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[...] 31 MAGGIO [...] TRE DOMANDE [...] domande a Marino Livolsi, ordinario [...] sociologia della comunicazione allo [...] di Milano. SI dice che 11 [...] uno stagno Immobile, che i lettori sono [...]. Però di Idee in [...] sentono poche. Da che parte cominciare? Dai Saloni [...] Torino, dalle [...] quando si studiano queste [...] le stesse cose, che solo un italiano [...] molto male, che la situazione si modifica [...]. Si può aggiungere che [...] chi non legge e il libro tende [...]. Che il lettore consolidato ha [...] via via le sue letture. Abbiamo assistito ad una sorta [...] contesa tra pessimisti e ottimisti. Senza vincitori, senza vinti. Sarebbe il momento di [...]. Di decidere almeno se [...] qualche cosa, partendo dalla constatazione che quando [...] una iniziativa, i risultati ci sono stati: [...] Salone [...] Torino piuttosto che alla festa [...]. Le file davanti alle [...] viste tutti. Ma sono sempre manifestazioni [...]. Durano troppo poco. E quindi pensiamo ad [...]. Ad esempio al discorso [...] «leggere è bello» piuttosto che gli spot [...]. Poi cercherei di andare [...] lancio allora una proposta alle case editrici, [...] «autocalmiere», perchè si producono troppi libri e [...] quantità si produce male e troppi titoli [...] disorientano i lettori che non sanno più [...]. In libreria la gente [...] nulla. E passo ad una seconda [...]. Le case editrici pubblicano [...]. /// [...] /// Facciamo che siano le [...] commissionare i libri, tenendo conto dei [...] lettori, cercando in questo [...] piuttosto che lanciando pseudo [...] senza alcuna speranza. Un altra proposta: le [...] riducono gli spazi, per ragioni spesso soltanto [...]. Facciamo in modo che [...] dallo Stato e dalla Regioni, perchè ricevi [...]. Facciamo che per legge [...] una libreria ogni trentamila abitanti. E poi le biblioteche, [...] e che vanno rilanciate. Sono proposte per una inversione [...] tendenza forte. Ma non c'è il rischio [...] un po' troppo 11 gusto [...] pubblico? Con 11 rischio che prevalga [...] peggio. Credo in un processo [...]. Chi comincia a leggere, [...] in un lettore raffinato. Non ci sono lettori [...] sono lettori educati: dalla scuola, dai giornali [...] stessi, e cioè dalle buone copertine, dai [...] stampa leggibile e dal buoni contenuti. Ma attenzione libri commissionati [...] libri di ottimo artigianato. Le Carré lo conferma. Veniamo al suol consigli [...]. Che cosa tiene sul [...] tempi? La questione è molto personale e [...]. Leggo biografie di divi [...] Dietrich, Hepburn, Chaplin. Lo confesso: sono brutte. Quella di Chaplin [...]. Ma mi servono per [...] magari minime di vita e di ambiente, [...] tempi. Vorrei leggere poi Chandler, [...] andavano le cose tra i ricchi e [...] California e poi Scerbanenco per confrontare quei [...] i nostri perdenti degli anni Sessanta. IL ROMANZO DI FERRUCCI Fuochi [...] con me AUGUSTO [...] una morte, comincia [...] agonia di una giovane donna [...] e ignorata in fondo a -un pozzo di campagna) [...] con una morte finisce [...] romanzo di Franco [...]. Ma non bisogna pensare a [...] libro [...] . E in realtà, [...] ni personaggi appaiono di una [...] -vivezza invidiabile, come se il . Di struggente tenerezza è poi [...] racconto di un misterioso morbo che colpisce un uomo [...] sovrumanamente la memoria e [...] la capacità [...] fino a produrre un crescente [...] di ricordi non più sopportabile, e [...] espediente con cui la [...] fedele amante riesce a por [...] alle sue sofferenze. Per non parlare poi [...] finale, quando il protagonista e [...] giovane amica decidono di porre [...] essere una loro comune [...] determinazione, e nelle cui pagine [...] vari elementi, quali la meticolosa dannunziana preparazione [...] lo svilupparsi della passione [...] distaccato senso del mondo, le [...] certezze, si compongono in una visionaria compatta realtà narrativa [...] non è facile dimenticare. E persino [...] riga l'autore riesce a farci [...] di [...] preso un po' in giro [...] tutto il tempo. Ma intelligente, ben scritto. E sicuramente affascinante. Franco Ferrucci :«Fuochi», Einaudi, [...]