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Si trattava di un [...] «Europa», e lo scena-rio non era [...] (nella Guyana Francese), da [...] Ariane ven-gono lanciati fin dal 1979. Europa iniziò a volare [...] le sabbie desertiche, i canguri e le [...] in una remota località [...] dal nome di uno [...] cui gli aborigeni locali lanciavano le loro [...]. In [...] a 430 chilometri a [...] Adelaide, gruppi di tecnici e ricer-catori inglesi, tedeschi, [...] lavoravano per far decollare un razzo tutto [...] queste attività dal dominio [...]. Il nostro gruppo di [...] bianchi con alle spalle la scritta «Fiat Divisione Aviazione» [...] Fiat Avio che partecipa ad Ariane 5), [...] era un signo-re torinese, [...] poco più che quarantenne, [...] anni ha conservato tutto, sia nella memoria [...] archivio. Ezio Nelli mostra con [...] fotografici di quel periodo pionieristico e avventuroso: [...] in Italia a possedere una do-cumentazione così [...] programma spaziale. Quando mi chiesero di [...] Australia risposi con entusiasmo. Sarebbe stata [...] di vita davvero unica, [...] è dimostra-ta. E poi avevamo tutti [...] che ci coinvolgeva: da anni lavoravamo a Torino [...] parte italiana del razzo e ormai era-vamo [...] questo programma. Partimmo subito [...] di Caselle, era il feb-braio [...] 1966. Nelli e i suoi [...] su quello che [...] era il più grande [...] un «Tigre» americano, in grado di tra-sportare [...] la parte italiana del missile e le [...]. Già [...] del viaggio non fu [...] violento tem-porale fece rinviare il decollo di [...]. [...] colleghi era-no sistemati come [...] su sedili in lamiera tra la cabina [...] le casse del «carico spazia-le». Poi si atterra a Beirut. Ci fermò la polizia, [...] nostra presen-za non era prevista, scomparso il [...] trovammo in serie difficoltà. Raccontammo loro la situazione, [...] sotto sorveglianza armata: poi ci conse-gnarono un [...] ore che potevamo ritirare solo lascian-do in [...] passaporti». Da Beirut, il decollo [...] tramonto, per la tappa [...] «Dagli oblò vedevamo [...] nero squarciato dalle fiammate [...] Nelli -«Il comandan-te ci rassicurò che tutto [...] ma che avremmo dovuto effettuare uno scalo [...] Damasco! Buio e deserto totali, [...] atterraggio più che pericolo-so su una pista [...] ma il Tiger ce la fa. Il comandante, bon-tà [...] ci spiega che quello scalo [...] motivato dal fatto che il [...] dei [...] costa-va molto meno che a [...]. Dopo alcune ore il Tiger [...] pronto nuovamente al decollo. Tut-to bene? Macché. Ma poi a notte [...] ricominciarono a ruotare». Da Colombo il Tiger [...] Pacifico fino a [...] in Australia (costa ovest), [...] verso [...] al termine di un [...] più complicato che lanciare con successo il [...] europeo. Tra pecore e opali [...] era sorta ai bordi di [...] regione desertica chiamata «zona orrida», una landa piatta e [...] vita che copre una superficie pari ad un terzo [...] continente au-straliano (nove volte [...]. Solo qualche allevamento di [...] cava di opali, e poi la ferro-via [...] territorio privo di vegetazione che possa of-frire [...] minimo so-stentamento. Da questa zona sarebbero stati [...] i primi razzi [...] spaziale. I nostri tecnici, insieme [...] altre nazioni impegna-te, dovevano comunque ambien-tarsi in [...] sodo: il pri-mo «Europa 1» sarebbe partito [...]. Fu ottima anche [...] e [...] tra tecnici tedeschi, inglesi, francesi, [...] e italiani. Solo sui giornali inglesi [...] risalto al nostro pionieristico lavoro». Ma la gara spaziale [...]. In Australia infatti [...] le grandi antenne di telecomu-nicazioni [...] di [...] usate dalla Nasa per se-guire [...] voli delle astronavi Apollo. Erano andati a [...] ma quando seppero che in Australia [...] la nostra base chie-sero alla Nasa [...] a [...]. Fecero una lunga chiacchie-rata [...] gruppo italiano, [...] per il nostro la-voro: Europa [...] già volato al-cune volte e a volte [...]. [...] aveva comandato [...] 7 e [...] 8, che nel Na-tale 1968 [...] le prime immagini [...] lunare. Fu una visita di [...] davvero spazia-le che dimostra quanto quel pro-getto [...] il futuro, cioè per oggi. Anche perché in base [...] fallimenti (gran parte dei lanci fallirono, [...] ven-nero prese le contromisure [...]