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Qualcuno di voi avrà sicuramente [...] almeno una volta, questo desiderio. E magari anche di scorge-re, [...] i fili che collegano gesti, [...] e soprattutto persone, [...] o di fronte ai riflessi [...] golfo del Mes-sico; insomma, di [...] zoomare [...] e indietro [...] mettendo a fuoco i dettagli [...] ab-bracciando [...] scendendo nel fatto di cronaca [...] volando fra la storia, soddisfacendo un innocuo e per [...] delirante bisogno di pos-sedere il mondo, di [...] il senso e ciò che [...] lo re-gola. Sulla didascalia di quella fotogra-fia, [...] dal Duemila, [...] glo-bale. Del quale, concretamente, è [...]. Un libro che la Zanichelli [...] appunto «Il sistema globale», tenta di fornire [...] quegli studenti delle superiori che avranno sempre [...] che fare con un atlante su cui [...] tracciate solo le [...] gli Stati (e che [...] e incerte), né mappe scan-dite dai colori [...] produzioni di grano da quelle di pa-tate. Manlio Dinucci, che del [...] nella prefazione ricorda che ci sono «sempre [...] tra fattori economici, sociali, politici, culturali, tecnologi-ci, [...] su scala planetaria». Proviamo allora a seguire [...] di dati, tabelle, ritagli di giornale e [...] internet, [...] dai problemi ambientali alle [...] svilup-po delle comunicazioni alla demo-grafia -e vediamo [...] di cui tanto si [...] cui è molto difficile tracciare i con-fini. Ci limiteremo, per [...] temi di geografia eco-nomica. Sostanzialmente la mappa del [...] divisa in due continenti: quello ric-co e [...]. Il primo sta nel [...] Europa (fi-no alla Russia compre-sa) e ha appendici [...] Giappone, Australia e Nuova Zelanda. Il re-sto potremmo [...]. Ovviamente esi-stono distinzioni in-terne [...] grandi agglomerati: per esempio, è vero che [...] un reddito pro capite [...] dollari [...] rispetto [...] contro gli 80 dollari [...] Mozambico [...] i 120 dello Zaire, ma ci sono [...] homeless. Che vivano nei pae-si alla [...] o nei ghetti delle ricche [...] i [...] pochi. In base al Pro-dotto [...] capite, si calcola che il [...] della popo-lazione mondiale ab-bia [...] ai 9. Una caratteristica tipica del [...] dal si-stema globale è che vi si [...]. [...] i golf erano rigoro-samente [...] e gli spaghetti made [...] ora i computer della [...] (quartier generale in Usa) [...] pro-cessore fatto a [...] la scheda ma-dre è [...] Taiwan, il monitor in [...] la tastiera in Irlanda. Le società di questo pianeta [...] potrem-mo chiamare [...] spesso deriva-no da fusioni tra [...] economici del pianeta terra: la Boeing e la [...] la [...] (Grand [...] pare abbia strappato alla Coca Cola il primo posto nel settore delle bevande). È delle setti-mane scorse [...]. Sono società che portano [...] anche nel più sperduto ango-lo: nel 1997 [...] ingozzava di panini con [...] nei suoi 23. E che ovviamente gua-dagnano [...] soldi: nel 1995, le 550 società transnazionali [...]. Nel 1996 la [...] ha avuto [...] (696 miliardi di dollari) il [...] valore è una volta e mezzo il prodotto nazionale [...] (470 miliardi di dollari) [...] che [...]. Anche la tedesca [...] e il francese [...] Agri-cole hanno visto passare [...] sportello di quanto ne han-no visto, tutti [...]. Le [...] operano prevalentemente nel set-tore alimentare, [...] petrolifero e delle telecomunicazio-ni -, ovviamente hanno fatto anche [...] ricchezza dei paesi che li [...] quei soldi stiano effettivamente. Gli Stati continuano a [...] il valore delle banconote si decide sempre [...] movi-menti finanziari che si possono [...] a un computer, a Macao, [...] Vergini Britanniche, ad Aruba o in un [...] paradisi fiscali disse-minati per [...]. Anche [...] collettivo Fort [...] ha perduto il fa-scino [...] per decenni. James Bond non andrebbe [...] da [...] e Walt Disney non [...] pre-stito per disegnare il forziere di [...] Paperoni: [...]. [...] alla New York Stock [...] nel 1996 sono stati [...] giorno, 400 milioni di azioni, per un [...] miliardi di dollari che equivalgono al prodotto [...]. I numeri, o [...] valori, sembrano [...] assunto [...] a pre-scindere dalla banconota che [...] rap-presenta o dal prodotto che li incar-na. La stessa produzione delle merci [...] avesse perso concretezza. Seguendo un processo che [...] pae-si [...] i paraurti vengo-no fabbricati [...] in India, a Còr-doba [...] Argentina [...] a [...] in Ucraina, ma il [...] stila al Lingotto (da quando è stato [...] Marconi): la Fiat ha ridotto la produzione in Italia [...] 1990 e il 1996 [...] al [...] del proprio fat-turato incrementando [...]. [...] Thailandia o in Corea del [...] dove [...] di lavoro costa 60 volte [...] che negli Usa: più tempo [...] vo-luto invece per sapere che [...]. Gli antichi dicevano che [...] il denaro [...] odo-re. Una stima fatta dalle Nazioni Unite [...] 