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Ci sono almeno seimila [...] che han-no superato uno degli indici che [...] e quindi la demolizio-ne». Non tutti, però, sono [...]. I ricchi, la borghe-sia [...] manda [...] i coloniz-zatori più disperati, quelli [...] abusivo hanno [...] casa, che difendendo i [...] alla fi-ne difendono anche i loro. La prima domanda che na-sce [...] venendo [...] è: ma [...] stato possibile per-mettere per [...] la cre-scita [...] i vigili urbani? [...] i pretori? [...] i sin-daci? Beppe Arnone che [...] portato [...] la battaglia am-bientalista dice: «È girato de-naro. Chi doveva vigilare e non [...] fatto è stato pagato. [...] si costruiva pagando». I reati commessi dagli [...] 1985 sono caduti in prescrizione. Il sosti-tuto procuratore Pino Bianco [...] il giudizio per i sin-daci agrigentini che [...] da [...] ad og-gi: Calogero Sodano, Nenè Mattiolo, Angelo Scifo, Rober-to Di Mauro, Leandro [...] e di nuovo Sodano. Sono accusati di abuso [...] a fini elettorali per favorire gli interessi [...]. I colonizzatori fuorilegge contano. Basta dire che alle [...] il sindaco Arnone è stato battuto da So-dano [...] centinaia di voti. Gli abusivi sono duemila [...] Ma con loro ci sono parenti, amici, tutti [...] sociale capace di in-dirizzare le scelte politiche. Ma non solo quelle. La Chiesa agrigentina si [...] col [...] in protesta. In questi giorni caldi Don Vito Guadagna, parroco della chie-sa abusiva di Santa Rosa, [...] messa [...] per chiedere la grazia [...]. Il Vescovo Carmelo Ferraro [...] al presidente della Regione Giuseppe Provenzano ha [...] città «la so-spensione di un iter di [...] della concezione dello [...] che può imporre ai [...] punitive senza farsi carico delle proprie ina-dempienze». E la classe politi-ca da [...] al governo [...] -prima la [...] ora il Polo -ha nel [...] degli anni teorizzato [...] e ha invocato la ne-cessità [...] sanatoria genera-le. Ecco cosa scriveva il [...] Calogero Sodano, nel 1982 quando era assessore ai Lavori [...] agri-gentino, sebbene sorga sem-pre [...] è moralmente assai più giustifi-cato di quello [...] parte del territo-rio italiano. È la risposta fisio-logica [...] vin-colo iniquo e assurdo il cele-bre D. [...] che ha fatto della [...] non più il prezioso tesoro del-la città, [...] che ne ha distrutto [...]. Quando il giogo normativo [...] viene inevi-tabilmente o violentemente infranto o costantemente [...]. Ecco il potere degli [...] classe po-litica che quel potere esprime. I coloni fuorilegge fanno [...]. Anche per questo anco-ra [...] è aperta e lo Stato non è [...] nella Valle per applicare la leg-ge. Dice Angelo [...] capogruppo del Pds nel Parla-mento [...] ad Agri-gento: «Abbattere di punto in bianco [...] ri-schio che la città venga messa a [...]. Ci sono perico-li per [...]. Perché dal 1968 la Regione, [...] hanno aspettato il 1997 per tentare di [...] abusivi? Perché i co-loni hanno provato ad [...]. Hanno presentato domande di [...] sono state ripresentate al [...] sotto forma di ricorsi [...] consiglio di giustizia amministrativa. Ci sono volu-ti [...] ma alla fine le [...] intestate ad al-trettanti abusivi sono arrivate al [...] della sovrintendete Graziella Fio-rentini che ha ordinato [...] la lunga trafila burocratica. E sempre la burocrazia, [...] ha bloccato le ruspe: la ditta che [...] per ab-battere i 28 edifici si è [...] abusivi non hanno lasciato le case e [...] revisione dei prezzi delle de-molizioni. Un modo elegante per lavarsi [...] mani [...] Valle dei templi. Si ricomincia dunque. Con le mediazioni tra Regione [...] attra-versate dalle proposte di depu-tati regionali e [...] preti, coloni fuorileg-ge: abbattere prima gli schele-tri [...] case abitate dando in cambio [...] alloggi, [...] per [...] agli pseudo pro-prietari che [...] in eredità, creare il par-co archeologico e [...] di un piano partico-lareggiato quali sono le [...] dan-no fastidio, sanare tutto o in parte. La discussione conti-nua. /// [...] /// Giacomo Mancini nel 1966, [...] frana di Agrigento, era ministro dei Lavori [...]. Porta la [...] firma il decreto per [...] valle dei Templi fosse sconvolta dalla speculazione [...]. È lui, ancora oggi, [...] gli abusivi e per quella parte della [...] si schiera per modificare i con-fini del [...] protetta. Onorevole come nacque quel [...] «Il [...] luglio 1966, il giorno dopo la frana, [...] Agrigento. Con me [...] il direttore generale [...] Urbanistica Michele Martuscelli. Ci rendemmo subito conto [...] era stata determinata dalla edili-zia trasgressiva. Nominai una com-missione [...] presieduta da Martuscelli. La commissione con-cluse presto [...] rigorosa, e a seguito della relazione proposi [...] fu firmato anche [...]. Gui, e che bloccò [...] nella [...]. [...] importante nella Camera. [...] il centrosinistra era sotto accu-sa [...] parte della sinistra comunista. [...] Alicata, che era anche direttore [...] fece un discorso importante elo-giando [...] che venne appro-vata dal Parlamento. A seguito dei fatti [...] Agrigento [...] della discussione che si aprì convinsi il [...] Moro, a varare la legge [...] quindi [...] sulla frana di Agrigento [...] la sola legge in maniera urbanistica [...]. [...] «Per me quei fatti sono [...]. Sono stato ac-cusato di [...] nei motivi di appello ho ri-cordato al [...] sono quello del decreto su Agrigento. Le norme che li-mitano [...] a regola [...]. Non è la prima volta [...] invadere la Valle. Tornai ad Agrigento qualche tempo [...] e tro-vai -ho conservato questo cimelio a casa -i [...] listati a lutto con [...] nei miei confronti di [...] ammazzato [...] locale. Venni contestato anche dal-la Regione [...]. Abbia-mo resistito alle contestazio-ni [...] che la barriera allora fissata dovrebbe essere [...]. Lo Stato come dovrebbe [...] «Le [...] urbanisti-che, se ci sono, trovano sem-pre un [...] le difende in nome della disoc-cupazione, della [...] qualsiasi principio. Si forma un blocco [...] nel corso del trentennio hanno avuto parte [...] che raramente sono inter-venuti per fare abbattere [...]. Gli abusivi se ne [...]. Lo Stato può mediare [...] sim-bolico ma non deve e non può [...]. I grandi paesi sono [...] prendere decisioni che sembrano ingiuste. La Sicilia darebbe prova [...] democratica se dicesse che la Valle dei Templi [...] della regione ma è di tutti i [...]. /// [...] /// La Sicilia darebbe prova [...] democratica se dicesse che la Valle dei Templi [...] della regione ma è di tutti i [...]. (0)
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