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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1997»--Id 2591121536.

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In Tv guarda solo Star [...] ma sente molto la [...]. Per caso, un giorno [...] una sperduta isola del Pacifico [...] tutti sono daltonici. Foto in bianco e nero [...] mostra a Torino Rosaria la [...] e le sue compagne Ritratti [...] spagnole in guerra contro Franco Oliver [...] lancia strane occhiate alle [...] per la tosse. È [...] uggiosa mattinata di dicem-bre. Quando si accorge che tiro [...] dalla tasca un pacchetto di [...] chiede: «Posso [...] una? Dopo un [...] non se ne può più [...] a meno, vero?». Du-rante il resto [...] sgraffi-gna allegramente un bel [...] delle [...] pastiglie ovali, felice come un [...] con il suo [...]. In Oliver [...] qualcosa di auten-ticamente infantile [...] molto piacevole. Durante il soggiorno nelle isole [...] Pacifico per preparare il suo ultimo libro, lei [...] alle costole una troupe della [...] che girava un documentario. Questo ha modificato la [...] esperienza laggiù? «Un [...] sì, ne bene e nel [...]. In genere i miei [...] perso-ne sono tranquilli, confidenziali e molto lenti. Io balbetto, farfuglio e [...] giorno dopo, come una specie di post-scriptum, [...] visita. La penna e il [...] miei strumenti del mestiere. Per questo, [...] le te-lecamere mi imbarazzavano. [...] canto, le riprese erano condotte [...] tanta discrezione, che dopo un [...]. Lei non sembra un [...] molto la televisione, [...]. Quando lo trasmettevano di [...] non me ne perdevo una puntata. E se qualcuno mi [...] momento, mi sentiva lonta-no, scontroso, perfino ostile [...] perché. Non vo-levo essere interrotto, [...]. Non guardo molto la [...] compenso vivo immerso nella radio. Forse sono di una ge-nerazione [...]. Mi piace la musica [...]. Mi piace andare ai [...] posso [...] lì seduto con il [...] seguire i miei pensieri». Che cosa scrive, durante [...] «Quello che viene, liberamente. Un mio amico e [...] visto di recente [...] il Requiem di Mozart, [...]. Scrivevo qual-cosa sul daltonismo, [...]. Se-guo [...] del pensiero e insieme ascolto [...] musica. [...] un brano in cui Nietzsche [...] suo amore per Bizet e racconta come, [...] Bizet riuscisse a [...] il pensiero. Bizet fa-ceva di lui [...] dice. La musica è perfetta [...]. Soprattutto Mozart». [...] «Una [...] a un con-certo dei [...] e mi è pia-ciuto. Ero seduto quasi sul [...] avuto [...] di metter-mi a ballare. ///
[...] ///
Quel concerto dei [...] collettiva? Le chiedo questo perché [...] suo ultimo li-bro lei racconta di [...] partecipa-to a una cerimonia tradizionale, [...] di [...]. E di [...] bevuto il succo di una [...] con effetti lieve-mente allucinogeni. In genere in-vece lei non [...] lascia andare così, [...]. Se fosse solo passività, [...]. Que-sta combinazione di abbandono e [...] può essere una forza o una debo-lezza. Una volta ero con [...] Giap-pone, dove vivevamo esperienze esotiche [...] genere. A un certo punto [...] di pen-sare, lasciati andare! Lui è del [...] e quindi mi ha [...] di quegli enormi trattori che avanzano ruminando [...] quello che trovano sul loro cammino. Nelle isole del Pacifico mi [...] abbandonato totalmente a percezioni ed emozioni, e soltanto più [...] ho cercato di [...] loro una [...]. Come è finito a [...] «Attraverso uno strano labirinto di [...]. [...] prima ero a Guam, e [...] perché ho chiesto al [...] di daltonici. Evi-dentemente era una cosa che [...] frullava in testa. Lui mi ha detto: [...] 1200 miglia da [...]. In gene-rale, sono [...] villaggi, vallate, oasi, isole vere [...] concettuali. Anni fa ho scritto [...] canadese pieno di gen-te con la sindrome [...]. Ho scritto di [...] dove in passato [...] moltissimi sordi. So di un paesino [...] terzo degli [...] parlano con il linguaggio [...] uno in Italia dove nessuno si am-mala [...] un al-tro in Venezuela con [...] incidenza [...]. Mi interessa questa idea di [...] luogo dove [...] una malattia, un talento, un [...] una pian-ta, insomma qualcosa [...]. [...] libro, lei mescola il suo [...] per la neurolo-gia con quello per la botanica: non [...] una [...] «Sono diventato medico relativa-mente tardi, [...] mi occupavo di scienze naturali. Mi emoziona [...] che esistono innumerevoli for-me di [...]. In questo periodo sto [...] di sub. Penso che anche alcune [...] forme di vita autonome, mo-di di essere [...] il mondo diversi [...]. [...] la zoologia rafforzano queste [...] impressioni. Una foresta tropicale, per [...] com-plessa e interconnessa, e in questo [...]. [...] dei senza colore, lei scrive: «Ho una passione per la monotonia». Salta su di scatto [...]. Mi porta nella [...] dello studio, [...] una fila di contenitori [...] tutti uguali, con dentro i [...] che mangia a colazione e a pranzo, tutti i [...]. Alcune decisioni non riesco [...] che cosa mangiare, come vestirmi. Per questo, un giorno [...] gri-gio, il giorno dopo in rosso, quello [...] blu dalla testa ai pie-di. In effetti, ho messo [...] giusto per spezzare la mono-tonia [...]. Comunque, proprio la [...] mi permette di partire [...] con il tra-ghetto, come [...] scorsa, ma anche, più ambiziosa-mente, per la Micronesia. Eliot diceva che i [...] come impiegati di banca. Il grigiore esteriore lascia [...]. ///
