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Protagonista di que-sta scelta [...] -Trieste Risso -residente in un modesto alloggio [...] Rivarolo [...] alla figlia Odette, disoccupata. Il borseggio risale al [...] dicembre. Quel giorno aveva fatto [...] postale e le ave-vano [...] piccolo teso-ro: due mensilità di pensione e [...] tutto due milioni e cen-tomila lire. Sistemato il gruzzolo nel-la [...] era fermata a fare la spesa. Era stata una spesa [...] due panettoni per le feste imminenti, e [...] anda-te via centomila lire. Le erano rimasti due [...] quanto ba-stava per tirare [...] austeramente due [...] qualche piccola pendenza. Ma era salita [...] per arrivare fino a [...] giro di una mezza dozzina di fermate [...] si erano volatilizzati, insieme al vecchio e [...]. Un furto con destrezza [...] quasi certamente messo a segno da un [...] Trieste non si era accorta di nulla [...] non aveva raggiunto la por-ta di casa [...] la borsa per tirare fuori le chiavi. Per nonna Trieste è [...] durissimo, come se quel borseggiatore, insieme alla [...] rubato la vo-glia di vivere. E così ha annunciato [...] Odette -rimasta disoccu-pata in quei giorni -che in [...] lei non ci vuole più stare, si [...] letto, e a comin-ciato a rifiutare sia [...] le me-dicine per gli acciacchi. Sarà dura [...] fuori da questa situazione. [...] Lei si oppone e [...] sono re-parti per curare la stanchezza di [...]. Un ragazzo controcorrente, che [...] fuga da casa, durata [...] «imparare la vita». Per Angelo Bonello è stata [...] strada (e la [...] gente) una grande mae-stra: dopo [...] scelto e sofferto [...] da barbone, per sopravvivere ha [...] tanti mestieri in giro per [...]. Musicista, acrobata, giocoliere, attore [...] Ita-lia per «mettersi alla prova» come artista, [...] comunità «hippy» e centri sociali. ANNA MORELLI ROMA È [...] alle soglie del 2000 un ragazzo di [...] famiglia benestante, col sacco in spalla e [...] «fug-gire dal sistema, per cercare di co-struire [...] le [...] idee, sbagliate o giuste [...]. Sì, è possibile, anzi [...] Ange-lo Bonello, 25 anni e una bella [...] Cristo biondo, che per 5 anni ha vagato [...] cerca di sé stesso e che ora [...]. Per adesso a Roma, [...]. Fuori di testa -si [...] pensato [...] madre che ha tro-vato [...] figlio la-sciasse prima gli studi [...] poi un lavoro sicuro [...] famiglia per inseguire chissà quali chimere. Ma Angelo non è [...] appare molto determi-nato a «raccogliere» ciò che [...] grande fatica in tutto questo tempo e [...] di [...]. Alieno tra figli di mamma Certo, a confronto di tutti quei fi-gli di mamma che [...] fino a [...] fra la loro stanza e [...] universitaria («tanto non [...] lavoro») sembra un alieno che [...] è fermato agli anni [...] ma la [...] è una storia cominciata [...] di [...] contesa fra mamma e papà [...] proseguita fra strappi e sacrifici. Nasce a Torino, Angelo, [...] per-ché io abbia qualcosa a che fare [...] genitori separati, ordinari e comuni drammi familiari [...] in ciascun indivi-duo segni indelebili. Due anni al li-ceo [...] privati di pit-tura, lunghe passeggiate sulle mon-tagne [...] di mano. A 15 anni scoppia una [...] incontenibile e irrefrenabile, raffor-zata [...] paterna: [...] sportiva [...] «co-me quando una bambina scopre [...] lo scopo della [...] vita è fare la ballerina». Per Angelo [...] è il suo futuro, [...] darà da vivere e comincia ad allenarsi [...] a fare gare, a vincere, a girare. Poi arrivò il servizio [...] tutto, gli stroncò la «car-riera», Angelo perse [...] e le cose in famiglia si complicaro-no [...] avreb-be dovuto [...] un lavoro. Decisi di [...] per-ché dovevo cambiare aria, [...] un modo di vivere diverso. Anche mio padre si [...] in tasca, solo una vecchia [...] : partimmo insieme per [...] Francia con 40 mila lire in due. Avevo barattato la mia [...] un clarinetto su cui ho imparato con [...] a suonare sette canzoni. Abbiamo vissuto così quasi [...] in campagna [...] aperta, io guadagnavo lo [...] sfamarci. È stato durissimo, ma [...] volta in vita mia mi so-no reso [...] possedere niente, salvo me stesso e la [...]