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Che curiosamente è stretta-mente [...] la di-sciplina artistica che mag-giormente ha contribuito [...] la cultura [...] in poi. Tutto comincia con «Sorgo [...] film: la pellicola, diretta da Zhang [...] vinse [...] tutto il mondo i [...] «Quinta Genera-zione». Era tratta da un [...] Mo Yan, che ora è stato ap-pena ripubblicato [...] Einaudi (costa 18. Mo Yan (il suo [...] che non vuole [...] questa pagina: «Sorgo rosso» [...] storico com-plesso di non [...] let-tura, per il continuo [...] della narra-zione, e racconta gli anni du-rissimi [...] i giapponesi. /// [...] /// Concubine, mogli e i [...] Acheng Il film più famoso di Zhang [...] rimane comunque «Lanterne rosse», [...] di Su Tong, [...] reperibile in italiano. Per quanto concerne invece [...] Rivoluzione Culturale, tema al quale sono estremamente [...] della «Quinta Genera-zione» (quasi tutti sono nati [...] e quasi tutti hanno vissuto, da studenti, [...] coatto nelle campagne), restano an-cora validi e [...] della «trilogia» di Acheng, scrittore cinese che [...] in America: «Il re dei bambini», «Il [...] e «Il re degli alberi». Dal primo è stato [...] film di Chen Kaige, mentre al secondo [...] film di [...]. Sulla Rivoluzione Culturale, è [...] famoso film di Chen Kaige, [...] della Palma [...] a [...] nel [...] «Addio mia concubina», ambientato nel [...] a parte» [...] di Pechino. E il [...] Al cinema era già [...] Se [...] affascinati dal tema «Hong Kong alla Cina», [...] è «Chinese Box» di Wayne Wang, per [...]. A proposito di «Torture» di [...] Hua, di cui parla [...] accanto Giovanni Vitiello, è invece [...] constatare le assonanze -di tema e di atmosfere -con [...] più bel film di Zhang [...] presentato a [...] nel 1989. Anche lì [...] un bimbo [...] il figlio della colpa che [...] cadere in acqua il patri-gno costretto -perché parali-tico -in [...] grottesca «tinoz-za a rotelle». Anche lì [...] una Cina rurale e violenta, [...] anche se il film [...] al-meno nominalmente nei pri-mi decenni [...] secolo. Ma queste sug-gestioni occidentali [...] no-stre, portati a vedere i film e [...] alla luce dei nostri rimandi culturali. Pro-posta: chi ha amato [...] chi è incuriosito dal li-bro [...] Hua si recuperi il [...]. Sono apparsi in italiano [...] uno dei più interessanti tra i [...] Hua (classe 1960), che [...] (sia in Cina che in Occiden-te) [...] degli anni [...] quando fu-rono pubblicati i [...] ed elegantemente tradotti da Maria [...] Stile Libero). In un periodo in [...] di una nuova avanguardia [...] presa da questioni come la perdita [...] dinanzi alla crisi delle [...] di quella mar-xista, prima di tutto) e [...] di narrare la realtà senza un soggetto [...] auto-rità morale, non stupisce che il rac-conto [...] «Un tipo di realtà», [...] la raccolta italiana, [...]. Simmetrica-mente, oltre ai due [...] altre due coppie: i due padri che [...] e le loro mogli. Solista, la vecchia madre, [...] pieno ad immaginare la [...] decom-posizione (le ossa che [...] bastoncini, il muschio che si ar-rampica sulle [...] stoma-co), [...] non appena ne ha [...] ai suoi fa-miliari, pressoché inascoltata. Una famiglia «reale», insomma, [...] vuole [...] cinese: tre generazioni sotto [...] un cortile interno. Una famiglia moder-na: pasti [...] e poi i quattro adulti in fabbrica, [...] morte, e i bambini in preda ai [...]. [...] dei personaggi e dello spazio [...] suggeriscono il teatro. A [...] «realisticamente» [...] la fami-glia, ossessionata dalla [...] si disintegra su un ta-volo di obitorio [...] finale [...] il suggerimento che, dislocata [...] si perpe-tuerà). [...] i sentimenti e le [...] disarticolati, in un vuoto di coscienza. [...] sensualmente descritta, estetizza-ta e gradevole. Una realtà riflettente, in [...] si formano per esse-re poi subito dopo [...] o nella ripetizione: i due bam-bini, vittime [...] omicidio in-volontario e [...] di una feroce ven-detta, [...] grafi-camente col cranio fracassato in una pozza [...] il riso pro-voca la morte di [...] e il sorriso ripetitivamente [...] di [...] solleticato [...] di-nanzi al plotone [...]