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Ma lui va [...]. È così ormai da [...]. E pensare che [...] sulla scena del suo linguaggio [...] di [...] era stato salutato come il [...] simbolo della rottura col politichese imperante da alcuni decenni. Ma il [...] non sembra [...] intenzione di rinunciare al [...] comunicazione forte: «Il mio [...] mi capisce [...]. Anche nelle ultime settimane [...] in qualche performance di rilievo. /// [...] /// Attaccando la Chiesa che «insegue [...] dio denaro, alla faccia [...] ecco la descrizione delle alte [...] ecclesiastiche: «Vedo i [...] con le catene [...] gli anelloni, in groppa alle [...] giumente, al seguito [...] di Franceschiello. Esercito di Franceschiello «guidato dal [...]. In compagnia dei [...] e al seguito di [...] sfila anche Berlusconi, «occhiali [...] per non farsi vedere [...] di dobloni per scappare alla prima occasione». Che carriera, povero Cavaliere: [...] diventa successivamente [...] e oggi «imboscato di [...]. Tornando alla Chiesa, recentissima [...] del presidente della Cei, cardinale Camillo [...] «Ruinoso, [...]. Il massimo di sé [...] Bossi [...] ha riservato al vessillo italiano. Il tricolore è irriso, [...] in [...]. Nelle parole [...] sempre un destino e [...] non può essere che [...]. Precisazione: «Nel mio cesso [...] solo la carta igienica». Denunciato per vilipendio alla [...] così: [...] non sanno più ridere. In America nei negozi [...] igienica a stelle e strisce e nessuno [...]. Altro cavallo di battaglia: «Per [...] Italia si legge [...]. Che pensino ai loro falsi [...] e invalidi della [...]. A proposito di sindacati: «Non [...] i lavoratori ma i magna magna. Gli sbafatori a ufo». Sotto coi magistrati. Di Pietro resta stabilmente [...]. Chi invece non sfugge [...] il procuratore di Verona Papalia, nemico giurato [...] Lega. Nei suoi confronti Bossi [...] degli esercizi di storpiatura del nome: [...]. /// [...] /// De-magoghi volgari, [...] arruffapopoli, trascinatori di fol-le [...] patologiche di incontinenza verbale. Umber-to Bossi, non si [...] della congrega. Il suo sogno pa-dano, dalle [...] agli insulti ai ladroni di Roma, trova sempre il modo di [...] per le vie [...] violenza semantica insolita, sconosciuta alla [...] politica perfino in questo nostro rissoso paese. Perché? Che cosa [...] dietro? Qual è, se [...] il mo-dello cui il [...] si rifà quan-do invita a [...] il tricolore «nel cesso» o minaccia di far in-canutire [...] presidente della Re-pubblica facendo, come diceva Dante, «del [...] trombetta»? Ab-biamo provato a [...] a uno stu-dioso straniero, Pa-trick McCarthy, che è professore di Studi europei [...] John Hopkins di Bologna. McCarthy ha dedicato molto [...] at-tenzione al fenome-no tutto italiano della Lega Nord [...] essendo nato nel Galles da una fa-miglia [...] insomma (lui sì) un vero cèlta, ha [...] per giudicare Bossi e il [...]. [...] professore, [...] del singolare lin-guaggio «politico» di Umberto Bossi? «Cominciamo pro-prio [...]. Nei primissimi anni Bossi [...] utilizzare il [...] cosa in un certo [...] un movimento regionali-sta. A un certo punto, [...] smet-tere. Per due ragioni. La prima è che [...] per esempio del sardo) non esiste come [...] culturale al movimen-to. Il secondo motivo, più [...] quel modo di parlare, come disse lui [...] paura ai [...]. Lui, invece, doveva trovare [...] facesse paura. Lo ha trovato nella [...] da bar di periferia, che conosciamo. È stata una rivoluzione [...] tutti gli anni [...] il linguaggio della politica [...] molto ele-gante, complesso, influenzato dal classicismo. Bossi per lanciare il suo [...] alla politica tradizionale ha inventato questa [...] lingua tra-sgressiva, [...] ed essa ha avuto successo. Dire [...] la-drona, la Lega non [...] è fare [...] linguistica, asse-condare quegli elementi di [...] che sono così importanti nello spirito pubblico in Italia. Una se-conda fase è [...] politica è entrato Berlusconi, il qua-le pescava [...] del nord. Anche Berlusconi, come è [...] di usare un linguaggio politico innovativo e [...] in una forma, di-ciamo [...] coni suoi [...]