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A questo faccia a [...] aggiungono altri su grandi temi po-litici tra Napolitano [...] e Violante, Veltroni e Vattimo, Flores [...] e Amato. Piero Luigi Vigna: È [...] la giustizia penale (ma an-che la civile) [...] tre qualità: efficacia, credibili-tà e sussidiarietà. La seconda, la credibilità, evidentemente [...] molto dalla prima, cioè [...] ma non soltanto: dipende an-che, [...] esempio, [...] imparziale della legge da parte [...] magistrato, dal grado della [...] professionalità, dalla capacità, so-prattutto in [...] momento, di [...] una centralità al giudi-zio rispetto [...] momento [...]. Per sussidiarietà invece intendo [...] essere diffu-sa (e credo proprio lo sia) [...] la giustizia pena-le da sola non risolve [...] devian-za sociale, né può [...] né deve esse-re chiamata [...]. Così come la giustizia [...] né deve risolvere il problema della litigiosi-tà [...]. Solo garantendo queste tre [...] e sussidiarietà) si può davvero rispondere alle [...] del paese. Voglio essere ben chiaro: [...] non credo pro-prio che le tre condizioni [...] essenziali se non addirittura minime sussistano. Partiamo dalla terza: la [...]. Ecco, su questo tema [...] stata costretta, è da tempo costretta a [...] e [...] insano paradosso. Si è tro-vata a [...] mio lo ha fatto [...] ruolo di supplenza nel confronto con feno-meni [...] alla criminalità: per inten-derci, il terrorismo, le [...] naturalmente, la corruzione sistemati-ca. Però, parliamoci chiaro, agire [...] sul sistema criminale non è, né dovrebbe [...] della magistratura. Deve essere la politica [...] ave-re consapevolezza dei fenomeni e trova-re le [...] lasciando alla magistratura il compi-to di amministrare [...] singoli casi. Esaminiamo le conseguenze di [...]. La più evidente è [...] centro di polemiche accalorate e talvolta fin [...] la questione del difficile ripristino del corretto [...] e giustizia. Non vi è dubbio [...] posi-tiva capacità dimostrata dalla ma-gistratura di aggredire [...] criminali (e mi riferisco soprattutto a mafia [...] sostanziale vuoto degli altri po-teri, ha determinato [...] magistrati [...] pubblica, soprattutto rispetto ai [...]. [...] è stata però frequentemente un [...] per noi magistrati. È avvenuto infatti (e [...] proprio fare [...] di categoria) che qualcuno [...] arrivato a pensa-re di [...] trarre la propria legitti-mazione [...] che per vario tempo ci ha sostenu-to [...] è ulterior-mente arrivato a pensare di [...] porre come interlocutore politico. Ed è un errore [...]. Davanti a queste conseguenze [...] da qualche tempo aperto un dibattito che [...] affiorare anche molte posizioni a [...] mio deci-samente strumentali oppure [...]. Così è capita-to di [...] che attribuivano alla magistratura inte-ra disegni strategici [...] assegnavano comunque [...] di giustizia una valenza [...]. E questo è stato [...] strillato o in-sinuato soprattutto per molte ini-ziative [...]. Io non posso disconoscere che [...] della magistratura soprat-tutto negli ultimi anni ha avuto una [...] politica. Ci manche-rebbe altro. [...] avuta però solo perché [...] era-no illegalità commesse da politici, perché molti [...] so-no entrati nelle indagini, nelle in-chieste giudiziarie. Non perché i pubblici [...] politica. Non confondiamo artata-mente, [...] le conse-guenze con gli obiettivi. Massimo [...] Condivido appieno [...] del ragionamento di Vigna. E vorrei porre a [...] analisi una serie di proposte, convinto come [...] è dovere della classe dirigente muovere, [...] di ricostruzio-ne del sistema [...] paese, da proposte positive. Questo è soprattutto il [...] del ceto politico, ma an-che del mondo [...] delle forze in-tellettuali, dei sindacati e così [...] per costruire un sistema democratico più mo-derno [...]