. [...] perché questa «realtà» ridotta a [...] di inevitabilmente, e letteral-mente, superficiale (le gocce che sci-volano [...] vetro della finestra, la pro-cessione di formiche che marcia [...] i labirinti [...] senza vita) è [...] che rassicu-rante. In questo senso questa [...] postmoderna, sulla crisi del-la rappresentazione. [...] il [...] finale del supposto eroe, [...] un filo tra questa [...] che lui ha provocato, suggerendo un tenue [...] che per un momento prevale sul caos [...] quando il Céline nar-ratore del Viaggio al [...] tra centinaia di pagine di lirici [...] di non riuscire a [...] altrui). Certo, la [...] Hua di narrare soprattutto la [...] non può esse-re del tutto sconnessa [...] della realtà in cui ha [...] e [...] Rivoluzione Culturale della [...] in-fanzia e adolescenza). Nella prefazio-ne alla raccolta [...] Hua, nel tentativo di [...] ossessio-ne, ci dà dei dettagli autobiografici: torna [...] alla [...] infan-zia, vissuta nei recinti [...] padre chirurgo che esce dalla sala operatoria [...] di sangue e le dolci [...] estive nel fre-sco rifugio [...]. Ma sarebbe [...] come un commento sulla so-cietà [...] la violenza che espone [...] Hua è soprattutto quella del [...] e della [...] seduzione. [...] di [...] nel finale non può non [...] venire a mente [...] grande esecuzione, quella che in [...] certo senso apre la letteratura cinese moderna: «La vera [...] di [...] di Lu [...] apparsa [...] prima, [...] scemo del villaggio, eroe involonta-rio [...] di fronte a una massa troppo indifferente e inerte [...] arri-vare a riconoscersi in lui sul patibolo. Ma per Lu [...] significava qual-cosa, niente di [...] prostrato «spirito del [...] cinese». /// [...] /// Un altro celebre racconto [...] Lu [...] «Diario di un pazzo», [...] uomo ossessionato dalle tracce di cannibalismo nei [...] con il grido accorato del «paz-zo»: «Salvate, [...]. Ma, in [...] Hua, i bambini: quegli [...] non è un eroe, [...] ad un or-dine morale chiaramente riconosci-bile, a [...]. In questa realtà alienata non [...] sono [...] non [...] il sollievo [...] progressista di Lu [...] le torture inferte a un [...] sotto gli occhi impassibili dei suoi connazionali (compresi quelli [...] accanto a lui in sala), decidendo di conseguenza di [...] con la let-teratura, a curare [...] dei cinesi, [...]. È ironico (e [...] è essenziale nella narrativa di [...] Hua) che Men-cio, il più [...] discepolo di Con-fucio, [...] Cristo la fondamentale bontà [...] natura umana argomentando [...] sul punto di cadere in [...] pozzo. Il suo fantasma non [...] aveva visto il figlio [...] pezzo di stoffa e poi piom-bare velocemente [...]. Dopo non aveva distinto [...] ai suoi occhi erano cresciute delle er-bacce [...] un pozzo verde brillante». Ma [...] la morte di un [...] simmetria quella di un altro, e con [...] suo raddoppiamento sfalsato di una generazione. Come [...] Hua [...] 1989): «Di fronte alla violenza [...] al [...] e [...] diventa un semplice ornamento». Giovanni Vitiello Scrivere Mao [...] Mao I calendari per [...] nuovo: accanto alle foto [...] le star internazionali del calcio e del [...]. /// [...] /// [...] Famiglia e «torture» nella Cina [...] E i [...] divi sono i calciatori La foto [...] vedete [...] sopra è di [...] attualità (è stata scattata a Pechino il 4 dicembre) e dimostra che [...] cinese sta cambiando anche nel [...] magari poco nobile ma commercialmente non secondario, dei calendari. Accanto a calendari dedicati [...] (Mao e [...] ne compaiono anche di [...] calciatori e campioni di basket. Sia il calcio che [...] altro, sono [...] in Cina, dopo che [...] hanno cominciato a trasmettere gli incontri internazionali. [...] italiano della giovane poetessa Hong [...] sopravvissuta alla repressione [...] Tutti i tradimenti dei [...] Il movimento studentesco diviso, [...] tra chi resta e chi fugge. Sullo sfondo, una Pechino devastata [...] assente. Otto anni e [...]. Neanche le dichiarazioni rilasciate [...] da [...] erano real-mente un «mea [...] di [...]