Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1997»--Id 2551254353.

Non gli sono piaciute [...] commissione Onofri chiamata dal governo a fare [...] dello Stato sociale. Non condi-vide le critiche [...] suoi allievi, il socio-logo della famiglia Pierpaolo Donati [...] un saggio sulla rivista «Liberal» ha definito [...]. E trova discutibile una re-cente [...] a [...] del giurista Sabino Cassese («Il [...] è da buttare»). [...] lo Stato sociale. [...] che non la convince nella [...] che da alcuni mesi si è aperta su questo [...] «Sì, debbo confessare che non [...] riconosco in una parte della pubblicistica recente che di-scute [...] nostra sicurezza sociale da cambia-re. La prima è quella [...] avere pro-nunciato una sentenza di condanna radicale [...] nostro Stato sociale, [...] alle Piramidi, dal [...] al Reno, pensa di [...] anno zero. Non ci può essere [...] radicale di liquidazione e semplificazione. Difficilmente chi conosce [...] del [...] può dire a cuor leggero [...] è intrinsecamente a-morale e da buttare. Ho let-to i due [...] discussione sul [...] di Sabino Cassese e Pierpaolo Donati. Comune ad essi è la [...] di un [...] non statalista e clientelare, ma [...] sui diritti umani e sui principi di cittadinanza. En-trambi sottolineano che vi [...] uno Stato sociale che non dà nulla [...] ai più colpiti dalla inoccupazione ed è [...] pensioni di anzianità, che trascura donne, famiglie [...] di privato sociale. Per Donati nasce da [...] alla intrinseca a-moralità di tale Sta-to delle [...]. Per Cassese lo Stato [...] ingiusto, distorto e contraddittorio; uno Stato da [...]. Ma viene allora da [...] come [...] in positivo?» [...] « [...] bene che vi sia una [...] delle strategie centrali. Donati giustamente addita anche [...] rinnovamento morale a partire dalla so-cietà civile. Ma poi è lui [...] che la società civile italiana abbia oggi [...] per sconfiggere la corruzione politica. E per contro affida [...] civile non ai rap-porti di essa con [...] la svolta alternativa. Credo invece che non ci [...] mai una ripartenza da anno zero per fondare un [...] civile con [...]. Non si può e [...] escludere il rilancio morale anche nella politica. Certo, occorrono alcune direttive [...] ma non possiamo gettare nel cestino le [...] anche se parziali, al centro come nelle [...]. In questo modo la [...] come di altri servizi [...] ricercate mediante operazioni economiche centrali. Capisco la necessità di [...] pubblica per rispondere alla sfida di Maastricht, [...] timbra a fuoco il governo Prodi. Ma è da spera-re [...] governo [...] non rifletta quella svolta [...] quale [...] ha preso il posto [...]. Se al bilancio della [...] in-feriore alla media dei paesi Ocse, si [...] risorsa, lo si faccia se ciò è [...] ma non sia questa [...] per una nuova riforma [...] sistema sanitario nazionale. Il riordino del sistema, [...] è ancora in mezzo al guado. Siamo sicuri di [...] fare tornare indie-tro il [...] «Sono tentato di ripetere [...] cui ho scritto da lustri: non continuiamo [...] sanità, [...] e della scuola, al-trettanti [...] delle pen-sioni e delle indennità di disoccupazione. Nel-la società industriale ciò [...] per la dominanza della contrattazione nazionale col-lettiva [...]. Ma ora, se vo-gliamo, [...] nel documento della commissione per la riforma [...] Stato [...] del Pds, uscire da un sistema protettivo [...] dipendenti, maschi, capifami-glia di nuclei monoreddito», dobbiamo [...] tra i campi di azione del [...]. Sem-bra che tutto possa [...] con misure [...] da reddito minimo garantito, [...] dei centri [...] a livello regionale». Lei perciò teme la riproposizione [...] una modello di [...]. Si può essere critici [...] Comuni [...] sulle Regioni, ma non si possono dimenticare [...] storica recente e non: nei momenti di [...] nazionali, [...] democratica è partita da Comu-ni [...] a caso il «partito dei sindaci» è [...] importante anche per rinno-vare il Sud; le [...] gli stessi criteri nazionali di riparto del [...] hanno prodotto tra le Regioni, le Province [...] Comuni maggiori, enormi diffe-renze e dislivelli radicali. Ciò soprattutto nella sanità, [...] e nella scuola. Diamo quindi anche qualche [...] alle innovazioni delle comunità locali». Perciò lei pensa che debba [...] valorizzato un [...] «Certamente. [...] dei Comuni, delle Province, [...] Regioni [...] è tutto da buttare. Se cominciamo a verificare [...] nelle varie città ci accorgeremo che abbiamo [...] un cammino. I cambiamenti si possono [...] dai grandi Comuni, da quelli che hanno [...]. Se si pensa di [...] problemi con il minimo garan-tito. Vi vedo un vizio [...] applicato a parti del [...] sulle quali non si [...] quel modo. Ripeto, biso-gna andare ad una [...] degli ap-procci: le pensioni e [...] di disoccupa-zione sono due questioni [...] possono essere affrontate con [...] legge nazionale. Non si può fare [...] per sanità, assi-stenza e altri servizi alle [...]. In questi campi [...] bisogno di decentramento e [...] gli enti locali. Soprattutto [...] biso-gno di stimolare innovazioni [...] dalle realtà comunali più avanzate». Si discute molto dei [...] del [...]. [...] «Anche in questo caso [...] si devono fare sperimentazioni in diverse direzioni, [...] commerciale, volontariato, no [...]. Ad esempio la sanità [...] aperture verso i privati nella for-ma dei [...] prevalente-mente espressione di economie sociali, che pos-sono [...] che non sono quelle essenziali garantite dalla [...]. ///
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Ad esempio la sanità [...] aperture verso i privati nella for-ma dei [...] prevalente-mente espressione di economie sociali, che pos-sono [...] che non sono quelle essenziali garantite dalla [...].