. Di questo ineludibile processo [...] è certamente una compo-nente essenziale. Il nostro obiettivo (lo [...] evitare equivoci) è solo quello di consolidare [...] giustizia del nostro sistema de-mocratico, di garantire [...] diffuso controllo di legalità. Da questo punto di [...] che la magistratura italiana negli ultimi anni [...] passi in [...] affrancandosi anche da molti [...] lungo periodo pesantemente vi so-no stati, in [...] in parte [...] sotto forme di auto-censura [...] potere politi-co. A [...] mio, oggi il pericolo ve-ro [...] che possa aprirsi una fase di confusa regressione della [...] dei cittadini [...] giustizia. Io av-verto ben nitido [...] pen-dolarismo degli umori del paese. Per evitare un tal [...] il capitolo giustizia in termini di riforme, [...] sistema credibilità ed efficacia. Cominciando dalla giustizia civile. Oggi abbiamo pendenti davanti [...] Corte [...] di giustizia centi-naia e centinaia di ricorsi. Delle tante polemiche di recen-te [...] sulla pretesa svolta del Pds sui temi della giustizia, [...] che proprio non accet-to, che [...] ferisce, e cioè quella che noi saremmo mossi da [...] verso la magistratura. Niente di più sbagliato. Personalmente sono convinto che [...] bu-rocrazie del nostro paese, che non sono [...] nel suo complesso è tra le migliori. Ma [...] una questione che mi sta [...] cuore e che non voglio proprio eludere. Ed è la grande [...] culturale del ruolo della giustizia, dei rapporti [...] giustizia. Io sono persuaso che [...] ora una fase dav-vero eccezionale, che segue [...] sistema politico democrati-co, il crollo dei partiti, [...] del corrompimento dello Stato. Sia ben chiaro che [...] scandalo del fatto che in un mo-mento [...] na-zionale i magistrati, i quali hanno potuto [...] la politica potesse agire contro di lo-ro, [...] ab-biano cercato un rapporto [...] pubblica opinione, nella convinzione, immagino, di trovare [...] consenso una ga-ranzia della propria autonomia e [...] procedere nel ripristino della legalità. Io lo capi-sco e [...]. La [...] della magistratura scatu-rita dal [...] giusti-zia e opinione pubblica ha funzio-nato, ma [...] il model-lo. Bisogna ritrovare, nel profon-do [...] e delle autonomie (non mi stanco di [...] rapporto, al tempo stesso consolidando la po-sitiva [...] venuta dal re-centissimo passato e provvedendo a [...] de-vianti. In [...] categoria colloco le gare [...] sono scatenate anche tra taluni magistrati, colloco [...] indagini: il modo come vengono condotte certe [...] nulla a che fare con la consistenza [...] reati. Non voglio parlare delle [...] come segretario del Pds è come espo-nente [...] partito sono stato costretto a vivere. Non lo fac-cio, non [...] abbiamo affrontato tutta questa temperie giudiziaria in [...] de-finire virile e sereno, considerando che, come [...] accada, in tutte le rivoluzioni [...] sempre un certo numero [...]. Non vogliamo nessuna resa [...]. Voglio, questo si, che politi-ca [...] giustizia governino una fase di rientro nel rispetto della [...] pena anche [...] della magistratura. Tutto ciò si può fare [...] sobriamente, senza alimentare conflitti. Dobbiamo, possiamo, come classe [...] fase di riorganizzazione del paese, senza per [...] un mil-limetro sul terreno del ripristino della [...]