. Ora in viaggio verso [...] e [...] molto vicina al marxismo Senza [...] ALBERTO [...] su posizioni in un [...] Gianni Scalia è stato tra I protagonisti [...] che si è sviluppato nella sinistra Italiana In [...] dopoguerra. È stato tra 1 [...] di alcune delle più Importanti riviste a [...] Cinquanta (basti pensare a «Officina», a «Ragionamenti», [...] «Per [...] Critica») ; si è sempre caratterizzato per [...] di apertura al nuovo, sperimentale, perennemente Inquieta, In [...] di confine ove confluiscono letteratura e filosofia, [...] letteraria, antropologia e [...]. La crisi del marxismo [...] Ideologia [...] chiave Interpretativa del reale, Inizia per Scalla [...] Settanta e prosegue negli anni Ottanta per [...] rivista «In forma di parole», che compie [...]. Oggi Scalla si sente [...] (o «in cammino con [...]. Esce ora un suo [...] «A [...] fatti. Avanguardie, marxismi, letteratura» (Padova, Il Poligrafo, [...]. Questo tuo libro cosi ; [...] assomiglia [...] molto, fin nel titolo, a [...] specie di [...] critico di [...] generazionale. VI si può leggere, [...] peripezia del rapporto tra [...] e la politica vissuto [...] sia [...] di una generazione mi [...] e presuntuoso dire, da parte mia. È semplicemente la raccolta [...] altre non accolte (o, tra le precedenti, [...] altro libro del 1980), di uno che [...] che anche la pratica [...] magari militante, e il [...] siano esposti e non esonerati da altri [...]. Ma quali? E in [...] Ecco il problema. Sempre aperto, e che [...] sempre riproposto. Il marxismo che ho [...] dal 1950 (anno della conversione di un [...] al «marxismo» gramsciano) è stato, mi sembra, [...] nei riguardi della cultura e della politica [...] loro rapporto, proprio perché questo, e le [...] il comportamento conseguenti, erano, appunto, in questione. Una ricerca, anche tormentosa, e [...] pacificata, senza [...]. [...] presumevo, nel dibatte-re. Erano tempi di engagement, [...] della situazione -e viceversa [...] fosse «eteronomo»! Il fatto è che, a [...] a distanza, il rapporto [...] è stato [...] in termini di «professionismo», sia [...] parte dei politici di professione, [...] en [...] sia da parte degli intellettuali [...] «organici»), la cui titolarità [...] fosse per mandato o per [...]. Ma qualcosa entra in [...] verso la fine degli anni Cinquanta o [...] anni Settanta. SI, forse, si può [...] si inoltra negli anni Settanta e oltre) [...] degli intellettuali «di sinistra». Per [...] in modo un po' [...] laico (una categoria ideologica) si è come [...] del principe o servitore del [...]. Ma la crisi è [...] una figura di intellettuale nuovo, che chiamerei [...] derivato dai mass media e dalla teorizzazione [...] non più dialettica, della società (al di [...] e attivismo gemelli). Da allora gli intellettuali, [...] sono diventati attori e protagonisti della comunicazione, [...] o consenzienti, e della [...]. Le radici del presente [...] desolazione e della corruzione della vita mediatica [...] più lontane. In successione la mia [...] crisi si può parlare (ma [...] di crisi e critica [...] mia mutazione è stata determinata dalla consapevolezza, [...] acuta, che entriamo in [...] diversa, che non è [...] poeti [...] oggi, con Alain [...] e neppure degli intellettuali [...] moralisti politici, ma è [...] della Tecnica. La prima parte del [...] incentrata sul rapporto tra avanguardia e restaurazione [...] come uno degli assi portanti [...] Novecento; e [...] toma oggi a essere [...] 