. Non ci avevo mai [...] è stato molto utile». Dal sud della Francia, [...] e dai paesaggi dolci, il salto al-la [...] Germania fu trau-matico: lì ci fu anche [...] padre con il quale Angelo non si [...]. Il «gioco» divenne pesante [...] nella boscaglia al-la periferia delle grandi città, [...] di nylon, sfuggire alla «cac-cia» dei turchi [...] ancora più poveri di lui, riuscire a [...] giorni senza ricorrere alle mense o alle [...] cui era [...] contra-rio («la carità è [...] ricatto per tenerti sottomesso»), tutto ciò è [...] di vita che gli ri-marrà per sempre [...]. Non chie-devo [...] offrivo alla gente ciò che [...] fare e se a qualcuno piaceva, venivo ricompensato». Per Angelo questo è [...] approfittando della tradizione anglosassone dello spettacolo di [...] aveva imparato a fare il giocoliere. Palline, clavette, torce col fuoco, [...] di acrobati-ca, reminiscenza [...] sportiva e dopo otto mesi [...] allena-mento («anche per otto ore al gior-no») fu pronto [...] primo spettacolo. Anche in questo caso [...] stata grande maestra «un contatto col pubblico [...] anche davanti a 500 spetta-tori e in Germania [...] un artista, mentre altrove magari ti compiangono. Con un mestie-re e [...] tasca Angelo si era infatti trasferito nei [...] scaldarsi le ossa. Può finalmente permettersi una pensione, [...] il padre, è finito il purgatorio, co-mincia «la fase [...] bella della vita». Tanti amici di tutte [...] Barcellona festosa con i suoi locali aperti fino [...] accoglie tutti i giovani artisti e per [...] si può esibire, sicuri di [...] sconfit-to per sempre la [...]. Ora occorre «crescere», «sperimentare», [...]. Alle isole Canarie [...] una comunità che vive [...] offre la terra e del latte delle [...] e donne di tutte le età girano [...] suonano sulla spiaggia quando [...] la luna e dove [...] e vio-lento è lontano mille miglia. Epigo-ni o neofiti questi [...] anni [...] attraggono Angelo che si [...] per un lungo periodo, ne apprezza la [...] sponta-neità, conosce gli sballati, i tossici, i [...] via di nuovo. Questa volta con una [...] furgone col quale girerà tutta [...] a proporre i suoi [...] mimo, giocoliere e attore. Uno dei suoi «numeri», [...] la collaborazione della [...] partner è «la statua»: «Ho [...] basamento con le [...] mani, su questo con [...] e una maschera di cartapesta realizzata da [...] e resto im-mobile. Sapesse che successo, la [...] a toccare. Centri sociali e case [...] Ha [...] e compreso molte cose Angelo Bonello in [...] fuo-ri [...] ha conosciuto la realtà [...] e delle case occu-pate nelle periferie di [...] violente; ha visto la polizia abusare del [...] i deboli, i drogati, quelli con i [...] osservato storie forti di botte, di stupri, [...] conosciuto ra-gazzi perduti per sempre [...] e ha compreso che [...] vita non la voglio regalare a [...] e che voglio lavorare [...]. Io sto facendo un [...] an-no noto in me dei miglioramenti, voglio [...] modo mio. Mi piace un certo [...] teatro, vorrei continuare a fare il giocoliere [...] con la mu-sica e la danza [...]. Spero un giorno di [...] non per comparire sui cartelloni pubbli-citari, ma [...] di essermi realizzato come persona. Per que-sto sono tornato [...] Italia, [...] Roma dove tutto è più difficile e [...]. Voglio raccogliere la sfida». Do-po [...] recitato [...] scorso in teatro in «Mnemonica», [...] un altro spettacolo con lo stesso regista Paolo Taddei, [...] frat-tempo ha lavorato con la Walt Di-sney [...] ultimo film e sta [...] auto-biografico:« Nonostante abbia pro-vato la vita del [...] non mi dà angoscia. Comunque vada, ho il [...] il mio pubblico di strada». /// [...] /// Comunque vada, ho il [...] il mio pubblico di strada». (0)
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