1995, valutava in 1000 miliardi di dollari [...] derivanti nel mondo da traffico di droga, [...] e altre attività criminali. Un termine di [...] del prodotto interno lordo [...] a basso reddito, la cui popola-zione ammonta [...] di indi-vidui. Pulito o [...] se si preferisce la ricchezza, [...] sempre in meno mani: nel 1960 il [...] della popolazione mondiale deteneva il [...] della ricchezza; 35 anni dopo quello stesso [...] inta-sca [...] di tutta la ricchezza pro-dotta [...] pianeta. E i poveri? Si [...] ne siano 47 in più ogni minuto, [...]. Un al-tro [...] occorrono 9 minuti di lavoro [...] comprarsi un hamburger, a Nairobi 193. Se in quei 193 [...] spendesse quanto mediamente si spende in un [...] per comprare armi si [...] 521 miliardi di lire. Chissà cosa ne farebbero [...] i signori [...] di Haiti, marito, moglie [...]. Abitano in 30 metri [...] da zucchero e tabac-co, non possiedono neanche [...] sono felici di avere 2 asini, [...]. Saprebbero come [...] i quasi 400 milioni [...] ado-lescenti costretti a lavorare ai quat-tro angoli [...]. [...] alter-nativa: basterebbero 530 milioni di [...] eseguire i [...] che eviterebbero ogni an-no a [...] milioni di persone [...] tropicale di ammalarsi, per le [...] tuttavia si sostiene un costo di 1800 milioni di [...] derivante dalle cure sanitarie e [...]. [...] nel 1997 è stato di [...] milioni di dollari. Un bombardiere [...] co-stava [...] 2200 milioni di dol-lari. Non è un gran che [...] del mondo scattata con [...] del sistema globale. Ma il libro di Manlio Dinucci può aiutarci a [...] meglio. E, chissà, forse [...]. Daniele Pugliese [...] 15. Il [...] tira [...] con 766 dollari [...] nel [...] valutò in 1000 miliardi di [...] annui il traffico di droga e prostituzione: quanto il [...] dei 40 paesi a basso reddito IL BILANCIO [...] nel [...] è stato di 950 milioni [...] dollari. Un bombardiere [...] costa 2200 milioni di [...] Che [...] ha chiesto [...] agli studiosi riuniti per [...] Castelgandolfo? I filosofi raccontano il futuro. Il Papa prende appunti ALCESTE SANTINI Ogni lunedì due pagine dedicate ai libri e [...] PRIMA DI DARE gli ultimi ri-tocchi alla [...] giunta [...] boz-za, dal titolo ambizioso «Fede [...] Ragione», in cui si propone di affrontare una [...] divenuta più complessa [...] della globalizzazione, Giovanni Paolo II [...] che al centro del «Colloquio» di due [...] porte chiuse e [...] ieri pomeriggio a Ca-stelgandolfo [...] di venti filosofi, ci fosse il tema: «Alla [...] millennio: tempo e modernità». Così, Papa [...] ha potuto far tesoro, [...] ascoltando gli illustri in-terlocutori, degli interventi di [...] scuole di pen-siero e nazionalità tra i [...] Charles Taylor, Elizabeth [...] e poi Ralph Dahrendorf, [...] ha parlato su «tempo per la vita [...] il lavoro», a cui sono seguiti gli [...] Rus-sel [...] (docente di so-ciologia [...] Berkeley della California) su «Razionaliz-zazione [...] nella vita di ogni giorno» e di [...] del Centro Studi Stra-tegici [...] Washington [...] «Dilem-mi del potere globale, politico e non [...]. Ha concluso il colloquio, [...] Papa ogni due anni dal 1983 per promuovere [...] ai cambia-menti del nostro tempo ed alle [...] aprono, il mi-nistro olandese, [...] docente di studi sulla [...] tema «De-ficienze della democrazia [...] della globalizzazione». È stato Papa [...] che da quando era [...] di [...] era noto nel sollevare [...] filosofiche del tempo pre-sente, a porre [...] in apertura del collo-quio, [...] questi due interrogativi: «Oggi, siamo testimoni di [...] complessi e decisivi periodi del-la storia umana? Siamo [...] o [...] di [...]. Il Papa ha chiesto [...] sostanza, di chiarire se le società di [...] millennio siano di fronte «un mondo vecchio [...] con la fine di [...] lun-ga e carica di [...] anche di conquiste sociali e scientifiche straordinarie. Op-pure se siamo testimoni [...] nuovo che ha inizio», con i segni [...] del processo di globalizzazione economica, sociale e [...] quale, però, la rifles-sione della cultura, laica [...] in ritardo [...] i percorsi e gli [...] se nelle società future crescerà la qualità [...]. Il serrato confronto ha [...] sono crollate soltanto le speranze suscitate dalla [...] è in piena crisi anche lo Stato [...] che, per oltre [...] in Occidente, ha fatto [...] sociale, economico e politico fondato sulla promozione [...]. Ed è risaltato che [...] dominante, ha dato luogo alla cultura della [...] mondo ad una serie di mercati da [...] cultura dello strumento, per cui la persona [...] una «risorsa», allo stesso titolo delle «risorse [...] «costo» è da ridurre. Cosic-ché il mercato sta [...] di «essere e fare insieme». E poiché [...] un ritorno mas-siccio della [...] progetto collettivo sul piano eu-ropeo e mondiale [...] democrazia e fissando del-le regole secondo la [...] e della solidarie-tà, sia possibile costruire «insie-me» [...] riporti al centro la persona umana. /// [...] /// E poiché [...] un ritorno mas-siccio della [...] progetto collettivo sul piano eu-ropeo e mondiale [...] democrazia e fissando del-le regole secondo la [...] e della solidarie-tà, sia possibile costruire «insie-me» [...] riporti al centro la persona umana. (0)
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