11 Convegno di Reggio Emilia 1963-1993). Cosa c'è di vivo [...] Quali sono le aporie [...] si dibatte? . Devo dire innanzitutto che [...] libro, se «libro» è, sono pagine scritte [...] Settanta, e riguardano le avanguardie storiche della prima [...]. Certo, è proprio degli anni Sessanta il [...]. Sono gli anni del Gruppo [...] cosiddetta neoavanguardia, che comunque imponeva la di-Gianni [...] che mi è accaduto [...] in modo [...] problematico. Mi è comin-; ciato [...] la nozione , di avanguardia in generale [...] in due modi: o in rapporto alla [...] politica), anche in modo mediato, e quindi [...] oppure in rapporto interno [...] e quindi come nozione [...]. Il termine stesso è [...] non può separarsi dalla nozione politica e [...] alla formula folgorante [...] di [...] e diciamo di [...]. In ambito marxista non [...] Lenin [...] più [...] anche sostiene, oggi, la [...] utopie delle avanguardie [...] a un tempo vittime [...] e lo «stalinismo». È un fenomeno complesso, [...] in contesti diversi -e malgrado la [...] riprovazione. Infatti, [...] sono presenti a un [...] carattere [...] formale, produttiva di senso [...] sé), sia quello relativo alla [...] tensione alla trasformazione del [...] storica, a un implicito disegno utopico o [...] con [...] politica; e, quindi, [...] in un «soggetto» politico. Diciamo, ellitticamente, che la formula [...] la [...] insieme antitetica e complementare alla [...] «cambiare il mondo». In con-clusione [...] (si ( può troppo distinguere [...] guardie borghesi e «comuniste»?) i [...] essere «altro», ò una". È la trasgressione della norma [...] la [...] normalizzazione. TI consideri un «pentito»? Non [...] di essere pentiti; e, é come dire?, [...] di se stessi. Ho scritto, [...] zione al libro, che mi [...] di [...] percorso «sincerità [...] ve», segnali, credo, di una [...] " del pensare. Diciamo, se vuoi, che [...] ad essere , tali. È il loro destino, [...] ad [...]. Del resto se ; [...] , [...] è politeistica: la qualità [...] il grado di fede ma il grado [...]. Sono sempre del pare--re, [...] «saggio», ciò che ci accade di scrivere, [...] un modo di eresia, come diceva il [...] Adorno. Se le eresie dipendono [...] perpetua la [...] dinamica con e attraverso [...] non essere più eretici? Credo che [...] del comunismo -nel senso anche [...] -sia più che nella [...] nascita nella [...] fine come [...]. Il comunismo è una grande [...] la più grande eresia della modernità che si [...] e, per cosi dire, il [...] compimento delirante, la [...] chiusura tra utopismo e Realpolitik, [...] progetto e realizzazione: chissà, la forma di una «gnosi» [...] -su cui ho anche scritto nel libro -, di [...] nella morsa tra scienza e [...]. Non mi sento pentito. Mi resta, resistendo, la [...] «ortodossia» tecnologica, caduti i muri. È presunzione, stante che [...] Con qualche speranza? A chi ritiene che [...] ideale, o che pensa che questo «ideale» [...] avvenire umano, non messo radicalmente in discussione [...] «congiuntura» sia pure fallimentare della storia del [...] possibili risposte come [...] stesse interrogazioni. Non c'è, e proprio [...] comunismo ideale e comunismo reale. Nato come eresia si [...] ideologia e istituzioni che [...] condotto al fallimento. Se tale incarnazione storica, nella [...] ha lasciato il vuoto di [...] non si può riempire questo vuoto con una nuova [...] ideale svuotata proprio dalla [...] realizzazione. Meditando su [...] comprendo che nel marxismo [...] come processo di produzione, della [...] come essere sociale [...] si produce producendo e [...] società (la società produce se stessa). Infine, «i filosofi hanno [...] mondo, si tratta ora di [...] Non si può trasformare [...] non lo si conosce. Ma qual è il [...] conoscere il mondo? È il modo «moderno» [...] partire dalla produzione che si compie e [...] Tecnica, fase conclusiva della metafisica della soggettività [...] afferma che la nozione [...] è la più alta espressione della filosofia [...]