta: Posillipo, nei primi capitoli [...] racconta [...] esatto prima [...] illusione di una vita familiare [...] tra due case, quella am-pia e colma di mobili [...] della nonna e quella piccola ma aerea della bisnonna; [...] nel-la quale giorno e notte spesso [...] giacché chi è nobile non [...] «Il denaro, comun-que, o si aveva o non si [...] era considerato una strana procedura». Si usa il matti-no, [...] sole, per passeggiare «a Villa Beck, dove [...] lontana e il mare era lucido e [...]. La notte si gioca [...]. Nei capitoli successivi, Posillipo [...] solido ma soffocante di questa vita a Roma, [...] quartiere pic-colo-borghese, rima-ste sole ed emigrate madre [...]. Men-tre il padre, abban-donato, [...] evanescente che scrive cartoline da Parigi o Londra [...] più squattri-nato, fragile e gentile [...]. Il caos non è [...] familiare. Deriva dal teatro della [...] splendente ma soffocata e incerta sul da [...]. E [...] da [...] come mai per la seconda [...] in tre anni la Napoli del periodo laurino torni [...] di un romanzo. Questa, raccontata da [...] è ap-punto la faccia [...] ideologica rievocata da Ermanno Rea in Mi-stero [...]. Posillipo è un «racconto [...] protagonista è una bambina che diventa adolescente [...] ses-sualità è un cardine. [...] però avvie-ne a tratti, [...] il gioco erotico, enigmatico e fulmineo, che, [...] Elsa Morante, Eleonora, una cugina «rozza, buona [...] pratica su un divano alla piccola Fiammetta; [...] che la narratrice prova cre-scendo per altre [...] eccitante e svogliata, alla Bonjour [...] del corpo dei maschi [...] casa dei ric-chi Alfano. Posillipo è raccontato in [...] lettera-ria, affermazione di soggettività? Azzardiamo [...]. Alla lettura, [...] regge bene se è [...] la [...] di fiction, diciamo il Diario [...] pazzo di Gogol come il Dia-rio di Edith [...] Patricia Highsmith; o se la storia è fortemente [...] raccontata da Grossman in Ci sono dei [...] zag. Altrimenti, perchè non lasci [...] leggere un diario privato reso pubblico, bisogna [...] autobiografico (Posillipo si ha la sensazione che [...] faccia tanto potente e necessario da catturare [...] chi legge. Elisabetta [...] vince la scommessa? Tra [...] flebile e scrittura davvero bella, alta e [...] si avvicina. /// [...] /// Maria Serena [...] Posillipo di Elisabetta [...] Edizioni Rizzoli Pagine 148 Lire [...]. /// [...] /// Maria Serena [...] Posillipo di Elisabetta [...] Edizioni Rizzoli Pagine 148 Lire [...]. (0)
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