[...] ///
Lo scatto [...] colta in piedi, [...] lo sguardo intenso, mentre dipinge [...] tela un mazzo di fiori. Dipinge con la mano [...] Rosaria Sanchez Mora, la destra non [...] più. La perse [...] fa, durante la guerra ci-vile [...]. La chiamavano «la [...] perché riempiva di [...] bombe. ///
[...] ///
Fin-ché un giorno uno [...] artigianali scoppiò mentre lo stava confezionando. Rosaria è una delle «seis [...] tutte or-mai [...] protagoniste della mostra (e di [...] convegno) che da loro ha preso il nome e [...] è aperta nelle sale della Fondazione italiana per la [...] in contemporanea con [...] rassegna dedicata ai sud del [...]. [...] le orme, girando la Spagna [...] lungo e in largo, le ha fotografate [...] Alejan-dro [...] che ci consegna una serie [...] ritratti domestici, asciutti, in [...]. I volti di sei [...] immagini di una quotidianità ca-salinga che è [...] quei giorni cruenti, di speranza e di [...] fu segnata per un lungo tratto la [...] Spa-gna. Tutte e sei militanti [...] in prima linea o nelle retrovie, e [...] durante gli anni della dittatura fascista. E tutte hanno pagato [...] la scelta in difesa della libertà. Julia [...] che ci sorride da [...] casa madrilena, fu, unica [...] del battaglione «La Comuna». [...] soprannominata «Chico» per-chè si [...] per stare tra i soldati sulla linea [...]. [...] nel [...] fu condannata a morte; potè [...] il plotone [...] perché era incinta, ma vide [...] morire la [...] bimba in un carcere franchista. Soledad Real, minuta, spesse lenti [...] occhi, era dirigente della [...] de [...] aveva un compito difficile, [...] e la distribuzione dei medicinali [...] i fe-riti. Scampò ai terribili [...] dei vincitori che la tennero [...] galera per decenni. Ha «girato» per [...]. Volti, immagini di tranquillità, [...] richiamare, ora che la Spa-gna è tornata [...] me-morie di una Storia che non deve [...]. Foto come testimo-nianza di [...] grandiosa vi-cenda personale e collettiva. Il con-trappunto a quello che [...] è tempo [...] di guerra. Figure di soldati sulle trin-cee, [...] politici, parole [...] della propaganda repubblicana, ap-pelli alla [...] internazionale che evocano le asprezze, i sacrifici, le difficoltà, [...] anche le ragioni del conflitto: «Socorro [...] «Les [...]. I loro [...] non inseguono situazioni estreme, [...] sotto gli occhi scene [...]. È la normalità di tutti [...] giorni, di tutti coloro che la vivono, [...] Mali infuocato dal sole, nelle [...] e nelle piste sabbiose [...] nei campi profughi del Burundi [...] Kurdistan irakeno. Povertà, [...] fame, malattie e guerre. Ma anche la gioia di [...] etiopica [...] nuziale, un ragazzino che sorride [...] fotografo in una strada [...] di una fanciulla [...]. [...]. Pier Giorgio Betti Due [...] «Le isole mi hanno sempre affascinato, e [...] noi», scrive il neurologo Oliver [...] del suo nuovo libro, [...] dei senza colore». È il racconto di due [...] in Micronesia, intrapresi [...] e per una serie di [...] casi, [...]. Per uno scienziato, le [...] soltanto mondi a parte, sempre collegati a [...] infernali, ma laboratori dove studiare in condizioni [...] a Darwin, gli esperimenti della natura. Così capita anche a Oliver [...]. [...] e [...] due sperdute isolette del Pacifico, [...] nel libro come una variante del «Paese dei ciechi» [...]. Wells: abitate da un numero [...] alto di indigeni sofferenti di una cecità cromatica completa [...] ereditaria (in una terra che è un tripudio di [...]. A Guam, invece, [...] indaga su una malattia devastante [...] tuttora inspiegata, il [...] che colpisce con una sorta [...] paralisi progressiva, spesso accompagnata da ottenebramento mentale, solo certi [...] i [...] e solo quelli nati in [...] anni. La massima incidenza del [...] in un luogo di intatta bellezza, [...] quasi fosse «la stele [...] Rosetta [...] malattie [...]. Il libro è, come [...] (da [...] che scambiò [...] moglie per un cappello» [...] «Risvegli» [...] «Un antropologo su Marte»), [...] miscela di casi clinici, [...] estemporanee notazioni personali. Con un unico tema a [...] da sfondo: [...] rapporto fra [...] e la natura che o [...]