. [...] parte la ricerca è così, [...] la si costruisce un [...] alla volta, mattone su mattone». Ciò che spe-rano anche [...] Ariane 5. Le ore precedenti ai [...] «La [...] vita si divideva tra i di-versi lanci [...] Europa e quel posto sperduto e selvaggio» -ricor-da Nelli -«A [...] non si viveva benissimo [...] poteva arrangia-re». Il ricordo più vivo [...] primo lancio, nel maggio 1966. La notte precedente non [...] alle centi-naia di parti messe a punto [...] settimane, per la parte ita-liana del vettore [...] lavoro col-lettivo. Prima del lancio, ci [...] nella nostra zona da cui potevamo vedere [...] per motivi di sicurezza era si-tuata a [...] distan-za. Dovevamo seguire tutti i [...] nostra capsula e più in generale dalla [...]. Ma una volta sono riu-scito [...] filmare un lancio con una vecchia cinepresa in superotto, [...] cui pellicola conservo gelosamente da [...]. La preoccupazione dei tecnici [...] dal fatto che quello era pur sempre [...] e il fallimento era sempre dietro [...] come ci conferma Ezio Nelli: «Sì, [...] sape-vamo che si poteva sbagliare. Era un [...] meno grave rispetto ad oggi [...] gli Ariane. Le nostre ansie era-no [...] di un lancio successivo ad uno fallito: [...] di seguito era pesante. Pe-rò alla fine, quando [...] eravamo esausti e storditi, ma [...]. Se poi [...] dei problemi, ma la [...] bene, [...] comunque un grande sospiro [...] se persisteva [...]. In fondo quello era [...] e remavamo tutti sulla stessa bar-ca. Il lancio è stato [...] 18 agosto dalla base russa di [...] con equipaggio [...]. Su fronte europeo, intanto, [...] volo di Ariane 5 non ha fermato [...] del Vecchio Continente: Ariane 4 continua a [...] un secondo Ariane 5 verrà lanciato entro [...]. La storia dei razzi [...] lontano: Il primo «Europa 1» decollò il [...] seguirono altri 9 lanci [...] del [...]. Il razzo era formato [...] stadio di costruzione britannica derivato dal missile «Blue Strike», [...] secondo stadio francese, un terzo tedesco, e [...] volo e un satellite di prova italiano [...] da [...] strumentale di controllo del volo [...]. I tecnici guidati da Ezio Nelli [...] gli scudi termici e la struttura del [...] la strumentazione per i rilievi di volo [...] telemetria. Con il primo lancio [...] «Europa II» avvenuto il 5 novembre del [...] ufficialmente il primo programma europeo per lo [...] lanciatore. Quel lancio fallì così [...] in precedenza, ma si trattò dei primi [...]. [...] prendeva parte al progetto con [...] Fiat e con [...] (oggi [...]. Il nostro paese vi partecipava [...] membro [...] Eldo [...] che nel [...] unendosi [...] Space [...] formò [...] Esa, Agenzia spaziale europea. [...] «Ero un pioniere in corsa [...] spazio» Ezio Nelli, torinese, [...] fa guidò il gruppo di [...] italiani incaricato di seguire il progetto Europa. Era il feb-braio del [...] per [...] diretto a [...] dove lavorò insieme a [...] inglesi, francesi e tedeschi per mettere a [...] tutto euro-peo. Nelli ha conservato il [...] lancio e pos-siede la più ampia documentazione [...] pro-gramma spaziale. ANTONIO LO CAMPO Pornostar, [...] ex amante svelando alla tv particolari intimi La [...] di Dalila «Sequestrata» da ricco arabo, è [...] albergo svizzero Lourdes, piccola schiava DAL NOSTRO INVIATO MICHELE SARTORI TREVISO «Quella notte, amo-re, ti ricordi cosa [...]. Tremenda, la vendetta di Dali-la. Il suo uomo [...] lasciata? Lei lo in-segue [...] spettacolare im-maginabile: dallo schermo televisi-vo. Altro che attrazione fatale. Alla domenica sera, su [...] Sere-nissima», lei è là, [...] «com-merciale» tutto suo, fra maghi e car-tomanti. Quelli leggono tarocchi e [...] rituale della lu-na nuova» per vincere al [...]. Lei si propone come [...]. E infatti snocciola la [...] vita privata. O meglio, quella del [...] è un uomo sposato e con figli, [...] ente pubblico. A volte si commuove [...] marchigiana appro-data a Conegliano Veneto, capelli platinati, [...] simile a Sandra Milo, [...]. E assicura che ama [...] da avere il suo nome tatuato proprio [...]. Dalila è il nome [...] quando faceva la pornostar per la scuderia «Donna [...] era an-cora sposata con un artigiano, «spo-sata [...] spogliavo ma non mi toglievo mai la [...]