. È stato a quel [...] proprio linguaggio Bossi ha co-minciato ad introdurre [...]. Soprattutto gli elementi mi-tici». Ma [...] della mitologia, in [...]. Il mito è impor-tante [...] cultura politica, anche se viviamo in un [...] razionalistico; anzi, forse proprio perché viviamo in [...] e razionalistico. Anche un personaggio politico [...] la signora [...] ha fatto ricorso ampia-mente [...]. Nel suo caso quello [...] Bibbia. Nel pensiero di Bossi il [...] di partenza è stato quello [...] delle città italiane contro [...] tede-sco. Ma a questo nucleo [...] presto ad aggiungere ele-menti che lui definiva [...]. Mi ricordo che [...] del [...] doveva battere politicamente Ber-lusconi, [...] con Re Artù e metteva il suo [...] del Cavaliere dalla [...]. [...] era quello di uccidere il Cavaliere e poi morire. Quando il capo della Lega [...] trova nella necessità di crea-re qualcosa, quando deve cercare [...] dare una qualche sostanza [...] della [...] il suo linguaggio cambia. Non è più il linguaggio [...] e della [...] un [...] lirico: la corte di Artù, [...] del Po che sarebbe [...] la cerimonia un [...] surreale del bat-tesimo, [...] e poi tutti i riferi-menti [...] o presunti tali. Per esempio [...]. Il film, come si [...] molto impressionato, an-che se [...] credeva che la vi-cenda [...] Irlanda invece che in Scozia. Come discendente di popolazioni [...] tentativo di appropriazione un [...] mi dà fastidio. Ma [...] parte, il vostro Bossi non [...]. Anche Le Pen rivendica [...] bretone e sostiene pure che il suo [...] significhe-rebbe [...]. Il che non è vero [...]. Beh, se è per [...] le rivendicazioni «celtiche» del [...] sono bizzarre. Richia-mandosi [...] reclamare un bel pezzo [...] ma rinunciare a un bel [...] di [...]. I Liguri, che dominarono su Liguria, Piemon-te e [...] per [...] una, non erano celti, e [...]. [...] i miti celtici perché i [...] furono nemici dei romani e una volta, coni [...] occupare [...] Roma. Nella [...] confusione storica non [...] niente di reale. La questione è tutta [...]. E i simboli valgono [...]. Quando non funzionano [...] al suo linguaggio di [...] insultante nei confronti [...]. Ma perché, secondo lei, [...] Bossi hanno quasi sempre un contenuto scatologico? Per-ché [...] tanto spesso e (visibilmente) volentieri di attivi-tà [...] «cessi», carta igienica e via elencando? Uno [...]. Una, evidente, è [...] infantile della personalità di Bossi. Però quel [...] preme sotto-lineare di lui [...] solo un ma-go buffo, un teatrante, o [...] ma non è solo [...] fatto che incarna alla [...] sfiducia italiana nello Stato e nella stessa Nazione. Dal brigantaggio meridionale ai qualunquisti [...] do-poguerra la storia [...] è piena di movimenti di [...] incapaci di [...]. In questo senso Bossi [...]. [...] vero che si trova in [...] difficoltà proprio ora che, in teoria, dovrebbe proporre qualcosa, [...] che cosa dovreb-be fare la [...] che cosa [...] le elezioni [...]. E più si manifestano [...] il suo linguaggio torna ad essere ag-gressivo. È un segnale di [...]. /// [...] /// Però una violenza così [...] molto forte sul nocciolo duro [...]. Ma io sono convinto [...] il vero pericolo della Lega non viene [...] che se il Capo gli dicesse di [...] davvero. Il problema viene da quelli [...] non vorrebbero mai [...] e però sono scontenti [...]. In un certo senso [...] che ci sia uno come lui, perché [...] invece un leader davvero capace, uno come [...] Franz Josef Strauss, per esempio, allora il rischio di [...] diventerebbe reale. I piccoli indu-striali e [...] Nord-Est so-no molto diversi da Bossi, un [...] ha mai lavorato [...]. Non rischia di sottovalutare [...] In Europa di demagoghi non ne mancano, [...] in Austria, Le Pen [...] Francia. Influenzano set-tori minoritari [...] futuro politico. Non è per fare [...] né per cercare [...]