. Della genesi di questo [...] narratore di scienza parla anche nello stralcio [...] pubblichiamo [...] a fianco. Il testo integrale si [...] «Effe», la rivista della casa editrice Feltrinelli, [...] «Salon», la rivista culturale telematica, [...] www. La nave affondò il [...]. Alcuni destini furo-no crudelmente [...] comincia con un [...] Posillipo, il nuovo libro [...] Elisabetta [...]. [...] fa supporre un ro-manzo [...] do-ve [...] Doria (naturalmente è essa [...] il ruolo tra-gico e magico del ponte [...] San Luis Rey nel racconto di [...] Wilder. Invece il piroscafo bianco è [...] la metafora di alcu-ni anni trascorsi da una bambina [...] Napoli, città sui generis. Dei suoni, delle visioni, dei [...] che per ognuno è più [...] e più pre-sente. Restando sulla scia di quel [...] più sottomarina. Nella Napoli degli anni Cin-quanta [...] in particolare due, quelli [...] di [...] bambina, bru-na e precocemente [...] Fiam-metta. [...] che in Wilder, però, [...] si costruiscono o vanno a rotoli con [...]. Questo perché la famiglia [...] cosmopolita: par-tenopea, greca, spagnola, texana. E [...] decaduta: Posillipo, nei primi capitoli [...] racconta [...] esatto prima [...] illusione di una vita familiare [...] tra due case, quella am-pia e colma di mobili [...] della nonna e quella piccola ma aerea della bisnonna; [...] nel-la quale giorno e notte spesso [...] giacché chi è nobile non [...] «Il denaro, comun-que, o si aveva o non si [...] era considerato una strana procedura». Si usa il matti-no, [...] sole, per passeggiare «a Villa Beck, dove [...] lontana e il mare era lucido e [...]. La notte si gioca [...]. Nei capitoli successivi, Posillipo [...] solido ma soffocante di questa vita a Roma, [...] quartiere pic-colo-borghese, rima-ste sole ed emigrate madre [...]. Men-tre il padre, abban-donato, [...] evanescente che scrive cartoline da Parigi o Londra [...] più squattri-nato, fragile e gentile [...]. Il caos non è [...] familiare. Deriva dal teatro della [...] splendente ma soffocata e incerta sul da [...]. E [...] da [...] come mai per la seconda [...] in tre anni la Napoli del periodo laurino torni [...] di un romanzo. Questa, raccontata da [...] è ap-punto la faccia [...] ideologica rievocata da Ermanno Rea in Mi-stero [...]. Posillipo è un «racconto [...] protagonista è una bambina che diventa adolescente [...] ses-sualità è un cardine. [...] però avvie-ne a tratti, [...] il gioco erotico, enigmatico e fulmineo, che, [...] Elsa Morante, Eleonora, una cugina «rozza, buona [...] pratica su un divano alla piccola Fiammetta; [...] che la narratrice prova cre-scendo per altre [...] eccitante e svogliata, alla Bonjour [...] del corpo dei maschi [...] casa dei ric-chi Alfano. Posillipo è raccontato in [...] lettera-ria, affermazione di soggettività? Azzardiamo [...]. Alla lettura, [...] regge bene se è [...] la [...] di fiction, diciamo il Diario [...] pazzo di Gogol come il Dia-rio di Edith [...] Patricia Highsmith; o se la storia è fortemente [...] raccontata da Grossman in Ci sono dei [...] zag. Altrimenti, perchè non lasci [...] leggere un diario privato reso pubblico, bisogna [...] autobiografico (Posillipo si ha la sensazione che [...] faccia tanto potente e necessario da catturare [...] chi legge. Elisabetta [...] vince la scommessa? Tra [...] flebile e scrittura davvero bella, alta e [...] si avvicina. ///
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Maria Serena [...] Posillipo di Elisabetta [...] Edizioni Rizzoli Pagine 148 Lire [...]. ///
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Maria Serena [...] Posillipo di Elisabetta [...] Edizioni Rizzoli Pagine 148 Lire [...].

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Il progetto è senza scopo di lucro, ma purtroppo le spese sono ingenti. Da alcuni anni IdMiS - Istituto della Memoria in Scena (ONLUS) -, anche grazie al Comitato promotore Fondazione Giovanni Frediani ed all'Associazione Culturale Controtempo, ha investito molte risorse sia monetarie che umane nella progettazione del sistema, nella traduzione digitale del proprio patrimonio archivistico, bibliografico - specialmente dell'emeroteca -, biblioteconomico, e museale; in assenza di un contributo pubblico minimamente adeguato ci vediamo costretti a chiedere alle biblioteche che vorranno aderirvi ed indirettamente agli utenti la condivisione dei costi e/o la partecipazione attiva all'elaborazione delle unità bibliografiche che ciascun ente vorrà inserire per il prestito digitale interbibliotecario.
Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





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