. Piero Luigi Vigna: Le [...] non mi piace troppo la parola da [...] indicare la colla-borazione tra politica e giustizia [...] ridare radici alla democra-zia, cioè cogestione. Apprezzo e condivido molto [...] di da-re vita a una stagione sobria [...] alle proprie re-sponsabilità, ricollochi e riconsoli-di i [...] trasparente e civilmente avanzata. Mi tolga però almeno [...] Le ap-pare oggi la magistratura? Massimo [...] Dico subito come credo [...] sia più e come invece avverto vie-ne [...] rappresentata. Non mi convincono per [...] assai retrò che pre-sentano una magistratura divisa [...] e procure cattive, in pattuglie che avanzano [...] respingono, in eroi e porti delle nebbie. Oggi [...] il rischio di ulteriori [...] funzio-ne della giustizia: basti pensare a quanto [...] vita dei partiti, sulla vita pubblica italiana, [...] fina-lizzate fughe di notizie, quali effetti abbia [...] frammenti di intercettazioni telefoniche, il modo in [...] condotta e così via. Nel passato, si sa, [...] procure che avevano un rapporto speciale con [...] che intervenivano per smor-zare, smussare, avocare, sistema-re, [...] la pro-testa sociale, [...] po-litica. Piero Luigi Vigna: Mi limito [...] una serie di precisazioni, sui punti sui quali più [...] mi appare, se non il mio dissenso, la necessità [...] da parte mia. Lei ha parlato, e [...] la professionalità dei ma-gistrati. /// [...] /// Ha dato però un giudizio [...] automatismo delle carrie-re. Attenzione, perché quando un [...] preferito al con-corso per titoli, per la [...] di percorso ebbe un vero e proprio [...]. Si raccontava allora che, [...] sui quali venivano de-cise le carriere soprattutto [...] che un magistrato, [...] capitato solo un morto [...] un fulmine, chiese [...] con pagine e pagine [...] da Zeus tanto per dimo-strare il suo [...] del pos-sibile sviluppo di carriera. Massimo [...] E meno male che fu [...] e non chiese la cu-stodia cautelare per Zeus. Piero Luigi Vigna: Proprio [...]. Si studi pure, e [...] auspicabile, un sistema nuovo per le carriere [...] che le condizioni storiche sono muta-te. Ma non si pensi che [...] si-stema, rispetto a quello che [...] non sia stato positivo. Lo è stato, eccome. [...] infine un altro tema che [...] mi interessa. Quello che può andare [...] appropria-to nome di guerre fra procure, con [...] indagano su tut-to e si trasformano, secondo [...] in super-procure, mentre aumenta il nume-ro delle [...] è stato indagato. Si tratta di distorsioni, [...] difetti generati da mi-sure [...] però -almeno nelle intenzioni [...] che [...] situazione in base alla [...] ufficio del pubblico ministero può assumere iniziative [...] arrivati per esempio per tenta-re di eliminare [...] rischio di in-sabbiamenti, [...] inazione di pub-blici ministeri. Si vole-va evitare la [...]. Ritengo sia ora giusto [...] ancora meglio la competenza, se vogliamo [...] territoriale, del pubblico ministero. Così come è giusto ridefinire [...] competenze nelle inchieste di una procura su [...] procura. Massimo [...] Voglio solo precisare ulteriormente [...] mia proposta di cogestione. Partiamo dalla premessa che [...] con-trario al alimentare uno spirito di contrapposizione [...] giu-stizia. Non mi nascondo che [...]. Ma la legalità finalmente [...] bastioni. I sinda-ci, per esempio, [...] non appartengono più al [...] corrotto. [...] qualcosa di profondamente nuo-vo. Noi tutti dobbiamo investire [...] classe dirigente e non [...] per esempio, sotto la [...] controllo penale eccessivamen-te soggettivo: mi riferi-sco [...] formu-lazione delle ipotesi di [...]. Che la magistratura abbia [...] e più efficaci per fronteggiare i peri-coli [...]. Che il sin-daco, [...] va-dano in galera se han-no [...] una tangen-te. Ma che siano liberi [...] lo-ro scelte amministrative, [...] la responsabilità destinata a [...] vaglio del voto de-gli elettori. In questo senso, in [...] io vedo le con-dizioni di un patto [...] classe dirigente tra gli espo-nenti di una [...] è più prigioniera di passate degenera-zioni dei [...] è più im-pigliata in mefitici meccanismi corruttivi [...] chia-mata a fare fino in fondo il [...] una forte coscienza della propria funzione sociale. Co-sì si arriva a [...] giustizia di cui il dottor Vigna giustamente [...]