. Le parole del presi-dente [...] affrettato a correg-gere un portavoce del governo [...] fraintese dalla stampa mondiale. [...] è ancora come allora. Uno dei capitoli più neri [...] storia cinese rimane intatto nella [...] ferocia con [...] ancora chiusi in galera. A ri-cordare quei giorni [...] pensa [...] del tradimento, il ro-manzo [...] Hong [...] scrittrice e poetessa, originaria [...] di [...] ma residente a Lon-dra, [...] Italia. Il massa-cro di [...] viene dipinto sotto i [...] un im-menso, disperato fondale ancora fresco di [...] che inchioda la piazza gigantesca vuota e [...] abbandonate, le rare biciclette per strada, le [...] quali le teste scompaio-no subito. Lontana dal tipo di [...] autori cinesi -come Mo Yan o Su Tong [...] la ricostruzione di una nuova identità a [...] radici, la scrittura di Hong [...] sceglie la strada [...] im-mergendosi in un passato [...] ferite sono ancora aper-te. Autobiografico e sofferto, il [...] caldissima esta-te [...] è veloce e informato, [...] può essere lu-cida la memoria di chi [...] po-co lasciato alle spalle un inferno. Sono molti i tradimenti [...] il titolo. Il «tradimento» po-litico, soluzione [...] cruenta di «pulizia», è il contenitore tragico, [...] ancora pieno di costernazione, delle vicende personali [...] Hong [...] ovvero -così si chiama [...] protagonista -Lin [...]. Giovane artista underground, [...] dal circuito statale dei [...] scopre -ecco il secondo [...] stata ab-bandonata [...] un pezzo grosso del [...]. E se i due [...] facendo rimbalzare senti-menti e ideologie, emozioni e [...] di Mao e il rock, pubblico e [...] prende forma lenta-mente e in modo sotterraneo [...] narrazione: quello della stessa scrittrice, «fuggita» in Occidente [...] braccia di quel cosmo [...] che ha ani-mato tante [...] stu-denti di Pechino. Lin [...] torna stremata a casa [...] strage: è ferita, in-debolita, anneb-biata. Trova nel letto [...] don-na. E comincia una seconda [...] trovano posto i ripensamenti, i dubbi politici, [...] su un passato miserabile vissuto in provin-cia [...] di sabbia che pesano ciascuno trenta chili. Lin [...] ci informa co-sì dei [...] per i giovani aspiranti letterati: gli asser-vimenti [...] cambio di finan-ziamenti statali o [...] emarginazione: «Le regioni e [...] uno stipendio mensile ai poeti di professione, [...] scrivevano una pa-rola. Lin [...] non aveva avuto la [...] in quel giro. Però esistevano infinite pubblica-zioni [...] anche i giornali locali pagavano in media [...] una poesia di venti ri-ghe. La cosa migliore era una [...] semplice che non facesse ri-corso alle stravaganze [...] e neanche al pessimismo individualista». Il dramma di [...] è ancora vicino ma [...] «A forza di sentire gli altri parlare [...] fi-nito per abituarmi [...]. Pe-chino è invasa da [...] che presto si estenderà a tutto il [...]. Tutti sono ansiosi di [...]. Sulla giovane poetessa, sui [...] studio, storditi membri di un sar-castico «club [...] una spaccatura che si allarga a ogni [...]. Rima-nere a casa o [...] «bastardi»? Oriente o Occidente? Cina o Giappone? La [...] infinita, nelle sale universitarie dove i giovani [...] e riallacciare le fila [...] comunione finita sotto i [...]. La loro difesa diventa [...]. /// [...] /// Come se il colpo [...] al movimento studentesco fosse [...] nel codice genetico di una gene-razione perduta: «Quelli [...] generazione sono nati per rappresentare una tragedia. Sia-mo arrivati [...] degli anni Sessanta, durante [...] che ha sterminato centinaia di migliaia di [...]. Non era-vamo il frutto [...]. Du-rante la festa [...] per un com-pagno che espatria, [...] viene arrestata. Lascia in manette la [...] nuda, fi-nalmente senza angoscia: [...] sta per finire». La vera pro-tagonista, la [...] il volo poco più tardi. /// [...] /// Roberta Chiti [...] del tradimento di Hong [...] Traduzione di Rosa Lombardi Mondadori [...]. /// [...] /// Roberta Chiti [...] del tradimento di Hong [...] Traduzione di Rosa Lombardi Mondadori [...]. (0)
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