. Ma fa notare che [...] «assenza di patria». [...] è il punto a [...] in senso [...] non ci basta più [...] pensare parlare e agire in direzione, non [...] del [...] consapevoli [...] dolore della terra», e [...] stessa [...] della perdita del sacro [...] «uso» di manipolazione) e della negazione della [...] gli uomini. Del resto pensare e [...] giustificati solo se [...] «pur pieno di merito. Sale a piedi i [...] scalinata e incontra un amico. Si gira e tranquillo [...] è possibile che oggi [...] punto di riferimento delle [...] sia Maurizio Costanzo? Ti pare che [...] a Monteverde la vecchia [...] sia vuota e stiano [...] alla tv che cosa fare? Come è possibile? Ma Costanzo da dove [...]. Bontà loro? Caffè Italia? /// [...] /// Poi abbiamo visto quanto [...]. E appoggia una mano sulla [...]. [...] eravamo messi bene noi! [...] della carriera di Jean [...] c'è il cinema e, [...] Cinquanta, un incon-tra in India con Ros-sellini, di [...] francese diventò [...]. Seguirono una trentina di [...] quali per la televisione) e sei film [...] il suo vero nome: Jean Herman. Il cinema però non [...] tutto la [...] vena creativa, dato che [...] Settanta -scambiata la cinepresa contro una penna [...] pseudonimo Jean [...] -egli iniziò a pubblicare [...] che conquistarono subito sia il pubblico che [...]. Da allora, le tre [...] e gli otto romanzi pubblicati dallo scrittore [...] e premi, il più importante dei quali [...] il [...] Goncourt ottenuto nel 1989 [...] gran passo verso il buon Dio (Frassinelli, [...]. [...] di rileggere la prosa [...] ci è offerta oggi [...] Feltrinelli, [...] dopo [...] pubblicato i Diciotto tentativi [...] santo, manda ora in libreria Baby boom, [...] tredici disperati racconti che, quando fu pubblicata [...] Francia [...] 1986, ottenne il Goncourt per la novella. Quello che [...] propone in questi racconti [...] più distesi -è un universo instabile e [...] uomini costantemente alla deriva cercano di dare [...] propria esistenza, dibattendosi [...] di una realtà contemporanea [...] FABIO [...] ed esplosioni di follia. Scavando abilmente nelle nevrosi [...] della nostra so-. Cosi, ad esempio, nel [...] il titolo alla raccolta una coppia che [...] avere il figlio desiderato finisce per adottare [...] pezza, recitando con essa la commedia perfetta [...] che, preparando i biberon e alzandosi la [...] verso una tragedia annunciata, in altri racconti [...] suonato che finisce in [...] una prostituta che si [...] giovane medico [...] che le diagnostica un [...] la morte inutile di un ragazzino arabo [...] dormitorio della periferia parigina, un finto morto [...] con [...] moglie per interposi persona, [...] vuole divorziare dai genitori, un ex della [...] si suicida con un buco [...] in un anfratto della [...]. Per dipìngere questo campionario [...] dalla solitudine e dalla follia, [...] utilizza una lingua [...] pirotecnica che sfrutta lutti [...] un parlato ricco e colorito, a tratti [...] ma capace di cogliere sfumature e [...]. Ne risulta una scrittura veloce [...] energica. RODANO E IL [...] -restando in bilico tra [...] -sa adattarsi alla perfezione [...] tra farsa e tragedia [...] spietata e divertente del nostro mondo quotidiano, [...] e delle sue sicurezze. Un mondo i cui [...] non piacciono a [...] il quale, come si [...] diffida della felicità intesa come mediocrità, stabilità, [...] preferendo invece coloro che rischiano, che sono [...] deviano dalla normalità cui sono condannati. A tutti questi splendidi [...] in gioco di continuo la loro esistenza [...] Baby boom. Jean [...] boom»," Feltrinelli, [...]. E per questa influenza [...] tanto elogiato quanto criticato. In particolare, si è [...] il (rutto di questa influenza è [...] costituito [...] stessa del compromesso storico, [...] fra cattolici e comunisti con le rispettive [...] difesa e il rinnovamento della democrazia italiana. Data la rilevanza del [...] decennio degli anni Settanta. Rodano, che non ebbe mai [...] ruolo formale nel Pei, sarebbe, dunque, [...] una vera eminenza grigia. Questo suo ruolo legittima [...] del suo pensiero, condotto ovviamente su tutti [...]