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Poeta difficile, dunque, tra [...] della letteratura contemporanea francese, ma anche tra [...] impegnato nella ricerca di una astratta perfezione [...] allontanato dal movimento vivo delle idee e [...]. Anche i suoi critici [...] o Solmi in Italia [...] finiscono col ricorrere leggendo [...] ad interpretazioni eventuali o possibili, così che [...] Valéry rimangono solo destinati a coloro che [...] determinato di nozioni e di gusto, a [...] seguito assai da vicino lo sviluppo di [...] da Baudelaire a Mallarmé. Non riusciamo a raccogliere [...] lui [...] del resto insoddisfacente [...] se non questo impegno [...] educazione ostinata della propria ispirazione ad un [...] formale. La [...] prima opera critica, pubblicata [...] à la [...] de Léonard de Vinci [...] studiata interpretazione di Leonardo considerato come figura [...] possibilità razionali: ne vien fuori un manichino [...] dalla vera personalità del grande artista italiano, [...] aperto a tutti i fatti della natura [...]. Intorno a Leonardo e [...] Monsieur Teste, altro suo personaggio. Valéry [...] il suo alibi [...] passioni correnti, dedicandosi inoltre per [...] anni allo studio della matematica. La [...] ripresa poetica (la « Jenne Par [...] » del 1917, le « [...] mar in », gli [...] ») segna ormai il [...] parnassiane e simboliste, a favore di un [...]. Quasi [...] stessi anni la demagogia letteraria [...] surrealisti apre le cateratte [...] sembra . In effetti la cultura [...] anni, tra simboli e allusioni« liquida [...] le ultime tesi romantiche [...] insufficienza espressiva corrisponde puntualmente alla crisi profonda, [...] sentimento della società che la genera. Oli onesti reagiscono, i [...] i surrealisti riprenderanno contatto più tardi con [...] gli istinti del [...] ma Proust Gide [...] Valéry [...] a subire [...] di comunicare e di [...] classe. Appunto [...] serietà di Valery non [...] della astratta intelligenza borghese: anzi ci sembra [...] di più la possibilità degli incontri con [...] rende impossibile ogni solidarietà con chi lotta [...] per il lavoro ed il pane. Gi piace solo di [...] Valéry il discorso pronunciato nel 1941 durante la [...] per commemorare [...] fu il suo limitato [...] il segno ad ogni modo del suo [...] fascista, la [...] protesta [...] della libertà dello [...] cultura, [...] qualche tempo le frecciate [...] Croce contro il marxismo, sia come dottrina che [...] politica, non si contano più. E poiché gli [...] si serve son sempre gli stessi, e [...] impigliato in una rete di annosi pregiudizi [...] non aggiornate, così non mette conto forse [...] volta in una sterile discussione con lui; [...] infatti si prende il partito di [...] sfogare e discorrere a [...] di rispettosa solitudine che [...] venuta a poco a poco [...] intorno. Un caso abbastanza recente [...] lo spunto a qualche considerazione di ordine [...] del tutto inopportuna. Croce ha voluto insistere [...] un punto che ci tocca più da [...] comunisti che siamo e non rinunciamo affatto [...] a sentirci uomini di cultura. Egli ha affermato in [...] dei fatti culturali alla [...] (vedi la « Città libera » del [...]. Le riviste marxistiche, a [...] lasciare in pace poesia, filosofia e storia [...] affidarsi con diritto di esclusiva ai periodici [...] spirito liberale », e [...] ai problemi di politica [...] nei quali e giusto che si manifestino [...] le tendenze e i desideri dei diversi [...]. Questa, perchè mentre la [...] colloca su un piano « pratico » [...] «pratica passione », quegli altri valori invece [...] piano «contemplativo e teoretico e di scientifica [...] cioè ci distolgono dalla « terrestre aiuola [...] lotte e delle nostre [...] e ci sollevano al [...] » del bello e del vero. In questo più nobile [...] dettati al lume di [...] nata non potranno che [...] tendenziosi. Questo discorso di Croce [...] pare, da [...] perplessa ogni persona di [...] tanto perchè suoni grave (chè anzi risulterà [...] « veto » così reciso e inappellabile [...] con il correlativo ed alquanto ameno diritto [...] gli organi dotati di spirito liberale, quanto [...] ragioni con cui il « veto » [...] in sede teorica. Queste ragioni appunto meritano [...] con un po' di attenzione. E vediamo anzitutto [...] di tendènziosità, che sarebbe [...] giudizio pronunciato alla luce di una certa [...]. A dire il vero, [...] mai giudizi si possano dare, e di [...] non si ispirino a una determinata ideologia; [...] esista una ideologia qualsiasi che non si [...] più o meno appariscente a certe condizioni [...] ragioni che Croce chiamerebbe di natura pratica. Ogni giudizio, e Croce dovrebbe [...] è sempre il giudizio di un uomo, che vive [...] una certa società e in un certo tempo, con [...] sue passioni e i suoi interessi concreti, con le [...] tendenze individuali e di gruppo. E [...] giorno mostra purtroppo che [...] interpretazioni fornite dalle rassegne di spirito liberale [...] tendenziose (e non vorremo dire inintelligenti), e [...] di quelle che si leggono nei periodici [...] tanto fastidio [...] filosofo. Ogni giudizio storico nasce [...] la [...] giustezza e relativa obiettività [...] volta in volta alla prova dei fatti, [...] luce di un presunto criterio di assolutezza [...]. Senonchè il nocciolo del [...] Croce sta proprio tutto [...] in questa distinzione di [...] e di un piano contemplativo, su cui [...] la quale anzi fa tutt'uno con la [...] ideologie tendenziose, e cioè legate a una [...] 1 sereni concetti, che si librano in [...] di passioni, del filosofo e dello storico. E [...] appunto occorre additare, e [...] fermo, il nucleo del nostro [...]. Vale a dire che, [...] gli svolgimenti ulteriori del discorso di Croce [...] più. ///
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Vale a dire che, [...] gli svolgimenti ulteriori del discorso di Croce [...] più.