. /// [...] /// È un [...] che ricorda molto la fine [...] con i fenomeni di irrazio-nalità che finirono poi per [...]. È crollata [...] dei Kohl e dei [...] disegno razionale che [...]. /// [...] /// Paolo Soldini Marco [...] Dai celti ai cessi Una [...] una manife-stazione della Lega a Pontida Dal [...] il linguaggio di Bossi Troppe le distanze [...] dei due schieramenti. I simpatizzanti del Carroccio: «Estremisti [...] centro» Lega [...] Polo, [...] difficile. Anzi impossibile Differenze sociali, [...] . Per i seguaci di Bossi [...] anche un sentimento che si contrappone «in [...]. Per vincere nelle elezioni [...] in particolare a Venezia, Polo e Lega [...]. Si tratta però di [...] impossi-bile. [...] della Lega e quello [...] Polo [...] a differenziarsi sempre di più. È vero che si [...] i casi di voti anticomunisti ma questo, [...] non è una discriminante sufficiente. Si tratta di elettori diversi [...]. Socialmente: [...] di chi ha votato Lega [...] mostra che si tratta prevalentemente di ceti [...] Lega nel Nord è il primo parti-to operaio) [...] penetrazione del partito fra imprenditori e professio-nisti [...] favore di Forza Ita-lia. Artigiani e commercianti sono [...] meno che in passato, mentre sono aumentati [...]. [...] la Lega è un par-tito [...] e dei piccoli cen-tri. Uso i dati del Veneto: [...] Venezia città la Lega prende il 17,6 [...] a Pado-va il [...] a Rovigo il [...] poi scompare nel Po. Basta uscire da Me-stre e [...] verso ovest o verso nord e il consenso leghista [...] a Mirano (un tempo dormi-torio [...] operai di Marghera), [...]. [...] dà alla Lega [...] pochi chilometri iniziano le percen-tuali [...] a Susegana (do-ve un tempo [...] gli operai della Zanussi), [...] a Pederobba, [...] a Monfumo. Scendiamo al [...] di Bel-luno città e poi [...] nella zona del partito unico: Alleghe [...] Sel-va [...]. Meccanismo identico nella parte orientale [...] regione: la Lega [...] il primo partito), ma il [...] ad Arcole e il [...] a Selva di Progno. A Vicenza gli elettori leghisti [...] il [...] ma a Valdagno (altra città [...] il [...] e il [...] a Crespadoro. Ideologicamente, la lontananza tra Forza Italia [...] la Lega si vede nel modo in [...] di [...] affermano di collocarsi rispetto [...] sinistra. Circa il [...] di loro [...] molti di più di quello [...] avevano risposto nello stesso modo alle elezioni del 1994, [...] era alleata con Berlusconi. Non solo: [...] «di destra» erano [...] toccarono il [...] nel 1994, mentre nel 1997 [...] al [...]. Gli [...] balzano invece al [...]. Que-sti elettori, tuttavia, hanno ben [...] a che spartire con il classico modera-tismo italiano: si [...] radical [...] che rifiuta [...] e si contrappone alla classe [...]. /// [...] /// [...] parte [...] urbano e [...] sulla pena di morte [...] di sì) mentre quello [...]. Ma dove il populismo [...] Bossi [...] mostra più lontano e incompatibile con Berlusconi [...]. Il quotidiano La [...] attacca quotidianamente i boiardi [...] gallina dalle parcelle [...] ma accanto pubbli-ca articoli [...] assalta la Regio-ne» (30 [...]. È dunque possibile che [...] Venezia, [...] nella Bicame-rale, lo spregiudicato Bossi conceda un [...] ai pretendenti del Polo, verso i quali [...] di-sprezzo. Pensare però che il [...] padano possa allearsi strategi-camente con [...] romano dei Previti, dei Letta e dei Berlusconi si-gnifica [...] totalmente frainteso [...] politica della Lega. La mo-bilitazione di questi [...] «ele-zioni» padane di ottobre servono per mantenere [...] leghisti, il cui consenso non è affatto [...]. Nemmeno Bossi, però, è [...] risolvere il problema di [...] con il Polo che [...] per conquistare [...] come Venezia. Dopo le amministrative po-trebbe [...] lui il [...]. /// [...] /// Dopo le amministrative po-trebbe [...] lui il [...]. (0)
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