. [...] principale é: con quali [...] preparazione, con quali capacità, per quali ragioni [...] che molti hanno ritenuta una indebita, eccessiva [...] perdente influenza? Proprio perché ho condiviso molti [...] confronti di Rodano e del suo pensiero [...] lumi e risposte, nei limiti del possibile, [...] di Ma/cello [...]. Purtroppo, nonostante l'autore abbia [...] di Franco Rodano, queste risposte definitive e [...] sono. La ricerca di [...] non è. Infatti, dice qualcosa sugli studi [...] di Rodano, sul suo liceo e sulle sue amicizie, [...] molto poco sulle letture formative, sulle fonti delle sue [...] sulla [...] preparazione complessiva. [...] cronologica della ricerca avrebbe [...] cogliere e evidenziare le variazioni nel corso [...] il raffinamento del pensiero politico di Rodano. Ma l'autore sembra più [...] le interpretazioni che ritiene sbagliate o riduttive [...] Rodano piuttosto che a offrire al lettore [...] gli permetta di formarsi [...] precisa. Qualcosa, forse fin troppo [...] selezionato, viene detto a proposito del rapporto [...] ecclesiastiche e della [...] brusca rottura negli anni Quaranta. Poco, invece, viene sottolineato [...] cattolicesimo di Rodano, vale a dire di [...] cattolica, e di quale cultura cattolica, rimanga [...] Rodano, lo innervi, lo irrobustisca, lo orienti. Qualcosa, certo, impariamo sulla [...] ad opera di Rodano, anche se si [...] nonostante le chiose di [...] quando Rodano critica le [...] di Berlinguer [...] Sovietica sulla scia degli [...]. Parecchio viene scritto a [...] esperienza con Claudio Napoleoni nella pubblicazione della «Rivista Trimestrale». Nulla sulla circolazione, distribuzione, [...] «Rivista» su quale gruppo di lettori. Rodano è stato spesso [...] suo essere un integralista e il compromesso [...] è stato egualmente criticato [...] caratterizzazione ideologica e ideologizzata di incontro fra [...] da riformare ma verosimilmente irriformabili. [...] non getta abbastanza luce [...] questo incontro prima culturale che politico. Non spiega quali sarebbero [...] Rodano, le conseguenze positive, [...] a [...] per esteso: «Il "compromesso [...] questo fondamentale motivo non può essere confuso [...] consociativa") si configura come il tentativo di [...] già le istituzioni democratiche, bensì, entro il [...] le forze politiche -i partiti -, onde [...] base, il passaggio dalla vecchia società a [...]. È una spiegazione sicuramente [...] parte inquietante, in parte fuorvian-te. La democrazia consociativa è. Quale relazione esiste fra [...] democrazia è la forma permanente della . Secondo [...] che cita le lettere, [...] memoranda inviati da Rodano a Enrico Berlinguer, [...] Pei rispondeva raramente e molto parcamente alle [...] e alle critiche di Rodano. Il pensatore Rodano non [...] ricostruzione come un pensatore particolarmente originale. Il suo [...] troppo simpatetico biografo giunge a [...] per [...] da qualche critica, che non [...] neppure particolarmente capace di influenzare Berlinguer dunque, non fu [...] eminenza grigia di successo. Come spiegare, allora, la [...] valutazioni che gli attribuiscono un peso e [...] sulla strategia e sulla politica del Partito [...] realtà che, alla fine, [...] sembra delineare come [...] isolamento di un intellettuale [...] reale [...] Rodano», 34. /// [...] /// Come spiegare, allora, la [...] valutazioni che gli attribuiscono un peso e [...] sulla strategia e sulla politica del Partito [...] realtà che, alla fine, [...] sembra delineare come [...] isolamento di un intellettuale [...] reale [...] Rodano», 34. (0)
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