. Con politica e giustizia [...] tutta la loro parte. /// [...] /// Discesi con orgogliosa sicurez-za [...] che sembrava-no aprirsi dopo le impuntature di [...] di Dini, dei Verdi [...] altri, sono costretti og-gi a [...] verso i loro baraccamenti [...]. Dello stato confusionale esi-stente [...] Polo [...] è reso inter-prete il senatore Francesco Cossiga [...] a «La Stampa». [...] presi-dente della Repubblica si può [...] ciò che si vuole ma ri-tengo sia difficile per [...] la spietata analisi con cui [...] messo a nudo le contraddizioni esistenti nel Po-lo. Non è tanto il [...] Silvio Berlusconi, sui suoi perduranti conflitti [...] sulla debolezza intrinseca di Forza Italia, [...] che colpisce nella disamina di Cossiga, quanto [...] che egli fornisce sul com-portamento [...]. Dice [...] capo dello Stato: «È [...] quale sia [...] politica di questa de-stra [...] il protestata-rio e il populista, un giorno [...] un giorno di là. Prima Berlusconi abbandona [...] di Montecitorio perché sta [...] fascismo. /// [...] /// Poi tratta con la [...]. Dando così [...] -prosegue Cossiga -«che si [...] cose che hanno un aspetto di interesse [...] altri aspetti di interesse personale [...] Berlusconi». Non spetta certo a [...] Polo non fa parte, rispondere a Cossiga. È un dibattito interno [...] politiche e culturali che vi si ispirano, [...] ogni suggerimento, consiglio, proposta verrebbe giustamente identificato [...] e interessato. Ma sarebbe errore specularmente [...] del Polo, quando si compiace dei contrasti [...] gioire delle difficoltà in cui si dibatte [...]. Su un punto [...] pre-sidente della Repubblica ha ra-gione, [...] dal-le logiche degli schieramenti contrapposti: [...] de-mocratica per funzionare e ren-dere [...] al paese ha biso-gno di due forti soggetti, un [...] autorevole ed una oppo-sizione credibile. In caso con-trario ci [...] ad «una democrazia amputata». E difatti può [...] essere considerata tale se [...] «un giorno di qua e un giorno [...] Se ca-valca la tigre degli allevatori an-che quando [...] confini della «legge e ordine» su cui [...] patto non scritto ma ugualmente ferreo che [...] lega i ceti moderati? Se riprende i [...] con la Lega, [...] della secessione, valore pri-mario [...] Se confonde i suoi voti con [...] di estrema sinistra per [...] faticoso cammino delle privatizzazioni, e se considera [...] al vertice della [...] di ca-paci ed efficienti [...] «lottizzazione partito-cratica»? Francesco Cossiga può an-che essere [...] ma il dito nella piaga lo ha [...]. Si può strillare quanto [...] il risultato non cambie-rà sino a quando [...] centro-destra «non tro-verà il modo di diventare [...] o movimento di ispirazione laica, cattolica, na-zionale, [...] idee ren-derà inevitabile che qualchedu-no si cimenti [...]. Più che una minaccia que-sta [...] capo dello Stato sembra un drammatico invito alla riflessione, [...] vigilia della prova [...] per la classe dirigente uscita [...] rovine di Tangentopoli. Nella Bicamerale, difatti, in [...] dovranno confi-gurare i contorni della nuova casa [...] gli italiani. Guai se [...] dovesse es-sere gettata al vento. Ne derive-rebbero danni incalcolabili [...] Polo che per [...]. Allo-ra sì che «la [...] ma non solo di quelle, spinge-rebbe il [...] quali oscuri sbocchi. /// [...] /// Allo-ra sì che «la [...] ma non solo di quelle, spinge-rebbe il [...] quali oscuri sbocchi. (0)
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