. Ora si fa chiamare Nicoletta [...] è passata ad esercitare [...] di «terapeuta spirituale», tre-centomila a seduta per [...] vita, [...] di sesso, tutto quello [...] io ne ho viste di ogni colore». Era stato proprio uno [...] in un night del trevigia-no, a far [...] nel 1990. Sono andati [...] per [...]. Per [...] «Dalila» si è tra-sformata [...] «Nicoletta» [...] ha abban-donato le luci rosse. Infine si sono la-sciati, [...]. Ed è scat-tata la [...]. Dalila, comunque, non rifugge [...] tradizionali: appo-stamenti sotto casa, telefonate a tut-te [...] in ufficio, certe detta-gliate e piccanti missive [...] amici, a parenti, perfino ai genito-ri dei [...] squadretta di calcio allenata [...] amante, ed al direttore [...] dove studia la figlia [...]. Poteva non finire anche [...] In Procura, a Treviso, si incro-ciano le denunce. Lei contro di lui [...] persona: «Quando ci siamo lasciati mi ha [...] volte una tremenda violenza fisica». Lui contro di lei [...] molestie e diffamazione attraverso il mezzo televisivo. Perfino il disperato capufficio [...] di frenare quella donna che «da settimane [...] lavoro con continue tele-fonate su tutte le [...] del-le quali vengono trasmesse accuse al nostro [...]. Ne conseguo-no rallentamenti [...] lavorati-va, danni [...] e problemi di comunicazione con [...]. Si ripete pari pari [...] gestore di night che qualche anno fa, [...] pubblicamente tormentata al punto [...] aspetti più intimi della relazione in un [...]. Quella volta la magistratura [...] sequestro del volume. Intervenire su una televisio-ne [...] faccenda più proble-matica. [...] fa la santa: «Io [...] tale che mi sento di par-lare di [...] Tv. Eh sì, ho un [...] un grande equili-brio psicologico». [...] ma sbatte-re in pubblico vicende [...] e per-sonali. /// [...] /// Qual è [...] pagare o [...] tornare? «Se lui vuol tornare, [...] mia porta è sem-pre aperta». /// [...] /// GINEVRA Alloggiava tra i [...] arazzi di un albergo di gran lusso [...] lungola-go di Ginevra la piccola filippina Lourdes, [...] schiava. Venti ore di lavoro [...] dipendenze della famiglia di un ric-co uomo [...] Emirati Arabi Uniti, proibizione di uscire, umilia-zioni, botte, [...] per cena. Non importa che il [...] Creso [...] con un nutrito seguito di mogli, amanti [...] fare, segretarie e che le mance al [...] talmente generose da diventare leggenda. Così Lourdes [...] decide di approfittare della [...] dei suoi datori di [...] con la collaborazione del personale [...] il quale si accorge [...] è pratica-mente in stato di sequestro. Fugge durante la notte [...] alla Svizzera. Ìn tre mesi a Ginevra [...] terzo caso di domestiche filippine al servizio [...] che chiedono asilo. [...] e i suoi datori [...] cinque [...] giunti nella città elvetica [...] personale del presidente degli Emirati, lo sceicco [...] Bin, ed erano scesi [...] migliori al-berghi della città, come usano fare [...] famiglie arabe ogni estate. Ad aiutare la piccola [...] otto mesi era sottoposta a maltrattamenti [...] stata privata del passaporto, [...] e non aveva la possibilità di mettersi [...] la [...] fami-glia [...] stata [...] «Sindacati senza frontiere», avverti-ta [...] gine-vrino. Quando è stata liberata [...] era in stato di choc e di [...] stato [...] in un ospedale. Il suo cal-vario ha rischiato [...] la vita. Fortunatamente con le cure [...] psicologi la ragazzina si sta ri-prendendo. Ora il ex «padrone» [...] alla proprietà del lussuoso albergo del lungolago [...] al ragazza di «abbandonare i bambini a [...] la notte» e vuole avere [...] dei di-pendenti che hanno [...] della ragazzina per-chè intende «vendicare il suo [...]. Naturalmente [...] è stato im-mediatamente cancellato [...] sceicchi e dei loro amici. [...] filippina nella Confederazione elvetica, [...] della drammatica evasio-ne di Lourdes, ha già [...] un nuovo passaporto ed ha segnalato alle [...] Manila che due compagne della ragazza si trovano [...] residenza principale del ricco uomo [...] ad [...]. Le due sfortunate «schiave» [...] partecipare al viaggio in Svizzera che per [...] significato la libertà. Per loro la sal-vezza sarà [...] difficile e lontana. /// [...] /// Per loro la sal-vezza sarà [...] difficile e lontana. (0)
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